Desio, Massimo Ponzoni: la Lega Nord si assuma le sue responsabilità
da Il Giorno
DESIO
L'OMBRA di infiltrazioni dell'ndrangheta ha fatto cadere il Comune di Desio ma non è detto che ad avvantaggiarsene alle prossime elezioni sarà la Lega, che ha provocato la crisi firmando con l'opposizione le dimissioni dei propri consiglieri. E' l'osservazione di Massimo Ponzoni, consigliere regionale di Desio del Pdl ed ex assessore all'Ambiente del Pirellone, citato nelle intercettazioni dell'inchiesta anti 'ndrangheta Infinito, ma non indagato per questo.
I consiglieri della Lega appoggiavano la Giunta di centrodestra e chiedevano da tempo un gesto di discontinuità a causa del coinvolgimento di alcuni esponenti locali del Pdl nell'inchiesta sugli affari brianzoli della criminalità organizzata calabrese. Secondo Ponzoni però il Comune è caduto per altri motivi: «Si fa presto a dire infiltrazioni mafiose. Si tratta di divergenze - ha detto - che nelle ultime settimane sono diventate questioni personali, si sono rotti i rapporti tra le persone e non tra i partiti. Sicuramente il tam tam mediatico ha avuto la sua parte, adesso vedremo. Gianpiero Mariani è un'ottima persona ed è stato un ottimo sindaco».
«Vedremo alle elezioni di marzo» ha aggiunto, se la Lega farà bella figura o meno. «Ognuno si prenderà le responsabilità delle azioni che ha fatto. Ricordo che dieci anni fa ero consigliere comunale a Desio ed era stato sfiduciato un sindaco della Lega alla guida di una giunta monocolore. E' il bello della politica».
In ogni caso Ponzoni è d'accordo con il Carroccio sul fatto che in Brianza, a Desio, Seregno e Giussano, «paghiamo lo scotto della legge sul soggiorno obbligato» che ha portato mafiosi decenni fa.
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