Due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, ma sulla prima ho ancora qualche dubbio.

Sito denuclearizzato

MOVIMENTO A 5 STELLE

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Ambiente

Maurizio Pallante
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Acqua

Riccardo Petrella
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Sviluppo

Matteo Incerti
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Connettività

Maurizio Gotta
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Trasporti

Beppe Grillo


lunedì 29 settembre 2008

Occasione di formazione!! e di protesta civile!! 8 ottobre ore 14.30 via Vivaio a MIlano

Occasione di formazione, alcuni relatori sono veramente interessanti tipo Lorenzo Bono di Ambiente Italia e quello di Best Footprint Forward.
Sicuramente l'impronta ecologica della prov di MI sarà un disastro. A mio avviso sarebbe interessante avere più interventi per dimostrare la cotraddizione tra i risultati dello studio e il fatto che la Prov di MI avvalla progetti come EXPO, strade inutili come Pedemontana e inceneritori. Tenete presente che l'assessore Pietro Mezzi è il promotore della Dorsale Verde (il corridoio ecologico che va dall'Adda al Ticino) sul quale passa la Pedemontana. Quindi lui tendenzialmente non va male, sarebbe bello che ci fosse il Presidente Penati...

Veniteci se appena potete!!! Ciao

Roberto Brambilla

(Vi ricordo ... Gruppo Impronta ecologica di Rete Lilliput)



http://www.provincia.mi.it/pianificazione_territoriale/agenda_21/dettaglio_news.html?id=8836&area=8


8 ottobre 2008
IMPRONTA ECOLOGICA DELLA PROVINCIA DI MILANO

La Provincia di Milano ha organizzato un convegno sul tema dell'Impronta Ecologica, che si terrà il giorno 8 ottobre 2008, a partire dalle ore 14.30 a Milano, in Sala Affreschi di Palazzo Isimbardi - via Vivaio 1.

Nel corso dell'evento verranno presentati i risultati del calcolo dell'impronta eseguito nel territorio della Provincia, su iniziativa dell'Assessore al territorio e Agenda 21.

Esperti nazionali ed internazionali interverranno in merito a metodologie ed esperienze significative condotte in diversi ambiti locali e per commentare i dati della ricerca appena conclusa.
L'incontro è rivolto in particolare ad amministratori e tecnici degli enti locali, ma anche a ricercatori e professionisti impegnati sul fronte dello sviluppo sostenibile ed esponenti del mondo produttivo e della società civile consapevoli di quanto stretto sia il legame tra stili di vita e uso delle risorse.

FIATO SUL COLLO - DIFFONDI L'INIZIATIVA

STASERA 29/09 e DOMANI SERA 30/09, a seguito delle riunioni previste in via Porta 1 (SEDE LAB.B.), partiremo, con chi è interessato, alla volta del consiglio comunale !!!

Fiato sul collo

sabato 27 settembre 2008

Crotone, scuole e abitazioni costruite con i rifiuti tossici: 7 persone indagate

Almeno 350 mila tonnellate di
materiale contenente arsenico,
zinco, piombo, indio, germanio
e mercurio che invece di essere
smaltite sono servite nell'edilizia
CROTONE
Scuole, parcheggi, strade, case e opere pubbliche costruite con materiale di scarto industriale, rifiuti tossici altamente pericolosi: 18 aree ubicate nelle zone tra Crotone, Cutro e Isola Capo Rizzuto - aree ad alta densità mafiosa nell’entroterra crotonese - sono state sequestrate a seguito delle indagini della procura della Repubblica di Crotone e coordinata dal sostituto procuratore Pierpaolo Bruni. Almeno 350 mila tonnellate di materiale contenente arsenico, zinco, piombo, indio, germanio, mercurio, che invece di essere smaltite con le cautele di legge sono state utilizzate per costruire.

Con rifiuti tossici speciali e il materiale nocivo proveniente dagli scarti dell’industria «Pertusola» di Crotone sono stati costruiti anche tre cortili di altrettante scuole: la scuola elementare San Francesco e un istituto tecnico superiore, entrambi di Crotone, una scuola elementare a Cutro. Il materiale, altamente nocivo, avrebbe dovuto essere smaltito in discariche specializzate ed invece sarebbe stato ceduto a imprese di costruzioni che lo hanno utilizzato in lavori edili riguardanti, anche alloggi popolari, villette, una banchina portuale e strade. Sette gli indagati, rappresentanti legali di ditte edili e funzionari Asl: Vincenzo Mano, legale rappresentante pro-tempore della Pertusola Sud, che ha chiuso l’attività alla fine degli anni ’90; Giovanni Ciampà, rappresentante legale delle imprese Ciampà; Paolo Girelli, rappresentante legale dell’impresa Bonatti; Alfredo Mungari, rappresentante legale Costruzioni Leto; e i tre funzionari dell’asl regionale: Domenico Colosimo, dipendente dell’ ex Azienda sanitaria 7 di Catanzaro; Francesco Ruscio, dipendente dell’ex presidio di prevenzione dell’As 7 di Catanzaro; e Domenico Curcio, attuale dipendente dell’As 7 di Catanzaro. Per tutti l’accusa è associazione a delinquere.

Dopo il sequestro questa mattina di 18 siti, dove secondo l’accusa sarebbero sotterrati montagne di rifiuti tossici, il sostituto procuratore della Repubblica di Crotone Pierpaolo Bruni, raggiunto da Apcom ha detto: «Il materiale che abbiamo fatto esaminare da esperti qualificati è risultato altamente tossico e cancerogeno, tanto da poter provocare il cancro nell’uomo». Lo stesso pm antimafia Bruni ha spiegato che al momento non risultano collegamenti con la ’ndrangheta, anche se una delle ditte coinvolte, la Ciampà, negli anni scorsi era stata oggetto di indagini e il suo legale rappresentante sottoposto alla misura di sorveglianza speciale, poi revocata, perché l’uomo venne assolto. «Per questo motivo - ha sottolineato il pm - non siamo, almeno per ora in grado di ipotizzare un collegamento con la criminalità organizzata, però stiamo verificando altre situazioni». Quindi le indagini non sono chiuse, è potrebbero riservare ulteriori sorprese: « Al momento - conclude Bruni - ci interessava porre fine al disastro ambientale e fermare questa situazione di pericolo, adesso dobbiamo verificare le esatte responsabilità e chi ha permesso questo scempio».

venerdì 26 settembre 2008

"E adesso ammazzateci tutti" rischia di chiudere

La lettera di Aldo Pecora e Rosanna Scopelliti postata sul sito www.ammazzatecitutti.org, a seguire l’appello del presidente dell’Associazione Nazionale Familiari delle Vittime di Mafia e cordinatrice regionale del movimento “Ammazzatecitutti”, Sonia Alfano.
LETTERA APERTA A CHI CI VUOLE BENE.Locri
Cari italiani, care italiane,
quando abbiamo deciso di fondare Ammazzateci Tutti, in quel lembo di terra meravigliosa e disgraziata che si chiama Calabria, abbiamo cercato di concentrare le poche, pochissime risorse disponibili e le tante, tantissime speranze, di tutta quella gente che non ce la faceva più a vivere “incellophanata” dall’omertà e, soprattutto, dalla paura.

Per essere davvero liberi non ci siamo mai voluti legare a nessun carrrozzone, né politico né imprenditoriale. Solo con il tempo abbiamo capito che è stata una scelta coraggiosa, una sfida più grande di noi, che ha certamente appesantito - non di poco - le già tante preoccupazioni che avevamo comunque messo in conto.

Pensate, invece, come sarebbe stato fin troppo conveniente e facile per noi sceglierci uno o più “Mecenate”, anche i meno peggiori e, nel portare silenziosamente acqua al loro mulino, ottenerne laute ricompense in termini economico-logistici (apertura sedi, pubbliche relazioni con gente che conta, produzione di gadget, pianificazione di campagne pubblicitarie, ecc..).

Ma abbiamo fatto la scelta di essere come gli straccioni di Valmy, abbiamo scelto di combattere contro mostri pieni di soldi e di potere, anche indicandoli con nome e cognome, a nostro rischio e pericolo, facendo ogni giorno la nostra parte anche se rimanevamo e rimaniamo sempre più ai margini dello studio, delle professioni, delle assunzioni, dei diritti di cittadini, mentre chi ha certamente meno titoli ma più amici nelle stanze del potere riesce a laurearsi, ottiene consulenze, incarichi, sponsorizzazioni. E il loro “esercito” diventa ogni giorno più potente ed incontrastabile, mentre il nostro fa i salti mortali per riuscire a sopravvivere e sostenere anche l’azione di magistrati ed uomini delle forze dell’ordine coraggiosi che si trovano finanche nella situazione di dover pagare loro la benzina delle auto di servizio o i toner nelle fotocopiatrici di caserme, commissariati e Procure.

Adesso bisogna ragionare seriamente sul ruolo e l’incisività che Ammazzateci Tutti può rappresentare in Italia oggi e domani, se e quanto valga la pena continuare.
E lo facciamo iniziando a fare i cosiddetti “conti”: se in termini di consenso e sensibilizzazione il bilancio è in segno positivo ed in netta ascesa costante (partendo dalla Calabria oggi siamo in più di 8.000 ragazzi e ragazze in tutta Italia, dalla Lombardia, alla Sicilia, al Lazio, al Veneto, alla Puglia, al Piemonte, alla Campania), non possiamo dire altrettanto in termini di spese vive sostenute per mantenere aperta la baracca.

L’idea di portare sul web e nei territori le nostre rivendicazioni, la nostra voglia di gridare al mondo intero che l’Italia non è solo mafia, che non è colpa nostra se emergono sempre e solo i nostri peggiori concittadini, ci hanno portato a scommettere (e rischiare) sulla nostra stessa pelle il prezzo dell’impegno che ci siamo assunti tre anni fa di fronte a tutti gli italiani onesti.

E come se non bastassero le querele, le preoccupazioni, le intimidazioni implicite ed esplicite alle quali siamo ormai abituati, adesso ci troviamo nella situazione in cui - lo diciamo chiaramente - non possiamo più permetterci il “lusso” di continuare con le nostre attività sui territori e quelle telematiche.

Partiamo dal nostro sito internet, generosamente ospitato gratuitamente sin dalla nascita su un piccolo server di una azienda calabrese alla quale abbiamo procurato, con la nostra presenza, solo e soltanto danni e preoccupazioni.
Ci hanno defacciato il sito per decine di volte, siamo stati vittime di ben 5 attacchi informatici, dei quali due violentissimi (che hanno costretto l’azienda a buttare il server ed acquistarne uno nuovo) ed ora, proprio ieri, veniamo a sapere che, sempre a causa nostra, alcuni pirati informatici sono riusciti a violare nuovamente il server trasformandolo questa volta in uno “zombie” (così si definisce in gergo tecnico) atto a frodare migliaia di persone in tutto il mondo mediante phishing su conti bancari esteri. Per capire meglio la gravità della situazione basti pensare che siamo stati contattati direttamente dai responsabili della sicurezza informatica di due importanti istituti bancari in Australia ed il Belgio, i quali hanno anche tenuto ad informarci delle responsabilità penali di fronte alla legge nostre e dell’azienda che ci ospita.

Quantificare ora il danno economico e quello eventualmente penale, ci porta inevitabilmente a stabilire che la nostra esistenza dovrà essere indipendente da ogni preoccupazione futura e, quindi, essere disposti anche a trarne le estreme conseguenze: partendo dalla chiusura di Ammazzatecitutti.org e degli spazi di comunicazione ad esso collegati (forum, ecc..).

A questi conti che non tornano dobbiamo aggiungere diverse migliaia di euro di debiti contratti (anche personalmente) nell’organizzazione delle nostre iniziative (sostenute solo parzialmente dalle poche Istituzioni alle quali ci siamo rivolti).
Senza contare il fatto che ormai i nostri ragazzi stanno devolvendo interamente alla causa le loro paghette settimanali in ricariche telefoniche e fotocopie.

Per questo ci appelliamo a tutti voi, chiedendovi un piccolo grande gesto di solidarietà; diventate nostri “azionisti”, almeno noi cercheremo di non fare la fine di Parmalat e Alitalia.

Non parliamo di milioni, a conti fatti basterebbero 30 mila euro per farci riprendere fiato e metterci in condizione di fissare obiettivi di medio-lungo termine.

Lo facciamo stabilendo una data simbolica: il 16 ottobre prossimo, terzo anniversario dell’omicidio Fortugno e quindi della nostra “nascita”. Se entro questa data non dovessimo riuscire a sanare ogni passivo saremo costretti a staccarci la spina da soli, archiviando prematuramente questa bellissima esperienza. Con la morte nel cuore.

Dobbiamo dimostrarci persone serie, soprattutto con chi ci guarda da sempre con ammirazione, stima ed aspettative che non meritiamo, perché, come dice spesso Monsignor Giancarlo Bregantini, <> ed evidentemente noi abbiamo fallito, non riuscendo ad organizzare degnamente le speranze di tutti noi, di tutti voi.

Aldo Pecora
Rosanna Scopelliti
Coordinamento nazionale “Ammazzateci Tutti”
Familiari Vittime di Mafia/Sonia Alfano: “Ammazzatecitutti” rischia di chiudere

“Ammazzateci tutti, uno dei movimenti giovanili antimafia migliori e da noi sempre sostenuto, rischia di chiudere entro un mese”. A lanciare l’allarme è il presidente dell’Associazione Nazionale dei Familiari delle Vittime di Mafia e cordinatrice regionale del movimento Ammazzatecitutti, Sonia Alfano. “Nel corso degli anni - ha proseguito il presidente - il movimento è stato oggetto di intimidazioni dirette ed indirette e di ben cinque attacchi informatici, l’ultimo dei quali ha allertato la sicurezza di due importanti istituti bancari in Belgio ed Australia poichè il sito www.ammazzatecitutti.org è stato preso d’assalto da alcuni pirati informatici ed utilizzato per effettuare azioni di phishing - frodi bancarie - su conti bancari esteri. Inoltre le attività del movimento, non essendosi questo mai legato ad alcuna parte politica, nè alle multinazionali dell’antimafia tacitamente legate ai partiti, nè ad imprenditori ed aziende, ha sempre autofinanziato le proprie iniziative svolgendo un azione antimafia qualitativamente altissima ma accumulando debiti per lo svolgimento di manifestazioni ed incontri. Noi familiari delle vittime di mafia ci impegneremo in prima persona per salvare il movimento Ammazzatecitutti e chiediamo a gran voce che le persone fin qui sostenute, da Luigi De Magistris a Marco Travaglio, passando per Clementina Forleo e molti altri ancora, ci aiutino a salvare il movimento sottoponendo a quante più persone possibili la richiesta di un aiuto economico. Infine il nostro appello va a tutti gli italiani che credono nel valore dell’onestà e della diffusione dei valori della legalità, che ahinoi ha un costo anche in termini economici, per salvare il movimento facendo una donazione sul sito www.ammazzatecitutti.org

Si può sostenere Ammazzateci Tutti in 4 modi:


ON-LINE CON CARTA DI CREDITO
Clicca sul pulsante sottostante per effettuare una donazione direttamente on-line con la tua carta di credito:

BONIFICO BANCARIO
inviando un bonifico bancario su BancoPosta intestato a:
ASS.NE "I RAGAZZI DI LOCRI - AMMAZZATECI TUTTI"
IBAN: IT14X0760103200000080253792
ABI 7601 - CAB 3200 - c/c n. 80253792 - CIN: X
inserendo nella causale "Donazione Autofinanziamento 2008/2009"

BOLLETTINO DI CONTO CORRENTE POSTALE
inviare un bollettino di c/c postale intestato a:
ASS.NE "I RAGAZZI DI LOCRI - AMMAZZATECI TUTTI"
conto corrente postale n. 8 0 2 5 3 7 9 2
inserendo nella causale "Donazione Autofinanziamento 2008/2009"

VERSAMENTO SU CARTA "POSTEPAY" n. 4023 6004 6083 8552


Le donazioni a favore del Movimento sono deducibili, per maggiori informazioni consulta la pagina dell'Autofinanziamento.

Il sito sarà aggiornato costantemente con l'ammontare delle donazioni ricevute.
Se possibile, fate girare questo appello.


Fonte: http://www.ammazzatecitutti.org

giovedì 25 settembre 2008

AMBIENTEFUTURO NEWS 25 SETTEMBRE 08: SI ALLARGA LO SCANDALO VEOLIA- TERMOMECCANICA.

DOPO PIETRASANTA (LU) ANCHE A VERCELLI LA MAGISTRATURA APRE UN’INDAGINE SUI DATI TRUCCATI DELL’INCENERITORE.

Si “tinge di giallo” il caso di Pietrasanta innescato oltre che dalla fuoriuscita di diossina anche da una lettera anonima che denunciava la manipolazione dei dati (in particolare per il monossido di carbonio e per il carbonio organico totale) da parte del gestore. A questo punto VEOLIA che da un anno ha rilevato tutti gli impianti di TERMOMECCANICA ( Taranto, Gioia Tauro, Vercelli, Pietrasanta) e che, a nostro avviso, “difficilmente poteva non sapere” HA FATTO UN ESPOSTO ALLA MAGISTRATURA ( a Pietrasanta esisteva già un fascicolo aperto sull’inceneritore dopo lo sforamento delle diossine nel febbraio scorso). Copione simile ( anzi praticamente uguale a VERCELLI). Veolia denuncia e chiede i danni a Termomeccanica ( che strano, la sede nazionale di queste due aziende si trova nello stesso palazzo di LA SPEZIA) con la quale fino ad oggi sembrava “culo e camicia”. Al di là degli aspetti del “giallo” su cui è la magistratura che dovrà pronunciarsi, di “nero su bianco” c’è l’assoluta incapacità delle amministrazioni pubbliche nel garantire ai cittadini il benché minimo controllo su ciò che è uscito da questi inceneritori. In buona pace della tutela sanitaria e della trasparenza. QUANDO, NEL CORSO DEL TENTATIVO DI COSTRUIRE NUOVI INCENERITORI GLI AMMINISTRATORI SI STRACCERANNO LE VESTI NEL GARANTIRE CHE “TUTTI I DATI RIGUARDANTI LE EMISSIONI SARANNO POSTI SOTTO RIGIDI CONTROLLI ED IN TEMPO REALE” RISPONDETE CON LA STORIA (che non è una fiction) DELLA VEOLIA- TERMOMECCANICA.

VOGLIAMO TUTTA LA VERITA’! CHE DI QUESTA VICENDA SE NE OCCUPI ANCHE IL PARLAMENTO! In gioco c’è la salute pubblica e la credibilità stessa delle istituzioni che a causa di fatti come questi VA A FINIRE SOTTO I TACCHI. Anche per questo torniamo a chiedere l’immediata chiusura degli inceneritori coinvolti. Per il “caso Vercelli” vedi articolo della “Stampa” inviatoci da coordinamentonoinc@yahoo.it .

MANIFESTAZIONE A CHIAIANO DI SABATO 27: CI SAREMO CON PAUL CONNETT

Come anticipato ampiamente una delegazione della Rete Nazionale Rifiuti Zero sarà presente con il professor PAUL CONNETT alla manifestazione in occasione dello “JATEVENNE DAY” organizzato per contrastare oltre che la discarica la “terapia d’urto” che Governo Berlusconi e Giunta Bassolino ( assolutamente complici) vogliono applicare alla perdurante (e niente affatto risolta come TV di regime e giornali vorrebbero far credere) “tragedia campana” e fatta di 11 discariche, 4 inceneritori … ed ESERCITO! Ci saremo per riproporre in buona compagnia di GAIA (Global Alliance Incinerator Alternatives) e della Zero Waste International Alliance (che non a caso terrà proprio a Napoli il suo prossimo incontro mondiale in febbraio 09) la solidarietà alle comunità in lotta e la proposta “RIFIUTI ZERO”, l’unica in grado di far uscire davvero fuori dal disastro, rilanciando la necessità di un’immediata bonifica dei territori e un piano di gestione delle risorse basato sulla realizzazione di migliaia di posti di lavoro derivanti dal riciclaggio e dal compostaggio. Appello su www.chiaianodiscarica.it e su www.ambientefuturo.org

IL VIALE (GUIDO) CHE PORTA AL CDR E A … BRUCIARE I RIFIUTI

Guido Viale, in un lungo articolo del “MANIFESTO” del 24 apparentemente è tornato a criticare la “ricetta Berlusconi” per Napoli IN REALTA’ HA ASSUNTO COME MESSAGGIO CENTRALE LA NECESSITA’ DI “RIESUMARE” i famigerati “impianti CDR” (quelli delle “ecoballe”) per trasformarli in pseudo-TMB che “stabilizzano” la frazione organica dei rifiuti e che “valorizzano il potere calorifico dei rifiuti secchi” per produrre CDR ( da sempre “amato” da WALTER GANAPINI stretto sodale del GUIDO) da bruciare…nei cementifici (“zuppa e pan bagnato”).

Caro Viale ( e caro MANIFESTO, visto che questo giornale che IGNORA DA SEMPRE IL MOVIMENTO RIFIUTI ZERO, si affida alla “competenza” del suddetto “tuttologo”), senza scrostare troppo viene fuori l’anima del “vecchio sostenitore dell’incenerimento” quale sei da sempre. E’ difficile scordare quando nel 2003, un tuo articolo ebbe molto spazio sulla “cronaca fiorentina” di REPUBBLICA per sostenere, contro i Comitati dei cittadini che si battevano (e si battono) in contrasto con l’inceneritore di “Case Passerini” che semmai il loro compito “sarebbe dovuto essere, come avviene a Vienna, quello di controllare le emissioni del termovalorizzatore”.

Se le parole sono pietre… Poi ritroviamo il nostro a far da consulente a Paolo Cacciari, assessore all’ambiente a Venezia che organizza un “porta a porta bonsai” che pur avendo una buona resa finisce poi per scaricare il “resto” nell’inceneritore “moderno” di Fusina. Infine lo rincontriamo in un convegno a Salerno organizzato dalla ASSISE DI PALAZZO MARIGLIANO e presentato con tutti gli onori dal dottor MARFELLA. In questa sede si apprende dell’imminente suo incarico nell’entourage del Governo Regionale campano con il compito di costituire da “interfaccia” (evidentemente tosta”) con i “movimenti”. Addirittura EGLI è prodigo di riconoscimenti verso i “saperi” prodotti dai movimenti che lo avrebbero aiutato a “cambiare” talune posizioni. Noi, di fronte a questa “professione” di “umiltà” abbiamo pensato “se son rose fioriranno”. Ma evidentemente, dopo aver incassato dall’”acuto” MANIFESTO il “titolo onorifico e falsificante ” di “esperto rifiuti zero”, il “lupo ha perso il pelo ma non il vizio”. IL “VIZIETTO DEL CDR”. Cosi’ lo “scontro”(si fa per dire) con la “terapia Berlusconi” diventa “se bruciare il tal quale oppure “solo”il CDR. MA IN QUESTO MODO SI RIMANE PRIGIONIERI DELLA CENTRALITA’ DEGLI INCENERITORI ( e del “sistema integrato di gestione dei rifiuti” caro a Legambiente) E ALTERNATIVI ALLA STRATEGIA RIFIUTI ZERO CHE ORMAI, LO STIAMO VEDENDO IN CARNE ED OSSA IN MOLTE PARTI DEL MONDO, FUNZIONA ED E’ IN GRADO DI “AVVICINARE AL FUTURO”. Ovviamente, il nostro ha tutto il diritto di pensarla come crede, noi però abbiamo bisogno da sapere da che parte sta: STA CON IL CDR!

ANCORA SUL “GIRO” DI PAUL CONNETT IN CORSO DI SVOLGIMENTO.

PRIMI ESITI E COMMENTI E GLI APPUNTAMENTI A VENIRE.

Grande “tensione culturale” in occasione della visita a Capannori del 21 dove in qualità di presidente dell’OSSERVATORIO VERSO RIFIUTI ZERO” istituito dal Comune il professore ha indicato ancora una volta la ricchezza di prospettive della strategia rifiuti zero, individuata QUALE VOLANO PRINCIPALE PER L’ ATTUAZIONE DI “POLITICHE DI SOSTENIBILITA”. A questo “ampio respiro” però ha fatto riscontro un’enfasi particolare sulla necessità di PUNTARE SU STRATEGIE DI RIUSO E DI DEASSEMBLAGGIO (deconstrution) per qualificare ed integrare le raccolte “porta a porta” che in questo contesto costituiscono un “motore” per una valorizzazione anche economica ed occupazionale estremamente rilevanti. Infatti, sulla scorta di numerosi esempi di USA e Canada beni dismessi (soprattutto “beni durevoli” altrimenti detti ingombranti ma anche manufatti ricavati dalla decostruzione edilizia di palazzi ed edifici) assumono un enorme valore economico e possono costituire la base per imprese locali anche di notevole portata economica ( “mitico” quello “Urban Ore” di Berkley in California con un fatturato di circa 3 milioni di dollari gestito da uno dei “padri” di “rifiuti zero” Dan Knapp e sua moglie) . Questi luoghi, inoltre, costituiscono anche spazi di “aggregazione” per le “comunità” rivestendo anche un importante valore sociale. Significativo è stato anche il contributo di ENZO FAVOINO, ricercatore della Scuola Agraria del Parco di Monza, anch’egli membro dell’Osservatorio che ha illustrato i vantaggi derivanti dalla realizzazione di piccoli IMPIANTI MODULARI PER IL COMPOSTAGGIO DELLA FRAZIONE ORGANICA DA RD.

Questi impianti sono particolarmente utili nelle situazioni dove ancora non sono operanti veri e propri impianti di compostaggio e dove, tuttavia, si intende partire con i “porta a porta”. Nell’incontro del pomeriggio, organizzato da Ambiente e Futuro, Favoino ha sottolineato la necessità di collegare alte rese delle RD con l’abbattimento (pro-capite) del residuo per EVITARE scenari di “tipo olandese” dove le RD sono alte MA DOVE AUMENTANO I RIFIUTI. Gli incontri capannoresi sono stati anche occasione per conoscere la “raffica” di iniziative intraprese dal Comune di Capannori volte alla riduzione dei rifiuti illustrate dall’assessore ALESSIO CIACCI (promozione di un mercatino dell’usato, sostituzione dei pannolini usa e getta con pannolini riutilizzabili, sistematica sostituzione delle stoviglie in plastica in stoviglie riutilizzabili, sostituzione delle acque minerali in bottiglie di plastica con acqua di rubinetto in caraffe di vetro e installazione di distributori alla spina per saponi e detergenti in molti negozi) e inspirate dall’analisi del “residuo” successivo al “porta a porta”. Infine gli incontri capannoresi hanno portato alla luce IL GRANDE SUCCESSO DEL PORTA A PORTA NEL LIMITROFO COMUNE DI PORCARI DOVE CON UNA PERCENTUALE DI RD ALL’83%( ed una riduzione del 30% dei rifiuti) QUESTO COMUNE E’ ATTUALMENTE IL “COMUNE RICICLONE” DELLA TOSCANA. Intanto un’ altra buona notizia arriva da un Comune del comprensorio (dove la CARTIERA LUCART VUOLE REALIZZARE UN INCENERITORE PER FANGHI e per il quale l’azienda ha presentato lo Studio di Impatto Ambientale SFIDANDO LA POPOLAZIONE che compatta si oppone). Trattasi del Comune di Borgo A Mozzano dove tra poco partirà il porta a porta proprio nella frazione capoluogo rispondendo nel modo più limpido a chi accusa il Comune che si sta battendo contro il “progetto Lucart” di essere solo a difesa del proprio “orticello”. L’adesione al porta a porta qualifica ancor di più il senso generale di questa battaglia.

ROMA: LANCIATA LA CAMPAGNA LAZIALE NON BRUCIAMOCI IL FUTURO. I primi commenti sulle riuscite iniziative del 22 a Roma (contro l’avvio del gassificatore di Malagrotta) a cura del coordinatore della campagna Massimo Piras e di ARTENA a cura di Bruno Chigi su www.ambientefuturo.org. Incontri successivi a Colleferro e ad Albano Laziale.

E IL 29 A PIETRASANTA SERATA PER RISPONDERE ANCHE ALLA PRESENZA DEL PROFESSOR VERONESI IN VERSILIA.

Tra gli appuntamenti di Connett (ricordiamo che il 26 sarà a Napoli est in una serata organizzata dalla RETE CAMPANA SALUTE E AMBIENTE e il 29 ad AGLIANA (PT) PER LANCIARE LA VERTENZA DI AUTORIDUZIONE DELLA TARIFFA) spicca certamente QUELLO DI PIETRASANTA CHE OLTRE A FARE I CONTI CON LO SCANDALO DELLE MANOMISSIONI DEI DATI E SUGLI “SFORAMENTI” DI DIOSSINA RAPPRESENTA UNA RISPOSTA ALLA PRESENZA DI VERONESI ALLA “FESTA DELLA SALUTE” (ribattezzata, anche a seguito dello scandalo del taroccamento-dati la “FESTA ALLA SALUTE”) PROPRIO IL 28 mattina. Per quella occasione verrà svolto un volantinaggio che oltre a ricordare COME VEOLIA FINANZIA LA “FONDAZIONE VERONESI” INVITERA’ A PARTECIPARE ALL’INCONTRO CON PAUL CONNETT DELLA SERA DOPO. Ricordiamo gli attacchi durissimi lanciati da CONNETT DAL PALCO DEL V-DAY di Torino contro le gravissime affermazioni prive di qualsiasi fondamento scientifico pronunciate da VERONESI secondo cui gli inceneritori non produrrebbero emissioni cancerogene e che non sarebbero un rischio sanitario.

Per l’incontro di Pietrasanta vedi su www.ambientefuturo.org .

Rossano Ercolini, Fabio Lucchesi, Pier Felice Ferri

mercoledì 24 settembre 2008

L'INFORMAZIONE si è arenata a Desio !!!



In attesa della lettera aperta che invierò settimana prossima ai giornalisti ed ai cittadini, vorrei portare all'attenzione di TUTTE e TUTTI su un fatto che ha dell'incredibile. Non mi riferisco alla MEGAdiscarica abusiva recentemente trovata perchè purtroppo è una brutta notizia che però di questi tempi non è così incredibilie. Mi riferisco invece al periodico dell'amministrazione che proprio in questi giorni è arrivato nelle case dei cittadini desiani. Loro lo chiamano informatore comunale, io lo chiamerei spot elettorale. L'uscita di settembre 2008 è uno SPECIALE PGT (Piano del Governo del Territorio) che finalmente dovrebbe chiarire l'impatto di opere come PEDEMONTANA. Leggendolo con un amico invece abbiamo trovato solo un accenno all'autostrada nella didascalia di commento ad un particolare di una mappa. Nonostante l'amminiztrazione abbia, a seguito della pubblicazione sul web del video CENSURATO il maggio scorso, replicato su tutti i giornali che la trasparenza è una caratteristica del loro mandato, dell'opera di cementificazione a sei corsie non se ne vede traccia, se non nella nella mappa tematica molto dettagliata nella legenda, ma in scala molto piccola 1:10000 (che chi ha questo opuscolo può notare tra le prime pagine). Ma la vera chicca di questo post è che la mappa in questione, sull'opuscolo (anti)informativo che è stato mandato (con i nostri soldi), è al contrario ... non sto scherzando ... Nova Milanese è ripartata in alto e Seregno, al cui confine è prevista la costruzione di Pedemontana, risulta in basso al foglio ... in pratica hanno stampato una cartina geografica con il nord in basso ed il sud in alto (saranno poco contenti di questo errore gli esponenti leghisti). Guardando di primo acchito si potrtebbe pensare che l'autostrada passi tra Desio e Nova, ma le informazioni in mio possesso erano differenti così, con molta fatica abbiamo cominciato a decifrare la mappa (sembra un film di pirati vero?), finchè ecco la prova: nell'angolo in basso a sinistra potete notare che la scritta "cascina Aliprandi" è al contrario. Infatti questa zona dovrebbe stare in alto a destra perchè notoriamente questo luogo è a nord-est di Desio. Insomma ancora una volta ci hanno beffato ... dalle mezze verità siamo finiti alle verità al contrario. Spero di sbagliarmi, spero che sia un gioco ... una caccia al tesoro che ci hanno voluto rendere un po' più difficile invertendo la mappa ... ora inizieranno gli indizi ... acqua, acquazzone, fuocherello, FUOCO!
Scherzi a parte ... vorrei riportare una frase del sindaco tratta dall'editoriale del periodico in questione, che titola "Una scelta di prestigio" (o forse si tratta di "UN GIOCO DI PRESTIGIO" di MAGOMariani): "Quando si parla di piani urbanistici si pensa subito al cemento ed alle costruzioni (ah no? ndr). Le nuove normative regionali hanno in qualche modo rivoluzionato questa impostazione. E' così nato il Piano di Governo del Territorio, che non è solo un complesso documento riservato agli addetti ai lavori, ma è un vero e proprio progetto di sviluppo della città, in tutti i suoi aspetti urbanistici, economici, sociali e regolamentari, ANDANDO AD INCIDERE SULLA QUALITà DELLA VITA DEI CITTADINI". In risposta anzi "IN PROPOSTA" riporto una frase di Mathis Wackernagel fondatore del Global Footprint Network che quest'anno ha fissato per il 23 settembre la data dell'Overshoot Day ovvero del giorno del superamento della capacità produttiva e di assorbimento annua del Pianeta: "[...] se si guarda alle infrastrutture costruite oggi o nel passato... le infrastrutture rimangono per decenni. Pensate a come sono costruite le vostre città: questo determina come vivete in queste città, determina per decenni quanto le case consumano. [...] orientare l'innovazione nella giusta direzione. L'innovazione è il miglior strumento per risolvere i problemi, ma se non è concentrata sui problemi giusti questi non verranno risolti. Se abbiamo chiare le questioni da risolvere possiamo raggiungere gli obiettivi dell'innovazione più facilmente e iniziare a investire in questi obiettivi."
Vorrei chiudere con un'altra frase di questo editoriale di Mariani, a cui però la risposta-proposta dobbiamo darla IN CORO come cittadini: "(Il PGT ndr) è quindi un percorso aperto alla cittadinanza (in termini tecnici viene chiamato "partecipato")(dimostreremo loro che la partecipazione non è un fatto esclusivamente tecnico - ndr), una modalità di lavoro che abbiamo adottato da tempo[...](dove? ndr).
Quindi ora TOCCA A NOI!
Giacomo MU Amici di Beppe Grillo Desio
P.s.= Per chi ha l'opuscolo a casa e vuole farsi quattro risate cercate all'interno i progetti di via Gramsci o di via Lampugnai fatti al computer ... INCREDIBILI!

lunedì 22 settembre 2008

Il 23 settembre è l'Earth Overshoot day: il giorno in cui il nostro consumo di risorse naturali sorpassa la produzione naturale annua della Terra

Il 23 settembre 2008 l'umanità avrà completamente utilizzato tutte le risorse rinnovabili che la natura ci può fornire nel 2008. Lo afferma il Global Footprint Network, una importante associazione di ricerca che misura quante risorse naturali abbiamo, quante ne usiamo, e chi le usa.

Proprio come ogni azienda, il nostro Pianeta ha un bilancio annuale secondo il quale produce un certo quantitativo di risorse ed è in grado di assorbire un certo quantitativo di rifiuti. Il problema è che la richiesta di risorse e servizi da parte dell'umanità é più grande della capacità rigenerativa della Terra. Fin dal 1980, l'umanità ha iniziato ad essere in questa nella condizione di sovraconsumo (Overshoot), poiché usa le risorse naturali più velocemente di quanto possano essere rigenerate e immette carbonio nell'atmosfera più velocemente di quanto possa essere riassorbito.

Secondo il Global Footprint Network stiamo impiegando a livello globale la capacità di rigenerazione naturale di 1,4 pianeti, ma, ovviamente, ne abbiamo solo uno a disposizione. La conseguenza è che le nostre riserve – come gli alberi e i pesci – continuano ad esaurirsi e i nostri rifiuti – in primis l'anidride carbonica – continuano ad accumularsi.
In sostanza l'umanità si comporta come una persona che vive degli interessi prodotti da un certo capitale; se durante l'anno spende di più degli interessi inizia a intaccare il capitale e quindi in pochi anni va in rovina.

(Il periodo seguente può essere personalizzato in base alle esigenze locali) In un paese densamente popolato come l'Italia – dice XXXXXX di Rete Lilliput - l'impronta ecologica dovrebbe far capire quanto è importante rilanciare una agricoltura a basso impatto grazie alle filiere corte e ai metodi biologici e quanto sia urgente incentivare il risparmio energetico, il riciclaggio dei rifiuti e l'uso delle energie rinnovabili per far diminuire la dipendenza dall'energia fossile inquinante e in via di esaurimento. Tutte iniziative che si tradurrebbero in enormi risparmi per le famiglie italiane.

“Dal 23 settembre fino alla fine dell'anno noi attingeremo dalle nostre riserve ecologiche, chiedendo un prestito al futuro” dice il Mathis Wackernagel, Direttore Esecutivo del Global Footprint Network. “Questo può andare avanti per un breve periodo, ma fondamentalmente tutto ciò porta ad un accumulo di rifiuti e all'esaurimento delle reali risorse da cui dipende l'economia umana”.

Il sovraccarico ecologico è alla radice di molti dei più urgenti problemi ambientali che dobbiamo fronteggiare oggi: il cambiamento climatico, la diminuzione di biodiversità, la riduzione delle foreste, il collasso della pesca e l'attuale crisi alimentare globale.

La data dell' Earth Overshoot Day ogni anno cade sempre più presto a causa della crescita dei consumi umani.

Il Primo Earth Overshoot Day fu il 31 dicembre 1986. Dieci anni più tardi, a causa di un consumo annuale maggiore del 15% rispetto alla capacità di produzione del pianeta, l' Earth Overshoot Day cadde in novembre. Quest'anno, a più di due decenni dal primo Overshoot la fatidica giornata cade il 23 settembre e il nostro livello di sovraconsumo è maggiore del 40% di quanto la Terra riesce a produrre annualmente.

Il Global Footprint Network e i suoi partners internazionali come Rete Lilliput sono impegnati per tentare di risolvere di questo grande problema, sensibilizzando i cittadini e lavorando con i leader dei governi e delle aziende affinché nei processi decisionali tengano nella massima considerazione i limiti ecologici.
I cittadini possono determinare la loro impronta ecologica e imparare come ridurla su www.footprintnetwork.org: essi potrebbero dare un grande contributo cercando di influenzare i loro governi e i leader a creare comunità a basso impatto ambientale grazie ad una intelligente pianificazione delle infrastrutture e alle migliori tecnologie verdi a disposizione (si pensi alla differenziazione dei rifiuti).

Grazie ad un forte impegno internazionale per scongiurare queste dinamiche, l'Earth Overshoot Day potrebbe diventare storia e non più una notizia.

Il sovraccarico ecologico a noi......
Spazio per descrivere/ricordare un caso ambientalmente rilevante in zona da voi:
es. cementificazione di luoghi, opere inutili ecc.



Gruppo impronta ecologica della Rete di Lilliput, Nodo di ........

Per maggiori informazioni sull'impronta ecologica : ......................
Se non avete proprio nessuno in loco:
Roberto Brambilla – Gruppo impronta ecologica 338 88 03 715 r.brambilla@mclink.it

venerdì 19 settembre 2008

Non servono nuovi inceneritori in Provincia !!!


Al capoverso successivo troverete il report sull'assemblea pubblica di ieri a Limito che ha dato molti spunti alla battaglia contro gli inceneritori in tutta la provincia e che ci ha dato occasione di parlare circa l'attivazione di una rete di comitati!

L’assemblea pubblica sugli inceneritori del 18 settembre 2008 a Limito ha visto la partecipazione attiva di più di cento cittadini interessati al tema, con alcuni rappresentanti di altri Comuni della Provincia, in particolare da Segrate e da Desio. Tre relazioni hanno offerto spunti di approfondimento e riflessione sulla questione inceneritori da diversi angolazioni (tecniche, sanitarie, economiche, politiche). L’assemblea ha fornito al nostro Sindaco l’occasione per chiarire in modo definitivo la sua posizione contraria alla installazione di un impianto di incenerimento nel territorio di Pioltello.

La Lista per Pioltello era presente all’assemblea con una propria relazione in cui si dimostra, partendo dai dati provinciali del 2006 (gli ultimi disponibili pubblicamente), che per raggiungere l’autonomia nella gestione dei rifiuti nell’ambito della Provincia di Milano non servono nuovi inceneritori ma basta far lavorare meglio quelli che abbiamo (non sono pochi e non stanno bruciando solo i nostri rifiuti) e impegnarci a fare un po’ meglio la differenziata.

Per avere nuovi inceneritori funzionanti servirebbero quattro anni: ma nello stesso periodo possiamo azzerare la nostra esportazione di rifiuti senza nuovi impianti, usando di più quelli che ci sono e aumentando la raccolta differenziata del 2% all’anno.

La raccolta differenziata già aumenta del 1% ogni anno senza particolari sforzi, grazie ad una crescente coscienza civica collettiva; l’1% che manca è facile da trovare: se Milano città raccogliesse l’umido come tutti gli altri Comuni della Provincia, la raccolta differenziata aumenterebbe di colpo del 5% !

E questo risultato può e deve essere migliorato impegnandoci tutti a ridurre i rifiuti, scegliendo bene cosa compriamo e come usiamo le cose, come esemplificato nella relazione.

Non è giusto costruire nuovi inceneritori - che peserebbero sulla nostra aria e sulle nostre tasche - solo perché Milano non raccoglie l’umido come tutti noi invece facciamo da anni. Milano è ferma al 35% di differenziata, noi siamo al 54%. E come Milano, Segrate.

Prima di proporre nuovi inceneritori, la Provincia dovrebbe perciò fare pressione sul sindaco Moratti, sul sindaco Alessandrini e su qualche altro sindaco che preferisce bruciare che differenziare per risparmiare soldi.

Report assemblea del Comitato per non dimenticare Abba

Per info 3297647748
Vai al blog abba.vive.blogspot.com

Report assemblea pubblica promossa dal Comitato per non dimenticare Abba e per fermare il razzismo

Dopo le numerose iniziative di questi giorni, come la grande fiaccolata di lunedì, i due murales che sono stati fatti ieri e l'altro ieri alle case Gescal, la nascita del presidio permanente - infopoint contro il razzismo davanti alla metropolitana che hanno visto la partecipazione spontanea di moltissime persone, indignate per l'accaduto, è nato un Comitato per non dimenticare Abba e per fermare il razzismo.
Giovedì 18 si è svolta nella sala della biblioteca di Cernusco l'assemblea aperta del Comitato per non dimenticare Abba e contro il razzismo, con più di 70 persone presenti e con la partecipazione dei familiari di Abdoul.
Il dibattito è stato molto partecipato, numerosi gli interventi di singoli e gruppi differenti, che hanno rimarcato la netta condanna al razzismo e alla xenofobia, al clima di paura e intolleranza in cui il brutale omicidio di Abboul è maturato.

Dopo questa prima fase di dibattito si è passati alla discussione sulla partecipazione alla manifestazione di sabato, che partirà dalle 14.30 in Porta Venezia e si concluderà in Duomo, in cui è emersa la volontà di aprire il corteo come comitato, con uno striscione che riprenda le frasi dei murales e le parole degli amici nelle scorse manifestazioni: ABBA VIVE! RAZZISMO STOP!
Questo sarà quindi lo striscione di apertura della manifestazione, firmato a nome del Comitato per non dimenticare Abdoul e contro ogni razzismo, che sarà portato dalla cittadinanza di Cernusco e dal comitato stesso, da amici e familiari, seguito dalle realtà firmatarie dell'appello.

Per una maggior partecipazione alla manifestazione è stato deciso un appuntamento per la partenza da Cernusco davanti alla metropolitana alle ore 13.30 e fino ad allora la presenza in questo luogo di un presidio permanente
con i materiali del comitato. Questo presidio servirà anche da luogo di ritrovo oggi, alle 16.00, per la produzione dello striscione di testa e sarà un punto di diffusione delle magliette per Abba del Comitato, disegneremo lo stencil con il suo volto e le parole Abba Vive, Razzismo Stop, a tutti coloro che porteranno una maglietta bianca.

Ci sono stati anche alcuni interventi da Milano, in particolare collettivi studenteschi e centri sociali hanno condiviso con l'assemblea la loro intenzione di partecipare alla manifestazione con un camion antirazzista e meticcio che sia caratterizzato dalla musica hip hop, non per festeggiare, ma perchè l'hip hop era la musica di Abba e dei suoi amici, la muscia che nasce dall' intreccio tra culture diverse, in tutte le metropoli del mondo

Questi quindi gli appuntamenti usciti dall'assemblea
:
Venerdì:
- 11.30 :esponenti del comitato saranno in questura per verificare il percorso e affermare l'esigenza
inderogabile di passare dal muretto di San Babila, luogo frequentato da Abba e i suoi amici.

- 16.00 : conferenza stampa on-line sul blog abbavive.blogspot.com

- 16.30 : ritrovo sempre alla metropolitana per la preparazione dello
striscione del comitato, delle magliette e dei materiali per la manifestazione

Tutto il giorno partecipazione al presidio permanente davanti alla
metropolitana, con uno stand informativo fisso.

Sabato:
-13.30 : Appuntamento alla stazione della metro di cernusco per
partire alla volta della manifestazione cittadina per Abdoul e contro il razzismo


Il comitato inoltre si propone di mantenere anche dopo la manifestazione di sabato un ruolo attivo ricordando Abba attraverso la lotta al razzismo, da ciò nasce la necessità di fissare una futura assemblea per valutare dettagliatamente, cosa che non è stato possibile fare giovedì, ulteriori proposte e iniziative.

PROMEMORIA PER L'AMMINISTRAZIONE DESIANA E TUTTE LE ISTITUZIONI !!!

Democrazia
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

« La vita di un popolo non consiste nel diritto di eleggere i propri rappresentanti, ma nell'invigilarli, nel dirigerli sulla via, nel trasmettere loro la propria ispirazione. Nelle piccole repubbliche antiche, il popolo era chiamato a decidere intorno le leggi proposte. Nei grandi Stati moderni, l'associazione deve supplire all'esercizio impossibile di quel diritto. L'opinione del Paese dovrebbe legalmente, normalmente rivelarsi al governo intorno a ogni cosa che tocca i più. »

(Aurelio Saffi)
« Spesso abbiamo stampato la parola Democrazia. Eppure non mi stancherò di ripetere che è una parola il cui senso reale è ancora dormiente, non è ancora stato risvegliato, nonostante la risonanza delle molte furiose tempeste da cui sono provenute le sue sillabe, da penne o lingue. È una grande parola, la cui storia, suppongo, non è ancora stata scritta, perché quella storia deve ancora essere messa in atto. »

(Walt Whitman, Prospettive democratiche)

Il termine democrazia deriva dal greco δήμος (démos): popolo e κράτος (cràtos): potere, ed etimologicamente significa governo del popolo.

Il concetto di democrazia non è cristallizzato in una sola versione o in un'unica concreta traduzione, ma può trovare ed ha trovato la sua espressione storica in diverse espressioni ed applicazioni, tutte caratterizzate peraltro dalla ricerca di una modalità capace di dare al popolo la potestà effettiva di governare.

Desio, blitz nelle discariche abusive

Scritto da juble
Wednesday 23 April 2008
da Il Giorno
articolo di GABRIELE BASSANI

Due imprenditori denunciati-Sequestrati area e camion a Desio e Briosco

— DESIO —
DUE PERSONE denunciate, 250mila metri quadri di terreno e una decina tra camion ed escavatori messi sotto sequestro dalla Polizia provinciale intervenuta ieri mattina per porre fine ad attività illecite di escavazione e smaltimento di rifiuti pericolosi tra Desio e Briosco. A finire nei guai, che potrebbero diventare molto grossi se verranno provate le gravi accuse di inquinamento dei terreni, sono stati M.C., del 1965 di Desio e C.F., 43anni di Briosco, entrambi titolari di imprese individuali, la prima proprietaria dell'area di oltre 150mila metri quadri in via Molinara, a Desio, dove è scattato il «blitz» della Polizia provinciale, la seconda dell'impianto di Briosco, su un'area di altri 100mila metri quadri, da dove partivano i mezzi che arrivavano a scaricare rifiuti speciali. «Dobbiamo effettuare analisi approfondite nel sottosuolo ma già in superficie abbiamo trovato batterie e pneumatici d'auto, insieme a tracce di metalli pesanti quali cromo, piombo e rame», ha spiegato l'ufficiale Flavio Zanardo, coordinatore dell'intervento degli uomini del comando provinciale di Milano.

L'ispezione sul terreno di Desio è scattata in seguito a numerose segnalazioni giunte nelle scorse settimane alla Polizia provinciale da parte di residenti nella zona o passanti che notavano, specie in orario serale e notturno, l'arrivo di camion sospetti che scaricavano materiale. Sono quindi iniziati gli appostamenti che hanno permesso agli uomini della Polizia provinciale di annotare anche le targhe dei mezzi sospetti. Ieri mattina, all'arrivo delle auto della Polizia provinciale supportate dal laboratorio mobile, in grado di effettuare direttamente sul posto le prime analisi sul terreno, tre camion sono stati trovati ancora all'interno dell'area di via Molinara. Gli altri che si cercavano erano tutti nella sede operativa dell'impresa di Briosco, insieme ad escavatori e ruspe, alcune di proprietà della stessa impresa, altre noleggiate. A Briosco gli uomini della Polizia provinciale hanno trovato anche un'attività di produzione del calcestruzzo che prelevava furtivamente acqua dal torrente Bevera per poi scaricare, altrettanto abusivamente i liquami della lavorazione. Tutto l'impianto, insieme all'area circostante, di circa 100mila metri quadri sono stati messi sotto sequestro per ordine del pm Giordano Baggio della Procura di Monza, che sta seguendo l'indagine. Nei prossimi giorni sulle aree poste sotto sequestro saranno al lavoro tecnici specialisti dell'Arpa che dovranno effettuare analisi approfondite per scoprire quali materiali si nascondano eventualemente nel sottosuolo.

giovedì 18 settembre 2008

comunicato stampa: Comitato Alternativa Inceneritore Desio

Si è svolta nella giornata di martedì 16, presso la Commissione Ambiente della Provincia di Milano, l’audizione del Comitato per l’alternativa al nuovo inceneritore di Desio, nato su iniziativa degli Amici del Beppe Grillo di Monza e Brianza.

Presente all’incontro, in qualità di esperto del Comitato, il Professor Federico Valerio, Direttore del Dipartimento di Chimica Ambientale dell’Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro di Genova, nonché massimo esperto di impatti ambientali della gestione dei rifiuti.

Il Professore ha dimostrato come gli inceneritori, pur essendo a norma di legge, siano dei grandi “produttori” di diossina: la concentrazione di diossine presenti nell’aria all’uscita dall’impianto è mediamente 160 volte maggiore di quella riscontrata nell’aria all’ingresso (aria ambiente).

Il Professor Valerio ha inoltre dimostrato in modo chiaro ed inequivocabile che oggigiorno esiste un’alternativa ecologica e economica all’incenerimento dei rifiuti ed è rappresentata dal potenziamento della raccolta differenziata e dal riutilizzo dei materiali recuperati dai rifiuti indifferenziati tramite un impianto di Trattamento Meccanico Biologico. Questi impianti costano meno, richiedono tempi di realizzazione nettamente inferiori e hanno un impatto ambientale minimo rispetto ad un inceneritore. Anche sul piano del bilancio energetico, il recupero dei materiali è nettamente preferibile all’incenerimento degli stessi con termovalorizzazione.

Noi non chiediamo di stravolgere il piano rifiuti della Provincia, né di rivedere la scelta di rendere autonoma la nuova Provincia di Monza e Brianza nello smaltimento dei propri rifiuti. Chiediamo con forza che questo obiettivo venga perseguito da parte della società Bea non attraverso un inceneritore ma tramite un moderno impianto di Trattamento Meccanico Biologico.

Pur essendo stato un incontro positivo, la sensazione che abbiamo ricavato è che la decisione finale sull’inceneritore di Desio dipenda direttamente dal Presidente della Provincia, Filippo Penati, al quale rivogliamo un accorato appello affinché ritorni sulla sua decisione, in nome della tutela della salute dei cittadini di Desio, Bovisio Masciago, Varedo e Cesano Maderno. Ora la Provincia sa che un’alternativa concreta esiste e che l’incenerimento non può più essere considerato il minore dei mali. Se Penati insisterà nella scelta deleteria dell’inceneritore, non mancheremo di sottolineare a tutti i cittadini, anche nei prossimi mesi di campagna elettorale per le elezioni provinciali di Milano e Monza, che una strada diversa era possibile ed era conosciuta dalla Provincia, ma che evidentemente sono prevalsi interessi diversi.

Continua nel frattempo la raccolta firme: sabato 20 a Desio, Via Garibaldi e domenica 21, presso la festa dell’oratorio del quartiere Valera di Varedo. Mostreremo ai cittadini delle video interviste a medici ed esperti del settore per dimostrare le nostre tesi.

La partecipazione dei cittadini al processo decisionale in materia ambientale (tra cui la costruzione di inceneritori), che noi chiediamo da tempo con forza, è, tra l’altro, prevista da una legge dello Stato italiano (legge 108 del 2001), che viene completamente ignorata… strano Paese il nostro, dove per far rispettare una legge bisogna raccogliere le firme in piazza!

Gianmarco Corbetta
Comitato per l’alternativa al nuovo inceneritore di Desio


Al link sottostante potrete trovare la relazione del Professor Valerio
http://beppegrillo.meetup.com/564/files/

INIZIATIVE SUL TERRITORIO: "NO INCENERITORE DI DESIO. L'ALTERNATIVA ESISTE!"

Vi segnaliamo i banchetti informativi e di raccolta firme e ritiro dei moduli per questa settimana:

GIOVEDI 18 SETTEMBRE (per ritiro moduli)
- dalle 20:30 alle 22:00 DESIO - VIA AGNESI (parcheggio centro sportivo- liceo Majorana)

SABATO 20 SETTEMBRE
- dalle 10:30 alle 18:30 DESIO - CENTRO (sotto il portico all'angolo via Garibaldi - piazza Conciliazione)
- dalle 14:30 alle 22:30 CESANO MADERNO - TOO LATE FEST area VELODROMO (via Sant'Eurosia - zona Cascina Gaeta)

DOMENICA 21 SETTEMBRE
- tutto il giorno VAREDO - QUARTIERE VALERA (festa dell'oratorio della parrocchia Maria Regina)
- dalle 14:30 alle 18:30 CESANO MADERNO - TOO LATE FEST area VELODROMO (via Sant'Eurosia - zona Cascina Gaeta)

Al link qui sotto* potrete trovare, oltre al modulo raccolta firme da diffondere, anche il volantino della campagna ed gli articoli di giornale usciti in questi giorni ... segnale di sfondamento del muro di gomma che fin'ora era interposto tra il COMITATO per L'ALTERNATIVA ALL'INCENERIMENTO e le istituzioni ed i media locali!

Giacomo
MU Desio

*FILES UTILI: http://beppegrillo.meetup.com/182/it/files/

mercoledì 17 settembre 2008

IL RAZZISMO UCCIDE ANCORA

Ribelliamoci alla paura della Milano securitaria


Nella notte tra sabato e domenica è stato ucciso a sprangate Abdul, un ragazzo di 19 anni: i suoi assassini lo accusano di aver rubato un pacchetto di biscotti.

Una brutale, violenta aggressione al grido di “sporchi negri vi ammazziamo”, maturata nel clima d'intolleranza che si respira nelle nostre città, invase da campagne che generano e fomentano la follia securitaria.

Mentre continua la costruzione mediatica e politica di capri espiatori, le nostre città diventano sempre più terreno di azioni squadriste, di sperimentazioni di politiche xenofobe, fatte di espulsioni, discriminazione e costruzione di immaginari lontani dalla realtà.

Solo pochi giorni fa, alcune decine di neofascisti hanno inaugurato una sede, a suon di saluti romani, costringendo fotografi e giornalisti a cancellare le immagini di una impresentabile e nostalgica rappresentazione, con la complicità e la connivenza della Questura di Milano.

Nel tentativo di nascondere, e nell'incapacità di gestire una crisi politica ed economica, molti preferiscono aizzare populismi e razzismo. L’ignoranza, l’uso della paura, la stigmatizzazione del diverso e del migrante sono sempre utili al potere.

Per esempio alle camice-verdi, che parlano di autonomia dei territori, ma sono troppo spesso contigue alle camicie nere, soltanto intolleranti, xenofobe e tristemente identitarie.

Oppure ai moderati di ogni sorta che per governare e controllare utilizzano la paura e costruiscono nemici pubblici, come avviene nella nostra città governata da anni da giunte autoritarie e dalla lobby ciellina.

Abdul è l'ennesima vittima dell' “anti-politica” della paura, dei sindaci sceriffi e della tolleranza zero tanto sostenuta dal ministro Maroni, della travolgente lotta per la legalità e di una guerra condotta a bassa intensità all'interno dei confini e delle metropoli.



CS CANTIERE

NoMama Project

AMBIENTEFUTURO NEWS 17/09/08: IL QUADRO COMPLETO DELLE CAMPAGNE DI SETTEMBRE-OTTOBRE PROTAGONISTI: PAUL CONNETT, AMBIENTE E FUTURO, COMITATI, ASSOCIAZ

NON SOLO CHIACCHIERE: TUTTA L’ITALIA (O QUASI) IN DUE CAMPAGNE.

A partire dal 20 settembre, grazie alla segreteria organizzativa di Ambiente e Futuro, Paul Connett su invito di una miriade di Comitati, Associazioni e Movimenti sarà in Italia per un giro di conferenze molto fitto che toccherà nell’ordine: CAPANNORI, ROMA, ARTENA, COLLEFERRO, ALBANO LAZIALE, NAPOLI, CHIAIANO, MONTALE PISTOIESE, PIETRASANTA, MASSA CARRARA. Completo e definitivo anche il tour di ottobre che a partire dal 21 toccherà LIVORNO, PALERMO (su invito dell’Università), VERCELLI, GAMBETTOLA (dove Connett sarà all’importante congresso di Rimini organizzato da “Macromedia” e dal dottor Stefano Montanari); ORVIETO, RIETI, FERMO, TERNI, CAMPI FLEGREI, FROSINONE.

Sotto e soprattutto sul sito web www.ambientefuturo.org sono disponibili accenni ed in molti casi i programmi completi delle varie tappe.



IL 21 SETTEMBRE SI RIUNISCE L’OSSERVATORIO RIFIUTI ZERO DEL COMUNE DI CAPANNORI E NEL POMERIGGIO IMPORTANTE SEMINARIO SULLA “ZERO WASTE STRATEGY”.



Anche in vista dell’incontro mondiale della Zero Waste International Alliance previsto a febbraio a Napoli gli appuntamenti del 21 servono a metter a fuoco, in un contesto operativo come quello del Comune di Capannori e dell’intera piana di Lucca dove si sta affermando alla grande UN’ENCLAVE FATTA DI COMUNI CON UN PORTA A PORTA DA 70-80% (Porcari, Villa Basilica, Altopascio e poi seguiranno Montecarlo e Pescaglia), i temi fondamentali su cui impostare concretamente la strategia rifiuti zero a livello locale. Cosi’ mentre al mattino la riunione dell’Osservatorio Rifiuti Zero istituito dal Comune e presieduto dal professor Connett affronterà le problematiche più attuali a livello comunale dove sono in corso iniziative effettive di riduzione dei rifiuti ( l’assessore Alessio Ciacci è molto attivo su questo fronte) ma dove vi sono anche delle “criticità” legate ad una ancora debole “filiera” del riciclaggio e del compostaggio nel pomeriggio, per iniziativa di Ambiente e Futuro e degli “Amici di Beppe Grillo di Lucca”si svolgerà un momento qualificato di APPROFONDIMENTO SCIENTIFICO integrato anche con una presenza molto significativa di amministratori regionali, provinciali e Sindaci a partire da quello del Comune di Capannori GIORGIO DEL GHINGARO. Saranno PAUL CONNETT ED ENZO FAVOINO ad affrontare tematiche impegnative ma strategiche del percorso verso rifiuti zero quali l’importanza del compostaggio, l’applicazione ai processi produttivi della valutazione del ciclo di vita dei prodotti, l’analisi e la riduzione del “residuo” con la proposta di costituire per esempio in Regione Toscana l’embrione del “RESEARCH CENTER” ( o “Quinta R”) come sempre invocato dal professor Connett.

A SEGUIRE CENA A SOSTEGNO DI AMBIENTE E FUTURO ( per il quale peroriamo ancora la causa di inviare sostegni economici anche attraverso il Conto Corrente Postale (vedi sul sito www.ambientefuturo.org ). Per il programma completo degli appuntamenti su segnalati vedi su www.ambientefuturo.org .

















CAMPAGNA LAZIALE “NON BRUCIAMOCI IL FUTURO”: TUTTI GLI APPUNTAMENTI CON PAUL CONNETT.



Dal 22 al 25 settembre Paul Connett sarà nel Lazio per supportare oltre che la campagna NON BRUCIAMOCI IL FUTURO promossa da moltissime Associazioni e Movimenti locali anche per denunciare l’inganno del gassificatore di Malagrotta di cui si minaccia costantemente l’avvio. Il primo appuntamento che si terrà nel pomeriggio presso la SALA DEL CONSIGLIO REGIONALE vede la partecipazione oltre che di Connett anche del professor Comella dell’Istituto Pascal di

Napoli e del dottor Ghirga di Civitavecchia dei Medici per L’ambiente nonché dell’amico Sergio

Apollonio da sempre animatore della battaglia contro la discarica e il gassificatore di Malagrotta (il programma completo dell’incontro è su www.ambientefuturo.org ).

Seguiranno conferenze ad Artena (organizza il Forum Ambientalista), a Colleferro (di nuovo organizzano i movimenti della campagna “non bruciamoci il futuro”) ed infine ad Albano Laziale dove l’iniziativa è coordinata da Danilo Ballanti. Per ulteriori informazioni rivolgersi a MASSIMO PIRAS piras.massimo@yahoo.it . L’augurio e la certezza per una SINERGIA di intenti tra questa campagna che appare “fresca” e piena di “energia pulita” e la STORICA INIZIATIVA DELLA RETE REGIONALE RIFIUTI DEL LAZIO CON LA QUALE INTERCORRONO ANNI DI PROFICUA COLLABORAZIONE www.rrrlazio.it .



IL 29 IMPORTANTE SERATA CON PAUL CONNETT A PIETRASANTA DOVE E’ SCOPPIATO LO SCANDALO DEI DATI TRUCCATI DAL GESTORE (con un rimpallo di responsabilità tra la “vecchia” Termomeccanica e VEOLIA che ha rilevato l’impianto).



Mentre prosegue la mobilitazione delle popolazioni coordinata dall’efficace Coordinamento Rifiuti Zero della Costa Toscana Nord e dal Comitato di Tutela ambientale della Versilia e mentre si è interessata al “caso” la redazione di RAI NEWS che ha inviato un giornalista a svolgere un servizio che uscirà a breve SI PUNTA AD OTTENERE LA CHIUSURA COMPLETA DELL’IMPIANTO che ora lavora su di una sola linea. In questo quadro si preparano il presidio che si svolgerà di fronte all’inceneritore il 23 prossimo coincidente con la visita all’impianto da parte dell’assessore regionale Bramerini e la Conferenza del 29 che avrà come cornice la chiesa s. Agostino in piazza del Duomo. Connett che a suo tempo dette le “dritte” per far installare il “controllo in continuo” per le diossine sarà a disposizione per commentare lo scandalo del “taroccamento dei dati” e per rafforzare la credibilità di una immediata alternativa all’inceneritore che attualmente tratta appena il 7%del totale dei rifiuti prodotti in provincia di Lucca e che, quindi, sarebbe facilmente sostituibile con una più efficace raccolta differenziata che in Versilia risulta mediamente intorno ad un “grigio” 30%.



IL 26-27-28 PAUL CONNETT SARA’ A NAPOLI E A SOSTENERE LA MANIFESTAZIONE DELLA COMUNITA’ DI CHIAIANO

Il 26 su invito della Rete Campana Salute Ambiente www.rifiutizerocampania.org Paul Connett parteciperà ad un incontro organizzato a NAPOLI EST dove è previsto il quarto inceneritore della Campania. Il giorno successivo farà parte della delegazione della Rete Nazionale Rifiuti zero che sarà alla MANIFESTAZIONE PER CHIAIANO per ribadire che l’unica soluzione al disastro campano è l’assunzione del percorso rifiuti zero e l’avvio delle bonifiche territoriali di un contesto devastato da decenni di sversamento criminale di rifiuti tossici provenienti dal nord Italia e non solo ( anche alla luce delle recenti dichiarazioni del “pentito” Vassallo).





AUTORIDUZIONE DELLA TARIFFA: CRESCE L’ELENCO DELLE SITUAZIONI ADERENTI E SI DELINEA UN’AGENDA DI AVVICINAMENTO ALL’”ORA X”.



La parte del leone la fa la costa nord toscana con le province di Livorno, Pisa, Lucca e Massa Carrara con la maggior parte dei COMUNI INADEMPIENTI POSTI SOTTO DIFFIDA PER NON AVER RAGGIUNTO I MINIMI DI LEGGE DI RACCOLTA DIFFERENZIATA prevista ad almeno il 45% entro la fine dell’anno. In provincia di Lucca la lettera di diffida è stata inviata in 13 Comuni tra la Versilia ( tra cui al Comune di Pietrasanta) e la Garfagnana che presentano prestazioni di Rd ben al di sotto del minimo previsto e che guarda caso sono avvelenate rispettivamente da due inceneritori; a Massa e a Carrara sono partite analoghe “diffide”con l’aggiunta dell’importante



Comune di Montignoso dove è in corso una dura battaglia per contrastare una discarica per “cemento-amianto”; a Pisa, oltre al Comune capoluogo si aggiungeranno comuni della provincia quali Calci, Cascina (che ha un “vergognoso”25% di RD) e probabilmente altri mentre a Livorno è in corso una raccolta di firme che chiamerà in causa il Comune più importante dell’ATO VASTA recentemente costituita con apposita delibera regionale. Oltre alla Toscana dove la diffida partirà anche nei Comuni di MONTALE ED AGLIANA (sarà Paul Connett a lanciare l’iniziativa con la conferenza stampa del 29 settembre) e dove l’autoriduzione verrà proposta a tutte le realtà del COORDINAMENTO DEI COMITATI DELLA PIANA Firenze-Prato-Pistoia che si riuniranno il 19 settembre a Montale, la diffida e l’autoriduzione sono in corso d’opera a RIETI E A CIVITAVECCHIA oltre che ad ORZINUOVI in provincia di Brescia.

Ci viene infine segnalata nell’imminenza di partire anche VERCELLI. Per questo, è in programma un incontro NAZIONALE DI COORDINAMENTO per fare il punto dello stato delle vertenze e per organizzare nei dettagli gli aspetti legali su cui far leva al momento della partenza delle autoriduzioni previsto nella prima metà di novembre probabilmente convocato sulla costa nord toscana. Ricordiamo che la vertenza è promossa dalla Rete Nazionale Rifiuti Zero e che i materiali per impostare le lettere di diffida ai Sindaci sono scaricabili da www.ambientefuturo.org . Infine invitiamo tutti a riflettere quanto l’ autoriduzione della TIA (o della TARSU) sia importante per DIMOSTRARE NEI FATTI ( e non solo con generiche polemiche) IL DISSENSO VERSO UNA CATTIVA ED INQUINANTE GESTIONE DEI RIFIUTI. Infatti, la formazione ed il pagamento della TIA COSTITUISCONO IL LEGAME CONCRETO E FINANZIATORE TRA LA PIANIFICAZIONE SBAGLIATA DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI E IL SINGOLO UTENTE CHE CON UN ATTO DI DISOBBEDIENZA CIVILE PUO’ (E DEVE, a nostro avviso) SOTTRARSI DAL FINANZIARE CHI AVVELENA LA SALUTE PUBBLICA. E’ QUINDI “POTERE” DI OGNUNO DI NOI SOTTRARSI ALLA “POLITICA INCENERITORISTA” CON UN ATTO DEL TUTTO “SOSTENIBILE” DAL PUNTO DI VISTA GIURIDICO ED AMMINISTRATIVO che non espone il cittadino a “pesanti rappresaglie” da parte della macchina burocratica.



CONFERMATA L’ASSEMBLEA NAZIONALE DI BOLOGNA DELL’11 OTTOBRE.

Valentino Tavolazzi di Medicina Democratica di Ferrara conferma che per tale appuntamento è disponibile una sala proprio alla stazione ferroviaria di Bologna. L’incontro deciso nella recente assemblea della Rete Rifiuti Zero del 6 settembre a Roma avrà quale primo punto all’ordine del giorno la VERTENZA CONTRO LA TRUFFA DEI CERTIFICATI VERDI AGLI INCENERITORI e a seguire la definizione di un MANIFESTO “RIFIUTI ZERO”. A questo proposito è sta diffusa dal coordinamentonoinc@yahoo.it la “bozza” di verbale dell’assemblea del 6 e i due documenti presentati in nell’incontro. Il tutto è consultabile anche su www.ambientefuturo.org



Rossano Ercolini, Fabio Lucchesi, Pier Felice Ferri

giovedì 11 settembre 2008

lettera aperta a formigoni ...

Il sindaco di Cassinetta di Lugagnano ha scritto una lettera aperta a Formigoni che, molto divertiti, vi segnaliamo:
http://domenicofiniguerra.wordpress.com/2008/09/10/ma-mi-faccia-il-piacere/
THENEXTeditingSTAFF

COMUNICATO STAMPA: Il Comitato per l’alternativa al nuovo inceneritore di Desio ha ottenuto un’audizione presso la Commissione Ambiente Provinciale

Comunichiamo con grande soddisfazione che il Comitato per l’alternativa al nuovo inceneritore di Desio ha ottenuto un’audizione presso la Commissione Ambiente della Provincia di Milano, che si terrà martedì 16 settembre alle ore 14.15 presso l’aula consigliare della Provincia (Via Vivaio, 1 – Milano).

Finalmente un segnale di disponibilità all’ascolto delle nostre istanze da parte delle Istituzioni, dopo che i sindaci della zona, soprattutto quello di Desio, avevano liquidato la nostra iniziativa come non meritevole di attenzione.

Andremo a parlare a nome dei primi 1700 cittadini che hanno firmato la petizione e richiesta di assemblea pubblica, per spiegare la nostra proposta alternativa all’inceneritore. La nostra non è una semplice protesta o un’opposizione ad un progetto, ma una proposta economica, ecologica e costruttiva per risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti senza ricorrere ad un nuovo impianto di incenerimento, sicura fonte di inquinamento ambientale e di danni alla salute dell’uomo. Con noi in Commissione Ambiente saranno presenti degli esperti del settore che illustreranno nel dettaglio il funzionamento di un Impianto Meccanico Biologico.

Invitiamo i signori giornalisti a presenziare all’audizione.

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LA NOSTRA POSIZIONE SUL NUOVO INCENERITORE DI DESIO

1. E' falso che l'inceneritore (sia quello vecchio che quello nuovo) sia "perfettamente sicuro" e non emetta emissioni nell'aria, come sostengono politici e amministratori locali. La realtà dei dati scientifici è che gli inceneritori (o “termovalorizzatori”) emettono nell’aria centinaia di sostanze tossiche, tra cui diossine, metalli pesanti, ossidi di azoto e polveri ultrafini. Un recente studio, finanziato dall'Unione Europea, condotto a Forlì sulla popolazione residente per almeno 5 anni entro 3,5 km da due inceneritori, ha evidenziato un aumento di mortalità nelle donne per tutti i tumori (da +17 a +54% a seconda del tipo di tumore). Un altro esempio è l’appello lanciato al governo francese nel settembre 2007 dall’Artac, Associazione francese per la ricerca terapeutica contro il cancro, affinché non vengano costruiti nuovi inceneritori, con tanto di ammonimento a non ripetere lo stesso errore dell’amianto.

In particolare, il problema delle polveri ultrafini è davvero preoccupante. Sono polveri sottilissime che, una volta respirate, passano nel circolo sanguigno in pochi secondi per poi raggiungere tutti gli organi e tessuti del corpo. Il nostro organismo non è in grado di eliminare queste particelle inorganiche percui si ha un accumulo progressivo e irreversibile, con aumento di malattie del polmone, cardiache e cerebrali (nanopatologie). Purtroppo i filtri applicati agli inceneritori non sono in grado di bloccare le polveri di dimensioni inferiori ai 2,5PM (micron). C’è di più: le leggi in materia di inceneritori non prendono in considerazione queste sostanze inquinanti. Quindi gli inceneritori risultano “a norma di legge”, pur emettendo nell’ambiente una grandissima quantità di pericolose polveri ultrafini.


2. L'autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti nella nuova provincia di Monza e Brianza non deve passare obbligatoriamente dall'incenerimento dei rifiuti stessi. Esistono altre modalità più economiche e più ecologiche. La raccolta differenziata spinta con tariffazione puntuale ("meno rifiuti indifferenziati produco, meno pago") può portare in breve tempo al riciclo del 70-75% dei rifiuti (come succede per esempio a Novara). La quota indifferenziata rimanente, può essere gestita da un impianto di Trattamento Meccanico Biologico, in grado di recuperare energia e materiali riutilizzabili dal 70% dei rifiuti in ingresso. Alla fine del processo, rimarrebbe solo il 10% dei rifiuti totali da smaltire, facilmente gestibile dall'attuale inceneritore, in attesa che venga perseguita una seria politica di Riduzione alla fonte, Riciclo e Riutilizzo dei rifiuti (politica delle 3R), come previsto dall’Unione Europea, che negli anni renda inutile anche l’attuale inceneritore.


3. I benefici legati al recupero energetico dell'inceneritore sono un mezza verità: con l'incenerimento dei materiali si ottiene, nel migliore dei casi, solo un quarto dell'energia usata per produrli, mentre con il recupero e il riutilizzo dei materiali stessi si eviterebbe di usare tutta l'energia necessaria per produrne di nuovi. Ecco il vero risparmio energetico.


Oggi è attivo il "Comitato per l'alternativa al nuovo inceneritore di Desio". Da tempo chiediamo alle istituzioni locali un confronto pubblico su questi temi (non con noi, ma con medici ed esperti) ma ci troviamo di fronte ad un muro di gomma. Esistono interessi inconfessabili dietro la scelta dell’incenerimento?

Sottoscrivendo la nostra petizione, ad oggi 1700 cittadini chiedono al Presidente della Provincia di Milano Filippo Penati di sospendere l’iter di approvazione dell’inceneritore e di dare vita ad un’assemblea pubblica con la partecipazione di medici ed esperti del settore.

Adesioni alla Petizione: http://files.meetup.c...

Per chi desidera approfondire ulteriormente l'argomento, segnalo il documentario "Civiltà Bruciata" del giornalista Zenone Sovilla, visionabile sul sito www.sovilla.org.

Gianmarco Corbetta
Comitato per l'alternativa al nuovo inceneritore di Desio

FIATO SUL COLLO ... LA DEMOCRAZIA, COME LA VERITà,TORNA A GALLA !!!

Spesso in Italia la verità è insabbiata, ricoperta di rifiuti ed inertizzata od ancora adagiata sul fondo del mare ... ma a volte riaffiora, torna in superficie ... se non fosse stato per Beppe Grillo, la censura applicata ad un video di 45 minuti in cui venivano spiegati ai cittadini importanti "dettagli" sull'autostrada pedemontana, avrebbe vinto ancora una volta sulla verità. Il video in versione integrale sarà disponibile molto presto. Nell'attesa ecco il post di Beppe Grillo sul Blog:

La democrazia si è fermata a Desio

Un cittadino esercita un suo diritto costituzionale: riprendere e diffondere i contenuti di un consiglio comunale pubblico. Quello di Desio. Viene cacciato, portato in caserma dalla Polizia, in seguito convocato dai Carabinieri e minacciato di querela da due consiglieri in caso di pubblicazione sul web del filmato.
Questi sono completamente impazziti. Putin gli fa un baffo.
Le sedute PARLAMENTARI vengono trasmesse in diretta e i CONSIGLIERI comunali NON vogliono essere ripresi? Ai nostri dipendenti il potere sta dando alla testa. Sono i colpi di sole della democrazia. Il blog pubblicherà il video appena Giacomo lo invierà e mette a sua disposizione i suoi legali in caso di querela. Essere querelati per la democrazia è un onore!

"Ciao Beppe,
sono Giacomo del MeetUp di Desio ed ho cercato di esercitare il diritto di ripresa e di diffusione delle immagini del consiglio comunale APERTO del 29/05/08, nello specifico si trattava di un'assemblea PUBBLICA in cui i responsabili di PEDEMONTANA s.p.a. e dell'amministrazione comunale esponevano in merito al progetto della nuova autostrada che attraverserà e DEVASTERA' il nostro già disastrato territorio (qui abbiamo il più alto numero di speculazioni edilizie e di discariche abusive di tutta l'area che più o meno corrisponde con la nuova provincia di Monza e Brianza ed, inoltre, siamo in "attesa" della costruzione di un altro INCENERITORE oltre a quello già esistente).
Durante la seduta sono stato chiamato dal presidente del consiglio comunale a spiegare i motivi per cui avevo con me una telecamera, così ho dichiarato che si trattava dell'operazione fiato sul collo. Mi è stato risposto che il regolamento vietava un simile comportamento e la maggoranza in aula ha votato perchè terminassi le riprese. Poco dopo sono stato portato in caserma dalla polizia locale che inizialmente voleva la cassetta con il video e che infine me l'ha lasciata a patto che non la condividessi via web. Qualche settimana più tardi vengo convocato dai Carabinieri che mi leggono un'esposto di due consiglieri, una sorta di minaccia di querela che scatterebbe nel caso pubblicassi le immagini. Desio è il centro geometrico oltre che nodo nevralgico dell'intera opera di cementificazione, gli interessi in gioco sono grandi, e ciò spiega, ma non giustifica, la CENSURA. Ora la mia domanda è, dato che possiedo ancora le immagini "incrimanate", cosa rischierei veramente nel caso le diffondessi in RETE? Esiste una legge, oltre all'ART. 21 della Costituzione, alla quale posso appellarmi?
Sicuro di incontrare la disponibilità tua e del Blog Distinti Saluti." Giacomo Sicurello

Ps: In passato sei già stato per uno spettaccolo a Desio... CI TORNERESTI?

lunedì 8 settembre 2008

ANTIFAsciò MILITANTE: "Nè a Rho, nè altrove!": fuori i fascisti dalle nostre città!

Il 25 luglio '43 con la destituzione di mussolini e poco più di un mese dopo con la fuga del re, il Paese iniziò una delle fasi più drammatiche della sua Storia, da cui si uscì grazie, soprattutto, alla Resistenza ed al rifiuto dei "principi" fascisti. Con l'armistizio del 3 settembre, annunciato dal maresciallo Badoglio l'8 settembre,
fu l'inizio della fine della guerra e si sperava lo fosse anche per il fascismo, ma a 65 anni dall'8 settembre '43, data in cui l'Italia fu abbandonata a sè stessa tra guerra e guerra civile in un clima in cui non era più chiaro chi fosse il nemico, il ministro della difesa del 62° governo in 63 anni di "demo"crazia, dichiara che anche i repubblichini di salò combatterono per uno spirito di liberazione e di salvaguardia della patria ... SEMBRA IL VERO E PROPRIO ANNUNCIO DELL'INIZIO DI UN NUOVO UN PERIODO CHE SARà CARATTERIZZATO DAL REVISIONISMO STORICO (come del resto già anticipato da dell'utri e come già si era visto con le medaglie al valore a gerarchi e simpatizzanti fascisti che sopravvissero alle foibe titine). E' IN MOMENTI COME QUESTI CHE BISOGNA RENDERSI CONTO DI ESSERE SCIVOLATI NUOVAMENTE IN UN REGIME, QUINDI ATTIVARSI PER INFORMARE E SOPRATTUTTO FAR RICORDARE AGLI ITALIANI LA VERA STORIA CHE NON è PIù SPIEGATA SUI BANCHI DI SCUOLA.



Milano, scontri polizia-centri sociali davanti al Cimitero Maggiore per cuore nero ·
Presidio antifascista contro l'apertura della sede dell'associazione Cuore Nero
Gli incidenti al passaggio di un consigliere della Lega in camicia nera e fazzoletto verde

Il presidio antifascista davanti al Cimitero Maggiore
MILANO - Momenti di tensione e scontri tra manifestanti dei centri sociali e polizia davanti al Cimitero Maggiore. Circa 500 persone, dalle 15 di oggi pomeriggio, stanno prendendo parte ad un presidio antifascista contro l'apertura della sede dell'associazione di estrema destra Cuore Nero, alla periferia nord di Milano.

Alla manifestazione partecipano giovani dei centri sociali, esponenti dell'Anpi, del Caf (comitati antifascisti) e Rifondazione comunista. La nuova sede del centro neofascista sta per essere aperta a poca distanza dal luogo dove doveva sorgere un centro della stessa associazione Cuore nero, distrutto però in un incendio doloso pochi mesi fa.

La scintilla che ha acceso gli animi dei manifestanti è scattata quando un anziano consigliere di zona della Lega Nord, Costante Ranzini, vestito con una camicia nera e un foulard verde, si è avvicinato alla zona della manifestazione. La polizia gli ha prima chiesto di allontanarsi, quindi i manifestanti hanno cercato di avvicinarsi all'uomo sfondando il cordone di polizia a protezione della piazza. Ne è nata una prima leggera carica in cui è anche scoppiato un petardo.

L'esponente del Carroccio si è quindi allontanato dichiarando: "E' una piazza libera". Poco dopo è partita una seconda carica tra i manifestanti e la polizia in cui sono partite anche alcune manganellate e delle bottiglie di vetro.

La seconda carica della polizia la racconta un esponente del centro sociale Torchiera: "E' partito tutto da una manganellata che mi ha tirato un celerino. Un compagno è stato colpito in faccia con una manganellata e lo abbiamo portato nella sede del centro tutto coperto di sangue. Anche altre persone sono state colpite". La situazione di tensione dopo un breve proclama dal palco da parte degli organizzatori della manifestazione è ritornata alla normalità. Il servizio d'ordine del centro sociale ha chiesto alla polizia di tenere lontani altri esponenti leghisti, che le scorse settimane hanno chiesto lo sgombero del Torchiera.

A poco meno di trecento metri di distanza, in via Pareto, i giovani del centro neofascista, circa una cinquantina, quasi tutti con i capelli rasati o cortissimi e in giubbotto nero, stazionano davanti alla nuova sede di Cuore nero. Il servizio d'ordine impedisce il passaggio di fotografi e operatori tv.

Gli organizzatori della manifestazione puntano il dito contro "il silenzio e l'indifferenza" dell'amministrazione comunale, colpevole, affermano, di non contrastare l'apertura della sede del gruppo di estrema destra: "E' inaccettabile che un gruppo neonazista possa tranquillamente aprire una spazio pubblico a Milano - afferma spiega il consigliere regionale di Rifondazione comunista Luciano Muhlbauer - noi ci batteremo perché vadano via da questo quartiere e affinché non abbiano cittadinanza nella città di Milano".

Il presidio è stato organizzato, spiega l'esponente di Rifondazione, contro "un centro di reclutamento e di iniziativa che si trova a pochi metri dal centro sociale Torchiera e a pochi centinaia di metri dal campo rom del Triboniano e di via Barzaghi. Tutto ciò - prosegue Muhlbauer - avviene nel silenzio e nell'indifferenza più totale degli amministratori milanesi, a partire dal vicesindaco e assessore alla Sicurezza De Corato".

(6 settembre 2008)