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venerdì 3 dicembre 2010

Desio, Seregno, Giussano, Cesano Maderno: 'ndrangheta, tutti i sequestri

Desio, Seregno, Giussano, Cesano
'Ndrangheta, tutti i sequestri

Gli uomini della Guardia di finanza "sigillano" un appartamento (Foto by MONZA)

Una ventina di beni, tra appartamenti, terreni, magazzini e capannoni, sono stati sequestrati ieri mattina in Brianza dalla Guardia di Finanza di Milano, nell'ambito dell'operazione "Infinito" che ha portato lo scorso luglio all'arresto di oltre 300 affiliati della 'ndrangheta, di cui più della metà in Lombardia. Il maxisequestro preventivo ha coinvolto in pieno il territorio brianzolo, in particolare a Desio, Seregno, Cesano Maderno, Giussano e Cabiate, dove erano attivi i "locali" scoperti e sgominati la scorsa estate dai carabinieri del nucleo investigativo di Monza e delle compagnie di Desio e Seregno, coordinati dal sostituto procuratore di Monza Salvatore Bellomo. Le indagini delegate dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Milano al Gruppo Investigativo Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza hanno dimostrato la disponibilità effettiva degli immobili agli affiliati, anche se spesso i beni erano intestati a famigliari o prestanome.
Nel complesso, l'operazione di ieri, denominata "Neverending", ha portato al sequestro di beni per 15 milioni di euro: 39 abitazioni, 37 box, 14 locali commerciali o magazzini, 6 aree edificabili nelle provincie di Monza, Milano, Varese, Pavia, Bergamo, Como, Lecco, Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia e Reggio Calabria. In Brianza sono stati individuati beni riconducibili agli affiliati finiti in carcere lo scorso mese di luglio, membri dei "locali" di Desio e Giussano-Seregno.
I sequestri a Desio - In particolare, a Desio sono stati posti i sigilli A un terreno riconducibile a Pio Domenico; una porzione di fabbricato in via Lampugnani 4, un capannone in via Milano 89, un appartamento di via Pallavicini 54 di Natale Marrone.
Cesano Maderno - A Cesano spicca una villa, in via Verbano 1, su tre piani, riconducibile sempre a Natale Marrone. E ancora, a Cesano sono stati sequestrati un altro appartamento di Ignazio Marrone (fratello di Natale) e un secondo appartamento di Giuseppe Sgrò, in via della Liberazione.
Seregno - A Seregno sotto sequestro un magazzino in via Galilei, di Pio Domenico, un'abitazione in via Rossini 57 di Antonino Tripodi, un laboratorio artigianale in via Marsala 30 di Natale Marrone, un appartamento in via Edison di Francesco di Palma e un appartamento in un residence, in via Umberto I riconducibile agli eredi di Rocco Cristello. Al fratello di Rocco, Francesco, era intestato anche un box autorimessa di Cabiate. Sempre a Cabiate sono stati sequestrati un fabbricato (via Istria) e una villetta (via Venezia).
Giussano - A Giussano sotto sequestro un terreno, un'abitazione in via Cavour riconducibile a Claudio Formica e altri due appartamenti in via Boito di Antonino Stagno.
I sequestri, disposti dal Gip di Milano Andrea Ghinetti, sono finalizzati alla confisca. Le indagini hanno rivelato infatti una sproporzione tra i redditi dichiarati e il patrimonio accumulato dagli indagati. Molti di loro risultavano nullatenenti, ma poi riuscivano a pagare il mutuo per comprare case e terreni. Alcuni dei beni sequestrati stavano per essere venduti; per questo i pm della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano coordinati da Ilda Boccassini hanno disposto il sequestro d'urgenza di tutti i beni individuati nelle indagini patrimoniali, che hanno coinvolto 1600 persone. "L'aggressione al patrimonio dell'ndrangheta è avvenuto grazie a una sinergia operativa",
 hanno sottolineato in conferenza stampa il generale Attilio Jodice, comandante provinciale della Guardia di Finanza, e il colonnello Sergio Pascali, comandante provinciale dei carabinieri.
Paola Farina

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