Due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, ma sulla prima ho ancora qualche dubbio.

Sito denuclearizzato

MOVIMENTO A 5 STELLE

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Ambiente

Maurizio Pallante
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Acqua

Riccardo Petrella
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Sviluppo

Matteo Incerti
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Connettività

Maurizio Gotta
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Trasporti

Beppe Grillo


venerdì 26 dicembre 2008

PEDEMONTANA: MANICO D'OMBRELLO? A CHI RESTITUIRESTI L'ARNESE IN CULO?


Finalmente si può tornare a scegliere la preferenza ... a chi restituiresti l'aggeggio tra le chiappe in una rosa di nomi di nostri dipendenti politici politici responsabili dell'inutile ma assai lucroso stupro del Territorio?
CLICCA QUI ... vota e diffondi l'iniziativa!
CLICCA PER INGRANDIRE L'IMMAGINE

CAMPAGNA NAZIONALE: STOP AL CONSUMO DEL SUOLO

SEI UNA/UN CITTADINA/O, ASSOCIAZIONE, LISTA, MOVIMENTO, etc ... CHE HA INTERESSE HA SALVARE DALLA DEVASTAZIONE IL PROPRIO TERRITORIO: ADERISCI ALLA CAMPAGNA NAZIONALE PER LA COSTITUZIONE DI UN MOVIMENTO D'OPINIONE CONTRO IL CONSUMO DEL SUOLO!

domenica 21 dicembre 2008

IL COMITATO NO INC DESIO SU TELEREPORTER

Mirko del comitato NO INC ha partecipato ad un confronto su Telereporter con un consigliere provinciale del PD a seguito dell'aprovazione del piano provinciale rifiuti ... BUONA VISIONE!
1a parte
2a parte
3a parte
4a parte

giovedì 18 dicembre 2008

W il latte crudo - M...a le campagne denigratorie!

Consorzio Tutela Latte Crudo (*)
Via J.F. Kennedy, 30 - 26013 Crema CR
tel. 0373.897011 - fax 0373.81582
Codice Fiscale 91027060192 - www.consorziotutelalattecrudo.it e-mail : info@aral.lom.it

COMUNICATO STAMPA
A SEGUITO RIUNIONE CONSORZIO DI TUTELA LATTE CRUDO

Crema 15/12/08
Confortati dalle numerose testimonianze ricevute dai consumatori che ogni giorno continuano a prediligere il latte crudo, malgrado la campagna denigratoria in atto, si ribadisce che ad oggi non risulta un solo caso provato di infezione causata dal consumo di latte crudo acquistato presso distributori automatici, come dimostrano le migliaia di analisi effettuate dal Servizio Sanitario pubblico.
E’ nostra fondata convinzione che, non il latte, ma gli agricoltori con la vendita diretta dei loro prodotti ai consumatori sono potenzialmente pericolosi per gli interessi dei grandi gruppi economici, in quanto vera alternativa al loro monopolio.
Pertanto saranno attuate le seguenti iniziative:
1. ricorso al TAR del Lazio al fine di annullare l’Ordinanza del 10/12/08 che impone il consumo solo dopo bollitura
2. proposta "Latte crudo day" per il 24/12/08 in cui sarà distribuito gratuitamente il latte crudo in tutti i 1.100 punti vendita , come gesto di ringraziamento per i numerosissimi attestai di solidarietà da parte dei cittadini
3. richiesta urgente d’incontro con il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia, preannunciando un Assemblea generale dei produttori di latte crudo a Treviso (zona Refrontolo) per il giorno 30/12/2008.
La verità è dalla nostra parte. Chi beve latte crudo campa cent’anni, riducendo gli sprechi e salvaguardando l’ambiente.

(*) Per volontà degli Allevatori che hanno avviato l’attività di vendita diretta al consumatore di latte crudo delle proprie stalle, il 24 febbraio 2006, si è costituito il Consorzio Volontario denominato “Consorzio tutela latte crudo”, con sede legale in Crema (CR), via J.F. Kennedy, 30.
Presidente del Consorzio è il Sig. Emilio Paleari Henssler, Vice Presidenti sono: Sig. William Donini e Sig. Alex Sassella.
Possono aderire al Consorzio tutti gli Allevatori italiani che vendono latte crudo direttamente al consumatore.
Il Consorzio non ha scopo di lucro e si propone:
La promozione e la realizzazione di iniziative intese a valorizzare, tutelare e diffondere la vendita del latte crudo, promuovendo ogni iniziativa intesa a salvaguardarne le caratteristiche peculiari da ogni abuso, concorrenza sleale e contraffazione;
La promozione e la realizzazione di attività di ricerca, assistenza, vigilanza nei confronti dei consorziati.
--------------------------
ADERISCI ALLA PETIZIONE
E’ in atto un violento ed ingiustificato attacco denigratorio contro la vendita diretta del latte crudo.

OBBEDISCO!

- Invitiamo a consumare il latte crudo previa bollitura -

Questo dopo ben quattro anni, in cui centinaia di migliaia di cittadini, ogni giorno hanno acquistato il latte crudo presso i distributori self service, senza che vi sia stato un solo caso provato di infezione causato dal nostro latte ( Voi tutti ne siete testimoni ) come dimostrano le migliaia di analisi effettuate dal Servizio Sanitario Pubblico.

La verità è che stiamo dando fastidio a qualcuno che vuole farci chiudere. La vendita diretta è l’alternativa concreta alla bieca globalizzazione dei mercati;

Noi abbiamo a cuore la salute delle persone!

Aiutateci a difendere un modo di vendita trasparente, controllabile, che permette ai consumatori di avere il miglior prodotto ad un prezzo onesto, riducendo gli sprechi e salvaguardando l’ambiente.

Sottoscrivi la petizione al Ministro ZAIA e al sottosegretario MARTINI NO alla chiusura preventiva dei distributori di latte crudo andando a questo link:http://www.ipetitions.com/petition/consorziotutelalattecrudo/index.html

Se vuoi divulgare la petizione, scarica qui la scheda per la raccolta firme in formato excel, che potrai inviarci via fax al numero 0373.81582
Il Ministero della Salute, Sottosegretario Martini, annuncia: "la possibilità di emanare un'ordinanza per sospendere la distribuzione di latte crudo fino a quando non ci sarà un adeguamento dell' informazione per la salute nella quale sia chiaro che il latte crudo va consumato solo dopo la bollitura".

LINK UTILI
www.aral.lom.it
www.milkmaps.com
www.vivilafattoria.it
www.buonalombardia.it
www.regione.lombardia.it

Gomorra in Brianza + Omicidio a Lecco

Gomorra in Brianza. A che punto sono le indagini.

Scioccante video di RaiNews 24
http://tinyurl.com/5wqts7
L'inchiesta di Diario
http://tinyurl.com/6j6hwf

Omicidio a Lecco

Michele Zito, l'artefice del
controverso omicidio avvenuto a Lecco il 21 novembre, dopo due
settimane di latitanza passate in calabria si è consegnato alla
polizia. Si scioglie così un caso che in città aveva scosso non poco
l'opinione pubblica locale, riaccendendo l'allarme dell'infiltrazione
mafiosa. Una preoccupazione per nulla smentita dall'identità della
vittima, Francesco Poerio, già noto alle forze dell'ordine come
associato alla 'ndrina dei coco-trovato. Proprio questo legame ha
indotto gli inquirenti a pensare ad un regolamento di conti tra cosche
della malavita locale. Pista che è stata poi smetita dalle indagini
svolte sull'omicida, che in seguito ad accertamenti è risultato essere
a sua volta una vittima del racket delle estorsioni. l'eclatante gesto
di Zito, avvenuto nel centro città, è quindi frutto delle continue
pressioni esercitate dallo stesso poerio per conto del clan
d'appartenenza. Un fatto di cronaca che getta forti preoccupazioni
sull'espansione della 'ndrangheta nel profondo nord e che si allarga e
si insidia in un tessuto economico considerato trainante non solo per
l'economia locale, ma anche per quella nazionale. Non possiamo,
inoltre, evitare di pensare quanto queste attività illecite si pongano
come ostacolo alla crescita economica delle piccole medie imprese,
sopprattutto a fronte del prolungamento del periodo di recessione. Si
provi a pensare alla possibilità di aiuti statali, come possono questi
avere gli effetti sperati sulla ripresa, se, oltre alla tassazione
fiscale ordinaria, le imprese sono costrette a pagare il pizzo? Questa
domanda dovrebbe essere presa seriamente in considerazione dalle
istituzioni. Una miopia a riguardo potrebbe vanificare gli sforzi alla
crescita economica a danno di tutti noi. La questione meridionale è più
di un avvertimento a riguardo. Un passo in tal senso potrebbe essere
fatto vigilando con cura sugli appalti expò, permettendo alla parte
sana delle imprese una boccata di ossigeno a fronte dei tempi duri che
ci aspettano.

Filippo Basile.

Centrali turbogas ad Aprilia e repressione + Ecomostro militare a Niscemi

Qui di seguito due situazioni molto gravi che se saranno relaizzate comprometteranno l'Ambiente e la Salute di chi vi abita e che hanno già compromesso la democrazia ...

APRILIA
No turbogas occupano i terreni per pochi minuti, 300 denunciati

Erano cinquemila i manifestanti che domenica scorsa ad Aprilia, in provincia di Latina, hanno rioccupato simbolicamente per qualche minuto i terreni che dovranno ospitare la centrale turbogas della Sorgenia. Tante famiglie con bambini, partite in mattinata dal centro della città, hanno accompagnato i ragazzi della rete territoriale creata per contrastare un impianto fortemente voluto dal gruppo De Benedetti. A differenza delle tante altre manifestazioni che si sono tenute prima dello sgombero del presidio, avvenuto lo scorso ottobre, questa volta le forze dell'ordine hanno proceduto ad identificare più di 300 persone, accusandole di violenza privata, danneggiamento (la rottura della recinzione) e violazione di proprietà privata. Le denunce riguardano anche l'occupazione della strada statale Pontina. Un segnale che sta preoccupando il movimento No turbogas, che si è sempre contraddistinto per le azioni pacifiche. La rete cittadina di Aprilia - secondo la questura di Latina - è già stata denunciata per l'occupazione del sito della Sorgenia e la procura della repubblica dovrà decidere nei prossimi mesi sull'eventuale richiesta di rinvio a giudizio. La proprietà di Sorgenia non si tocca, le ruspe e gli operai venuti dal sud potranno lavorare protetti dalle forze dell'ordine, alzando i camini della megacentrale, giudicata da tanti esperti inutile e pericolosa.
L'intera provincia di Latina sta vivendo una crisi industriale e di vocazione, rischiando di divenire una sorta di territorio di serie B nel Lazio, dove affiancare alle tante industrie inquinanti già presenti impianti di produzione di energia per il mercato nazionale, nuove discariche ed inceneritori. Trasformare la piana della bonifica in una terra di veleni sembra essere il piano degli amministratori di centrodestra del sud del Lazio, pronti però ad allearsi con qualsiasi gruppo industriale al momento del bisogno.
Nel caso della turbogas progettata da Sorgenia l'impatto ambientale - ricostruito dalla rete di Aprilia - è terrificante: più di 16 milioni di quintali di CO2 all'anno, 450 quintali di particolato e un beneficio per la città pari sostanzialmente a zero. Un pezzo di quell'Italia inquinante sgradita in Europa.
Dal 2002 sono state autorizzate in Italia 45 centrali con tecnologia turbogas. Un affare voluto dai principali produttori di energia italiani quali Enel, Sorgenia, Edison, Acea Electrabel, E.on, Eni ed Endesa. A queste negli ultimi anni si sono aggiunte altre 73 nuove richieste di centrali elettriche, di cui nove nel Lazio. I veri investimenti puntano decisamente verso le tecnologie sporche, preferendo non scommettere sul risparmio energetico.
I cittadini di Aprilia, che avevano vinto una prima battaglia legale davanti al Tar, revocata poi dal Consiglio di stato, dopo lo sgombero del presidio e la recinzione del terreno, non si sono arresi di fronte all'accelerazione imposta da Sorgenia. Hanno chiesto un incontro con il ministro per le attività produttive e soprattutto stanno preparando nuovi studi per cercare di bloccare l'inizio del cantiere. Il punto fondamentale - spiega la rete No turbogas - è evitare il dato di fatto, le forzature da parte dei costruttori della centrale. Il comune di Aprilia e la rete cittadina hanno infatti presentato una richiesta di sospensiva dei lavori davanti al Tar e chiedono che le opere non partano fino alla decisione dei giudici amministrativi.
La manifestazione di domenica dimostra poi che lo sgombero e le denunce non hanno bloccato la mobilitazione della città. Di certo contano più la salute e il futuro dei figli.



ECOMOSTRO A NISCEMI (MUOS)

Con riferimento ai lavori (già avviati) per l'installazione del nuovo sistema MUOS della Marina Militare degli Stati Uniti d'America presso l'attuale base trasmissioni radar di contrada Ulmo, intendiamo, a nome di tutti i cittadini di Niscemi, ribadirne la pericolosità ambientale e militare.


In particolare:
È scientificamente provato l'impatto biologico delle radiazioni elettromagnetiche emesse da installazioni trasmittenti per le telecomunicazioni di tipo civile (radio, radar aeroportuali, ripetitori cellulari, ecc), ed a tal proposito esistono delle prescrizioni dell'OMS (organizzazione mondiale della sanità) circa le azioni precauzionali da attuare per una gestione degli apparati nel rispetto dei livelli massimi di tollerabilità nell'unità di tempo (TLV). La bibliografia in materia, non definisce limiti temporali circa la manifestazione delle influenze di tali onde sull'organismo umano; è normale che mutazioni genetiche e leucemie si manifestino solo dopo decenni, od addirittura solo ai naturali discendenti delle persone oggi esposte. Ovviamente, nulla è dato sapere a riguardo delle onde elettromagnetiche delle installazioni militari, caratterizzate da frequenze UHF e VHF (Ultra High Frequency e Very High Frequency), in alcuni casi simili a quelle emesse da un comune forno a microonde, ma con potenze mostruose che vanno dai 400.000W continui ai 2.000.000W di picco. È di pubblico dominio uno studio effettuato da due famosi oncologi americani sulla popolazione vicina ad una installazione simile, che ha evidenziato numerosi casi di leucemia infantile. Da informazioni accessibili a chiunque, scaturisce poi l'evidenza che, tutte le installazioni di telecomunicazioni militari sul territorio degli Stati Uniti, sono ubicate in zone desertiche lontane dalla popolazione……. A Niscemi solo 2 o 3 Km.
Riteniamo imperativo che siano rese pubbliche le modalità di VIA (verifica impatto ambientale) che hanno portato le autorità competenti al rilascio dell'autorizzazione all'inizio della costruzione del nuovo sistema MUOS, che sarà caratterizzato da antenne paraboliche direzionali di dimensioni imponenti con potenze di milioni di Watt, le quali, sebbene si suppone, non saranno mai puntate verso l'abitato, hanno il potenziale di cuocere in volo un intero stormo di uccelli che si trovasse casualmente ad attraversare il raggio di radiazioni elettromagnetiche emesso.
Riteniamo doveroso che ogni cittadino, di qualunque estrazione sociale, sia messo a conoscenza del livello delle radiazioni elettromagnetiche che, emesse sin dal 2001 dalle antenne (omnidirezionali) dell'attuale installazione, sono state assorbite da tutta la cittadinanza. Come è noto le onde elettromagnetiche, invisibili, incolori, inodori, attraversano le pareti delle abitazioni, e anche durante il sonno penetrano anche la cute e vengono assorbite direttamente dagli organi interni e da tutte le cellule dell'organismo.
Riteniamo che questa condanna a morte, decisa da amministratori miopi, disinformati e leggeri (tanto da mettere a rischio anche la loro di famiglia), per gli innocenti ed ignari abitanti di Niscemi sia inammissibile e vada rigettata con forza. I figli dei niscemesi, che rappresentano il futuro, hanno diritto di potersi aspettare una speranza di vita adeguata ai tempi. Non sarà possibile costringere gli USA a dismettere questo mostro una volta a regime, anche in presenza di evidenti motivi. L'unica occasione che i niscemesi hanno ora, è quella di combattere, subito, per evitare il potenziamento della base attuale, per poi riservarsi, a valle delle indagini ambientali, di tornare a lottare per la dismissione dell'attuale impianto.
Riteniamo emblematico che oggi ai bordi della recinzione della base Ulmo, sono presenti dei cartelli di divieto di raccolta di terra, sassi, piante……. PERCHE' ????

Il comitato per la verità, sicuro di incarnare la volontà di tutti i cittadini di Niscemi richiede formalmente al Sig. Sindaco, al Consiglio Comunale e Provinciale, all'Assessorato al Territorio ed Ambiente, di voler convocare immediatamente il Consiglio Comunale e Provinciale per attivare da subito le interrogazioni ministeriali del caso, e monitorarne e sollecitarne in modo estremamente serio gli esiti, con l'obiettivo di fermare immediatamente i lavori, che pare vengano svolti prevalentemente nelle ore notturne… PERCHE' ??

Volendo lasciare agli organi competenti la ricerca delle responsabilità civili e penali di questo scempio biologico, chiediamo con forza agli amministratori suddetti, di stanziare immediatamente i fondi necessaria a commissionare, ad una società specializzata e qualificata, una indagine ambientale di parte, seria, eventualmente parallela a quella di ARPA, e mirata a quantificare ed analizzare in modo trasparente, insieme a CNR, luminari ed Università:

il livello di radiazioni ettromagnetiche emesse dall'attuale installazione;
il tasso di inquinamento dell'aria, dell'acqua e del suolo, derivato dalla combustione delle centinaia di tonnellate di gasolio consumato per energizzare il sistema attuale. Da questo si potrà stimare l'impatto ambientale futuro (con il MUOS a regime);
il livello di eventuale radioattività presente nei dintorni della zona militare. Si può facilmente verificare che la vegetazione all'interno del recinto è morfologicamente diversa a quella che caratterizza tutta la zona circostante.
il fattore di rischio reale, legato anche ad altre concause, di contrarre tumori e mutazioni genetiche, che potenzialmente possono manifestarsi anche a distanza di molti anni, e che probabilmente sono già presenti nella popolazione sebbene ancora latenti.

Invitiamo tutte le associazioni ed i cittadini (illuminati e non) a documentarsi seriamente sulla questione ULMO, in modo che si alzi il livello di consapevolezza dei pericoli ai quali qualcuno ci sta esponendo e si eviti, nel modo più assoluto l'atavico atteggiamento di vittimismo inerme che caratterizza da sempre le popolazioni del sud. (Basta andare su Google e ricercare MUOS+NISCEMI, INFLUENZE BIOLOGICHE+RADIAZIONI ELETTROMAGNETICHE, IMPATTO AMBIENTALE RADAR MILITARI).

Questo problema, pur invisibile, è migliaia di volte più grave di quelli (visti sui telegiornali) per i quali le popolazioni di altre regioni Italiane sono scese sul piede di guerra "scomodando" pesantemente i vertici dello stato.

Niscemesi……… svegliatevi !!!!!!!!!!
l'inquinamento non è solo quello che vista ed olfatto riescono a percepire.

Il Comitato per la Verità e la Giustizia Sociale e " Uniti per Niscemi "

Niscemi, li 16.12.2008

CAMPAGNA NAZIONALE STOP AL CONSUMO DI TERRITORIO + DOCUMENTI PGT DESIO

a questi due link trovate con tutto il materiale sul Piano del Goveno del Territorio (PGT) di Desio:
- per la consultazione on line del Pgt adottato: http://pgt.alternativaverde.it/DOCUMENTIPGT.html
- home page del sito in fase di allestimento del COMITATO PER IL REFERENDUM: http://pgt.alternativaverde.it/index.html

ma anche per questa battaglia non siamo soli lo scempio della cementificazione spregiudicata si sta purtroppo verificando in tutto il NON+BEL PAESE e dalle nostre parte sta subendo l'accelerazione-moltiplicazione a causa di expo

FARE GIRARE PER TUTTA LA PENISOLA
STOP AL CONSUMO DI TERRITORIO


Movimento di opinione per la difesa del diritto al territorio non cementificato
CAMPAGNA NAZIONALE

L'Italia è un paese meraviglioso. Ricco di storia, arte, cultura, gusto, paesaggio.
Ma ha una malattia molto grave: il consumo di territorio.
Un cancro che avanza ogni giorno, al ritmo di quasi 250 mila ettari all'anno.
Dal 1950 ad oggi, un'area grande quanto tutto il nord Italia è stata seppellita sotto il cemento.
Il limite di non ritorno, superato il quale l'ecosistema Italia non è più in grado di autoriprodursi è sempre più vicino. Ma nessuno se ne cura.
Fertili pianure agricole, romantiche coste marine, affascinanti pendenze montane e armoniose curve collinari, sono quotidianamente sottoposte alla minaccia, all'attacco e all'invasione di betoniere, trivelle, ruspe e mostri di asfalto.
Non vi è angolo d'Italia in cui non vi sia almeno un progetto a base di gettate di cemento: piani urbanistici e speculazioni edilizie, residenziali e industriali; insediamenti commerciali e logistici; grandi opere autostradali e ferroviarie; porti e aeroporti, turistici, civili e militari.
Non si può andare avanti così! La natura, la terra, l'acqua non sono risorse infinite.
Il paese è al dissesto idrogeologico, il patrimonio paesaggistico e artistico rischia di essere irreversibilmente compromesso, l'agricoltura scivola verso un impoverimento senza ritorno, le identità culturali e le peculiarità di ciascun territorio e di ogni città, sembrano destinate a confluire in un unico, uniforme e grigio contenitore indistinto.
La Terra d'Italia che ci accingiamo a consegnare alle prossime generazioni è malata.
Curiamola!
STOP AL CONSUMO DI TERRITORIO
Aderisci alla campagna nazionale:
altritalialtromondo@gmail.com

campagna promossa da

AltritAsti, Gruppo P.E.A.C.E. Pace, Economie Alternative, Consumi Etici
www.altritasti.it

AltrItalialtroMondo, il blog del sindaco di Cassinetta di Lugagnano
http://domenicofiniguerra.wordpress.com

Cibernetica Sociale Italia
www.ciberneticasociale.org

Eddyburg, Urbanistica, politica, società
eddyburg.it

Movimento per la Decrescita Felice
www.decrescitafelice.it