Desio, indagine sulle ex municipalizzate:il Commissario prefettizio si affida ai legali
da Il Giorno
articolo di ALESSANDRO CRISAFULLI
Maria Carmela Nuzzi ha dato incarico a due avvocati di fare chiarezza
DESIO
DA SEMPRE, non solo a Desio ma in tutta la Brianza, sono state definite «carrozzoni», «poltronifici», «vacche da mungere» e con altri epiteti vari, a volte meritati altre meno. Sono le aziende ex municipalizzate che gestiscono i servizi pubblici sul territorio, dal gas all'illuminazione, dall'acqua alle manutenzioni.
UNA GALASSIA di realtà piccole, medie e grandi - spesso nell'occhio del ciclone - che si uniscono, poi si disgregano, si sposano e poi si lasciano, si smembrano e trasformano. Camaleonti sotto forma di spa, con alla guida CdA più o meno ricchi, sempre e comunque legati a doppio filo con la politica, e con in carico servizi più o meno efficienti. Ebbene, fedele al suo mandato, che sta portando avanti con grande determinazione e trasparenza, raccogliendo plausi bipartisan, il Commissario straordinario di Desio, la dottoressa Maria Carmela Nuzzi, ha deciso di dare un'occhiata a questo ingarbugliato microcosmo (c'è un solo cittadino desiano o di un altro comune che saprebbe elencare con precisione le aziende di questo tipo partecipate dal proprio Comune?), con tutti i suoi satelliti. Per vederci chiaro ed eventualmente intraprendere azioni specifiche. Di certo, al momento, c'è che il Commissario ha dato incarico a due avvocati milanesi «per l'individuazione delle azioni esperibili rispetto alla verifica della regolarità dello svolgimento dei servizi attuati per conto del Comune di Desio dalle società partecipate e dalle società partecipate dalle partecipate (cioè le società di secondo livello)». Una sorta di indagine preliminare molto importante, visto che sono stati stanziati 15mila euro. Con la quale ci sarà una ricognizione sulla natura e l'elenco di tutti i servizi, da classificare tra i servizi strumentali, i servizi a rilevanza economica e quelli privi di rilevanza economica. «L'incarico affidato - spiega il Commissario - risponde a precise esigenze di legge. Ha una natura prettamente ricognitiva con l'obiettivo di conoscere e classificare tutti i servizi svolti sia dalle società partecipate che dalle società partecipate di secondo livello. Ho ritenuto indispensabile, a supporto dei provvedimenti e delle azioni previste e ammesse dalla normativa regolante gli affidamenti di servizi oggetto di specifica legislazione, acquisire prioritariamente tutti i dati necessari affinché gli adempimenti che siamo chiamati a compiere siano svolti con chiarezza e cognizione di causa». E c'è già chi dà una precisa chiave di lettura, come Claudio Fiore di Lombardia Autonoma, che da sempre batte il tasto su questi argomenti: «Finalmente il poltronificio di Desio, fortemente voluto dai baroni della politica degli affari, cede l'immunità garantita dalla sponde protettiva dei partiti, alla volontà di trasparenza del Commissario. Finalmente si apre un percorso virtuoso nelle gestione della cosa pubblica. Il nostro auspicio è che a cascata, ad ogni singolo ufficio pubblico, venga riservato lo stesso percorso di trasparenza e servizio».
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