Due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, ma sulla prima ho ancora qualche dubbio.

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giovedì 31 dicembre 2009

E' nato il BLOG NOINC regionale ... per il "MONTAGNA DI BALLE" + CIP6 Tour 2010



BLOG NO INCENERITORI - Lombardia
Questo blog vuole essere il punto di incontro per cittadini coinvolti ed interessati dalla questione "rifiuti". Comitati, associazioni, realtà sociali che intendono intraprendere un percorso comune per far affermare le ALTERNATIVE PULITE all'incenerimento in questa già inquinatissima regione.


http://noinclombardia.blogspot.com/

12a Newsletter settimanale! ... BUON 2010!

BUON 2010 da "THE NEXT" progetto editoriale dal basso!
"cosa racconteremo di questi cazzo di ANNI ZERO" (Vasco Brondi)

BLOG: thenext-controinformation.blogspot.com
12a Newsletter settimanale


IN EVIDENZA:

ULTIMA USCITA: "The NEXT - il prossimo" ANNO 3, NUMERO 4 - Speciale 5 Stelle (leggi la versione on-line)

(anche "The Next" con il canale youtube "Vaffasiempre" aderisce al progetto di WEBtv territoriale)

3° NUMERO GIORNALE DEL COMITATO NOEXPO (download versione leggera)

NEWS DELLA SETTIMANA (lotte, istituzioni, associazioni, comitati, lavoratori, studenti, migranti, ...):

- DAL SUD BRIANZA E DALLA CITTA' METROPOLITANA:

Desio: ENNESIMA DISCARICA ABUSIVA, interpellanza del consiglio del 21/12

MORIRE A NATALE: SUICIDIO NEL CIE DI VIA CORELLI

LETTERA SULL'ODIO dal Blog di Piero Ricca

Via Bottino Craxi (Latitante)
«Se i fatti invece dicono il contrario, allora bisogna alterare i fatti. Così la storia si riscrive di continuo. Questa quotidiana falsificazione del passato, intrapresa e condotta dal Ministero della Verità, è necessaria alla stabilità del regime. [...] La mutabilità del passato è il dogma centrale.» [ George Orwell ].

- DALLA REGIONE E DALL'ITALIA:

Uno scherzo, un GOLPE? Forze armate: La Russa le cede ad una società per azioni

Dopo Papi, "attentato" al Papa: se tutti gli psicolabili del mondo si dessero la mano ...

NUCLEARE: ecco i criteri. Prima pietra nel 2013.

CODEX ALIMENTARIUS da oggi 31/12/09 in vigore; potrebbe essere IL Più GRANDE DISASTRO PER LA SALUTE UMANA

PETIZIONI IN CORSO:

VACCINO E INFLUENZA SUINA: firma per il diritto ad essere informato!

STAMPA LIBERA:

in omaggio l'ULTIMO NUMERO de "IL FATTO QUOTIDIANO" DEL 2009


Novità: è arrivato "DESIOPOLIO", un gioco in scatola autoprodotto, per ora in edizione limitata, ispirato al celebre "Monopoli", che vi intrattenirà con "imprevisti" e "probabilità" divertenti, con nuove regole ed un tabellone ispirato alle brutture del nostro territorio. Per dicembre sarà pronto anche il "ROSIKO della Brianza". PRENOTALO SUBITO OPPURE PARTECIPA AI TORNEI CHE ORGANIZZEREMO PRESTO PER VINCERLO INSIEME AD ALTRI PREMI MANGERECCI E BEVERECCI ...

La newsletter Desiozone ed il progetto editoriale "The Next", blog (thenext-controinformation.blogspot.com) e cartaceo, sono curati dall'associazione LABoratorio Brianza senza fini di lucro.

Dopo le RONDE ONLUS di Maroni, arrivano le FORZE ARMATE PRIVATIZZATE di La Russa


Forze armate e privatizzate
di Gianluca Di Feo
Tutta la gestione della Difesa passa in mano a una società per azioni. Che spenderà oltre 3 miliardi l'anno agli ordini di La Russa. Così un ministero smette di essere pubblico

 
Le forze armate italiane smettono di essere gestite dallo Stato e diventano una società per azioni. Uno scherzo? Un golpe? No: è una legge, che diventerà esecutiva nel giro di poche settimane. La rivoluzione è nascosta tra i cavilli della Finanziaria, che marcia veloce a colpi di fiducia soffocando qualunque dibattito parlamentare. Così, in un assordante silenzio, tutte le spese della Difesa diventeranno un affare privato, nelle mani di un consiglio d'amministrazione e di dirigenti scelti soltanto dal ministro in carica, senza controllo del Parlamento, senza trasparenza. La privatizzazione di un intero ministero passa inosservata mentre introduce un principio senza precedenti. Che pochi parlamentari dell'opposizione leggono chiaramente come la prova generale di un disegno molto più ampio: lo smantellamento dello Stato. "Ora si comincia dalla Difesa, poi si potranno applicare le stesse regole alla Sanità, all'Istruzione, alla Giustizia: non saranno più amministrazione pubblica, ma società d'affari", chiosa il senatore pd Gianpiero Scanu.

Stiamo parlando di Difesa Servizi Spa, una creatura fortissimamente voluta da Ignazio La Russa e dal sottosegretario Guido Crosetto: una società per azioni, con le quote interamente in mano al ministero e otto consiglieri d'amministrazione scelti dal ministro, che avrà anche l'ultima parola sulla nomina dei dirigenti. Questa holding potrà spendere ogni anno tra i 3 e i 5 miliardi di euro senza rispondere al Parlamento o ad organismi neutrali. In più si metterà nel portafogli un patrimonio di immobili 'da valorizzare' pari a 4 miliardi. Sono cifre imponenti, un fatturato da multinazionale che passa di colpo dalle regole della pubblica amministrazione a quelle del mondo privato. Ma questa Spa avrà altre prerogative abbastanza singolari. Ed elettrizzanti. Potrà costruire centrali energetiche d'ogni tipo sfuggendo alle autorizzazioni degli! enti lo cali: dal nucleare ai termovalorizzatori, nelle basi e nelle caserme privatizzate sarà possibile piazzare di tutto. Bruciare spazzatura o installare reattori atomici? Signorsì! Segreto militare e interesse economico si sposeranno, cancellando ogni parere delle comunità e ogni ruolo degli enti locali. Comuni, province e regioni resteranno fuori dai reticolati con la scritta 'zona militare', utilizzati in futuro per difendere ricchi business. Infine, la Spa si occuperà di 'sponsorizzazioni'. Altro termine vago. Si useranno caccia, incrociatori e carri armati per fare pubblicità? Qualunque ditta è pronta a investire per comparire sulle ali delle Frecce Tricolori, che finora hanno solo propagandato l'immagine della Nazione. Ma ci saranno consigli per gli acquisti sulle fiancate della nuova portaerei Cavour o sugli stendardi dei reparti che sfilano il 2 giugno in diretta tv?



Lo scippo.


Quali saranno i reali poteri della Spa non è chiaro: le regole verranno stabilite da un decreto di La Russa. Perché dopo oltre un anno di dibattiti, il parto è avvenuto con un raid notturno che ha inserito cinque articoletti nella Finanziaria. "In diciotto mesi la maggioranza non ha mai voluto confrontarsi. Noi abbiamo tentato il dialogo fino all'ultimo, loro hanno fatto un blitz per imporre la riforma", spiega Rosa Villecco Calipari, capogruppo Pd in commissione Difesa: "I tagli alla Difesa sono un dato oggettivo, dovevano essere la premessa per cercare punti di convergenza. La tutela dello Stato non può avere differenze politiche, invece la destra ha tenuto una posizione di scontro fino a questo scippo inserito nella Finanziaria".

Non si capisce nemmeno quanti soldi verranno manovrati dalla holding. Difesa Servizi gestirà tutte le forniture tranne gli armamenti, che rimarranno nelle competenze degli Stati maggiori. Ma cosa si intende per armamenti? Di sicuro cannoni, missili, caccia e incrociatori. E gli elicotteri? E i camion? E i radar e i sistemi elettronici? Quest'ultima voce ormai rappresenta la fetta più consistente dei bilanci, perché anche il singolo paracadutista si porta addosso una serie di congegni costosissimi. La definizione di questo confine permetterà anche di capire se questa privatizzazione può configurare un futuro ancora più inquietante: una sorta di duopolio bellico. Finmeccanica, holding a controllo statale che ingaggia legioni di ex generali, oggi vende circa il 60 per cento dei sistemi delle forze armate. E a comprarli sarà un'altra spa: due entità alimentate con soldi pubblici che fanno affari privati. Con burattinai politici che ne scelgono gli amministratori. All'orizzonte sembra incarnarsi un mostro a due teste che resuscita gli slogan degli anni Settanta. Ricordate? 'L'imperialismo del complesso industriale-militare'. Un fanta! sma che improvvisamente si materializza nell'opera del governo Berlusconi.

(15 dicembre 2009)
 


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domenica 20 dicembre 2009

Copenhagen: L'accordo peggiore della Storia + Racconto ultime ore dall'interno della Conferenza Onu sul Clima


L'accordo peggiore della Storia
http://www.dazebao.org/news/index.php?option=com_content&view=article&id=7997:copenhagen-laccordo-peggiore-della-storia&catid=55:ambiente&Itemid=173

Copenhagen/movimenti. Punto e a capo

http://www.precaria.org/copenhagenmovimenti-punto-e-a-capo.html

http://www.sofiaroney.org/copen.html

 "Se il clima fosse una banca, l'avreste già salvato."

Hugo Chavez, presidente del Venezuela di fronte alla platea di diplomatici della conferenza di Copenaghen sul clima.


Tommaso ci racconta le ultime ore dall'interno della Conferenza Onu sul Clima

Frammenti (sparsi) dalla Conferenza ONU sul cambio climatico di Copenhagen


(Scusate gli errori e l'approssimazione di queste note, non ho molto tempo per stare al computer)

Per il momento non c'e' niente di ufficiale ma sono in molti fra i negoziatori a ritenere che effettivamente le Nazioni Unite possano chiedere ai 119 capi di Stato e di governo di non partire questa sera, anche se per il momento le UN non hanno confermato. La voce di un possibile prolungamento della conferenza in realta´circolava da molto tempo, motivo per cui molti di noi avevano acquistato il biglietto di ritorno con qualche giorno di margine rispetto alla fine "ufficiale" della conferenza. Per ora circolano alcuni draft di possibili dichiarazioni conclusive e una nuova bozza che sono agghiaccianti e preoccupanti. Comunque stiamo a vedere. Continuano ad alternarsi riunioni informali fra le delegazioni. Circola anche un nuovissimo studio delle UN che sostanzialmente dice che sara' tragedia anche se venissero mantenuti gli impegni per ora previsti dalle bozze sul tavolo del negoziato...

Obama ha detto nel suo intervento in plenaria oggi che non si tratta piu' di discutere se i cambiamenti climatici esistano o meno, siano una seria minaccia o meno (cfr posizione amministrazione Bush) "ma di come affrontare il problema".
Il premier cinese Wen Jiabao nel suo discorso ha richiamato i Paesi del Nord del mondo alle loro responsabilità storiche e legali in merito ai cambiamenti climatici.
E' piuttosto evidente che ormai Usa e Cina siano di fatto irremoviblili rispetto alla difesa dell'unilateralismo (rifiuto di ogni possibile trattato multilaterale vincolante). Questo era anche il senso dell'accordo di Cina e Usa prima di Copenhagen: uscire di qui senza un trattato e semmai con impegni (unilaterali) da parte dei due; per questo la delegazione cinese e' molto innervosita dai continui atacchi Usa che cercano adesso di scaricare sulla CIna le responsabilita' del mancato accordo (anche se tutto il mondo sa bene che gli Usa non solo non hanno aderito a Kyoto e che sono i principali inquinatori e consumatori di risorse (rispettoal numero di abitanti), ma mai hanno accettato di firmare alcunche' di vincolante).

Obama cerchera' sicuramente di fare una qualche "soprpresa" (tutti qui parlano da giorni di questa sua evidente strategia: presentare all+'ultimo momento un qualche colpo di scena che, seppur di modeste dimensioni effettive, possa essere annunciato come un successo rispetto alla situazione di stallo attuale, che lascia presagire un fallimento storico di dimensioni tragiche). In ogni caso Obama e' vincolato dalle scelte del congresso Usa che non lasciano molti spazi di manovra alla presidenza.

Lo scontro fra G77+Cina e i paesi ricchi e' sempre piu' aspro. Il tentativo di calare dall+alto una bozza di accordo mai discussa dalle delegazioni ha fatto infuriare tutti i paesi poveri: un metodo simile a quello usato dai paesi del Nord nelle trattative WTO, e' stato detto, dove il Nord cerca di imporre al Sud le proprie condizioni, saltando ogni reale meccanismo di co-decisione. La frustrazione delle delegazioni in generale e' enorme. Di fatto non esiste un vero testo condiviso e delegazioni e gruppi di lavoro hanno lavorato a volte anche quasi l+intera nottata per cercare trovare un accordo.

Ma ora qualche parola su questi ultimi giorni cosi' detti dell' "high level" della conferenza:

16 dicembre

L' AWG-LCA sta terminando(poco prima delle 7 del mattino!) la sua plenaria, proprio mentre altri delegati stanno tornando al lavoro...
La polizia sta interamente circondando il Bella Centre, dato che verso le 8 del mattino i manifestanti si sono dati appuntamento all'esterno per una marcia che arrivera' fino al Bella Centre. L'idea (naturalmente ritenuta di difficile realizzazione) e' quella di entrare dentro il Bella Centre e portarvi la voce e le richieste delle organizzazioni della societa' civile e dei movimenti per la giustizia climatica e ambientale. Chi di noi e' invece all+interno della conferenza si e' proposto di cercare di raggiungere i manifestanti in segno di solidarieta' e vicinanza, mostrando un'ideale "ricomposizione" e l'apertura della UNFCC alle richieste della societa' civile globale. PUrtroppo le cose vanno male: ancora manganellate della polizia, ancora arresti fuori dal Bella Centre.

All'interno, invece, due di noi riescono incredibilmente a salire sul palco della plenaria mentre sono in corso le dichiarazioni dei capi di governo. Poche parole (sulla necessita' di una giustizia climatica ecc) ma che riescono a portare dentro la UNFCC la voce della protesta. Pare incredibile, ma la sicurezza colta alla sprovvista interviene solo tardi (sono tutti alle porte a controllare che chi entra sia autorizzato: ci sono infatti vari livelli di "accredito" e solo pochissimi di noi avevano accesso alla plenaria "high level" con le dichiarazioni di ministri e capi di governo, per la quale era necessario un accredito speciale, oltre ai due gia' necessari per entrare in generale negli spazi attorno alla conferenza); credevano insomma che dentro la sala  tutto fosse totalmente "sotto controllo". Da quel momento e' partita una fase (perdurante) di pressoche' totale ritorsione/esclusione dei rappresentanti della societa' civile dalla conferenza (inizialmente portando a 0 il numero dei nostri accrediti, poi cresciuto, dopo infinite contrattazioni, ad un numero comunque ridicolo; questo ha mandato su tutte le furie una buona parte della conferenza e ha generato polemiche sulla non-demoraticita' delle decisoini prese e sulla incredibile esclusione di tanti dagli ultimi passi della conferenza: magari rappresentanti che sono venuti da continenti lontani e che ora sono tenuti fuori. Aggiungo solo che dopo la dichiarazione sul palco, di fronte ad un impassibile segretario generale dell'ONU, il presidente della sessione ha ringraziato compitamente: "grazie, il vostro messaggio ci e' arrivato". L'intervento successivo era quello di Chavez, quindi potete immaginare cosa abbia detto sull'importanza di ascoltare la voce della protesta (non senza l'immancabile retorica nota a chi conosca Chavez...).

Comunque, la giornata del segmento "high level" era gia' iniziata con un fatto che era atteso ma che ha sollevato mille "voci di corridoio": il passaggio di consegne dalla Hedegaard al primo ministro danese Rasmussen alla presidenza della COP15.

Molti sostengono che il passaggio sia stato dovuto non tanto a questioni di protocollo bensi' ai difficilissimi rapporti (nei giorni precedenti) fra la Hedegaard e i paesi cosi'detti in via di sviluppo. Tensioni poi sfociate in questo avvicendamento (i paesi del Sud hanno ripetutamente accusato la Hedegaard di pensare a tutelare solo gli interessi del Nord). Avendo assistito con attenzione alla drammatica presidenza della plenaria da parte di Rasmussen direi che le cose non sono certo migliorate: i delegati (in particolare di Cina e Brasile, poi seguiti da vari altri paesi compresa l'America latina) hanno ripetutamente attaccato la presidenza in merito alla proposta di avanzare un documento (sostanzialmente definito dalla Danimarca assieme a Usa e forse UE) che di fatto fosse sostitutivo rispetto a quello discusso nei giorni precedenti dalle varie delegazioni giorno e notte. Un vero colpo di mano. Cina e Brasile hanno ripreso la parola piu' volte, chiedendo spiegazioni al presidente. Rasmussen, con scarse capacita' diplomatiche, era visibilmente imbazzato e innervosito; prima ha cercarto di dire che non si poteva bloccare con questioni di merito la plenaria,poi ha detto che era necessario un documento che sbloccasse una situazione impantanata (nuovamente gli e´stato detto che non si puo' "calare dal cielo"- ennesimo intervento Cina- un documento facendo carta straccia di un testo discusso giorno e notte, perche' questo atteggiamento, lungi dal rappresentare lo sblocco della situazione, avrebbe piuttosto rappresentato un ulteriore blocco a eventuali progressi); infine Rasmussen e' arrivato persino sostanzialmente a negare: "comunque al momento non esiste alcun documento alternativo..." (incredibile e impacciato nel gestire la situazione: ormai aveva gia' ammesso che comunque il documemento c'era e che l'intenzione era di presentarlo per sbloccare la situazione). Poi questo si e' trasformato in un vero e proprio passo indietro della presidenza danese, che ha compreso l'errore.

Purtroppo qui fra le mani ho solo una versione cartacea del documento elaborato in questi giorni dalle commissioni (il post-Kyoto), che ovviamente e' documento cosi´detto "limited" (ottenuto per vie traverse...), di cui non ci sono ancora versioni elettroniche. Ma per chi fosse interessato ho pero' file dei resoconti (non ufficiali ma precisi) dei lavori "notturni" e diurni delle varie commissioni (trattandosi pero' di emendamenti al documento, forse poco utili se non si ha la versione integrle sotto mano...)

In ogni caso la giornata si e´conclusa con grandi lavorii dietro le quinte sul come procedere il giorno seguente (e con l'esclusione di gran parte dei rappresentanti della societa' civile dalla Conferenza... "per motivi di sicurezza").



17 dicembre

Rimane poco tempo per raggiungere un accordo, sembra che siano in pochi ad avere la speranza di un accordo all´altezza dei problemi e delle mille questioni rimaste aperte. L'idea e' che tutto si spostera´' nei prossimi mesi (e non sara' piu' facile risolvere i problemi aperti, a meno che nel mondo non ci sia una sollevazione generale dell'opinione pubblica)

Ora ci sono fra gli altri Lula, Calderón, Evo Morales, Gordon Brown, Chavez, Rudd, Sarkozy, Merkel, Ahmadinejad, Evans Atta-Mills, Hillary Clinton che si aggirano per il Bella Centre. Molti negoziatori insistono sul fatto che non viene raggiunto un accordo ora che l´attenzione dei media é massima e gli occhi di tutto il mondo sono puntati qui sara' difficile a maggior ragione trovare un accordo nel rossimo futuro (cioe' prima che sia troppo tardi).

Nei giorni scorsi ho incontrato (nei corridoi) vari scienziati (compreso il vice-presidente dell'IPCC): sono tutti profondamente preoccupati del fatto che i politici non abbiamo di fatto compreso la portata dei problemi in gioco. Aggiungo: qui tutto sembra davvero ancora troppo interno alla sola questione economico-finanziaria (l'attenzione fondamentale e' nel gioco fra i paesi rispetto al non perdere "competitivita'" sul mercato ecc, chi deve pagare ecc); la sensazione e' che le priorita' continuino ad essere altre, che tutti siano ancora avviluppati e imprigionati entro altri "ordini di discorso".
Tra l'altro i "contenuti" mancano quasi del tutto dalle discussioni del COP15 (si discute di procedure, assai poco dell'oggetto delle procedure e dell'oggetto delle politiche da adottare); questo crea una strana sensazione, quasi di straniamento.

Ah, dimenticavo (scusate l'eterogeneita' e l'illogicita' di queste note): l'intervento dell'Italia (Prestigiacomo) e' stato calendarizzato in plenaria giovedi' notte (scorso) attorno alle ore 1 (fra quello dell´Afghanistan e e quello del Togo- mi pare- e un paio di interventi prima di quello del Panama -non era li' che voleva infatti andare Mr B?); questo a conferma di quanto ripete costantemente il nostro presidente del consiglio (e i suoi dipendenti al governo e in parlamento): l'importante ruolo riconosciuto all'Italia nel mondo, assai accresciutosi durante la sua presidenza... Ne abbiamo avuto tutti conferma qui all'UNFCC.

Nella conferenza stampa della mattina di ieri (giovedi') la Clinton ha annunciato che gli Usa sono pronti a lavorare (assieme agli altri paesi) per assicurare 100 miliardi di dollari all'anno entro il 2020. IL Giappone poco prima aveva annunciato un impegno (del paese) per 15 miliardi di dollari di qui al 2020.Sarkozy, in plenaria, ha insistito sul bisogno di finanziare i cosi' detti paesi in via di sviluppo.

Il problema vero, pero', e´che i paesi ricchi (Usa in testa) non hanno nessuna intenzione di rinunciare ai "diritti di proprieta' intellettuale" per il trasferimento di tecnologie verdi ai PVS. Questo ormai pare chiaro ed e' proprio questo uno dei principali scogli per raggiungere un effettivo accordo in grado di salvare il clima. Ma significherebbe rinunciare a enormi profitti (per il nord e per i paesi detentori dei diritti di proprieta' intellettuale su conoscenze e tecnolgie). E infatti spesso si sente ripetere fra i delegati "it's all about money...". Cosi' come e' vero che Obama is not Bush, but Usa are the Usa.

Un abbraccio (sconsolato)
Tommaso

AMIANTO: comunicati aiea e comitato per la difesa della salute nei luoghi di lavoro e nel territorio

... nel palazzo della regione lombardia ...

Vi invio il comunicato stampa del nostro segretario Fulvio Aurora e anche il comunicato del Comitato per la difesa della salute nei luoghi di lavoro e nel  territorio (lavoratori esposti amianto Breda di Sesto San Giovanni) sul consiglio regionale straordinario sulla questione amianto  tenutosi questa mattina a Milano.

Volevo però esprimervi anche il mio stato d'animo, lo stato d'animo di una figlia che ha perso il padre per mesotelioma pleurico.

 

Al Consiglio Regionale STRAORDINARIO  sull'amianto di questa mattina erano presenti oltre al Presidente Formigoni,  la giunta e tutti i consiglieri di maggioranza e minoranza ma sono venuti al consiglio solo  per esprimere la loro piena  solidarietà all'assessore Prosperini arrestato un paio di giorni fa con l'accusa di corruzione. e poi se ne sono andati, infischiandosene dei famigliari delle vittime dell'amianto che erano presenti come ospiti insieme al   rappresentante degli 84 morti per amianto della Breda, e del  il Sindaco di Broni, provincia di Pavia, dove la fabbrica Fibronit ha ucciso centinaia e centinaia di lavoratori e continua a mietere vite umane tra la popolazione che hanno respirato le fibre di amianto presenti  nell'aria, sindaco che ha scritto una lettera alla regione chiedendo tra le altre cose che finalmente vengano stanziati i fondi per bonificare il territorio al più presto per evitare altre vittime.

 

I consiglieri di minoranza che hanno letto l'ordine del giorno e che sono intervenuti sul   problema amianto hanno praticamente parlato a poltrone vuote e a un paio di consiglieri che telefonavano e che disturbavano (tant'è che il consigliere relazionante ha dovuto riprendere più volte i suoi colleghi di maggioranza chiedendo loro di spegnere i cellulari).

 

Per non parlare del Presidente della regione Lombardia Formigoni.  organizza un consiglio regionale straordinario sull'amianto, è a conoscenza che tra il pubblico ci sono persone che anche per responsabilità di tutta la società così detta civile hanno avuto  un dolore terribile nelle loro famiglie e invece di rimanere anche solo per sensibilità verso queste persone o anche solo per rispetto nei confronti di un sindaco e quindi di un'istituzione del nostro stato senza nemmeno un cenno di saluto prende e se ne va.

 

Questo comportamento la dice lunga di quanto questi politici abbiano a cuore il problema dei morti sul lavoro e per il lavoro, e di quanto abbiano a cuore la salute dei cittadini.

Alla faccia del partito dell'amore, alla faccia della cristianità che sbandierano a destra e manca, l'importante è difendere i simboli , i crocefissi sui muri nei luoghi pubblici  ma di fronte ai morti, a chi è stato ucciso dall'ingordigia di persone senza scrupoli che nonostante sapessero che di amianto si poteva morire hanno taciuto per anni provocando una strage pari a quella di Bhopal in India, di fronte a tutto questo se ne infischiano e se ne vanno Quale ipocrisia!!!

 

Ho avuto come altri la sfortuna di vivere la terribile esperienza  di vedere mio padre ammalarsi e morire di mesotelioma pleurico e oggi mi sono sentita insultata da questo atteggiamento, mi sono sentita insultata da un'istituzione che invece dovrebbe essere il più vicino possibile alle persone che hanno sofferto e dimostrare nei fatti la solidarietà dovuta.

 

Lorena Tacco

 


A.I.E.A. Onlus

Associazione Italiana Esposti Amianto

&  
Ban Asbestos Network

Via dei Carracci, 2 – 20149 MILANO

Tel. 02 4984678 – Fax 02 48014680

e-mail: aiea.mi@libero.it

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COMUNICATO STAMPA  

AMIANTO: LA REGIONE LOMBARDIA

FINANZI LE BONIFICHE  

Dichiarazione di Fulvio Aurora, segretario della

Associazione Italiana Esposti Amianto-AIEA  

Si e' svolto oggi un Consiglio Regionale Straordinario della Lombardia sul tema della  presenza dell'amianto nella regione e delle sue conseguenze sulla salute della popolazione. 
La seduta è iniziata in ritardo, preceduta dall'intervento del Presidente della regione Roberto Formigoni, seguito dalle repliche dei consiglieri, sul caso dell'assessore  Pier Gianni Prosperini,  arrestato come noto l'altro ieri con vari capi di imputazione.

 
Va sottolineato che il Presidente è  stato presente per portare solidarietà  all'assessore arrestato, ma ha poi lasciato il consiglio senza mostrare grande interresse per il problema dell'amianto e delle sue conseguenze, che coinvolgono centinaia di vittime. Ultimo dato lombardo: solo per il mesotelioma della pleura, il bilancio dei decessi registrati nel 2007 è di ben 327 casi.

Occorre poi rilevare che, specie nei banchi della maggioranza, molti consiglieri erano assenti.  

Le conclusioni, votate con l'ordine del giorno che alleghiamo, sono state positive ma generiche. Per fare quanto previsto servono cospicui finanziamenti, e su questo punto decisivo manca una disposizione di merito. 

Va anche sottolineato criticamente quanto hanno affermato sia l'Assessore all'Ambiente Massimo Buscami, sia l'Assessore alla Sanità Luciano Bresciani.

L'amianto non può essere smaltito in siti concentrati in 2 province (Brescia e Cremona). La scelta dei siti deve vedere il coinvolgimento dei comuni e delle popolazioni interessate, mentre non può essere considerata tranquillizzante la rilevazione dei dati  che indicano una presenza di fibre di amianto al disotto del cosiddetto valore limite. In primo luogo perché per l'amianto non esistono valori limite che possano garantire la salute dei cittadini; poi, perché i complessi metodi di rilevazione  non esprimono necessariamente la realtà.  

Aiea nazionale Milano 

Milano, 18 Dicembre 2009  

Per informazioni : Fulvio aurora - Cell. 339.2516050

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3° NUMERO GIORNALE DEL COMITATO NOEXPO (download versione leggera)

Manifestazione a Villa San Giovanni contro il ponte di Messina:
un militante muore per il ritardo nei soccorsi, sospesa l'iniziativa per protesta





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sabato 19 dicembre 2009

FIRMA DAY per il moVimento a 5 stelle!

E'nato il MoVimento a Cinque Stelle in Lombardia!

Abbiamo il simbolo, abbiamo il programma (in evoluzione), abbiamo il candidato presidente, abbiamo i candidati in quasi tutte le province, a breve li avremo in tutte.

Oggi e domani ci saranno banchetti per le firme oltre che in brianza anche a Milano, Bergamo, Saronno, etc. ELENCO COMPLETO ED AGGIORNATO QUI

Trovate tutte le informazioni relative alla lista qui: http://lombardia5stelle.org.

Siamo anche su facebook con un gruppo dal titolo: "Movimento 5 Stelle Lombardia"

Chi siamo? Grillo sul suo sito ci definisce così: "Non si tratta più di resistere, resistere, resistere a qualcuno, ma di costruire, costruire, costruire. Cittadini, incensurati, giovani, preparati, non iscritti a nessun partito si presenteranno per il MoVimento a Cinque Stelle per le elezioni regionali in Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Campania. Sono informatici, studenti, professionisti che si sono messi l'elmetto. Hanno un programma, delle idee e molto coraggio."

Nella nostra provincia siamo pronti ma abbiamo bisogno del sostegno di tutti voi. Ci servono 2000 firme di cittadini brianzoli per presentarci alle elezioni regionali di marzo 2010. Dobbiamo raccogliere queste firme entro febbraio.

DOMENICA 20 DICEMBRE, DALLE 9 ALLE 19, TROVATE UN NOSTRO BANCHETTO DI RACCOLTA FIRME A:


BOVISIO MASCIAGO - PIAZZA SAN MARTINO (il posto è da confermare, comunque ci trovate nei pressi del mercatino di Natale)


MONZA - VIA ITALIA (centro storico, zona La Rinascente)

 

Possono firmare tutti i cittadini residenti in Provincia di Monza e Brianza, non solo i cittadini di Bovisio e Monza!

Qui trovate il nostro volantino: http://files.meetup.com/223002/Volantino_RaccoltaFirme_2.1generico.pdf

Vi aspettiamo! portate amici e parenti e fate girare la voce!

Grazie, a presto!

Gianmarco Corbetta
Movimento a Cinque Stelle - beppegrillo.it



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CONFESSO: ANCH'IO SONO UN MANDANTE MORALE!

giovedì 17 dicembre 2009

CLIMATE ACTION A MONZA - 17 dic h16

ACT FOR CLIMATE JUSTICE - 17 DICEMBRE h 16 - Sala Consiliare di via Grossi
 
comunicato stampa - 16/12/09
 
Aggiornamento: ieri pomeriggio siamo stati in sala consiliare della provincia di monza e brianza, o meglio nella sala affianco, dato che abbiamo appreso che mentre i consiglieri e la giunta stanno in una sala, il pubblico, i cittadini, debbono stare in una stanza apposita con schermo in cui vedere il consiglio. Ciò è dovuto a motivi di spazio, ma ciò già ci è parso un segnale della distanza che questa nuova istituzione vuole mantenere dagli elettori. Ci è stato assicurato che presto i consigli saranno in diretta sul portale della provincia. Ancora le tematiche ambientali non sono state toccate dalla nuova giunta, nonostante Copenhagen e nonostante la neonata provincia sia in una delle zone più inquinate d'europa e del mondo.
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Ci sembra opportuno domani 17 DICEMBRE, alle 16, nel proseguo del consiglio di ieri, presentarci per consegnare alcune richieste ai politici di tutte le fazioni, affinchè non solo si impegnino, ma prendano a partire dalle prime sedute del prossimo anno solare, dei provvedimenti concreti per ridurre le emissioni nocive. In primis si chiede di rivedere il piano provinciale rifiuti della provincia di milano che prevede l'ampliamento del forno inceneritore di desio e di riprogrammare il governo del territorio, favorendo il recupero di aree dismesse o degradate e la riqualificazione energetica dell'edificato esistente, senza consumo ulteriore di territorio, e di redarre un piano dei trasporti, che escluda inutili grandi opere viarie (pedemontana), per dirottare gli investimenti su ferro, mezzi pubblici metropolitani, favorendone l'uso combinato con la bici.
 
CITTADINI CONTRO IL RISCALDAMENTO GLOBALE di MONZA E BRIANZA
 

sabato 12 dicembre 2009

"THE NEXT": 10a Newsletter settimanale! (video, appuntamenti, news, petizioni, ...)

CIAO A TUTT*,
"THE NEXT", 10a Newsletter settimanale by DESIOZONE !

IN EVIDENZA:

NUOVA USCITA: "The NEXT - il prossimo" ANNO 3, NUMERO 4 - Speciale 5 Stelle (leggi la versione on-line)

Eventi per ricordare Piazza Fontana e corteo 12/12 h 15 Missori

13 DICEMBRE: EVENTO MATT in Villa Tittoni a Desio - inaugurazione mostra, musica, performance, associazioni

(anche "The Next" con il canale youtube "Vaffasiempre" aderisce al progetto di WEBtv territoriale)

3° NUMERO GIORNALE DEL COMITATO NOEXPO (download versione leggera)
MORTE DELL'ARIA: AVVISI DI GARANZIA PER FORMIGONI E MESTIZIA MORATTILA

ITALIA A RISCHIO BANCAROTTA: impazza tra i big dell'economia l'assicurazione per il default dello Stato!

LOTTERIA NUCLEARE: estratti i possibili siti per gli impianti!


PETIZIONI E VERTENZE IN CORSO:

VERTENZA NAZIONALE CIP6 - stop ai soldi all'incenerimento dalla bolletta -  VADEMECUM ADESIONI

(contatto per la provincia di Monza noinceneritoredesio@libero.it ; contatto per la provincia di Milano  donofrio.eleonora@gmail.com )
CYBERAZIONE GREENPEACE - Io la bolletta nucleare non la voglio!

ARTICOLI INTERESSANTI DALLA STAMPA E DAL WEB:
PROCESSI: ARRIVA LA MAFIA BREVE (da "la repubblica")
COSENTINO: l'aula impedisce l'arresto! (da ansa.it)
Novità: è arrivato "DESIOPOLIO", un gioco in scatola autoprodotto, per ora in edizione limitata, ispirato al celebre "Monopoli", che vi intrattenirà con "imprevisti" e "probabilità" divertenti, con nuove regole ed un tabellone ispirato alle brutture del nostro territorio. Per dicembre sarà pronto anche il "ROSIKO della Brianza". PRENOTALO SUBITO OPPURE PARTECIPA AI TORNEI CHE ORGANIZZEREMO PRESTO PER VINCERLO INSIEME AD ALTRI PREMI MANGERECCI E BEVERECCI ...

La newsletter Desiozone ed il progetto editoriale "The Next", blog (thenext-controinformation.blogspot.com) e cartaceo, sono curati dall'associazione LABoratorio Brianza senza fini di lucro.

venerdì 11 dicembre 2009

Eventi per ricordare Piazza Fontana nel 2009


Alcuni eventi per ricordare, a distanza di 40 anni, la strage di piazza Fontana ...





"Milano e la memoria"
Rassegna di reading, teatro, musica

12 dicembre 2009, ore 11
Biblioteca Nazionale Braidense 
Via Brera 28, Milano 
Ingresso gratuito

12 dicembre 1969
Piazza Fontana, il giorno dell'innocenza perduta
Daniele Biacchessi (voce narrante)
Michele Fusiello (sassofoni)
Alessandro Sesana (computer ed effetti)

"Da Piazza Fontana a Giorgio Ambrosoli, dalla morte "anarchica" di Fausto e Iaio a Piazza della Loggia, Daniele Biacchessi racconta misteri, omicidi e stragi in un'Italia che sembra ormai vivere in una perenne ri(e)mozione forzata. Con la voce e la potenza di uno scrittore che è l'unico erede della narrativa civile di Pier Paolo Pasolini. Gian Paolo Serino, La Repubblica.
" Non gli servono effetti speciali. Bastano la sua voce e la volonterosa musica di un paio di amici. Perché è la storia d'Italia, quella più fosca, più scomoda, più vergognosa, ad accapponare la pelle del pubblico". Bruno Ventavola, La Stampa.
"Le  pièce teatrali d'impegno civile di Biacchessi vorrebbero essere un contributo a scostare le ante del Paese da quel muro che ne impedisce l'apertura «perché - riflette l'autore - una società che non può fare i conti col passato, non comprende il proprio presente e non può progettare il futuro." Lionello Mancini, Il Sole 24ore
Dodici dicembre 1969, mancano tredici giorni a Natale.  È quasi sera ma Milano è illuminata a giorno.I grandi magazzini sono sfavillanti. Le compere e gli acquisti.Le luminarie addobbano il centro.  Migliaia di persone stipate in pochi metri tra corso Vittorio Emanuele, piazza Duomo e piazza San Babila vanno su e giù, osservano le vetrine.
Ci sono gli zampognari e i venditori di caldarroste. Ai bar del Barba e Haiti servono espressi in continuazione, cinquanta lire a tazza.
La gente transita nei pressi del Teatro alla Scala. Quella sera rappresentano Il barbiere di Siviglia. C'è ressa davanti al Rivoli per Un uomo da marciapiede e all'Excelsior per Nell'anno del Signore.  Il freddo entra nelle ossa. Tutti noi italiani ci sentiamo felici, immortali, allegri, innocenti.A un tratto un forte e dirompente boato rompe quella strana ubriacatura invernale. Giunge dalla Banca Nazionale dell'Agricoltura di piazza Fontana. Diciassette morti, ottantotto feriti. Alle 16.37 siamo già vecchi.

Come è andata a finire?
Trenta giugno 2001, Corte d'Assise di Milano. Delfo Zorzi, Carlo Maria Maggi, Giancarlo Rognoni condannati all'ergastolo. Tre anni a Stefano Tringali, militante di Ordine nuovo, per favoreggiamento nei confronti di Zorzi. Non luogo a procedere perCarlo Digilio.

Dodici marzo 2004.La Corte d'Assise di Appello di Milano assolve Delfo Zorzi e Carlo Maria Maggi per insufficienza di prove, Giancarlo Rognoni per non aver commesso il fatto, e riduce da tre anni a uno la pena per Stefano Tringali con la sospensione condizionale e la non menzione della condanna.

Tre maggio 2005, il processo si chiude in Cassazione con la conferma delle assoluzioni degli imputati e l'obbligo, da parte dei parenti delle vittime, del pagamento delle spese processuali.I giudici compiono un vero capolavoro.
Ma resta una verità storica anche dalle sentenze di assoluzione.
Le responsabilità di Franco Freda e Giovanni Ventura, ritenuti anche dalla Corte di Cassazione tra gli esecutori della strage di piazza Fontana, anche se non più giudicabili dopo l'assoluzione definitiva nel gennaio del 1987

Altre informazioni su:
www.braidense.it
www.retedigreen.com

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Inoltre...

Dal 10 al 24 dicembre 2009

Piazza Fontana 40 anni dopo: per non dimenticare

Per il ciclo "Domani avvenne" , mostre documentarie di notizie, fatti, cronache eventi del passato attraverso la stampa periodica e i media dell'epoca , la Biblioteca Nazionale Braidense presenta
Piazza Fontana 40 anni dopo : per non dimenticare .
Percorso tra giornali , settimanali, riviste e trasmissioni RAI sul tragico evento che aprì una drammatica stagione della nostra recente storia

Biblioteca Nazionale Braidense (via Brera 28, Milano)
Sala Maria Teresa





Sabato 12 dicembre 2009, ore 15

"Primo corteo per ricordare la strage di piazza Fontana"

da Piazza Missori



Piazza Fontana 40 anni dopo. La rete "Partigiani in ogni quartiere" nelle scuole per non dimenticare e denunciare.
E' partito da due settimane il ciclo di interventi, in più di 15 scuole superiori di Milano e provincia, che la rete "Partigiani in ogni quartiere" ha organizzato in occasione del 40° anniversario della strage di Piazza Fontana. Esperti e testimoni di quegli anni, supportati da uno spettacolo del CTAS, ricostruiscono, davanti a tantissimi studenti la strage di Stato e la "strategia della tensione", imputabili ormai senza dubbi e reticenze, grazie ad un'enorme mole di documenti, agli ambienti di estrema destra di allora, manovrati da parti di apparati dello stato.
Gli incontri sono anche un' occasione per sottolineare e denunciare l'emergere di fenomeni razzisti, xenofobi e neofascisti nell'Italia di oggi. Dalla sua nascita, alcuni anni fa,"Partigiani in ogni quartiere" continua quindi a rinnovare i valori dell'antifascismo e dell'antirazzismo, nelle scuole, nei quartieri, nella metropoli, certi
che non si possa comprendere la pericolosa deriva dell'Italia di oggi senza memoria. Il percorso della rete si concluderà con due appuntamenti: sabato 12 dicembre, con la partecipazione al corteo cittadino di Piazza Missori alle ore 15 e domenica 13 dicembre, ore 20.30, al Teatro della cooperativa, con il concerto degli Yu Kung,
riunitisi proprio per questa occasione.


Partigiani in ogni quartiere


Altre informazioni:
poq.noblogs.org
poq@inventati.org

Sabato 12 dicembre 2009, ore 15

"Secondo corteo per ricordare la strage di piazza Fontana"

da Piazza della Scala a Piazza Fontana



ore 15.00 Concentramento in Piazza della Scala


ore 15.30 Partenza del corteo per Piazza Fontana


ore 16.37 Piazza Fontana: Deposizione corone e discorsi - "La città si ferma e ascolta"


Altre informazioni su:
anpibarona.blogspot.com

Sabato 12 dicembre 2009, ore 21

1969-2009 DOPO 40 ANNI NON DIMENTICHIAMO

LA VERITÀ DELLA MEMORIA STORICA
PIAZZA FONTANA STRAGE DI STATO
PINELLI ASSASSINATO VALPREDA INNOCENTE


al Leoncavallo spa (Milano, via Watteau 7. Zona Greco)


Partecipano:


FRANCESCO BARILLI E MATTEO FENOGLIO (AUTORI DEL LIBRO A FUMETTI "PIAZZA FONTANA" ED BECCO GIALLO)


PIERO SCARAMUCCI (COAUTORE DEL LIBRO "UNA STORIA QUASI SOLTANTO MIA" ED FELTRINELLI)


ROBERTO GARGAMELLI (AMICO E COMPAGNO DI VALPREDA)


MAURO DECORTES (CIRCOLO ANARCHICO PONTE DELLA GHISOLFA)


SAVERIO FERRARI (OSSERVATORIO DEMOCRATICO SULLE NUOVE DESTRE)


INTERVENTI E FILMATI DI DARIO FO, LUCARELLI, PAOLO ROSSI, MONI OVADIA, LELLA COSTA, LICIA PINELLI, LELLO VALITUTTI, SABINA GUZZANTI, ASCANIO CELESTINI, VALERIA FERRARIO, PATRIZIO ESPOSITO


PROIEZIONE DELLA INEDITA E RECENTISSIMA INTERVISTA AL GENERALE MALETTI DIRIGENTE DEI SERVIZI SEGRETI ALL'EPOCA DI PIAZZA FONTANA REALIZZATA A.SCERESINI, M.E. SCANDAGLIATO, N.PALMA PRODOTTO DA MIRCINEMATOGRAFICA FRANCESCO VIRGA E GIANFILIPPO PEDOTE


A CURA DEL CIRCOLO ANARCHICO PONTE DELLA GHISOLFA


Altre informazioni su:
www.leoncavallo.org

Sabato 12 dicembre 2009


Produzione Teatro Officina


PIAZZA FONTANA E DINTORNI
Serata sulla strage di Piazza Fontana


con la Compagnia del Teatro Officina


regia di Massimo de Vita


Al Teatro Officina (via Sant'Erlembaldo 2, MILANO. MM1 fermata Gorla)


Altre informazioni su: www.teatroofficina.it
tel. 02/2553200

e-mail: info@teatroofficina.it

Dall' 11 al 13 Dicembre 2009

Utopia
Spettacolo: QUEL CHE E' STATO E' STATO

ispirato alla tragedia di Piazza Fontana e all'anarchico Pietro Valpreda


progetto drammaturgico Giulia Telli
con Marco Bestetti
collaborazione artistica Monica Vignetti
regia di Giulia Telli


Altri luoghi


La drammaturgia di questo spettacolo nasce dall'incontro fortuito dell'autrice con l'intervista* rilasciata dalla signora Rachele Torri, zia di Valpreda, e con le memorie di Pietro Valpreda raccolte nel suo diario scritto dal carcere**.
Lo spettacolo è ispirato alla strage di Piazza Fontana avvenuta nel 1969 e alla vicenda personale di uno dei suoi protagonisti: l'anarchico Pietro Valpreda.


Sulla scena è seduto Valpreda, appena rientrato dal funerale dell'anziana zia Rachele Torri.
Attraverso ritagli di giornale, foto e vestiti trovati inaspettatamente nella vecchia cappelliera della zia, Valpreda rivive in un lungo flashback i funerali delle vittime della strage, la morte dell'anarchico Pinelli, la sua complicata vicenda giudiziaria e le notti senza fine dei tre anni di segregazione.
Una successione di immagini, voci e suoni si affastellano nella sua mente in un'atmosfera onirica sospesa tra l'incubo presente e il ricordo ancora vivido e pulsante di quel che è stato.
L'intento della regista è stato quello di rappresentare il dramma umano prima che politico di chi, come afferma zia Rachele, "Un giorno, per volere del potere, si ritrova una Strage di Piazza Fontana sulle spalle".


*L'intervista è raccolta nel testo di Marco Fini e Corrado Stajano "La forza della democrazia. Strategia della tensione in Italia 1969-1976"
** "E' lui! Diario dalla galera". 


all'Argomm Teatro (Milano, Via Graziano Imperatore, 40. Zona Niguarda)


Altre informazioni su: www.argommteatro.it


Ingresso: euro 10,00 - ridotto euro 8,00
Ore 21,00 giorni feriali
Ore 16,00 domenica e festivi

Dall'11 al 20 dicembre 2009

Teatro - Le infinite storie

contributi: Alessandro Bertante, Gianni Cervetti, Piero Colaprico, Eugenio Finardi, Letizia Russo - progetto: Paolo Trotti, Roberto Rampi, Marta Galli, Stefano Annoni - regia: Paolo Trotti - con: Stefano Annoni, Chiara Verzola
produzione: ArteVOX

"Parlo di una coppia di amanti che si incontrano sulle scale, attaccati a una saracinesca, / sospesi sopra Milano tra le gambe di quella madonna dorata che tanto piccola non è. / Parlo di quelli che restano. Dei sopravvissuti. Delle famiglie. / Parlo di Milano. Della sua ferita che non ha sutura. Parlo della Piazza rimasta lì con un buco nel fianco coperto dalle lenzuola. / Parlo. (…)"
(Un estratto del testo dello spettacolo)

Sala La Cavallerizza | martedì sabato 21.00 - domenica 17.00 - lunedì riposo
Biglietti: intero €12 - ridotto €9

al Teatro Litta (corso Magenta 24, Milano. Fermata metrò Cadorna)

http://www.teatrolitta.it





Martedì 15 dicembre 2009 - ore 20.45 - al Teatro della Cooperativa

Circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa, in collaborazione con Teatro della Cooperativa

1969/2009 Giuseppe Pinelli e Pietro Valpreda:
NOI NON DIMENTICHIAMO


1969/2009 A quarant'anni dalla strage di Piazza Fontana, ricordando Giuseppe Pinelli nel giorno del suo assassinio e l'ingiusta incarcerazione di Pietro Valpreda

CIRCOLO ANARCHICO PONTE DELLA GHISOLFA
in collaborazione con TEATRO DELLA COOPERATIVA
con la partecipazione di MASSIMO VARENGO (F.A.I. - Federazione Anarchica Italiana - Milano)
Cascina autogestita TORCHIERA SENZ'ACQUA


con
PAOLO ROSSI
RENATO SARTI

e LABORATORIO TEATRO BARAONDA (Diego Palladino e Roberto Sau)

musiche dal vivo
GAETANO LIGUORI

interventi LUCA BONESCHI, GIGI MARIANI (avvocati di Valpreda ) MAURO DE CORTES (Circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa) SAVERIO FERRARI (Osservatorio Democratico sulle nuove destre) LELLO VALITUTTI (anarchico presente nella Questura di Milano al momento della morte di Giuseppe Pinelli)

Ingresso libero con sottoscrizione

http://teatrodellacooperativa.blogspot.com
www.teatrodellacooperativa.it
Via Hermada 8, Milano – tel. 02.64749997

Ufficio Stampa: Maurizia Leonelli – 347.5544357 –
stampa@teatrodellacooperativa.it