Siamo a un bivio. I fatti sono chiari. Il cambiamento climatico globale, causato dalle attività umane, è in corso e minaccia le vite e il sostentamento di miliardi di persone e l'esistenza di milioni di specie. I movimenti sociali, i gruppi ambientalisti e gli scienziati di tutto il mondo chiedono a gran voce azione radicale e urgente sul cambiamento climatico.
Il 30 novembre 2009 i governi del mondo si riuniranno a Copenhagen per la quindicesima Conferenza ONU sul Clima (COP-15). Sarà il più grande vertice sul cambiamento climatico di sempre. Tuttavia i vertici precedenti non hanno prodotto altro che l'ordinaria amministrazione del "business as usual".
Ci sono alternative alla deriva attuale che vuole imporre false soluzioni basate sul mercato come i biofuel. Se anteponiamo l'umanità ai profitti, e la solidarietà sulla competizione, possiamo vivere vite piene di senso senza distruggere il pianeta. Dobbiamo lasciare i combustibili fossili sotto terra. Dobbiamo arrestare la sovrapproduzione per il sovraconsumo. Tutti devono avere uguale accesso ai beni comuni globali mediante il controllo da parte delle diverse comunità e la loro sovranità su energia, foreste, terra e acqua. E ovviamente dobbiamo riconoscere la responsabilità storica delle élite globali e del ricco Nord del pianeta per aver prodotto questa crisi. L'equità fra Nord e Sud è essenziale.
Il cambiamento climatico ha già avuto un forte impatto sulle persone, in particolare le donne, le popolazioni indigene e i popoli che dipendono dalle foreste, i piccoli agricoltori, le comunità marginalizzate e i quartieri impoveriti, i quali chiedono anch'essi di agire per la giustizia sociale e climatica. Questo appello è stato ripreso da attivisti e organizzazioni di 21 paesi che si sono riuniti a Copenhagen nel weekend del 13-14 settembre 2008 per dare il via alla discussione su una grande mobilitazione a Copenhagen durante la Conferenza ONU sul Clima del 2009.
La conferenza si aprirà il 30 novembre 2009, che concide con il decimo anniversario del blocco del WTO a Seattle, il che mostra la potenza dei movimenti sociali globalmente coordinati.
Chiamiamo tutti i popoli del pianeta a mobilitarsi per agire contro le cause di fondo del cambiamento climatico e contro gli attori chiave che ne sono responsabili sia a Copenhagen che in tutto il mondo. La mobilitazione comincia adesso fino al vertice COP-15 e oltre. Le mobilitazioni a Copenhagen e nel resto del mondo sono ancora in fase di progettazione. Abbiamo tempo per decidere collettivamente quale forma queste prenderanno e cominciare a visualizzare come può essere il nostro futuro. Attìvati anche tu!
Incoraggiamo tutti a cominiciare a mobilitarsi nei quartieri e nelle comunità. E' tempo di riprendersi il potere. Il potere è nelle nostre mani. Sperare non vuol dire solo provare un senitmento, ma anche decidere di agire.
Per essere coinvolto in questo processo, che è aperto e in corso, manda un messaggio a climateaction@klimax2009.org
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