giovedì 15 dicembre 2011
Azione NO PED repressa a Desio, ma PP contro PD-Monti-ANA continuerà ad oltranza !!!
lunedì 5 dicembre 2011
NO PED: Sgomberano un presido ma non le Nostre idee!
Il dato più incredibile è il modo con cui lo sgombero è arrivato, senza nessun contatto precedende da parte di forze dell'ordine, istituzioni e proprietà, nonostante avessimo nel comunicato iniziale la nostra disponibilità ad un incontro. Già nei giorni precedenti lo sgombero era in atto la "guerra dei lucchetti", più volte sostituiti, addirittura mentre alcuni di noi erano all'interno della struttura, dicasi SEQUESTRO DI PERSONA. Oltre alle modalità è sconcertante la velocità dell'intervento, soli sei giorni, mentre per gli sversamenti di rifiuti tossici ci sono voluti 15 anni, senza contare il fatto che sono stati singoli cittadini ad esporsi per denunciarle.
NON CI FACCIAMO INTIMIDIRE E CONTINUEREMO COMUNQUE A PRESIDIARE IN MANIERA ITINERANTE LE AREE INTERESSATE DA QUESTA INUTILE GIGANTESCA OPERA, che non va vista sola, ma come parte del progetto di tangenzialissima esternissima di milano, iniseme alla RHO-MONZA, la BRE.BE.MI.(Brescia-Bergamo-Milano), la TEM (Tangenziale Esterna Est Milano), la TOEM (Tangenziale Ovest Esterna Milano) e la superstrada Boffalora-Ticino. Si tratta degli avamaposti per il progetto della CITTA' INFINITA, ovvero la metropoli di oltre 6 milioni di abitanti che sognano e propagandano FORMINCHIONI e i suoi seguaci, tra i quali non mancano gli arresti come quello degli scorsi giorni del suo vice.
L'avviso di garanzia riguarda proprio la BREBEMI, nello specifico il ponte di Cassano sull'Adda, costruito sopra e con i rifiuti tossici. Si tratta della parte più importante del tracciato, proprio come Desio è il centro geometrico e nevralgico della Pedemontana con i suoi due svincoli rispettivamente con la milano-meda e con la milano-lecco, con il mega autogrill in mezzo ed il centro logistico e manutenzione di tutta la grande opera viaria che dovrebbe sorgere proprio nei pressi della discarica abusiva e tossica di via Molinara (35 campi da S. Siro per 15 metri di profondità di Cromo esavalente, Cadmio, metalli pesanti, amianto, rifiuti radioattivi, liquami industriali,...).
Senza contare che per la costruzione dell'autostrada si vorrebbe scavare nei terreni contaminati dalla dalla diossina di Seveso, che per l'omonima direttiva europea (che ha fatto giursprudenza in 27 stati, proprio a partire dalla tragedia dell'Icmesa del '76). La portata del disastro che sta per arrivarci addosso è dello stesso calibro della Val Susa o del Parco del Vesuvio e la risposta popolare non può essere solo quella dei comitati che propongono migliorie ai singoli svincoli, interramenti piuttosto che ridimensionamenti, compensazioni ambientali e green way. Il percoso dei ricorsi al TAR, alla Corte dei Conti e le battaglie nelle sedi istituzionali sono il minimo sindacale.
Queste pratiche burocratiche, non bastano a scongiurare la devastazione totale, finale, definitiva di un territorio che già ha le densità costruite ed abitative più alte d'europa, bensì potranno solo rallentarne l'iter e dare qualche contentino alla popolazione. Se si vuole incidere in maniera sostanziale però le vie da peseguire sono quelle dell'autorganizzazione, dei presidi nei terreni espropriati, del blocco delle betoniere e delle ruspe che presto inizieranno le cantierizzazioni e delle manifestazioni di dissenso presso le sedi istituzionali coinvolte. Oltre vent'anni di tavoli di contrattazione non hanno portato a nulla se non un grande dispiego di energie per i comitati.
E' giunto il momento di scegliere se sostenere un modello di sviluppo che fonda i pilastri nella distruzione, nella contaminazione e nella corruzione, oppure ottenere in maniera accorata la moratoria totale di ogni costruzione, di ogni edificazione; lo STOP AL CONSUMO DI TERRITORIO ed all'utilizzo dei materiali cementizi dato che oggi esistono le alternative tecnologiche meno costose, non monopolizzabili, più sicure e soprattutto che permettono il risparmio e l'autosufficienza energetica nell'abitare e nella mobilità. Scelte come questa incidono per i prossimi 30-40 anni, proprio come per la questione inceneritore, si tratta di scelleratezze che vanno fermate ORA O MAI PIU'.
Perciò, per tutti quelli che hanno già deciso da che parte della barricata stare, gli appuntamenti sono i seguenti:
MARTEDì 6 DICEMBRE h21:30 Piazza Woytila (davanti al comune di Desio) per l'assemblea con i comitati contro le grandi opere che era in programma al Presidio Permanente, ora sgomberato. Per conoscere le situazione nelle altre realtà e per riorganizzare la lotta e rilanciare le iniziative a livello locale.
p.s.= per chi viene da fuori con i mezzi pubblici concentramento alle 21 in stazione a Desio (tratta treno S11 Milano Porta Garibaldi - Chiasso)
GIOVEDì 8 DICEMBRE h 21 FESTA dell' Imma(tri)-COLATA Conce'NDRAzione, anche se non ci sarebbe nulla da festeggiare ci si trova per un appuntamento musicale e mangereggio, SARA' UNA FESTA DELLA MADONNA, non mancate!
L'iniziativa su un'area interessata dalla speculazione che, una volta decisa insieme, sarà comunicata in seguito attraverso risposta alla mail ppcontropedemontana@gmail.com o chiamando il giorno stesso dell'evento il 3333802578
SARA' DURA !!!
NO PED: adesbastaneh.blogspot.com
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CONFESSO: ANCH'IO SONO UN MANDANTE MORALE!
giovedì 1 dicembre 2011
Occupy Desio: Presidio Permanente contro pedemontana + incontro pubblico martedì 6/12 con comitati no grandi opere
http://adesbastaneh.blogspot.com/2011/11/occupy-desio-presidio-permanente-contro.html
La presenza al presidio è un po' scarsa, serve ricambio energie,
viveri, materiale di prima necessità per affrontare il freddo e tutto
quello che possiate pensare utile alla causa.
Non mancano inoltre le visite sgradite l'altro ieri quella di alcuni
PDeLlini e ieri quella dei carabinieri che hanno aperto il cancello,
che noi abbiamo richiuso con un lucchetto più grande. Oggi invece
siamo stati SEQUESTRATI dentro l'area, dato che all'alba sono stati
cambiati dall'esterno i lucchetti, nonostante fossimo all'interno
della struttura, mentre lo striscione del presidio è stato rubato. Ne
carabinieri, ne polizia, ne comune dicono di essere stati, rimane il
dubbio se sia stata la proprietà o qualche altro losco figuro
fascio-mafioso.
NON ABBIAMO PAURA, resisteremo ad ogni intimidazione!
Presto il programma delle iniziative del presidio per il mese di dicembre.
Per il primo incontro pubblico di martedì 6 dicembre ore 21,
ovviamente qui al presidio salvo stiamo contattando i diversi comitati
locali sia che si oppongono alla pedemontana, ma anche i comitati NO
EXPO, NO TEM (tangenziale est milano), NO TOEM (tangenziale ovest
esterna milano) e contro la nuova RHO-MONZA. Se viste insieme queste
grandi opere funzionali all'expo 2015 configurano i nuovi confini
metropolitane e gli avamposti per la città infinita. Solo unificando
le lotte attraverso un'unica piattaforma rivendicativa avremo qualche
possibilità di fermare l'AVANZARE DI QUESTA CITTA' METROPOLITANA.
SARA' DURA !!!
Per info: ppcontropedemontana@gmail.com