Desio, sospetti abusi edilizi
Il sindaco va dai carabinieri
- 8 novembre 2010
Desio - "Ho consegnato tutta la documentazione sugli abusi edilizi ai carabinieri". Il sindaco Giampiero Mariani, dopo le segnalazioni di casi sospetti presentate la scorsa settimana in consiglio comunale dal capogruppo del Pd Roberto Corti, è andato dritto in caserma per informare i militari. "Ho chiesto una verifica", spiega il primo cittadino. Nell'elenco non ci sono solo le situazioni evidenziate da Corti ma anche un nuovo presunto caso di abuso edilizio, segnalato nei giorni scorsi al primo cittadino con una lettera anonima. Riguarda la sede di una società immobiliare, la Gefim. Lo conferma il sindaco Mariani: "Verificheremo", annuncia. I controlli sulle presunte irregolarità riguarderanno quindi anche questa società, che ha sede in una palazzina di via Forlanini.
Gli altri abusi edilizi ipotizzati invece si trovano in via Molinara (uscita del nuovo sottopasso ferroviario), in via Serao (verso la tangenzialina ovest) e sulla via che porta all'ingresso Desio Sud della Valassina. A scovarli ci ha pensato Corti, usando la "google map". Attraverso le foto satellitari che riprendono Desio dall'alto, l'esponente del centrosinistra ha confrontato le immagini del 2008 con quelle attuali. E ha evidenziato diverse anomalie: la comparsa di recinzioni, tettoie, depositi mezzi.
Lo si vede bene dalle foto scattate in fondo alla via Serao, dove spuntano recinzioni, tettoie e depositi di mezzi pesanti. Oppure in via Molinara (vicino alla cava della 'ndrangheta): anche qui le fotografie documentano un deposito attrezzi, all'interno di un'area recintata. "L'abusivismo edilizio che deturpa il paesaggio e il territorio ha detto Corti è anche trasformare aree verdi o agricole in depositi, magazzini, rimuovendo lo strato superficiale di terra di coltura, sostituendolo con macerie o asfalto, costruire recinzioni, realizzando aree di sosta o attività imprenditoriale: la prassi, purtroppo, è molto diffusa".
Anche la Lista Civica Desio 2000 (la lista del sindaco) ha segnalato situazioni anomale, definendole "un vezzo tutto desiano": "Riguarda i tanti terreni ad uso agricolo o verde o servizi generici, recintati ed utilizzati a magazzino industriale ha detto Damiano Pioltelli interpellando il sindaco (che copre anche la delega alla sicurezza) E' lecito? Se si, esistono le condizioni entro le normative di sicurezza? I titolari pagano le tasse per quello che realmente sono - dei magazzini - o continuano a pagare come terreni agricoli? Alcuni di questi magazzini si trovano in prossimità delle abitazioni e dalle 6,30 del mattino fino alla sera si svolgono i lavori di ricezione ed invio delle merci e di immagazzinamento, con via vai di mezzi pesanti, inquinamento acustico e atmosferico. Chiediamo una pronta risposta, sotto il profilo ambientale, legale e fiscale".
P.F.
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