Commissione parlamentare. La Brianza? Piccola e contaminata: 370 i siti a rischio |
Scritto da Andrea Meregalli |
Mercoledì 09 Febbraio 2011 da www.mbnews.it |
Sono 370 i siti contaminati sul territorio brianzolo, di cui 230 attivi. È la commissione parlamentare sulle attività illecite nel ciclo dei rifiuti a diffondere il dato. «Un numero allarmante, come specificato da Daniela Mazzuconi, senatrice democratica e membro della commissione preso atto del territorio in questione, la Brianza, che conta poco territorio e molta densità abitativa». L'onda lunga del disastro ambientale che ha coinvolto il Lambro e la Lombarda Petroli hanno rievocato lo spettro delle discariche abusive; in una provincia, quella brianzola, che deve fare i conti con la criminalità organizzata. «La presenza criminale, spiega Gaetano Pecorella, presidente della commissione parlamentare per quanto concerne il movimento terra e il ciclo dei rifiuti, in Brianza non è inquietante. Anche se, come sappiamo, le bonifiche territoriali potrebbero interessare alla criminalità organizzata. Occorre, quindi, potenziare il controllo del territorio e massimizzare l'attenzione». Insomma, la mafia in Brianza c'è e, probabilmente, è il caso di drizzare le antenne per evitare che le associazioni a delinquere proiettino concretamente i propri affari anche in direzione rifiuti e movimento terra. «Il controllo del territorio non è mai abbastanza, chiosa Mazzuconi e le recenti vicende di Desio, Seregno e Briosco (discariche abusive, ndr) lo confermano. Al contrario, si registra una buona risposta della cittadinanza sul tema dei rifiuti differenziati». Dei 370 siti a rischio, oltre alla già nota Lombarda Petroli, sono stati giudicati «particolarmente rilevanti» l'area dell'ex Irca, a Cesano Maderno, e l'area dell'ex Snia, a Varedo |
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