Due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, ma sulla prima ho ancora qualche dubbio.

Sito denuclearizzato

MOVIMENTO A 5 STELLE

stellina.jpg
Ambiente

Maurizio Pallante
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Acqua

Riccardo Petrella
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Sviluppo

Matteo Incerti
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Connettività

Maurizio Gotta
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Trasporti

Beppe Grillo


martedì 27 ottobre 2009

"THE NEXT"/desiozone: 4a Newsletter settimanale!

CIAO A TUTT*,
4a Newsletter settimanale DESIOZONE
(Per ulteriori info vai al BLOG DEL COMITATO)

NEWS LOCALI
(Desio e zone limitrofe - Brianza sud):

Monza, ritornano i soldati. Militari di pattuglia a San Rocco

Desio, ricettazione e spaccio. Manette per "Lillo" dell'omonima pizzeria

DALLA REGIONE E DALL'ITALIA:

BERsani, BERlusconi: la BERcondicio (PDmeoelle, PDelle = PDue!)

IN MANETTE GROSSI, IL PADRINO INCENERITORISTA E BONIFICATORE, AMICO DI PREMIER E GOVERNATORE

Teleriscaldamento a Rozzano, primi vagiti dell'inceneritore nel parco sud

Milano - Piano di Governo del Territorio (Alcune brevi considerazioni politiche e alcune proposte)

RHO, OLTRE 250 AZIENDE RISCHIANO DI CHIUDERE

Cassinetta di Lugagnano: Presentazione di GRANDEGRONDA: 170 Km di piste ciclabili  (VAI AL SITO DELLA CAMPAGNA NAZIONALE: www.stopalconsumoditerritorio.it)

OSTRUZIONISMO ALL'ATTIVISMO by città di Arona (NO)

SONDRIO, IN PROGETTO UN ALTRO FORNO CREMATORIO PROVINCIALE

DALL'EUROPA E DAL MONDO:

LO SCUDO EUROPEO DI OBAMA

GLI ERITREI IN LIBIA SCRIVONO AL PAPA

AIR-ITALY: LA COMPAGNIA CHE FA AFFARI CON TURISTI E DEPORTATI

PETIZIONI E VERTENZE IN CORSO:

VERTENZA NAZIONALE CIP6 - stop ai soldi all'incenerimento dalla bolletta -VADEMECUM ADESIONI (contatto per la provincia di Monza noinceneritoredesio@libero.it ; contatto per la provincia di Milano  donofrio.eleonora@gmail.com )

CYBERAZIONE GREENPEACE - Io la bolletta nucleare non la voglio!

ARTICOLI INTERESSANTI DALLA STAMPA E DAL WEB:
Mr.B.: CAMBIO LA COSTITUZIONE DA SOLO (fonte; il fatto quotidiano)

Novità: è arrivato "DESIOPOLIO", un gioco in scatola autoprodotto, per ora in edizione limitata, ispirato al celebre "Monopoli", che vi intrattenirà con "imprevisti" e "probabilità" divertenti, con nuove regole ed un tabellone ispirato alle brutture del nostro territorio. Per dicembre sarà pronto anche il "ROSIKO della Brianza". PRENOTALO SUBITO OPPURE PARTECIPA AI TORNEI CHE ORGANIZZEREMO PRESTO PER VINCERLO INSIEME AD ALTRI PREMI MANGERECCI E BEVERECCI ...

La newsletter Desiozone ed il progetto editoriale "The Next", blog (thenext-controinformation.blogspot.com) e cartaceo, sono curati dall'associazione LABoratorio Brianza senza fini di lucro.




--
Una persona non dovrebbe mai lasciare tracce così profonde che il vento non le possa cancellare.

— Insegnamento dei nativi americani

lunedì 26 ottobre 2009

RHO, OLTRE 250 AZIENDE RISCHIANO DI CHIUDERE

Comunicato Stampa

OLTRE 250 AZIENDE RISCHIANO DI CHIUDERE A RHO.

Rho, 26 ottobre 2009. Oltre 250 aziende sono a rischio di chiusura nella
zona industriale di Mazzo di Rho. Migliaia di lavoratori rischiano di
perdere il posto, ma per una volta non siamo di fronte agli effetti della
crisi che attraversa di questi tempi l'economia, bensì agli effetti di
Expo 2015 sul territorio a ridosso della Fiera, su un'area di circa
900.000 mq che, se venisse approvato il Piano di Governo del Territorio
presentato dal Sindaco di Rho Zucchetti, cambierebbe la propria
destinazione d'uso.
Al posto delle tante piccole e medie aziende oggi presenti, i proprietari
delle aree interessate, potrebbero presentare progetti per costruirvi
alberghi, case e centri commerciali, valorizzando così, dal loro punto di
vista, i terreni di cui sono proprietari, creando però un enorme disastro
occupazionale, di fatto stimolato dall'iniziativa di Zucchetti e dei suoi
alleati, Pdl e Lega Nord in primis.
Chiediamo al Sindaco di Rho Zucchetti, che ha sostenuto che il PGT debba
essere il frutto di una discussione aperta e partecipata in città, di
rendere noti a tutti i dati precisi del numero di aziende presenti e la
stima attendibile dei lavoratori che vi sono impiegati, ammesso che il
comune di Rho abbia fatto una valutazione seria degli effetti
dell'incentivo a chiudere le attività che stanno proponendo.

CENTRO SOCIALE FORNACE
sosfornace@inventati.org
www.sosfornace.org

COMITATO NO EXPO
www.noexpo.it

contatti: 3381969423

lunedì 19 ottobre 2009

"THE NEXT"/desiozone: 3a Newsletter settimanale!

CIAO A TUTT*,
3a Newsletter settimanale DESIOZONE


Ultimo numero (settembre - anno3, numero3) di "THE NEXT - il prossimo":
versione per lettura on line (e per blog)
versione stampabile ad opuscolo


VIDEO DELLA SETTIMANA
(autoprodotti o tratti dal web):
Il giudice Mesiano, pedinato da canale 5
(aderisci anche tu all'iniziativa: ANCH'IO HO IL CALZINO TURCHESE contattando la giornalista del servizio
annalisaspinoso@libero.it ... E per chi volesse spingersi oltre: 3205545628)

CORRADO GUZZANTI: LE STAGIONI DI PRODI
+ IMITAZIONE DI PIETRO

NEWS DALLE LOTTE (associazioni, comitati, lavoratori, studenti, migranti, ...):
24 OTTOBRE: CRITICAL MASS COP15 a MILANO h 15 p.za Mercanti

FOTO e REPORT SERATA NOINC DEL 14 OTTOBRE (Per ulteriori info vai al BLOG DEL COMITATO)

DON GIORGIO CONTRO L'INCENERITORE DI DESIO

23 OTTOBRE h 20:30 - MARCIA DELLA PACE A DESIO

NEWS LOCALI
(Desio e zone limitrofe - Brianza sud):
LA DESIO RAZZISTA CHE FA SCAPPARE I MIGRANTI

Limbiate, «No alla costruzione di 80 appartamenti nel Parco Groane»


LA DESIO RAZZISTA CHE FA SCAPPARE I MIGRANTI

Desio, metrotramvia: c'è chi si tira indietro

Seregno, il Comune vende alcuni immobili tra cui il «museo mai nato»



DALL'ITALIA:
IL BUCO NERO DI WIND: il grande orecchio d'Italia

DAL MONDO:

GIORNATA DI MOBILATAZIONE CONTRO L'ENTRATA DEGLI O.G.M. IN EUROPA


PETIZIONI E VERTENZE IN CORSO:
CYBERAZIONE GREENPEACE - Io la bolletta nucleare non la voglio!

ARTICOLI INTERESSANTI DALLA STAMPA E DAL WEB:

L'expo nelle mani di Formigoni - CONTROLLORE E CONTROLLATO (repubblica.it)


MANIFESTAZIONE ANTIRAZZISTA DI ROMA  (ilfattoquotidiano)

Novità: è arrivato "DESIOPOLIO", un gioco in scatola autoprodotto, per ora in edizione limitata, ispirato al celebre "Monopoli", che vi intrattenirà con "imprevisti" e "probabilità" divertenti, con nuove regole ed un tabellone ispirato alle brutture del nostro territorio. Per dicembre sarà pronto anche il "ROSIKO della Brianza". PRENOTALO SUBITO OPPURE PARTECIPA AI TORNEI CHE ORGANIZZEREMO PRESTO PER VINCERLO INSIEME AD ALTRI PREMI MANGERECCI E BEVERECCI ...

La newsletter Desiozone ed il progetto editoriale "The Next", blog (thenext-controinformation.blogspot.com) e cartaceo, sono curati dall'associazione LABoratorio Brianza senza fini di lucro.

CRITICAL MASS COP15

Ciao, come comitato no expo ho dato l'adesione all'iniziativa allegata prevista il 24 ottobre. Credo che il discorso cop15, ovvero l'incontro dei leader internazionali per discutere dei cambiamenti climatici, scelte economiche e politiche in merito siano assolutamente intrecciati al discorso Expo, sia per il tema di expo legato all'alimentazione sia per quanto riguarda gli aspetti urbanistici (consumo di suolo, mobilità su gomma etc..). Per cui propongo a tutt* di partecipare, portare materiale e bandiere no expo.

luca



La piazza contro il razzismo del 17 ottobre a Roma

  UNA GRANDE FOLLA A ROMA
  di Paola Zanca
     Tanti. Duecentomila secondo gli organizzatori. In ogni caso una grande folla, impossibili da ignorare. A Roma, sabato pomeriggio, sfilano quelli che dicono basta al razzismo. E non sono solo stranieri. Ci sono donne, uomini, tantissimi ragazzi arrivati da tutta Italia, e poi la Cgil, l'Arci, Emergency e 500 altre associazioni. E ancora, il segretario del Pd, Dario   Franceschini, il governatore della Puglia, Nichi Vendola, Stefano Pedica dell'Idv, il segretario di Rifondazione Paolo Ferrero, Moni Ovadia, Don Tonio Dell'Olio di Libera, Haidi Giuliani. Da Palermo a La   Spezia, da Caserta al Veneto, da Rimini a Milano. Tutti a chiedere "solidarietà umana". Tutti a gridare il loro "orgoglio meticcio". Tutti a chiedere l'abrogazione del pacchetto sicurezza e del reato di clandestinità, a dire no ai respingimenti, a lottare per il diritto all'asilo dei rifugiati e dei profughi di guerra. In piazza, le facce dei loro eroi, primo tra tutti Jerry Masslo. Una storia finita in dramma. Ma sono tante le giornate amare che non finiscono sui giornali.    Per Gheorita Melecciu è stata quella di un mese fa, alla stazione   Termini di Roma. Gheorita ha 35 anni e viene dalla Romania. Quattordici anni in Italia, la sua "seconda America", come la chiama. Bussava a una porta e gli aprivano, ricorda. C'era il lavoro, i rumeni nei cantieri li cercavano come l'oro. Poi qualcosa è cambiato. E Gheorita - meccanico, addetto alla pala escavatrice, elettricista - è diventato un signor nessuno. Non è più un lavoratore, è solo un rumeno. Per gli italiani, un criminale. Per la      legge, uno che non ha più bisogno d'aiuto. Gheorita due settimane fa ha perso il lavoro. L'affitto lo paga con qualche lavoretto in nero: gira per gli smorzi con la zappa e la cazzuola nello zaino. L'unica cosa che non porta con sé, sono i documenti. "È già successo che li rubino - spiega - Ma andare in giro senza è un casino: un mese fa mi ha fermato la polizia alla stazione Termini. Ho spiegato la questione, ho detto agli agenti: 'Non vedete che sono sporco di lavoro? Non vedete che ho l'abbonamento del treno?'. Mi hanno risposto:   'Zingaro, è un'ora che giri per la stazione'. Ma io avevo solo perso il treno, e stavo aspettando quello dopo. Perché ci trattano così?".    Gheorita qui aveva trovato la sua seconda America. Patrick Tisso, invece, a 45 anni è ancora solo. Viene dal Ghana e da cinque anni sta a Castelvolturno, in provincia di Caserta. Non parla una parola di italiano. Non    ha amici, non conosce nessuno   . Ripete solo che è solo. "La mia vita? Money", dice. La sua vita sono i soldi: con quelli che raccimola - lui è meccanico e trova qualche riparazione da fare qua e là - li usa per pagare l'affitto. Appena avrà i documenti, giura, se ne andrà. Per lui, l'Italia razzista è quella che non gli ha dato un lavoro.    Ahmed Faid, invece, il razzismo   lo vede dalla tribuna di un campetto di calcio. Per mesi ha aspettato che suo figlio entrasse in campo: non è successo mai, nemmeno una volta. Per lui, è un razzista chi lo ha lasciato sempre in panchina. Ahmed da 24 anni fa l'operaio tessile a Bergamo. "Ho i documenti – dice – ma non ho gli stessi diritti. E soprattutto non li hanno i miei figli". Suo figlio, dopo l'ennesima domenica in panchina, a giocare a calcio non ci va più. Ahmed, invece, quasi si vergogna ad andare in giro in macchina: "Se non lavori ti dicono che sei un lazzarone, se ti compri un auto un po' più bella, ti guardano male".      Alexandrina di anni ne ha 44, viene dal Perù e da 18 abita a Roma. Fa la collaboratrice domestica, ogni tanto la badante, "quei lavori che gli italiani non vogliono più fare". Lei sta bene, ma non le va giù di vedere tanti stranieri come lei trattati a pesci in faccia. Non sopporta le ipocrisie: "Molti italiani mi dicono: 'Con voi sudamericani stiamo bene, è con gli altri stranieri che non ci troviamo'. Non mi importa di essere accettata, per me questo è razzismo allo stesso modo".    E poi ci sono gli stranieri in patria. Sono i gay, le lesbiche, i   transessuali che sabato hanno scelto di stare in piazza perché anche l'omofobia è una forma di razzismo. "La risposta delle istituzioni alle aggressioni omofobe di questi mesi è la stessa che sentimmo dopo l'omicidio Reggiani - racconta Alessandra, studentessa di 23 anni - Telecamere, sicurezza, pene più severe: non   è così che si costruisce un argine alla violenza. Si comincia dai diritti, dal riconoscere le diversità. Per questo diciamo, anche al Pd, queste misure legalitarie non prendetele in nostro nome. Noi non le vogliamo".    Lo hanno gridato, senza perdere un colpo, da piazza della Repubblica fino alla Bocca della Verità. Avevano chiesto la diretta tv per raccontare quei sette chilometri di un'Italia normale. Niente da fare, per loro sugli schermi della televisione pubblica italiana, non c'è posto.  
 
 
 
 
  Nelle foto qui sopra, da sinistra: gli intervistati Alexandrina, Patrick, Gheorita e Ahmed    (FOTO MASSIMO DI VITA)

Marcia Pace


il coordinamento Desio Città Aperta organizza
 
la marcia della pace
 
in occasione dell'ottava giornata del dialogo cristiano islamico
 
venerdì 23 ottobre 2009,
 
ritrovo ore 20.30
Desio piazza don Giussani



SCARICA IL VOLANTINO:
http://files.meetup.com/705737/Marcia09.pdf

ARICOLO CORRELATO:
http://blog.libero.it/madeindesio/7842040.html

CYBERAZIONE - IO LA BOLLETTA NUCLEARE NON LA VOGLIO!

INSIEME ALLA VERTENZA CIP6 CONTRO GLI INCENERITORI è BENE PARTIRE CON UNA VERTENZA CONTRO IL PAGAMENTO DEL NUCLEARE IN BOLLETTA!

IO LA BOLLETTA NUCLEARE NON LA VOGLIO! 
Cari cyberattivisti,
Durante il week-end i nostri volontari hanno distribuito davanti agli uffici postali di diverse città  italiane le nuove bollette che l'Enel ci presenterà nel 2020, nel caso si riuscisse a riportare il nucleare in Italia: bollette nucleari, costi stellari!

Se teniamo conto, infatti, degli altissimi costi per la realizzazione di nuove centrali, della manutenzione, dello smaltimento delle scorie e degli impianti contaminati, risulta che il costo finale dell'elettricità farà raddoppiare quello delle nostre bollette. 

Il nucleare è una pura follia economica, a meno che qualcuno non ti regali la centrale e lo Stato si faccia carico di gestire le scorie radioattive per secoli. Enel e Governo devono smetterla, perciò, di prendere in giro il Paese sostenendo che il nucleare servirà ad abbassare le bollette degli italiani. 
Potete contribuire anche voi alla nostra campagna anti-nucleare in poche semplici mosse:

1. Scaricate qui la bolletta nucleare e stampatene una copia

2. Scattatevi una foto con la bolletta in evidenza

3. Caricate la foto sul gruppo Flickr "La bolletta nucleare non la voglio"

Pubblicate la bolletta sui vostri blog, diffondete il messaggio su Facebook e i Social network, scattate una foto anche ai vostri amici. "Mettiamoci la faccia" per dire No al Nucleare!

È solo grazie al sostegno di singole persone come voi che abbiamo le risorse per portare avanti tutte le nostre campagne.

Grazie mille e a presto!

Francesco Tedesco
Responsabile campagna Energia e Clima

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IL BUCO NERO DI WIND

  Il n.1 della Sicurezza gestisce le intercettazioni delle procure e avvertiva i suoi sodali sotto inchiesta

  di Antonio Massari
    
Il "grande orecchio" Wind, quando vuole, può agevolare gli amici degli amici. E può vanificare o danneggiare le indagini. Per esempio: il maggiore dei carabinieri, sul quale stava indagando la magistratura di Crotone, sapeva di essere intercettato. Chi glielo aveva riferito? L'uomo al quale, tutte le procure d'Italia, indirizzano e affidano le proprie, riservatissime richieste di intercettazioni: parliamo di Salvatore Cirafici, direttore della Corporate Governance della Wind telecomunicazioni Spa. Una scoperta che riporta alla mente il caso Tavaroli - Telecom Italia e avvalora un'ipotesi inquietante: l'enorme banca dati, a disposizione delle compagnie telefoniche, può essere utilizzata in modo illegale. Può essere oggetto di scambi tutti da verificare.    A scoprirlo, durante un'indagine su tangenti e centrali elettriche tra la Calabria e l'Abruzzo, è il pm di Crotone Pierpaolo Bruni. Il magistrato scopre un giro di mazzette che ruota intorno alla costruzione di due centrali a turbogas nel crotonese e a Teramo. Il pm iscrive nel registro degli indagati, per l'anomalia delle procedure
  , l'ex sottosegretario alle Attività produttive, Giuseppe Galati (Udc), e l'ex governatore calabrese Giuseppe Chiaravalloti (all'epoca FI). Indagando, si imbatte anche in Alfonso Pecoraro Scanio e rinviene "false consulenze a favore di società riconducibili" all'ex ministro dell'Ambiente. Nella presunta associazione per delinquere che opera in Calabria spicca il dominus dell'affare energia: il cremonese Aldo Bonaldi, che ha ottenuto la licenza per costruire la centrale a Crotone, un affare da 30 milioni di euro. Gli investigatori arrivano a Grazioli, e poi a Cirafici, ascoltando per caso una telefonata dell'avvocato di Bonaldi: il senatore calabrese del Pdl Giancarlo Pittelli. Bruni s'imbatte in una telefonata   di un amico di Bonaldi, un certo Carchivi, con Pittelli il 12 agosto 2009. "Sto andando a pranzo con una persona che ti conosce (...) te lo posso passare?", dice Carchivi prima di passare il telefono al maggiore Grazioli. Proprio l'ufficiale che nelle indagini Why Not e Poseidone, condotte dall'ex pm Luigi de Magistris, si era trovato a indagare proprio su Pittelli (per il quale, in Poseidone, è stata richiesta l'archiviazione, già disposta,   invece, per l'inchiesta Why Not).    Bene, ecco il dialogo tra Grazioli e Pittelli: "Buongiorno (...) sono il maggiore Grazioli, come va?". "E come deve andare, maggiore, siamo in attesa", risponde Pittelli. Grazioli (braccio destro di De Magistris) tende a tranquillizzare l'indagato numero uno del pm di Catanzaro: "Sarà un'attesa, secondo le mie carte, giusta (...) che vi si dovrà chiedere anche scusa (...)". I due cercano   (inutilmente) di incontrarsi. Ma Bruni è ormai sulle tracce di Grazioli e, nel frattempo, scopre che parla spesso al telefono proprio con Cirafici, suo ex commilitone nell'Arma. Conversazioni che spingono Bruni a indagare Cirafici per favoreggiamento, rivelazione e utilizzazione del segreto d'ufficio. Scrive Bruni nel decreto di perquisizione emesso ieri: "In qualità di procuratore della Wind (...) rivelava al maggiore Enrico Maria Grazioli che (...) era sottoposto ad attività intercettiva (...) aiutandolo ad eludere le investigazioni". Il motivo? "Evitare a Grazioli conseguenze pregiudizievoli", come la perdita di un incarico pubblico prestigioso, che non avrebbe potuto ottenere con dei carichi pendenti. E anche Grazioli è indagato per gli stessi motivi - favoreggiamento e rivelazione del segreto d'ufficio - poiché avrebbe "consigliato" e "suggerito" a un indagato, tale   Filippo Salvatori, le "modalità per eludere le investigazioni". Grazioli riesce a fare anche di più: "consegna al suo indagato delle carte al fine di ricevere una serie di vantaggi per sé e per un suo amico". Insomma, in un colpo solo, il pm Bruni scopre che i controllori aiutano i controllati (Cirafici dà una mano a Grazioli) e gli investigatori aiutano gli indagati (Grazioli aiuta Salvatori). È in queste condizioni che si svolgono le indagini in Calabria.
 
  Come un "grande orecchio": ancora un caso intercettazioni (FOTO ANSA)

venerdì 16 ottobre 2009

Foto e report incontro 14 ottobre

Foto dell'incontro caricate sul sito:  http://www.meetup.com/grillimonza/it/photos/

Mercoledì 14 ottobre, presso la sala Pertini del municipio di Desio ha avuto luogo l'incontro pubblico organizzato dal Comitato per l'Alternativa al nuovo Inceneritore di Desio. Notevole la partecipazione del pubblico, che ha riempito completamente la sala fino al termine della serata. Come preannunciato, il Comitato ha presentato la cosiddetta Vertenza Cip6, ovvero la causa collettiva promossa dall'associazione "Diritto al futuro" che si pone come obbiettivo la restituzione del contributi Cip6 pagati dai cittadini attraverso le bollette elettriche (in Lombardia, dal 2001 al 2007) e pari a circa il 7% per cento della spesa elettrica delle famiglie e imprese italiane. Tale contributi sarebbero impiegati in modo illegittimo dallo Stato Italiano in quanto utilizzati per finanziare non solo le vere fonti rinnovabili come previsto dalle normative europee (solare, eolico, geotermico, ecc.), ma anche le cosiddette "assimilate" tra le quali rientrano gli inceneritori di rifiuti ed altri impianti industriali (http://www.dirittoalfuturo.it/vertenza.html).

Con grande attenzione e partecipazione da parte dei presenti, intervenuti con varie domande ed interventi anche accesi, nella seconda parte della serata è stata proiettata un'intervista shock ad un tecnico che ha lavorato per anni all'interno di un inceneritore, il quale ha snocciolato una serie di informazioni decisamente preoccupanti sulla gestione dell'impianto e sul rispetto delle normative di sicurezza (tra qualche giorno l'intevista sarà disponibile sul sito del comitato).

La serata si è conclusa con la proiezione del film-documentario "Una Montagna di Balle" che racconta la storia dell'emergenza rifiuti in Campania (
http://docutrashfilm.noblogs.org/). La tesi esplicita del film è che l'emergenza sia stata creata ad arte per poterne gestire il business scavalcando tutte le procedure e travolgendo le leggi. Il film, disponibile anche su internet, è stato realizzato senza scopo di lucro da InsuTV, una televisione di strada napoletana che ha raccolto centinaia di video realizzati da volontari, comitati e semplici cittadini che nel corso degli anni hanno ripreso ogni evento. Colpisce il contrasto tra la verità raccontata dai media, giornali e televisioni e la verità vissuta dalla gente della Campania sulla propria pelle; il contrasto tra i loschi intrecci politici-economici, le finte soluzioni messe in campo da una parte e, dall'altra, la grande responsabilità ed il senso civico dimostrati dalla gente comune nel chiedere a gran voce la salvaguardia della salute, dell´ambiente, del´agricoltura attraverso una politica seria di riduzione degli imballaggi e l´adozione immediata della raccolta differenziata e di sistemi di trattamento a freddo dei rifiuti residui. Un film illuminante e da vedere, soprattutto perché il problema dei rifiuti non riguarda solo la Campania ma tutto il territorio nazionale.
Insomma, una serta pienamente riuscita, con grande partecipazione di pubblico e l'assenza di rappresentanti delle istituzioni locali, ma questo non è certo una novità.

Paolo di Carlo - Comitato per l'alternativa al nuovo inceneritore di Desio



mercoledì 14 ottobre 2009

Moschea a Sesto

Articoli da "sestonotizie":

MOSCHEA, ALL'ASSEMBLEA PUBBLICA 400 PERSONE. "BOTTA E RISPOSTA" IN UNA SERATA "INTERLOCUTORIA"


MOSCHEA, ASSEMBLEA PUBBLICA: IMMIGRATI MERIDIONALI ASSIMILATI A IMMIGRATI ARABI, INSORGONO "I TERRONI DI SESTO"


sempre su "sestonotizie" hanno incredibilmente pubblicato un commento del nostro Pacifico:

MOSCHEA, LETTERA DI CHI IERI SERA... "AVREBBE VOLUTO INTERVENIRE, MA..."

Di seguito il comunicato/volantino del C.P.O. "La Fucina":

APPELLO AL BUONSENSO

IL PERICOLO NON E' LA MOSCHEA, MA LA DISCRIMINAZIONE E I PREGIUDIZI

Il vero problema della moschea a via Vittorio Veneto non è la religione islamica, ma i pregiudizi. Spesso a sfondo etnico-religioso. Cerchiamo di ragionarci partendo dalla constatazione che, volenti o nolenti, la maggioranza degli abitanti di Sesto non è originario della città e che una buona parte di questi non è neanche di origine italiana. Di questi "ultimi" molti sono di fede religiosa islamica. La maggior parte lavora onestamente e, stando ad una ricerca delle ONG cattoliche (vedi ultima ricerca della Caritas/Migranti pubblicata sul Diario di Sesto 10/2009), quando "regolarizzati" diventano anche più onesti degli "indigeni" italiani. Perciò lascia perplessi il fatto che pur dovendo anche loro pagare le tasse – e se non le pagano è perché i loro padroni italiani si rifiutano di regolarizzarli, lucrando sulla loro ricattabilità -, non gli si vogliano riconoscere diritti civili come l'art. 8 della Costituzione che testualmente recita "Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge". Un principio che sembra invece non voler essere proprio riconosciuto da quegli esponenti politici che, demagogicamente, affermano nei loro documenti ufficiali che si "vede nella possibilità di legittimare tramite nuove Intese fra Stato italiano e Islam o altre religioni non cristiane una minaccia per il nostro tessuto sociale e culturale e un tentativo di rendere eguali ed indifferenziate tutte le religioni, parificandole anche poi con diritti, a quella cattolica e cristiana" (mozione presentata da Alessandra Tabacco, capogruppo Lega Nord il 02/07/2002, www.padaniaoffice.org). Se non è razzismo questo, non si capisce cosa lo sia. 

Aldilà delle derive leghiste, perorate a fini elettoralistici e, talmente razziste, da essere abbandonate a se stesse anche dai colleghi di coalizione (vedere votazione della mozione presentata dalla stessa Tabacco nel Consiglio Comunale del 05/10/2009), vengono però posti da alcuni abitanti limitrofi a via Vittorio Veneto dei problemi "pratici" che, a ben vedere,  trasudano pregiudizi.

Problemi di viabilità? Sicuramente la presenza di un luogo di culto attira la presenza di fedeli in occasione di celebrazioni varie, creando inconvenienti di viabilità e di parcheggio. A parte la risibilità di negare il diritto di culto per problemi di "parcheggio", non si capisce perché, in forza della presenza di un luogo di culto islamico,  esclusivamente ad alcuni abitanti di via Veneto dovrebbero essere garantite viabilità e parcheggi, mentre agli altri residenti in prossimità di luoghi di culto cristiani (ce ne sono ben 15 in tutta Sesto), non debbano essere garantiti gli stessi privilegi. Tutti noi ogni domenica, in occasione di messe, matrimoni, battesimi, comunioni, cresime, funerali, ci siamo misurati con i disordinati ingorghi che queste celebrazioni comportano. Ma a nessun Comune è mai venuto in mente di porre il problema e risarcire con il privilegio del parcheggio riservato gli abitanti limitrofi. O che dire dei mercati rionali e le pulizie delle strade che settimanalmente ci costringono ad interminabili giri di palazzi, per farci largo o trovare l'agognato posto libero: sicuramente proibirli o vivere nello sporco non sarebbe la soluzione ideale 

Problemi di convivenza civile? E' paradossale constatare che la "paura" della diversità etnico-religiosa non impedisca agli abitanti di Sesto – e della stessa via Veneto – di affollare le pizzerie arabe disseminate nella città, mangiando direttamente prodotti preparati da mani straniere, oppure di mettersi in coda ai banconi gestiti da arabi ai mercati rionali, inscenando siparietti per strappare un ulteriore sconticino, o farsi fare barba e capelli dagli economici barbieri islamici, esponendo la propria gola al loro rasoio, e poi dirsi messi in pericolo dalle stesse persone, se professano il loro credo religioso in luoghi dedicati.  

Problemi di rapporti tra i sessi? Nel paese della mignottocrazia* governato da Papi, basterebbe questo a fare chiarezza dell'ipocrisia dei bigotti razzisti. Per i più ostinati, però, basterebbe documentarsi attraverso la cronaca nera di tutti i giorni - suffragata dai dati del Ministero degli Interni -, per rendersi conto che gli "indigeni" italiani sono saldamente in testa nel confronto con i mussulmani per quanto riguarda il triste primato della violenza in famiglia, fatto di uxoricidi, infanticidi, strupri, pedofilia, ecc, cosi come gli eclatanti casi di Cogne, Erba o Garlasco dimostrano. Il problema principale non è tanto il velo islamico e la formale eguaglianza uomo-donna, ma il fatto che viviamo in una società marcia e ipocrita, effetto di rapporti umani intrisi di mercificazione e violenza, che ci corrode tutti indistintamente.

Problemi dei prezzi immobiliari? Innanzitutto va chiarito che se c'è una contrazione del mercato immobiliria questo non è dovuto ai kebab o ai phone center, bensì alla contrazione delle disponibilità economiche delle famiglie dovute ai salari da fame. Chiarito questo, nello specifico è risaputo che i locali della moschea sono stati venduti sovraprezzo di mercato e che i padroncini italiani di case tutte le volte si sfregano le mani quando, a cifre esorbitanti, affittano in nero agli stranieri, ma per quei pochi che non lo fanno, denunciano che la presenza di stranieri non gli permette di vendere o affittare agli italiani al 10% in più. Alla faccia dell'italianità e della solidarietà cristiana...

Di obiezioni all'apertura di una moschea a Sesto se ne potrebbero escogitare altre, ma questo non farebbe altro che far emergere quel tanto di razzismo che si annida in ognuno di noi, che ottenebra la capacità di giudizio e che viene cinicamente sfruttato da politicanti senza scrupoli, che soffiano sul fuoco dell'intolleranza per trarne vantaggi personali o elettorali.

 Per evitare l'imbarbarimento della convivenza civile nella nostra città orchestrato dai furbi in doppiopetto che investono "nell'industria della paura", fatta di militarizzazione del territorio e diritti negati o ristretti – prima toccherà agli stranieri e poi agli italiani -, opponiamoci all'ipocrisia razzista.

La DISCRIMINAZIONE e LEGGI RAZZIALI non allevieranno le sofferenze dovute alla crisi, ai licenziamenti, gli avvelenamenti e la mancata assistenza a fini di lucro, a cui siamo quotidianamente sottoposti. Nella nostra storia già una volta, l'acquiescenza verso l'intolleranza e la prepotenza, ci hanno portato alla catastrofe ed al massacro. Se permetteremo che la storia si ripeta, quando saremo chiamati a rispondere dei nostri comportamenti,non potremo dire NOI NON SAPEVAMO. 

*definizione di un alto esponente del PDL

Alcuni cittadini e cittadine di Sesto san Giovanni

Ottobre 2009


lunedì 12 ottobre 2009

"THE NEXT"/desiozone: 2a Newsletter settimanale!

CIAO A TUTT*, ecco la 2a Newsletter settimanale DESIOZONE, il giorno in cui la riceverete, salvo intoppi, sarà il lunedì:

Ultimo numero (settembre - anno3, numero3) di "THE NEXT - il prossimo":
versione per lettura on line (e per blog)
versione stampabile ad opuscolo


VIDEO DELLA SETTIMANA
(autoprodotti o tratti dal web):
Berlusconi ammette di aver pagato i giudici ... un lapsus? Come Dell'Utri quando disse di essere mafioso?

Beppe Grillo al Teatro Smeraldo per la presentazione del moVimento nazionale: 1a PARTE ; 2a PARTE.

Verso il Codex Alimentarius: il Tg2 inizia la fase diffamatoria verso le medicine "alternative"


NEWS DALLE LOTTE (associazioni, comitati, lavoratori, studenti, migranti, ...):

Cernusco sul Naviglio: chiusa la Rapisarda (Caterpillar) - 109 dipendenti licenziati su 125

Processo Corelli: il 13 ottobre la sentenza?
 
Desio 14 ottobre h21: proiezione filmato inedito intervista ad un fuochista di un inceneritore e del film "UNA MONTAGNA DI BALLE". Durante la serata sarà possibile aderire alla vertenza CIP6  (Per ulteriori info vai al BLOG DEL COMITATO)

NEWS LOCALI
(Desio e zone limitrofe - Brianza sud):
Ancora sui rifiuti tossici in brianza (dal libro "A Milano comanda la 'Ndrangheta")

DALL'ITALIA:
Nasce il Movimento Nazionale a 5 Stelle (leggi il programma), un movimento dal basso!

Scudo e "lodo": non tutti i buchi hanno attorno le ciambelle!


Bicocca: il "magnifico" annulla presentazione libro sul disastro Alitalia tacciando il Nobel Fo di incompetenza in materia (W FOntanesi, ma solo la prima sillaba!)

DAL MONDO:

GIORNATA DI MOBILATAZIONE CONTRO L'ENTRATA DEGLI O.G.M. IN EUROPA

NOBEL PER LA PACE PREVENTIVA AD OBAMA!

PETIZIONI E VERTENZE IN CORSO:
Per il Bene Comune: cambiamo aria! PETIZIONE NAZIONALE PER LA RIDUZIONE E IL RICICLO TOTALE DEI RIFIUTI E LA MESSA AL BANDO DEGLI INCENERITORI

ARTICOLI INTERESSANTI DALLA STAMPA E DAL WEB:

La vedova Borsellino dopo l'appello di Annozero "Sono una vedova di guerra" (fonte: "Il fatto quotidiano")


Novità: è arrivato "DESIOPOLIO", un gioco in scatola autoprodotto, per ora in edizione limitata, ispirato al celebre "Monopoli", che vi intrattenirà con "imprevisti" e "probabilità" divertenti, con nuove regole ed un tabellone ispirato alle brutture del nostro territorio. Per dicembre sarà pronto anche il "ROSIKO della Brianza". PRENOTALO SUBITO OPPURE PARTECIPA AI TORNEI CHE ORGANIZZEREMO PRESTO PER VINCERLO INSIEME AD ALTRI PREMI MANGERECCI E BEVERECCI ...

La newsletter Desiozone ed il progetto editoriale "The Next", blog (thenext-controinformation.blogspot.com) e cartaceo, sono curati dall'associazione LABoratorio Brianza senza fini di lucro.

Scudo e "lodo": non tutti i buchi hanno le ciambelle attorno!

Lo scudo fiscale è passato, grazie alle assenze (quai tutte ingiustificate) dell'opposizione, che avrebbe potuto far cadere il governo, dato che, su questa ennesima porcata che sarà un vero e proprio condono fiscale, aveva chiesto la fiducia alle camere.
Lo scudo permetterà un riciclaggio di Stato, dei capitali frutto di evasioni e di illeciti, consentendo l'anonimato, chiedendo al beneficiario solo il 5%, che, come Gasparri ci ha tenuto a precisare a Ballarò, è pari all'interesse sulle tasse non versate sul capitale fuggito all'estero. Per cui lo stato rende candidi al 100% i capitali di ignota provenienza!

MA NON TUTTI I BUCHI HANNO LE CIAMBELLE ATTORNO E LA CONSULTA DELLA CORTE COSTITUZIONALE, dopo qualche indecisione e dopo la cena di due giudici con chi ha scritto la legge (Alfano) e chi doveva usufruirne (lo psiconano), HA DICHIARATO INCOSTITUZIONALE IL "LODO" CHE PREVEDEVA L'IMPUNITA' PER LE QUATTRO ALTE CARICHE DELLO STATO. Testa di Asfalto ha sfuriato contro tutto e tutti


ANDRA' AVANTI, c'era da aspettarselo, SI SENTE COMUNQUE LEGITTIMATO A COMANDARE e lo fa tirando in ballo un fantomatico 70% di consensi nei sui confronti ... ma in realtà lo psiconano è il presidente del Consiglio meno amato dagli italiani negli ultimi 150 anni. Lo sanno tutti tranne lui.
"Il Grande Bugiardone ripete le sue fesserie convinto che qualcuno gli creda e ciò puntualmente avviene, perché siamo un paese di analfabeti e decerebralizzati. La balla che il 68,7% degli italiani sta con lui è proprio indecente come del resto qualunque cosa che fa o dice! Alle ultime elezioni politiche abbiamo avuto uno dei più alti numeri di astenuti della storia repubblicana. I non votanti sono stati ben il 19,5%. Per la Camera i votanti in Italia dovevano essere 47,3 milioni, ma votò solo l'80,5%. Le schede bianche o nulle furono 1.386.151 su 37.936.692, dunque il 3,65%. Se si somma chi non ha votato ai vari partitini che non raggiunsero l'1% si arriva quasi al 30% di elettori. Se dall'80% levo il 30% resta il 50% da dividere tra i due schieramenti più Di Pietro, Lega e Udc, e giù qui la pretesa di Berlusconi di avere il 68,7% dei consensi diventa grottesca, ma gli italiani sono degli analfabeti che non sanno contare. Su 47,3 milioni il Pd ha preso 12.092.998 voti, il Pdl 13.628.865, Lega Nord 3.024.522, Udc 2.050.319, Di Pietro 1.593.675.
Dunque il Pdl ha avuto il 28,8% dei voti potenziali, ma quale 68,7!?!?
Ma anche qui si truffa. Il 28,8% di chi ha votato ha votato il Pdl è formato da vari partiti. Personalmente ha ottenuto solo 2.700.000 preferenze, dunque è stato scelto personalmente dal 5,7% degli elettori, e questa è una cifra bassissima che può essere superata facilmente da qualunque attore, presentatore, cantante o calciatore. Insomma Berlusconi non è nessuno.Vince perché gli altri sono ancora meno!". (Da un commento in rete di Viviana V.)

Memo: Proiezione film "Una montagna di balle"

Buonasera a tutti,

vi aspettiamo alla serata di mercoledì 14 ottobre, ore 21, presso la sala Pertini del Municipio di Desio!

Oltre all'intervista shock, in anteprima assoluta, ad un tecnico inceneritorista, proietteremo il film "Una montagna di balle", di cui trovate tre recensioni qui sotto.

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Prima però ricordo a coloro che intendono aderire alla Vertenza Cip6 quanto segue:

Per aderire alla vertenza occorre:
1) essere titolare di un contratto di energia elettrica (privato o aziendale)
2) portare alla serata una fotocopia FRONTERETRO della carta di identità e una fotocopia di una bolletta elettrica recente.
3) compilare e firmare i moduli che vi saranno consegnati
4) versare, al momento dell'adesione, 10 euro (privati) o 20 euro (aziende), come quota d'iscrizione all'Associazione Diritto al Futuro e a titolo di rimborso spese (noi del comitato non percepiremo alcuna quota: gireremo l'intera somma all'Associazione Diritto al Futuro).

Per evitare code al banchetto del 14 ottobre, vi invito a scaricare dal link seguente i moduli e portarli con voi già compilati e firmati (ATTENZIONE: IL SECONDO FOGLIO VA COMPILATO IN DUPLICE COPIA).

http://files.meetup.com/223002/Moduli_Adesione_Vertenza_cip6.pdf

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da La Stampa

Lo scandalo rifiuti al Festival CinemAmbiente
GIUSEPPE SALVAGGIULO
TORINO
In Tutti giù per aria, amaro documentario dei cassintegrati Alitalia, Ascanio Celestini recitava per cinque minuti. In Una montagna di balle, «docutrashfilm» in concorso al Festival CinemAmbiente che comincia oggi a Torino, fa molto di più. Ci mette faccia e voce narrante per tutti i 75 minuti in cui ripercorre lo scandalo rifiuti in Campania. Un Caronte che prende per mano lo spettatore «perché questa è una storia complicata e va raccontata un po' per volta». E poi lo accompagna indietro negli anni, all'origine dell'emergenza, in tutti i luoghi che la cronaca ha illuminato e rapidamente dimenticato - Chiaiano, Pianura, Acerra - tra discariche, inceneritori, rivolte popolari e cumuli di sacchetti incendiati.

Diretto da Nicola Angrisano che lo ha ideato con Sabina Laddaga e Maurizio Braucci (già sceneggiatore di Gomorra), Una montagna di balle ha un titolo rivelatore e una tesi esplicita: l'emergenza rifiuti è stata creata ad arte per poterne gestire il business forzando le procedure e travolgendo le leggi. Il tutto, appunto, in nome dello stato di necessità consacrato a fonte del diritto e motore della storia.

Il documentario nasce dall'esperienza di Insutv, televisione di strada napoletana nata sei anni fa nel quartiere Gianturco.(...) I volontari di Insutv hanno documentato con perizia militante tutte le proteste, i sopralluoghi, le conferenze, gli eventi pubblici e privati.(...) A un certo punto, grazie a Internet, hanno cominciato a farsi conoscere in tutta la Campania. E così centinaia di comitati, associazioni e semplici cittadini armati di videofonini e telecamere, da Caserta ad Avellino, da Salerno a Benevento, li hanno contattati, inviando i loro filmati. Ne è nato un archivio multimediale senza pari, circa 250 ore di immagini. L'ideale per farne una storia...


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[da Repubblica]

di Giovanni Chianelli
ALLA prima del documentario sulla crisi rifiuti "Una montagna di balle", martedì scorso al Modernissimo, c' era il clima dell' evento. Della resa dei conti prima dell' inizio di un nuovo corso: la giovane generazione di intellettuali napoletani - comitati in lotta e professionisti attivi nel sociale - giudica e condanna il vecchio establishment colpevole del degrado di una regione. Risultato: un ottimo film, molta gente. Forse troppa: oltre cinquecento persone in sala, altrettante costrette a restare fuori, una saletta allestita all' ultimo minuto per gli addetti ai lavori. Tanto da convincere la direzione del multisala a programmare il filmato per l' intera settimana prossima. (...)

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da il "Corriere del Mezzogiorno"
di Alessandro Chetta

NAPOLI - Non è stata una visione «innocua». Il documentario-monstre Una montagna di balle presentato dai videomakers napoletani di Insutv lascia il segno. Anche il procuratore Aldo De Chiara, coordinatore della sezione reati ambientali alla Procura di Napoli, la pensa così. Era tra i cinquecento spettatori che martedì sera si sono accalcati al cinema Modernissimo per "buttare giù" 77 minuti di una storia - l'emergenza rifiuti - che ai cittadini campani continua a far girare la testa anche, diciamo così, a bocce ferme. Nel seguire sul grande schermo la complessa cronostoria che va da Acerra (2004) ad Acerra (2009, inaugurazione inceneritore), De Chiara ha inforcato (anche) lenti particolari, da magistrato inquirente. Afferma: «È un film realizzato molto bene. Vi ho riscontrato spunti interessanti e da approfondire. Una visione per me molto utile» spiega al Corriere del Mezzogiorno. Utile perché? «Ve ne accorgerete...ci sono cose che ho notato guardando il film e che credo valga la pena approfondire». Il lavoro raggruppa frammenti di interviste, manifestazioni, scontri tra cittadini e polizia nell'arco temporale infuocato che corre dal 2003 al 2009, con lo start up in pompa magna del termovalorizzatore. Epopea della monnezza narrata in video da Ascanio Celestini.
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Grazie
Ci vediamo mercoledì!

Gianmarco Corbetta
Comitato per l'alternativa al nuovo inceneritore di Desio

Amici di Beppe Grillo di Monza e Brianza

giovedì 8 ottobre 2009

INVITO/ Proiezione film: UNA MONTAGNA DI BALLE + video inedito e raccolta vertenze cip6!

Quando : mercoledì 14 ottobre 2009 21.00

Dove:
SALA PERTINI - PALAZZO MUNICIPALE
via Gramsci - piazza don Giussani
Desio, MI


CIAO!
SIETE TUTTI INVITATI A PARTECIPARE il 14 OTTOBRE AD UNA SERATA DI CINEFORUM ORGANIZZATA DAL COMITATO PER L'ALTERNATIVA AL NUOVO FORNO DI DESIO:
CI SARANNO DEI RAGAZZI DELLA WEBTV INSUTV A PRESENTARE IL LORO LAVORO "UNA MONTAGNA DI BALLE", FILM SULL'EMERGENZA RIFIUTI IN CAMPANIA, MA ANCHE SULLA QUESTIONE RIFIUTI IN GENERALE, A LIVELLO A NAZIONALE.

PROIETTEREMO ANCHE UNA VIDEOINTERVISTA INEDITA ED AUTOPRODOTTA AD UN FUOCHISTA CHE HA LAVORATO PER ANNI IN UN FORNO INCENERITORE.

SARà INOLTRE POSSIBILE ADERIRE ALLA VERTENZA CIP6, PORTANDO CON SE L'ULTIMA BOLETTA ELETTRICA, FOTOCOPIA ANTE E RETRO DEL DOCUMENTO DELLA CARTA D'IDENTITA' E 10 EURO PER LE SPESE LEGALI.

VI ASPETTIAMO NUMEROSI!

PER SCARICARE E DIFFONDERE IL VOLANTINO: CLICCA QUI

TUTTI I DETTAGLI SUL SITO : http://blog.libero.it/NoIncDesio/

Ho aggiornato questo Meetup. Per ulteriori dettagli, visualizza l'elenco completo:
http://www.meetup.com/Amici-di-Beppe-Grillo-a-Desio/it/calendar/11571775/
Quando: 14 ottobre 2009 21.00

Se le variazioni influiscono sulla tua possibilità di partecipare, dedica un minuto del tuo tempo per aggiornare il tuo RSVP. (Puoi inviare un RSVP "No", "Forse" o "Sì".)

Puoi sempre rimanere in contatto cone me tramite il link "Contatta organizer" del Meetup: http://www.meetup.com/Amici-di-Beppe-Grillo-a-Desio/it/suggestion/

Nascita del Movimento Nazionale 5 Stelle - Video Integrale

IL 4 OTTOBRE è NATO UN MOVIMENTO DI CITTADINI SENZA CAPIBASTONE E TESSERAMENTO ... UN MOVIMENTO SCATURITO DALLA RETE ... DAL BASSO!

IL MOVIMENTO NAZIONALE A 5 STELLE è partito dai meetups e dai comitati con la carta di Firenze delle liste civiche comunali del blog di Grillo, 40 cittadini con l'elmetto (dell'informazione) sono entrati in 30 consigli comunali, anche di città importanti. L'ultimo passo è stato fatto verso le regionali di marzo e per le prossime politche.



INOLTRE:

- il video integrale (di buona qualità) dell'incontro nazionale per la nascita del Movimento 5 Stelle, tenutosi a Milano domenica scorsa presso il teatro Smeraldo.

- il programma del Movimento (ancora suscettibile di modifica)

- nel prossimo futuro ci si potrà iscrivere al nuovo Movimento, in modo gratuito, e partecipare all'affinamento del programma secondo il principio "una testa, un voto" e tramite votazioni via web.

- a breve i meetup lombardi decideranno se correre per le elezioni regionali del prossimo marzo... stay tuned!


MEETUP MONZA E BRIANZA

VIDEO 3 ottobre: MILANO PER LA LIBERA INFORMAZIONE!



Sabato in Via Mercanti in una traversa di Piazza del Duomo a Milano, un'organizzazione di cittadini ha creato la manifestazione MILANO DIFENDE LA LIBERA INFORMAZIONE (nome anche del gruppo promotore su facebook). Una parte sana di questo paese che reagiva allo scandalo, sono intervenuti in questa "agorà" Basilio Rizzo, Piero Ricca, Giacomo Sicurello (con un pezzo hip hop), una giovane Blogger ed altri cittadini comuni tra cui il "camionista pazzo" (come lo ha definito all'inaugurazione del Movimento a 5 stelle Beppe Grillo il giorno dopo) Paolo Papillo (http://informazionedalbasso.myblog.it/).
luca&umberto

FONTE:http://cannabidiolo.blogspot.com/2009/10/sabato-indimenticabile-03082009.html

venerdì 2 ottobre 2009

3 ottobre h20:30: "Stragi di Mafia o Verità nascoste?" con S. Borsellino e G.Genchi

Il 3 ottobre 2009 (sabato), alle ore 20,30, all'Auditorium comunale di Via Meda di Rho (MI), parteciperemo con Salvatore Borsellino e Gioacchino Genchi all'incontro organizzato dall'associazione "Comitato per la Costituzione", dal titolo "Stragi di Mafia o Verità nascoste?"

L'importanza del tema e lo spessore dei relatori sono tali da giustificare una piccola trasferta!

Non mancate!


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Una persona non dovrebbe mai lasciare tracce così profonde che il vento non le possa cancellare.

— Insegnamento dei nativi americani

3 ottobre h17: Presidio piazza Duomo - manifestazione nazionale per la libertà di informazione!

MANIFESTAZIONE NAZIONALE PER LA LIBERTA' D'INFORMAZIONE: presidio milano
 
Descrizione:


SABATO 3 OTTOBRE
MILANO: PIAZZA DEL DUOMO (ang. via Mercanti), ore 17

Presidio organizzato da:
gruppo MILANO DIFENDE LA LIBERA INFORMAZIONE
portavoce ed organizzatrice evento: Michela Zuliani nick MIKI spirito di primavera.
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Il 3 ottobre l'Italia si unirà per una causa comune : la libertà di stampa, di informazione.
A Milano il presidio è stata ideato, organizzato, fatto dai cittadini stessi, con l'obiettivo di realizzare una manifestazione di sostegno a quella di Roma e creando cosi' un filo diretto tra le varie città.
Un'iniziativa nata dall'esigenza di mettere in primo piano la libertà d'informazione ed abbandonare per un giorno, ideologie, bandiere, religioni, etnie.
TUTTI INSIEME UNITI
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Una troupe della RAI sarà presenta al presidio di Milano.

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INDOSSATE LA MAGLIETTA!
Presidio ordinato e pacifico, e per dare maggiore risalto all'iniziativa, indossiamo una maglietta bianca su cui scrivere con pennarello:
(davanti) LIBERTA' D'INFORMAZIONE
(dietro) MILANO DIFENDE LA LIBERA INFORMAZIONE



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Una persona non dovrebbe mai lasciare tracce così profonde che il vento non le possa cancellare.

— Insegnamento dei nativi americani

TRUFFE E DANNI DEI VACCINI

RICORDIAMO CHE IL MINISTRO CON DELEGA ALLA SALUTE SACCONI è MARITO DELLA PRESIDENTESSA DI FARMINDUSTRIA, CIOè IL RIFERIMENTO DELLE MULTINAZIONALI DEL FARMACO IN ITALIA E CHE GUARDA CASO ALL'INDOMANI DELL' "EMERGENZA" "PANDEMIA" HA DICHIARATO CHE L'ITALIA HA GIà PRONTI 10-15 MILIONI DI DOSI DEL VACCINO ... MA NON ERA UNA NUOVA INFLUENZA?



giovedì 1 ottobre 2009

Oltre 5000 persone! il corteo antifascista, le presenze, le cariche... la mobilitazione continua!


Oltre 5000 persone sono partite oggi da piazza Dante per il corteo contro il razzismo, il neo-fascismo e il sessismo. Studenti delle scuole superiori e dell'università , i movimenti sociali napoletani, il coordinamento dei precari della scuola, i collettivi Glbt, una folta rappresentanza del coordinamento degli immigrati, associazioni come Attac, i comitati ambientalisti come Chiaiano e realtà democratiche di Materdei (il comitato di quartiere che ha già fatto un manifesto contro Casapound, i giovani del Pd, della sinistra radicale e di alcune associazioni) . Una presenza imponente (in un giorno feriale...) che probabilmente oggi nessuna forza politica della città riesce a mobilitare!

Il collante che ha tenuto insieme tutte queste presenze era semplice:
nell'anniversario delle quattro giornate di Napoli, il rifiuto totale della presenza di gruppi xenofobi e neofascisti nei nostri quartieri!
Come Casapound nel convento di Materdei. Quest'organizzazion e che si presenta con la faccia pulita davanti alle telecamere per cercare legittimazione, è parte di una struttura nazionale che ovunque organizza lo squadrismo contro gli immigrati, le diversità e gli studenti (vedi la famosa aggressione di piazza Navona). Il loro leader Iannone è un convinto negazionista dell'Olocausto, si definisce un "fascista del terzo millennio" e considera Hitler "un rivoluzionario" . Basta fare un giro su You tube o google per sincerarsene. Il resto è ipocrisia, parallelismi che non stanno ne in cielo ne in
terra. Noi non siamo di nessun partito. Siamo gli studenti dell'Onda che si mobilitano nelle scuole e nelle università per difendere il diritto allo studio, quelli che occupano e riaprono dal basso spazi sociali da anni, quelli che hanno resistito alla devastazione ambientale della nostra regione da Chiaiano ad Acerra, che lottano contro la precarietà e il carovita. Rivendichiamo questi diritti e ci riprendiamo il diritto a mandare via dai nostri quartieri organizzazioni incostituzionali che
teorizzano e organizzano la prevaricazione razziale, incoraggiati forse da un governo che lascia morire in mare o nei campi libici migliaia di migranti e di profughi. Il corteo ha avuto una voce poliforme, dai Kalifoo ground music, immigrati di castelvolturno che hanno costituito un gruppo musicale il cui nome "Kalifoo" significa "schiavo a giornata", alla voce di giovani precarie che la vulgata neofascista rivorrebbe chiuse in casa...

Pur essendoci grande rabbia, la manifestazione ha attraversato tutta Materdei, in cui diversi di noi pure abitano, in maniera assolutamente pacifica e colorata. Per rispetto del quartiere e per continare a comunicare come già si è fatto in tutti questi giorni. Usciti dal quartiere, su via Santa Teresa, abbiamo chiesto di deporre una targa in Salita San Raffaele a Maddalena Cerasuolo, resistente proprio del quartiere Materdei, protagonista in quelle strade nella difesa della città. Abbiamo chiesto che potesse farlo almeno una delegazione di 10 persone. La polizia ha negato questa possibilità, sostenendo che potevano esserci provocazioni verso la delegazione.
"Perchè?" - "Perchè sono fascisti"... Smascherata questa ipocrisia, il corteo ha provato a passare con schermi difensivi su cui erano delle gigantografie dei motivi della manifestazione, il no al razzismo e a chi inneggia agli orrori della tirannia, come i campi di concentramento. (le foto erano di un ragazzo africano pestato dai neo-fascisti, di Auschwitz e delle deportazioni nel ghetto di Varsavia). La polizia ha respinto il tentativo, poi però ha anche caricato inutilmente gli studenti nel mezzo per spaccare in due tronconi il corteo. E ha preso a sparare lacrimogeni verso l'alto dove si trovavano studenti inermi. (Alleghiamo le foto di una delle persone colpite). Alla fine sei manifestanti sono rimasti feriti e due sono stati ospedalizzati. Uno in particolare è ferito in modo pesante con 7 punti di sutura alla testa! In questa circostanza la testa del corteo, arretrando, ha usato qualche fumogeno e qualche petardo per non essere caricata lungo la discesa. Li la situazione si è tranquillizzata e le due parti di corteo si sono ricongiunte al museo, per terminare a piazza Cavour.

Ma la mobilitazione non si arresta! l'assemblea antirazzista e antifascista si riunirà all'Università venerdi prossimo alle 17. La mobilitazione continua! Noi i fascisti non li vogliamo!!

Qualcuno pensa che disseminare un pò di squadristi in giro possa far digerire precarietà, carovita e discriminazione degli immigrati. La riattualizzazione di un vecchio giochino... Ma chi ha occhi per vedere sa che i numeri di oggi dimostrano che c'è una generazione di napoletani che è determinata a cambiare la sua città!

"Non si può essere tollerante con gli intolleranti" Hannah Harendt

Rete napoletana contro il razzismo, il neo-fascismo e il sessismo

 
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Una persona non dovrebbe mai lasciare tracce così profonde che il vento non le possa cancellare.

— Insegnamento dei nativi americani