Due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, ma sulla prima ho ancora qualche dubbio.

Sito denuclearizzato

MOVIMENTO A 5 STELLE

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Ambiente

Maurizio Pallante
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Acqua

Riccardo Petrella
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Sviluppo

Matteo Incerti
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Connettività

Maurizio Gotta
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Trasporti

Beppe Grillo


venerdì 26 dicembre 2008

PEDEMONTANA: MANICO D'OMBRELLO? A CHI RESTITUIRESTI L'ARNESE IN CULO?


Finalmente si può tornare a scegliere la preferenza ... a chi restituiresti l'aggeggio tra le chiappe in una rosa di nomi di nostri dipendenti politici politici responsabili dell'inutile ma assai lucroso stupro del Territorio?
CLICCA QUI ... vota e diffondi l'iniziativa!
CLICCA PER INGRANDIRE L'IMMAGINE

CAMPAGNA NAZIONALE: STOP AL CONSUMO DEL SUOLO

SEI UNA/UN CITTADINA/O, ASSOCIAZIONE, LISTA, MOVIMENTO, etc ... CHE HA INTERESSE HA SALVARE DALLA DEVASTAZIONE IL PROPRIO TERRITORIO: ADERISCI ALLA CAMPAGNA NAZIONALE PER LA COSTITUZIONE DI UN MOVIMENTO D'OPINIONE CONTRO IL CONSUMO DEL SUOLO!

domenica 21 dicembre 2008

IL COMITATO NO INC DESIO SU TELEREPORTER

Mirko del comitato NO INC ha partecipato ad un confronto su Telereporter con un consigliere provinciale del PD a seguito dell'aprovazione del piano provinciale rifiuti ... BUONA VISIONE!
1a parte
2a parte
3a parte
4a parte

giovedì 18 dicembre 2008

W il latte crudo - M...a le campagne denigratorie!

Consorzio Tutela Latte Crudo (*)
Via J.F. Kennedy, 30 - 26013 Crema CR
tel. 0373.897011 - fax 0373.81582
Codice Fiscale 91027060192 - www.consorziotutelalattecrudo.it e-mail : info@aral.lom.it

COMUNICATO STAMPA
A SEGUITO RIUNIONE CONSORZIO DI TUTELA LATTE CRUDO

Crema 15/12/08
Confortati dalle numerose testimonianze ricevute dai consumatori che ogni giorno continuano a prediligere il latte crudo, malgrado la campagna denigratoria in atto, si ribadisce che ad oggi non risulta un solo caso provato di infezione causata dal consumo di latte crudo acquistato presso distributori automatici, come dimostrano le migliaia di analisi effettuate dal Servizio Sanitario pubblico.
E’ nostra fondata convinzione che, non il latte, ma gli agricoltori con la vendita diretta dei loro prodotti ai consumatori sono potenzialmente pericolosi per gli interessi dei grandi gruppi economici, in quanto vera alternativa al loro monopolio.
Pertanto saranno attuate le seguenti iniziative:
1. ricorso al TAR del Lazio al fine di annullare l’Ordinanza del 10/12/08 che impone il consumo solo dopo bollitura
2. proposta "Latte crudo day" per il 24/12/08 in cui sarà distribuito gratuitamente il latte crudo in tutti i 1.100 punti vendita , come gesto di ringraziamento per i numerosissimi attestai di solidarietà da parte dei cittadini
3. richiesta urgente d’incontro con il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia, preannunciando un Assemblea generale dei produttori di latte crudo a Treviso (zona Refrontolo) per il giorno 30/12/2008.
La verità è dalla nostra parte. Chi beve latte crudo campa cent’anni, riducendo gli sprechi e salvaguardando l’ambiente.

(*) Per volontà degli Allevatori che hanno avviato l’attività di vendita diretta al consumatore di latte crudo delle proprie stalle, il 24 febbraio 2006, si è costituito il Consorzio Volontario denominato “Consorzio tutela latte crudo”, con sede legale in Crema (CR), via J.F. Kennedy, 30.
Presidente del Consorzio è il Sig. Emilio Paleari Henssler, Vice Presidenti sono: Sig. William Donini e Sig. Alex Sassella.
Possono aderire al Consorzio tutti gli Allevatori italiani che vendono latte crudo direttamente al consumatore.
Il Consorzio non ha scopo di lucro e si propone:
La promozione e la realizzazione di iniziative intese a valorizzare, tutelare e diffondere la vendita del latte crudo, promuovendo ogni iniziativa intesa a salvaguardarne le caratteristiche peculiari da ogni abuso, concorrenza sleale e contraffazione;
La promozione e la realizzazione di attività di ricerca, assistenza, vigilanza nei confronti dei consorziati.
--------------------------
ADERISCI ALLA PETIZIONE
E’ in atto un violento ed ingiustificato attacco denigratorio contro la vendita diretta del latte crudo.

OBBEDISCO!

- Invitiamo a consumare il latte crudo previa bollitura -

Questo dopo ben quattro anni, in cui centinaia di migliaia di cittadini, ogni giorno hanno acquistato il latte crudo presso i distributori self service, senza che vi sia stato un solo caso provato di infezione causato dal nostro latte ( Voi tutti ne siete testimoni ) come dimostrano le migliaia di analisi effettuate dal Servizio Sanitario Pubblico.

La verità è che stiamo dando fastidio a qualcuno che vuole farci chiudere. La vendita diretta è l’alternativa concreta alla bieca globalizzazione dei mercati;

Noi abbiamo a cuore la salute delle persone!

Aiutateci a difendere un modo di vendita trasparente, controllabile, che permette ai consumatori di avere il miglior prodotto ad un prezzo onesto, riducendo gli sprechi e salvaguardando l’ambiente.

Sottoscrivi la petizione al Ministro ZAIA e al sottosegretario MARTINI NO alla chiusura preventiva dei distributori di latte crudo andando a questo link:http://www.ipetitions.com/petition/consorziotutelalattecrudo/index.html

Se vuoi divulgare la petizione, scarica qui la scheda per la raccolta firme in formato excel, che potrai inviarci via fax al numero 0373.81582
Il Ministero della Salute, Sottosegretario Martini, annuncia: "la possibilità di emanare un'ordinanza per sospendere la distribuzione di latte crudo fino a quando non ci sarà un adeguamento dell' informazione per la salute nella quale sia chiaro che il latte crudo va consumato solo dopo la bollitura".

LINK UTILI
www.aral.lom.it
www.milkmaps.com
www.vivilafattoria.it
www.buonalombardia.it
www.regione.lombardia.it

Gomorra in Brianza + Omicidio a Lecco

Gomorra in Brianza. A che punto sono le indagini.

Scioccante video di RaiNews 24
http://tinyurl.com/5wqts7
L'inchiesta di Diario
http://tinyurl.com/6j6hwf

Omicidio a Lecco

Michele Zito, l'artefice del
controverso omicidio avvenuto a Lecco il 21 novembre, dopo due
settimane di latitanza passate in calabria si è consegnato alla
polizia. Si scioglie così un caso che in città aveva scosso non poco
l'opinione pubblica locale, riaccendendo l'allarme dell'infiltrazione
mafiosa. Una preoccupazione per nulla smentita dall'identità della
vittima, Francesco Poerio, già noto alle forze dell'ordine come
associato alla 'ndrina dei coco-trovato. Proprio questo legame ha
indotto gli inquirenti a pensare ad un regolamento di conti tra cosche
della malavita locale. Pista che è stata poi smetita dalle indagini
svolte sull'omicida, che in seguito ad accertamenti è risultato essere
a sua volta una vittima del racket delle estorsioni. l'eclatante gesto
di Zito, avvenuto nel centro città, è quindi frutto delle continue
pressioni esercitate dallo stesso poerio per conto del clan
d'appartenenza. Un fatto di cronaca che getta forti preoccupazioni
sull'espansione della 'ndrangheta nel profondo nord e che si allarga e
si insidia in un tessuto economico considerato trainante non solo per
l'economia locale, ma anche per quella nazionale. Non possiamo,
inoltre, evitare di pensare quanto queste attività illecite si pongano
come ostacolo alla crescita economica delle piccole medie imprese,
sopprattutto a fronte del prolungamento del periodo di recessione. Si
provi a pensare alla possibilità di aiuti statali, come possono questi
avere gli effetti sperati sulla ripresa, se, oltre alla tassazione
fiscale ordinaria, le imprese sono costrette a pagare il pizzo? Questa
domanda dovrebbe essere presa seriamente in considerazione dalle
istituzioni. Una miopia a riguardo potrebbe vanificare gli sforzi alla
crescita economica a danno di tutti noi. La questione meridionale è più
di un avvertimento a riguardo. Un passo in tal senso potrebbe essere
fatto vigilando con cura sugli appalti expò, permettendo alla parte
sana delle imprese una boccata di ossigeno a fronte dei tempi duri che
ci aspettano.

Filippo Basile.

Centrali turbogas ad Aprilia e repressione + Ecomostro militare a Niscemi

Qui di seguito due situazioni molto gravi che se saranno relaizzate comprometteranno l'Ambiente e la Salute di chi vi abita e che hanno già compromesso la democrazia ...

APRILIA
No turbogas occupano i terreni per pochi minuti, 300 denunciati

Erano cinquemila i manifestanti che domenica scorsa ad Aprilia, in provincia di Latina, hanno rioccupato simbolicamente per qualche minuto i terreni che dovranno ospitare la centrale turbogas della Sorgenia. Tante famiglie con bambini, partite in mattinata dal centro della città, hanno accompagnato i ragazzi della rete territoriale creata per contrastare un impianto fortemente voluto dal gruppo De Benedetti. A differenza delle tante altre manifestazioni che si sono tenute prima dello sgombero del presidio, avvenuto lo scorso ottobre, questa volta le forze dell'ordine hanno proceduto ad identificare più di 300 persone, accusandole di violenza privata, danneggiamento (la rottura della recinzione) e violazione di proprietà privata. Le denunce riguardano anche l'occupazione della strada statale Pontina. Un segnale che sta preoccupando il movimento No turbogas, che si è sempre contraddistinto per le azioni pacifiche. La rete cittadina di Aprilia - secondo la questura di Latina - è già stata denunciata per l'occupazione del sito della Sorgenia e la procura della repubblica dovrà decidere nei prossimi mesi sull'eventuale richiesta di rinvio a giudizio. La proprietà di Sorgenia non si tocca, le ruspe e gli operai venuti dal sud potranno lavorare protetti dalle forze dell'ordine, alzando i camini della megacentrale, giudicata da tanti esperti inutile e pericolosa.
L'intera provincia di Latina sta vivendo una crisi industriale e di vocazione, rischiando di divenire una sorta di territorio di serie B nel Lazio, dove affiancare alle tante industrie inquinanti già presenti impianti di produzione di energia per il mercato nazionale, nuove discariche ed inceneritori. Trasformare la piana della bonifica in una terra di veleni sembra essere il piano degli amministratori di centrodestra del sud del Lazio, pronti però ad allearsi con qualsiasi gruppo industriale al momento del bisogno.
Nel caso della turbogas progettata da Sorgenia l'impatto ambientale - ricostruito dalla rete di Aprilia - è terrificante: più di 16 milioni di quintali di CO2 all'anno, 450 quintali di particolato e un beneficio per la città pari sostanzialmente a zero. Un pezzo di quell'Italia inquinante sgradita in Europa.
Dal 2002 sono state autorizzate in Italia 45 centrali con tecnologia turbogas. Un affare voluto dai principali produttori di energia italiani quali Enel, Sorgenia, Edison, Acea Electrabel, E.on, Eni ed Endesa. A queste negli ultimi anni si sono aggiunte altre 73 nuove richieste di centrali elettriche, di cui nove nel Lazio. I veri investimenti puntano decisamente verso le tecnologie sporche, preferendo non scommettere sul risparmio energetico.
I cittadini di Aprilia, che avevano vinto una prima battaglia legale davanti al Tar, revocata poi dal Consiglio di stato, dopo lo sgombero del presidio e la recinzione del terreno, non si sono arresi di fronte all'accelerazione imposta da Sorgenia. Hanno chiesto un incontro con il ministro per le attività produttive e soprattutto stanno preparando nuovi studi per cercare di bloccare l'inizio del cantiere. Il punto fondamentale - spiega la rete No turbogas - è evitare il dato di fatto, le forzature da parte dei costruttori della centrale. Il comune di Aprilia e la rete cittadina hanno infatti presentato una richiesta di sospensiva dei lavori davanti al Tar e chiedono che le opere non partano fino alla decisione dei giudici amministrativi.
La manifestazione di domenica dimostra poi che lo sgombero e le denunce non hanno bloccato la mobilitazione della città. Di certo contano più la salute e il futuro dei figli.



ECOMOSTRO A NISCEMI (MUOS)

Con riferimento ai lavori (già avviati) per l'installazione del nuovo sistema MUOS della Marina Militare degli Stati Uniti d'America presso l'attuale base trasmissioni radar di contrada Ulmo, intendiamo, a nome di tutti i cittadini di Niscemi, ribadirne la pericolosità ambientale e militare.


In particolare:
È scientificamente provato l'impatto biologico delle radiazioni elettromagnetiche emesse da installazioni trasmittenti per le telecomunicazioni di tipo civile (radio, radar aeroportuali, ripetitori cellulari, ecc), ed a tal proposito esistono delle prescrizioni dell'OMS (organizzazione mondiale della sanità) circa le azioni precauzionali da attuare per una gestione degli apparati nel rispetto dei livelli massimi di tollerabilità nell'unità di tempo (TLV). La bibliografia in materia, non definisce limiti temporali circa la manifestazione delle influenze di tali onde sull'organismo umano; è normale che mutazioni genetiche e leucemie si manifestino solo dopo decenni, od addirittura solo ai naturali discendenti delle persone oggi esposte. Ovviamente, nulla è dato sapere a riguardo delle onde elettromagnetiche delle installazioni militari, caratterizzate da frequenze UHF e VHF (Ultra High Frequency e Very High Frequency), in alcuni casi simili a quelle emesse da un comune forno a microonde, ma con potenze mostruose che vanno dai 400.000W continui ai 2.000.000W di picco. È di pubblico dominio uno studio effettuato da due famosi oncologi americani sulla popolazione vicina ad una installazione simile, che ha evidenziato numerosi casi di leucemia infantile. Da informazioni accessibili a chiunque, scaturisce poi l'evidenza che, tutte le installazioni di telecomunicazioni militari sul territorio degli Stati Uniti, sono ubicate in zone desertiche lontane dalla popolazione……. A Niscemi solo 2 o 3 Km.
Riteniamo imperativo che siano rese pubbliche le modalità di VIA (verifica impatto ambientale) che hanno portato le autorità competenti al rilascio dell'autorizzazione all'inizio della costruzione del nuovo sistema MUOS, che sarà caratterizzato da antenne paraboliche direzionali di dimensioni imponenti con potenze di milioni di Watt, le quali, sebbene si suppone, non saranno mai puntate verso l'abitato, hanno il potenziale di cuocere in volo un intero stormo di uccelli che si trovasse casualmente ad attraversare il raggio di radiazioni elettromagnetiche emesso.
Riteniamo doveroso che ogni cittadino, di qualunque estrazione sociale, sia messo a conoscenza del livello delle radiazioni elettromagnetiche che, emesse sin dal 2001 dalle antenne (omnidirezionali) dell'attuale installazione, sono state assorbite da tutta la cittadinanza. Come è noto le onde elettromagnetiche, invisibili, incolori, inodori, attraversano le pareti delle abitazioni, e anche durante il sonno penetrano anche la cute e vengono assorbite direttamente dagli organi interni e da tutte le cellule dell'organismo.
Riteniamo che questa condanna a morte, decisa da amministratori miopi, disinformati e leggeri (tanto da mettere a rischio anche la loro di famiglia), per gli innocenti ed ignari abitanti di Niscemi sia inammissibile e vada rigettata con forza. I figli dei niscemesi, che rappresentano il futuro, hanno diritto di potersi aspettare una speranza di vita adeguata ai tempi. Non sarà possibile costringere gli USA a dismettere questo mostro una volta a regime, anche in presenza di evidenti motivi. L'unica occasione che i niscemesi hanno ora, è quella di combattere, subito, per evitare il potenziamento della base attuale, per poi riservarsi, a valle delle indagini ambientali, di tornare a lottare per la dismissione dell'attuale impianto.
Riteniamo emblematico che oggi ai bordi della recinzione della base Ulmo, sono presenti dei cartelli di divieto di raccolta di terra, sassi, piante……. PERCHE' ????

Il comitato per la verità, sicuro di incarnare la volontà di tutti i cittadini di Niscemi richiede formalmente al Sig. Sindaco, al Consiglio Comunale e Provinciale, all'Assessorato al Territorio ed Ambiente, di voler convocare immediatamente il Consiglio Comunale e Provinciale per attivare da subito le interrogazioni ministeriali del caso, e monitorarne e sollecitarne in modo estremamente serio gli esiti, con l'obiettivo di fermare immediatamente i lavori, che pare vengano svolti prevalentemente nelle ore notturne… PERCHE' ??

Volendo lasciare agli organi competenti la ricerca delle responsabilità civili e penali di questo scempio biologico, chiediamo con forza agli amministratori suddetti, di stanziare immediatamente i fondi necessaria a commissionare, ad una società specializzata e qualificata, una indagine ambientale di parte, seria, eventualmente parallela a quella di ARPA, e mirata a quantificare ed analizzare in modo trasparente, insieme a CNR, luminari ed Università:

il livello di radiazioni ettromagnetiche emesse dall'attuale installazione;
il tasso di inquinamento dell'aria, dell'acqua e del suolo, derivato dalla combustione delle centinaia di tonnellate di gasolio consumato per energizzare il sistema attuale. Da questo si potrà stimare l'impatto ambientale futuro (con il MUOS a regime);
il livello di eventuale radioattività presente nei dintorni della zona militare. Si può facilmente verificare che la vegetazione all'interno del recinto è morfologicamente diversa a quella che caratterizza tutta la zona circostante.
il fattore di rischio reale, legato anche ad altre concause, di contrarre tumori e mutazioni genetiche, che potenzialmente possono manifestarsi anche a distanza di molti anni, e che probabilmente sono già presenti nella popolazione sebbene ancora latenti.

Invitiamo tutte le associazioni ed i cittadini (illuminati e non) a documentarsi seriamente sulla questione ULMO, in modo che si alzi il livello di consapevolezza dei pericoli ai quali qualcuno ci sta esponendo e si eviti, nel modo più assoluto l'atavico atteggiamento di vittimismo inerme che caratterizza da sempre le popolazioni del sud. (Basta andare su Google e ricercare MUOS+NISCEMI, INFLUENZE BIOLOGICHE+RADIAZIONI ELETTROMAGNETICHE, IMPATTO AMBIENTALE RADAR MILITARI).

Questo problema, pur invisibile, è migliaia di volte più grave di quelli (visti sui telegiornali) per i quali le popolazioni di altre regioni Italiane sono scese sul piede di guerra "scomodando" pesantemente i vertici dello stato.

Niscemesi……… svegliatevi !!!!!!!!!!
l'inquinamento non è solo quello che vista ed olfatto riescono a percepire.

Il Comitato per la Verità e la Giustizia Sociale e " Uniti per Niscemi "

Niscemi, li 16.12.2008

CAMPAGNA NAZIONALE STOP AL CONSUMO DI TERRITORIO + DOCUMENTI PGT DESIO

a questi due link trovate con tutto il materiale sul Piano del Goveno del Territorio (PGT) di Desio:
- per la consultazione on line del Pgt adottato: http://pgt.alternativaverde.it/DOCUMENTIPGT.html
- home page del sito in fase di allestimento del COMITATO PER IL REFERENDUM: http://pgt.alternativaverde.it/index.html

ma anche per questa battaglia non siamo soli lo scempio della cementificazione spregiudicata si sta purtroppo verificando in tutto il NON+BEL PAESE e dalle nostre parte sta subendo l'accelerazione-moltiplicazione a causa di expo

FARE GIRARE PER TUTTA LA PENISOLA
STOP AL CONSUMO DI TERRITORIO


Movimento di opinione per la difesa del diritto al territorio non cementificato
CAMPAGNA NAZIONALE

L'Italia è un paese meraviglioso. Ricco di storia, arte, cultura, gusto, paesaggio.
Ma ha una malattia molto grave: il consumo di territorio.
Un cancro che avanza ogni giorno, al ritmo di quasi 250 mila ettari all'anno.
Dal 1950 ad oggi, un'area grande quanto tutto il nord Italia è stata seppellita sotto il cemento.
Il limite di non ritorno, superato il quale l'ecosistema Italia non è più in grado di autoriprodursi è sempre più vicino. Ma nessuno se ne cura.
Fertili pianure agricole, romantiche coste marine, affascinanti pendenze montane e armoniose curve collinari, sono quotidianamente sottoposte alla minaccia, all'attacco e all'invasione di betoniere, trivelle, ruspe e mostri di asfalto.
Non vi è angolo d'Italia in cui non vi sia almeno un progetto a base di gettate di cemento: piani urbanistici e speculazioni edilizie, residenziali e industriali; insediamenti commerciali e logistici; grandi opere autostradali e ferroviarie; porti e aeroporti, turistici, civili e militari.
Non si può andare avanti così! La natura, la terra, l'acqua non sono risorse infinite.
Il paese è al dissesto idrogeologico, il patrimonio paesaggistico e artistico rischia di essere irreversibilmente compromesso, l'agricoltura scivola verso un impoverimento senza ritorno, le identità culturali e le peculiarità di ciascun territorio e di ogni città, sembrano destinate a confluire in un unico, uniforme e grigio contenitore indistinto.
La Terra d'Italia che ci accingiamo a consegnare alle prossime generazioni è malata.
Curiamola!
STOP AL CONSUMO DI TERRITORIO
Aderisci alla campagna nazionale:
altritalialtromondo@gmail.com

campagna promossa da

AltritAsti, Gruppo P.E.A.C.E. Pace, Economie Alternative, Consumi Etici
www.altritasti.it

AltrItalialtroMondo, il blog del sindaco di Cassinetta di Lugagnano
http://domenicofiniguerra.wordpress.com

Cibernetica Sociale Italia
www.ciberneticasociale.org

Eddyburg, Urbanistica, politica, società
eddyburg.it

Movimento per la Decrescita Felice
www.decrescitafelice.it

giovedì 27 novembre 2008

30 NOVEMBRE h 14:30 in PIAZZA a DESIO ... VERSO L'INCENERITORE? NO GRAZIE!



CLICCA SULL'IMMAGINEPER INGRANDIRLA

PRESIDIO PETIZIONE AUMENTO ORARI BIBLIOTECA ... ASPETTANDO DELL'UTRI




CLICCA SULL'IMMAGINE PER INGRANDIRLA














Per la "festa" ci vuole l'invito personale ... e quale invito migliore di questo volantino ... atendiamo adesioni ... a presto!

lunedì 24 novembre 2008

INCONTRO NO INC DESIO 26/11: PROGRAMMA DEFINITIVO!



CLICCA SULL'IMMAGINE PER INGRANDIRLA

venerdì 14 novembre 2008

Se tutti i blogger del mondo si dessero la mano...



(leggi il post di Beppe Grillo)


PARTECIPATE E DIFFONDETE L'INIZIATIVA CONTRO LA LEVI/VELTRONI, IL DISEGNO DI LEGGE "AMMAZZABLOGGER", CHE VORREBBE PORTARCI AD UNA LIBERTà DI INFORMAZIONE + KE CINESE!

Free Blogger

INCONTRO PUBBLICO - INCENERITRORI: danni alla Salute ed Alternative


CLICCA L'IMMAGINE PER VEDERLA COMPLETA !!!

martedì 11 novembre 2008

NOTTE BIANCA DELL'UNIVERSITARIO PRECARIO & LEZIONI IN PIAZZA + INFO ROMA


Mercoledì 12 novembre in piazza dell'Ateneo Nuovo - Milano BICOCCA
NOTTE BIANCA DELL'UNIVERSITARIO PRECARIO
h18:30 Sfilata della precarietà + aperitivo culturale
h21:00 Live Bands della Bicocca
h23:00 Sound System: dj Alis + Skero MC's
Davide Facchini da Radio Popolare

LEZIONI IN PIAZZA:

*Mercoledì 12/11 h 10:30-16:30 in Stazione Garibaldi F.S. Ciclo di lezioni all'aperto dal titolo "BINARIO della FORMAZIONE"

* Giovedì 13/11 h 10:00 nel corridoio sotterraneo di Piazza della Scienza - Milano BICOCCA: Lezione-conferenza ecologica
"LO SFRUTTAMENTO DEL TERRITORIO"


* Giovedì 13/11 h 15:00 ritrovo in Stazione Centrale per iniziare le partenze scaglionate per Roma

* Venerdì 14/11 MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA

Collettivo Studenti della Bicocca

COMUNICATO STAMPA NO EXPO


NOI L’EXPO NON LO PAGHIAMO


Il Seminario di sabato 8 novembre segna un punto di passaggio importante per le reti e i movimenti che, a Milano e in Lombardia, lottano e resistono ad un modello di sviluppo e ad un pensiero unico dominante che sta distruggendo i nostri territori a livello ambientale, sociale ed economico.

Se fino a ieri Expo 2015 era un problema per l’impatto sui territori in termini di cementificazione, speculazione e consumo del suolo, mobilità; oggi, a fronte della crisi finanziaria ed economica globale, all’assenza di idee e pratiche serie sul come uscirne (che non siano regalare i soldi a chi la crisi la generata, banche e grandi corporations in primis) l’operazione Expo diventa un pericoloso imbuto per depredare risorse pubbliche, tagliare altri impieghi del denaro dei contribuenti, svendere patrimonio e beni comuni a speculatori e presunti imprenditori, così bravi da saper stare a galla solo grazie a concessioni, tariffe e regalie pubbliche (vedi Alitalia).

Sappiamo anche che Expo è solo un passaggio per una più ampia ristrutturazione del territorio Lombardo, e dell’area economica che vi gravita, e di una riorganizzazione del sistema di potere economico-politico-finanziario. Un affare che va al di là di Expo e che richiede risposte forti, diffuse, capaci di mobilitare consenso, partecipazione, conflitto sociale e dei territori.

Sabato abbiamo tracciato il percorso, ora dobbiamo riempirlo di contenuti, che saranno frutto della partecipazione, delle lotte, dei saperi che i territori esprimeranno. Contrapporremo alla follia di amministratori incapaci di vedere al di là del proprio interesse e di poteri che pensano solo al profitto, il buon senso, i bisogni e la tenacia di chi ha a cuore il diritto a vivere oggi e domani città e territori sani, solidali, a misura dei cittadini più deboli e non in mezzo a gittate di cemento, centri commerciali sempre più grandi, mega infrastrutture che squarciano i territori senza portare nulla in termini di reale beneficio.

Non lasceremo che il consumo di territorio renda invivibile la Lombardia più di quanto lo sia già; non lasceremo inquinare aria, acqua e suolo per la cecità di chi pensa infinite le risorse ambientali e irrisorio se il cibo si avvelena. Non possiamo assistere muti mentre speculatori e mafie varie si spartiscono affari, sfruttamento di ogni mq disponibile, drogando il mercato della casa, tutto in nome di Expo, senza che ci si preoccupi di vigilare e impedire il fenomeno. Non aspetteremo che smantellino il trasporto pubblico locale per fare autostrade e TAV e non siamo disposti a veder svendere i beni comuni, scuola in primis, per soddisfare l’ego di chi vuole usare Expo per perpetuare vecchi e nuovi poteri (basta fare due conti e si scopre che all’art. 14 della legge 133/08 si stanziano 1486 mln di euro per Expo e all’art. 66 della stessa legge se ne tagliano 1441 all’Università…).

Noi vogliamo cambiare rotta, vogliamo portare avanti una vertenza di lungo periodo chiedendo soluzioni drastiche per diminuire il congestionamento, l'inquinamento di aria, acqua e suolo; soluzioni nuove per il diritto alla mobilità; ridurre l'impatto energetico e investire nelle energie rinnovabili; ridurre i rifiuti e riciclare i rimanenti, altro che inceneritori; volgiamo una città spazio pubblico, inclusiva, con politiche abitative realistiche e non sparate come quelle che quotidianamente sentiamo da chi amministra Milano; vogliamo veramente affrontare i problemi alimentari, a partire dall'agricoltura e dal consumo di prodotti locali, privilegiando la filiera corta ai centri commerciali. Vogliamo che l’interesse pubblico e il bene comune tornino al centro delle priorità e non gli affari, per la difesa dei diritti fondamentali delle persone, dalla salute - che passa anche per la tutela dell'ambiente - al reddito, dalla casa alla sicurezza sul lavoro.

Con queste parole d’ordine attraverseremo i territori e le mobilitazioni dei prossimi mesi, per costruire dal basso un’altra Milano e un’altra Lombardia, saremo là dove il mostro Expo divorerà i territori, perché non vogliamo pagare le loro speculazioni, non vogliamo pagare il loro Expo.

COMITATO NO EXPO – RETE REGIONALE DEI MOVIMENTI E DEI TERRITORI

Milano, 10 novembre 2008

Info: 3357633967

sabato 1 novembre 2008

AMBIENTEFUTURO NEWS, 30/10/08 : PAUL CONNETT A NAPOLI INCONTRA GLI STUDENTI.


LA CAMPAGNA “RIFIUTI ZERO” INCONTRA GLI STUDENTI IN LOTTA E CONNETT TORNA A FARE IL PROFESSORE.


E’ in pieno svolgimento il trentaseiesimo tour italiano di Paul Connett ( 34 sono stati organizzati da Ambiente e Futuro con il coordinamento della Rete Nazionale Rifiuti Zero e la collaborazione di centinaia di Comitati, Associazioni e Movimenti) ed una tappa non prevista aggiunge grande rilevanza ad un evento che già in se’ ha riscosso grande successo di partecipazione e di interesse.

Venerdi’ mattina, presso l’Istituto Orientale di Napoli Occupato dagli studenti in rivolta contro lo sciagurato decreto Gelmini ( diventato Legge…una bruttissima Legge) il professor Connett presenterà la Strategia Rifiuti Zero, nell’ambito degli aggiornamenti didattici rivolti agli studenti.

L’iniziativa, molto tempestiva, è stata possibile grazie alla collaborazione tra la Rete Nazionale Rifiuti Zero e la Rete Campana Salute Ambiente. L’incontro sarà un’ occasione sia per ribadire i cardini della strategia internazionale Rifiuti Zero in un contesto come quello della “tragedia di Napoli”, sia per PORTARE SOLIDARIETA’ ALL’INTERO MONDO DELLA SCUOLA impegnato a fermare lo “sfascio della Scuola Pubblica” arrogantemente perseguito dal Governo.

NEL FRATTEMPO BREVE RESOCONTO DALLE “ALTRE PIAZZE”.

Già oltre una decina gli incontri svolti con oltre 3000 persone coinvolte. Oltre a Livorno (dove la partecipazione di pubblico non è stata elevata anche se significativa) e dopo l’incontro molto ben riuscito, organizzato dalla FACOLTA’ DI GIURISPRUDENZA DI PALERMO ( dove hanno relazionato anche i dottori ERNESTO BURGIO ED INO GENCHI) particolare successo ha riscosso IL TOUR PIEMONTESE che ha portato Paul Connett ad ASTI E VERCELLI e dove in queste realtà si sono succedute con un ottimo livello di organizzazione ( e con una efficace copertura mediatica) una serie incalzante di appuntamenti nelle scuole e con gli amministratori. In particolare le conferenze hanno visto una partecipazione rispettivamente di 200 e di 250 persone intenzionate a contrastare i progetti di incenerimento che minacciano queste due comunità.

Connett ha fatto poi tappa al CONVEGNO NAZIONALE DI GAMBETTOLA (Forli’-Cesena),

organizzato dalla Casa Editrice MACROMEDIA e dal DOTTOR STEFANO MONTANARI (vedi nota sotto), dove ha svolto una apprezzata presentazione ( di fronte ad un nutrito gruppo di attivisti, scienziati, alcuni amministratori e di semplici cittadini) della strategia rifiuti zero.

Infine la prosecuzione nel centro Italia ha toccato la città di FERMO nelle Marche dove circa 500 persone hanno partecipato alla conferenza, RIETI ( dove la sala conferenze era piena) , ORVIETO (dove si segnala una partecipazione di circa 80 persone) e di ieri sera a TERNI. Infine gli appuntamenti in area flegrea-napoletana di POZZUOLI di stasera e quello richiamato in premessa di domani all’Università.

…MA NON FINISCE QUI…

Infatti , dal 19 novembre ripartirà un nuovo tour GIA’ STRAPIENO. Paul Connett inizierà in Toscana da CASTELNUOVO GARFAGNANA ( LU) e da MASSA CARRARA per continuare nel Lazio dove è prevista una conferenza a NETTUNO e raggiungere poi la CALABRIA dove, anche in concomitanza con il “clima” delle iniziative promosse in occasione della GIORNATA D’AZIONE MONDIALE CONTRO L’INCENERIMENTO promosse da GAIA, si svolgeranno TRE GIORNI DI INCONTRI (25-26-27) . Infine la SICILIA dove sono previsti due appuntamenti rispettivamente a CATANIA per il 28 e a TRAPANI per il 29. Purtroppo non è stato possibile includere altre richieste che ci impegniamo a tenere in precedenza per la tappa di fine gennaio ( già prenotate NOVARA,BRESCIA, FRASCATI e FROSINONE- CECCANO.

NICKI VENDOLA…SI “TERMOVALORIZZA”

Nel corso dell’incontro di Gambettola, un giovane di Taranto, molto affranto, ha letto una lettera recente inviata a tutte le famiglie pugliesi da parte del presidente della giunta regionale. E’ triste ma anche “educativo” assistere al “tramonto dei miti” ( per noi mai esistiti) che banalmente si sciolgono in POLITICANTISMO. In questo documento ( stavamo per scrivere NOCUMENTO!) si LANCIA UN “PEANA” INSOPPORTABILE A FAVORE DELLA “TERMOVALORIZZAZIONE” E DELLA PRODUZIONE DEL CDR. DA LEGGERE www.ambientefuturo.org

L’8 NOVEMBRE ASSEMBLEA DELLA RETE NAZIONALE RIFIUTI ZERO A ROMA

Presso la sede del WWF ITALIA ( G.C) in via PO, dalle 10 alle 16 si svolgerà l’incontro per redigere il “MANIFESTO RIFIUTI ZERO” della rete quale coronamento di un’ampia discussione già avviata negli incontri precedenti. Questo “passaggio” è un’occasione rilevante per fare il punto sullo stato del “movimento rifiuti zero” e per “metabolizzare” le novità ( anche tecniche ed operative MA NON SOLO) in corso di svolgimento nella gestione dei rifiuti ( con un’attenzione più ampia alla TUTELA DEI BENI COMUNI).

BREVE REPORT DA GAMBETTOLA

Decine tra attivisti, scienziati, amministratori, tecnici della comunicazione, imprenditori “illuminati”e semplici cittadini convenuti da tutta Italia si sono SCAMBIATI ( DONATI) esperienze, “scoperte”e proposte in un contesto molto stimolante.

Non è possibile riassumere la ricchezza delle presentazioni e degli interventi che non hanno riguardato solo la gestione dei rifiuti ma il più generale versante della DECRESCITA. Per quanto ci riguarda abbiamo trovata molto disponibilità da parte dei Comuni facenti parte della ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEI COMUNI VIRTUOSI AD ADERIRE FORMALMENTE ALLA STRATEGIA RIFIUTI ZERO ( anche in vista dell’INCONTRO MONDIALE DELLA ZERO WASTE INTERNATIONAL ALLIANCE CHE SI TERRA’NEL PROSSIMO FEBBRAIO A NAPOLI).

UN GRAZIE ALL’ORGANIZZAZIONE DI “MACROMEDIA” E A STEFANO MONTANARI.

Da parte nostra l’invito a ripetere a “cadenza” appuntamenti come questi:

consentono di non atrofizzare il cervello .

NOTIZIE BUONE DAL MONDO

E’ di questi giorni la notizia fornita dagli amici argentini di GAIA che su pressione del movimento “basura cero” anche la MUNICIPALITA’ DI ROSARIO ( dopo quella di BUENOS AIRES) HA ADERITO UFFICIALMENTE ALLA STRATEGIA RIFIUTI ZERO. Complimenti “companeros”

…E DAL LOCALE: PRESENTATE LE OSSERVAZIONI CRITICHE AL PROGETTO LUCART.

Facendo tesoro anche del recente SEQUESTRO DA PARTE DELLA MAGISTRATURA DELL’INCENERITORE MARCEGAGLIA DI MODUGNO (BA) DEFINITO A BIOMASSE i Comitati della VALLE DEL SERCHIO ( LU) stanno raccogliendo la “messe” di osservazioni da presentare in merito allo Studio di Impatto Ambientale (SIA) presentato dalla CARTIERA LUCART ( ricordate lo spot della “carta che salva gli alberi” e… ammazza i “cristiani”?).

Anche Ambiente e Futuro ha presentato proprie ed articolate osservazioni per contribuire a bloccare un progetto totalmente negativo. I fanghi da de-ink che LUCART vorrebbe bruciare in un impianto erroneamente definito a “biomasse” ( quei fanghi, di bassissimo potere calorifico sono per il 60-65%costituiti da inerti e da metalli costituiti da “sostanze di carica” e da residui di inchiostri) sono il prodotto diretto derivante da UNA CARICATURA DI RICICLAGGIO DELLA CARTA operato dalla cartiera per produrre un TISSUE USA E GETTA AD ALTISSIMO GRADO DI BIANCO ricavato da MACERI DI BASSA QUALITA’ ( rivista e stampa multipla) CHE PRODUCE UN ALTISSIMO TASSO DI RIFIUTI PER UNITA’ DI PRODOTTO. Su www.ambientefuturo.org

sono consultabili le osservazioni e le proposte alternative…CON UNA RACCOMANDAZIONE: NON COMPRATE QUELLA CARTA!

DIOSSINE: CONVEGNO SCIENTIFICO A FORLI”IL MEDICO E LE SFIDE AMBIENTALI.”

Il 19 novembre, presso il Salone Comunale P.Saffi, i medici ISDE, WWF e ITALIA NOSTRA in collaborazione con alcuni Ordini dei Medici della regione Emilia Romagna organizzano un’importante momento di approfondimento scientifico sanitario sul problema della salute e degli effetti derivanti dalle diossine.

Partecipano, tra gli altri, la dottoressa PATRIZIA GENTILINI, MICHELANGIOLO BOLOGNINI, CELESTINO PANIZZA ed i medici FEDERICO BARTOLINI E GIUSEPPE MISEROTTI. WELLDONE!

Rossano Ercolini, Fabio Lucchesi, Per Felice Ferri

sabato 18 ottobre 2008

RESOCONTO "FIATO SUL COLLO" 18/10: APPROVATO IL PGT DI DESIO A COLPI DI MAGGIORANZA!

Doveva essere la presentazione del PGT (Piano del Governo del Territorio) di Desio, ma si è trasformata nella sua approvazione! Infatti il consiglio di oggi, dati orario e giorno in cui è stato fissato (di sabato pomeriggio dalle 15:00 alle 18:00), sembrava dover essere l'inizio della discussione che serebbe continuata poi nei consigli previsti per il 20 e di il 21 ottobre sera; ovvero oggi sarebbe dovuta essere solo la fase preliminare di un percorso che avrebbe portato allo svisceramento di questioni dall'importanza fondamentale all'interno di una decisione così delicata, oltre che importante ed incisiva, per il futuro del territorio e dei cittadini che lo abitano. I 9 emendamenti dell'opposizione, TUTTI BOCCIATI, che in sostanza chiedevano attenzioni e misure per la tutela di aree verdi, attraverso la costituzione di parchi e con la salvaguardia dei corridoi ecologici tra Desio e gli altri comuni, maggiori poteri decisionali in materia di governo del territorio del consiglio comunale piuttosto che della giunta, il 20% di destinazione sociale o convenzionata per le opere previste, ... (a titolo di cronaca pubblicheremo il verbale completo della seduta e degli eemendamenti). I consiglieri dell'opposizione, sforato di oltre mezza'ora l'orario previsto per la seduta, sono usciti dall'aula, mentre in aula si approvava il PGT a colpi di maggioranza. A parte i giudizi di merito sul piano, ciò che è stato esposto dalla prof.ssa Treu del Politecnico di Milano e tutto ciò che è stato detto dall'assessore Brambilla e dai consiglieri Alagna e Garbo, è stata una valangata di numeri, percentuali, citazioni (anche in latino) ed excursus "storici" che, almeno dal canto mio e di altri cittadini presenti con cui ho avuto modo di parlare, non hanno chiarito come si TRASFORMERà il territorio desiano. Del resto lo dicevano anche i titoli eloquenti delle diapositive "IL PIANO ... dà i numeri"!

Per colmare questo, a questo punto credo voluto, vuoto informativo, il PROSSIMO numero di THENEXT sarà dedicato in gran parte al PGT ed ai molteplici risvolti che avrà questa pianificazione nei prossimi anni sulla NOSTRA Città!!!

Giacomo Sicurello (Amici Beppe Grillo Desio)

P.s.= L'asse a viabilità lenta che attraverserà Desio da Nord a Sud lo hanno soprannominato ASSE DELLA SALUTE perchè passa dall'ospedale e dai due cimiteri, ma anche a titolo esemplificativo della concezione che questi personaggi hanno della SALUTE PUBBLICA: terapia intensiva ed estrema unzione altro che PREVENZIONE !!!

giovedì 16 ottobre 2008

EVENTI: programmazione OTTOBRE 2008

Tutti i VENERDì del mese al Barbarossa di via Da Vinci 30 - Seregno, l'associazione LAB.B. organizza delle serate all'insegna di musica, poesia ed arte in genere:















Tutti i MERCOLEDì all'ARCI Tambourine di via Tenca - Seregno, gli amici MOBILIERI curano la direzione artistica di un ciclo di eventi dal titolo "POESIE ALLA GOCCIA!":



ALL'ESTERNO DI TUTTI GLI EVENTI SARANNO PRESENTI BANCHETTI INFORMATIVI DEL PERIODICO "THENEXT-il prossimo" e di raccolta fireme del COMITATO ALTERNITIVA all'INCENERITORE

Consiglio Comunale Desio del 15.10.2008 + Verbale del 29-09-08

Interpellanza 1 Discarica Abusiva
Gli ultimi avvenimenti impongono una serie di domande:
Quando pensiamo di dare un ampio e civile riconoscimento da parte del Comune di Desio alla Polizia Provinciale per la gestione degli arresti e dei fermi dei delinquenti che hanno realizzato una discarica nociva e tossica?
Quando realizzeremo una conferenza stampa per spiegare ai cittadini cosa è successo, e come sta oggi la falda acquifera?
Quando si realizzerà la costituzione di parte civile del Comune nei confronti dei sopraccitati delinquenti?
Quando inizierà la bonifica del territorio così ampiamente compromesso?
Quando sarà realizzato un censimento delle situazioni simili presenti sul nostro territorio?
Quando avremo una strategia sistematica nell’affrontare questo tipo di problematiche, o sono solo bolle di sapone…?

Interpellanza 2 Antenne Telefoniche

Gli ultimi avvenimenti impongono una serie di domande:
Quando avremo dei dati su cui riflettere?
Quando avremo un piano che sia realmente tale?
Quando avremo delle risposte decenti alle richieste dei consiglieri e dei cittadini?

Sergio Mariani
Alternativa Verde per Desio

POTETE SCARICARE LA VERSIONE COMPLETA DEI VERBALI DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 29-09-08 IN CUI FU BOCCIATA LA PROPOSTA DI ISTITUIRE UN OSSERVATORIO ANTI-MAFIA !!!

*Appello per Agire sul Clima* (Copenhagen, 30 novembre - 10 dicembre 2009)

Siamo a un bivio. I fatti sono chiari. Il cambiamento climatico globale, causato dalle attività umane, è in corso e minaccia le vite e il sostentamento di miliardi di persone e l'esistenza di milioni di specie. I movimenti sociali, i gruppi ambientalisti e gli scienziati di tutto il mondo chiedono a gran voce azione radicale e urgente sul cambiamento climatico.



Il 30 novembre 2009 i governi del mondo si riuniranno a Copenhagen per la quindicesima Conferenza ONU sul Clima (COP-15). Sarà il più grande vertice sul cambiamento climatico di sempre. Tuttavia i vertici precedenti non hanno prodotto altro che l'ordinaria amministrazione del "business as usual".



Ci sono alternative alla deriva attuale che vuole imporre false soluzioni basate sul mercato come i biofuel. Se anteponiamo l'umanità ai profitti, e la solidarietà sulla competizione, possiamo vivere vite piene di senso senza distruggere il pianeta. Dobbiamo lasciare i combustibili fossili sotto terra. Dobbiamo arrestare la sovrapproduzione per il sovraconsumo. Tutti devono avere uguale accesso ai beni comuni globali mediante il controllo da parte delle diverse comunità e la loro sovranità su energia, foreste, terra e acqua. E ovviamente dobbiamo riconoscere la responsabilità storica delle élite globali e del ricco Nord del pianeta per aver prodotto questa crisi. L'equità fra Nord e Sud è essenziale.
Il cambiamento climatico ha già avuto un forte impatto sulle persone, in particolare le donne, le popolazioni indigene e i popoli che dipendono dalle foreste, i piccoli agricoltori, le comunità marginalizzate e i quartieri impoveriti, i quali chiedono anch'essi di agire per la giustizia sociale e climatica. Questo appello è stato ripreso da attivisti e organizzazioni di 21 paesi che si sono riuniti a Copenhagen nel weekend del 13-14 settembre 2008 per dare il via alla discussione su una grande mobilitazione a Copenhagen durante la Conferenza ONU sul Clima del 2009.



La conferenza si aprirà il 30 novembre 2009, che concide con il decimo anniversario del blocco del WTO a Seattle, il che mostra la potenza dei movimenti sociali globalmente coordinati.



Chiamiamo tutti i popoli del pianeta a mobilitarsi per agire contro le cause di fondo del cambiamento climatico e contro gli attori chiave che ne sono responsabili sia a Copenhagen che in tutto il mondo. La mobilitazione comincia adesso fino al vertice COP-15 e oltre. Le mobilitazioni a Copenhagen e nel resto del mondo sono ancora in fase di progettazione. Abbiamo tempo per decidere collettivamente quale forma queste prenderanno e cominciare a visualizzare come può essere il nostro futuro. Attìvati anche tu!



Incoraggiamo tutti a cominiciare a mobilitarsi nei quartieri e nelle comunità. E' tempo di riprendersi il potere. Il potere è nelle nostre mani. Sperare non vuol dire solo provare un senitmento, ma anche decidere di agire.



Per essere coinvolto in questo processo, che è aperto e in corso, manda un messaggio a climateaction@klimax2009.org

domenica 12 ottobre 2008

Documento sull'Esperienza GIA' REALIZZATA per l'attuazione della strategia Rifiuti Zero, ovvero il RICICLO TOTALE dei Rifiuti Solidi Urbani (RSU) !!!

SOMMARIO


In un viaggio di cinque ore, assieme all'industriale Carla Poli per andare ad un workshop a Genova Sestri Ponente, workshop tenuto con una terza relatrice, l'oncologa Patrizia Gentilini, ho potuto sintetizzare una terna di esperienze già realizzate, che sono in grado di rispondere alla domanda ricorrente, e spesso strumentale, fatta da parte di cittadini e curatori di interessi di cancrovalorizzatori e discariche: " .....e della frazione secca residua degli RSU e dei Rifiuti Assimilati agli Urbani (RAU) cosa ne facciamo?".

Letre realizzazioni di Best Available Methodology (BAM)si trovano: la prima in Sardegna presso il Consorzio Anglona Ambiente in provincia di Sassari, la seconda in Veneto in Comune di Ponte nelle Alpi (PdA) e circondario, in Provincia di Belluno e la terza a Colleferro in Provincia di Roma.


Tre esperienze, tre pezzi che improvvisamente si ordinano e si ricompongono in modo nuovo: questa la prima caratteristica generale del mutamento rivoluzionario (Thomas Kuhn).


La società mista pubblico-privata Anglona Ambiente, composta da un Consorzio di 14 Comuni della Sardegna e dal Centro Riciclo di Vedelago srl (CRV), quale parte tecnologica e di gestione, ha sviluppato in loco un ciclo completo di Raccolta Differenziata Spinta (RDS) e di riciclaggio totale della Frazione Secca Residua (FSR) degli RSU e RAU.

Ponte nelle Alpi e circondario, hanno sviluppato, dapprima col supporto metodologico del Consorzio TV2 Priula per l’organizzazione della RDS, e successivamente con il supporto tecnologico del CRV per la frazione secca degli RSU e RAU, un processo che permette di conferire all'impianto di selezione ed estrusione di Vedelago la FSR per ottenerne il suo completo riciclaggio.

La FSR conferita entra in input in una nuova terza linea di selezione manuale e meccanica e di estrusione, che è in grado di produrre un granulato a matrice prevalentemente plastica, a norma UNI 10667/14, utilizzata per la fabbricazione di diversi manufatti industriali e per l’impiego in edilizia quale aggregante, con grossi profitti economici e vantaggi ambientali, contrariamente a quanto avviene per il costoso smaltimento del Combustibile da Rifiuti (CDR), anche di qualità, per il quale bisogna pagare centinaia di euro a tonnellata fra produzione, trasporto e smaltimento in inceneritore, in impianti industriali o in discarica.

A Colleferro, con la consulenza del CRV, è stata autorizzata la messa in esercizio di un impianto di selezione e riciclo a servizio del Consorzio GAIA, composto dai Comuni della zona sud-est di Roma. Entro il mese di ottobre 2008, entrerà in funzione l’impianto di selezione e, a seguire, l’impianto per la produzione di granulato dalla FSR.

I risultati consolidati dal CRV, divenuto partner industriale dell’Istituto CETMA ( Istituto di Ricerca partecipato da ENEA), consentono di trasferire nelle realtà sopra menzionate, i processi tecnologici raggiunti, tanto che le quote di remunerazione spettanti al Centro vengono corrisposte solo al raggiungimento degli obiettivi previsti.

"La combustione ad alta temperatura è del tutto estranea ai cicli naturali biologici", come afferma da sempre con insistenza il professor Gianni Tamino. Questo dovrebbe essere la linea guida delle BAM nella gestione dei rifiuti, rifiuti visti come scarti che si devono considerare prodotti da ridurre e migliorare continuamente.


PRIMO ESEMPIO: Il Consorzio sardo “Anglona Ambiente”


In Provincia di Sassari, il Comune di Tergu, capofila in un Consorzio di 14 Comuni per un bacino di utenza di circa 50 mila abitanti, ospita un impianto di selezione e riciclo simile a Vedelago. Il Consorzio di Comuni ha individuato, attraverso un bando pubblico, il partner tecnologico e di gestione nel CRV costituendo con esso la società mista (49% del Centro di Riciclo Vedelago e 51% dei Comuni locali) denominata “ Anglona Ambiente”. Con il supporto e la collaborazione degli enti di controllo, in particolare l’ARPA, è stata quindi attivata una RDS che, partita dal 7% di RD al primo mese era arrivata già al 62%, ed ora, dopo pochi mesi, è al 75% ed in continuo miglioramento.

L'obiettivo della Società di gestione è quello di produrre, ed attualmente è in grado di farlo, una FSR per RSU e RAU che entri in un processo di selezione ed estrusione per il suo riciclaggio totale in un impianto simil Vedelago, in corso di realizzazione.

L'impianto è in fase di completamento e sarà operativo per gennaio 2009. E' anche stato finanziato in parte dalla UE attraverso il P.O.R.

Tutta l'iniziativa è stata benedetta dal governatore della Sardegna Soru che per questo ha fatto cancellare il terzo inceneritore pianificato in Sardegna.

All'iniziativa sono attualmente interessate e vogliono aderire le province di Olbia e Sassari, e la Regione ha rilasciato autorizzazioni per poter ampliare l’impianto in modo da gestire le raccolte riferite ad un bacino di circa 800 mila abitanti della Sardegna.

Il granulato certificato, derivato dal processo di estrusione della FSR, in miscela con gli scarti derivanti dalla selezione dei RAU e con gli scarti delle industrie locali, sarà venduto in loco a industrie di stampaggio di manufatti in plastica e per l’uso in edilizia, attraverso una nuova società locale collegata, creata ad hoc che impiegherà mano d'opera locale.


SECONDO ESEMPIO: Il comune di Ponte nelle Alpi (PdA) e dintorni


Il comune di Ponte nelle Alpi, e qualche paese limitrofo, attualmente all'85% di RDS, dopo una serie di azioni di miglioramento del processo di raccolta, ora è in grado di inviare la sua FSR al Centro di Riciclaggio di Vedelago (CRV) che, attraverso la sua terza linea collegata direttamente all'impianto di estrusione, produrrà estruso certificato che sarà venduto come materia prima seconda alle industrie manufatturiere ed edilizie.


La proposta dell'azione sinergica fatta dal CRV al comune di PdA è stata quella di avere sia vantaggi economici sia vantaggi ambientali.


Le azioni di miglioramento richieste dal CRV a PdA rispetto al già ottimo processo processo di raccolta (era al 75%) sono state in sintesi:

1 - Verificare la quantità e la qualità della FSR dopo iniziative di riduzione e miglioramento

2 - Tracciare da quali quartieri arrivavano i carichi della FSR, per eventuali correzioni.

3 - Esame merceologico puntuale della FSR per individuare gli scarti più facili da eliminare con azioni informative ai cittadini (pile, carta, organico, metalli, etc).

4 - Azioni di miglioramento qualitativo (imitando esempi del comune di Maserada o altri) per raccolte pannolini a parte, incentivi per conferimenti diretti all'isola ecologica, etc

In un mese dal 32 % dell'organico nella FSR si è passati al 15% in continuo miglioramento, con riduzione drastica nella FSR anche di carta, tessuti e metalli.

La FSR di PdA, quando entra nella terza linea del CRV , attraverso la selezione manuale si estrae ben il 28% fra batterie, imballaggi vari di plastica, carta, che hanno ulteriori rimborsi CONAI, per cui si è abbassato il costo del conferimento da 100 euro/t a circa 70 euro/t, e con ulteriori miglioramenti si è prospettato un costo di 50 euro/t.

La selezione manuale che avviene al CRV si strapaga. Infatti produce qualità del materiale e realizza buoni prezzi di vendita, nonché facilitazione di collocamento nel mercato. Infatti, mentre con i lettori ottici, per esempio sulla selezione della plastica, si ottiene circa il 10% di impurità, con la selezione manuale al CRV si viaggia sul 1-2 %, qualità che viene premiata dal consorzio italiano riciclo plastica COREPLA per ogni punto in meno rispetto al 10% che è il massimo di impurità consentito. Al CRV vanno su questo migliaia di euro di premi al mese, risparmiando anche sui lettori ottici e fornendo occupazione.

Anche COREPLA, che nella separazione degli imballaggi di plastica conferiti, ne manda in discarica o incenerimento circa il 50% (al costo di circa 400 euro/t), dall’attivazione di questa linea di estrusione, paga al CRV questo sovvallo chiamato “plasmix”, 100 euro/t per il suo riciclo totale, lasciando in più al CRV anche i proventi per la vendita del granulato.

Il COREPLA è diventato uno dei maggiori clienti del CRV.

Quindi ora nella terza linea, attualmente diventata la più importante del CRV, entra Plasmix, FSR di PdA, Rifiuti Industriali Assimilati agli Urbani (RIAU), ingombranti secchi e/o scarti delle industrie.

Nella terza linea, inoltre, per migliorare l'output da estrudere, si sono installati in serie, non uno ma due meccanismi sia di estrazione dei metalli ferrosi sia dell'alluminio, quest'ultimo incentivato dal consorzio dell'alluminio CIAL.

L'input alla terza linea di estrusione, può essere modulato per fornire ben dodici ricette di estruso, a seconda delle richieste dei clienti delle industrie manufatturiere e dell'edilizia.

Alla produzione di granulato estruso della terza linea sarà a breve aggiunto un impianto che amplierà le potenzialità e la qualità del granulato certificato, emettendolo in forma sferica ed espansa, per facilitare le lavorazioni manufatturiere e le applicazioni per la coibentazione nell'edilizia.


Le applicazioni pratiche e di processo vengono sviluppate in collaborazione col CRV, dal settore ricerca della Società spagnola ACCIONA, operante nel settore del calcestruzzo, con finanziamenti UE per 300 mila euro per l‘impianto (max finanziamento 60%) e 250 mila euro per la ricerca.


Inoltre il CRV, in partnership con CETMA, un consorzio brindisino (che comprende l'ENEA), di 82 ricercatori, cofinanziato dalla UE e dalla Regione Puglia per un budget di ricerca pari a 16 mln di euro, produrrà delle iniziative sulla ricerca ed il miglioramento della qualità di questi prodotti per procurare eventuali miglioramento degli standard europei.


L'assessore all'ambiente della provincia di Belluno, Pison, sull'esempio economicamente ed ambientalmente vantaggioso di PdA ha promesso pubblicamente di portare avanti per i Comuni della Provincia, un processo di gestione della FSR attraverso l'estrusione col metodo CRV.


TERZO ESEMPIO: Il Consorzio GAIA di Colleferro (Roma)


Il Centro Riciclo Colleferro (CRC), Società privata, è stato autorizzato alla costruzione e gestione di un impianto di selezione, cui farà seguito un impianto di riciclo, a servizio del Consorzio Gaia, composto da 52 comuni, attualmente diretto dal sig. Galuppo (ex direttore APS di Padova), in rapporto di consulenza con il Centro Riciclo di Vedelago.

L'input all'impianto del processo di estrusione verrà dai Comuni del consorzio GAIA e sarà composto dalla frazione secca residua (FSR), raccolta in modo ottimale per essere estrusa e dalle frazioni secche riciclabili della plastica.

Con la consulenza del CRV, il Consorzio GAIA ha sviluppato un piano di raccolta che per ottobre-novembre 2008 sarà in grado di avere una FSR adatta per l'impianto di estrusione.

Il sig. Talone, gestore della discarica di Colleferro, collocherà l'impianto di estrusione a fianco della discarica di Colleferro che è prossima all’esaurimento.

La paura dell'esaurimento della discarica di Colleferro ha spinto anche il Consorzio GAIA ad adottare con sollecitudine questo metodo di riciclo totale dei RSU, guadagnandoci.

Infatti, il granulato certificato dell'estruso sarà utilizzato dal sig. Talone nei manufatti in cemento per l'attività edilizia che possiede già, come qui da noi nel Veneto lo stanno utilizzando le industrie edilizie Fassa e Gregolin.


CONCLUSIONI


Con questa breve relazione ho voluto descrivere quanto importante sia lasinergia tra etica ecologica ed etica industriale, due direttici che portano in definitiva verso un'unica direzione, la capacità di conciliare risparmio ed efficienza per un futuro migliore.

In questo senso invito alla chiusura del cerchio verso RZ anche il Consorzio Priula TV2 e TV3, consorzi con eccellenti metodi e risultati di RDS, ma che non sono ancora in grado di rispondere al riciclo totale della FSR. Infatti nei loro ultimi bollettini consortili si parla di realizzare CDR di qualità da smaltire. Inoltre il Presidente del TV3 ha pubblicamente affermato a settembre 2008 che occorre un cancrovalorizzatore perché hanno tanto residuo che rimane dopo la RDS.

Invito quindi il TV2 e TV3, che attualmente sono in fase di ristrutturazione impiantistica per le frazioni riciclabili e residue secche, ad orientarsi subito a miglioramenti di RDS in modo che possano produrre una FSR per i RSU e RAU che possa essere riciclata totalmente attraverso un processo tipo CRV.

Assieme a TV2 e TV3 si invitano anche tutti gli altri piccoli e grossi operatori istituzionali pubblici, semipubblici e privati ad operare urgentemente affinché sia seguita questa strada già tracciata perché oramai non sono ammessi ritardi a causa dei limiti delle risorse terrestri ed dell'inquinamento ambientale.

Invito tutte le organizzazioni ecologiste ed i comitati che si battono contro i cancrovalorizzatori e le discariche, a far proprio questo documento il quale dimostra che la filosofia RZ non è più un'utopia. Li invito a premere affinché si moltiplichino in modo capillare, e siano replicate a centinaia, queste esperienze flessibili, magari in tutti gli 8100 Comuni italiani. Infatti esse sono basate prevalentemente sulla migliore cultura metodologica e sulla semplificazione dei processi industriali. Una filosofia che soddisfa in pieno due principi base nella gestione dei rifiuti: il principio di responsabilità individualeattraverso la raccolta domiciliare spinta ed il principio di prossimità cioè la capacità di smaltimento totale in loco dei propri scarti, attraverso il riciclaggio totale.

L'obiettivo è quello di FERMARE gradualmente la sessantina di cancrovalorizzatori di RSU e RAU esistenti in Italia e le decine di nuovi cancrovalorizzatori pianificati irresponsabilmente.Ridurre inoltre la saturazione delle discariche, allungando la vita delle esistenti, possibilmente all'infinito, senza doverne aprire di nuove.


Nel nome della tutela della salute e della biodiversità dell'ecosistema, per la nostra e per le future generazioni.


Cordiali saluti

Gianluigi Salvador

Referente energia e rifiuti WWF Veneto

Del direttivo nazionale MDF (Movimento per la Decrescita Felice)

Marcia della PACE ...



Marcia della pace e del dialogo cristiano islamico a Desio
sabato 25 ottobre ore 21, partenza da piazza don Giussani,
organizza il coordinamento Desio Città Aperta.

VI ASPETTIAMO NUMEROSI !!!

mercoledì 8 ottobre 2008

ANCORA BUIO ... Desio, su Internet (c'era) il film del traffico di rifiuti

Tuesday 07 October 2008
da Il Giorno
articolo di ALESSANDRO CRISAFULLI


La discarica della ’ndrangheta scatena polemiche

— DESIO —
PER CAPIRE cosa succedeva esattamente nella discarica della 'ndrangheta di via Molinara, basta andare su due siti specializzati nella raccolta di video. Qui, un utente camuffato sotto uno pseudonimo ha caricato un filmato di alcuni minuti in cui vengono ripresi in maniera nitida i camion che entrano, scaricano ed escono dal terreno alla periferia di Desio. Immagini molto chiare e «sconvolgenti», soprattutto se si pensa che le stesse scene sono proseguite per anni, «con il monitoraggio continuo dell'Amministrazione e delle forze dell'ordine», secondo il Comune, comunque senza nessuna interruzione. E oltre ai mezzi pesanti di vedono cumuli di eternit, batterie esauste, olii, rifiuti palesemente inquinanti. Il tutto, in quantità industriali. L'autore - dopo aver ripreso le scene con una significativa opera di documentazione - poi però ha montato insieme una serie di accuse in libertà, palesemente strumentali e diffamatorie, verso il sindaco Giampiero Mariani e l'assessore all'Urbanistica Antonino Brambilla. Facendo un «pastone» senza logica fra la discarica gestita dalla malavita, il controllo della città, lo sviluppo della stessa e il progetto del nuovo termovalorizzatore di via Agnesi. Parole pesanti e fuori luogo, che hanno fatto immediatamente scattare la reazione dei due interessati, con una denuncia contro ignoti alla polizia postale e la richiesta ai portali di rimozione del video. «Non potevamo fare altro di fronte a una cosa del genere», dice il primo cittadino, che nel frattempo si sta muovendo per cercare di risolvere in tempi stretti il grosso problema: «Mercoledì - dice - avremo un incontro con un dirigente della Regione Lombardia per mettere a punto la situazione: loro si sono presi l'incarico di stanziare l'intera somma necessaria per effettuare la bonifica dell'area. Poi, si rivarranno su chi di dovere. Al momento non so prospettare quali costi e tempi ci vorranno, vedremo mercoledì di definirli». Proprio i tempi sono ciò che più preoccupano i cittadini, che temono lunghissime attese. Nel frattempo, nei giorni scorsi sono stati effettuati i primi prelievi sul terreno, per capirne il grado di inquinamento e da quali materie (certa appare già la presenza di cromo, piombo, idrocarburi).

FONDAMENTALE anche capire se le sostanze inquinanti possano o meno aver intaccato la falda acquifera, creando ulteriori danni per la popolazione. La gente che abita nei dintorni continua a non riuscire a trovare spiegazioni: «Pensare che questi camion passavano davanti alle nostre case tutto il giorno - racconta un cittadino che vive in via Filippo da Desio -, e lungo la nostra strada c'è persino il divieto di transito per i mezzi pesanti. Io credevo andassero in qualche azienda della zona; un giorno ho fermato un camionista e mi ha assicurato di essere autorizzato...».


Video del PD Rifiuti tossici in Brianza .
Un altro video è stato rimosso.

martedì 7 ottobre 2008

DESIO: L'OPACA "TRASPARENZA" CONTINUA ... BUIO !!!

All'attenzione del Sindaco di Desio ed ai rappresentanti delle istituzioni TUTTE:
i cittadini vogliono sapere, perchè è loro diritto sapere!

*SAPERE di più sulla questione della discarica di rifiuti tossici di via Molinara, su cui neppure il periodico locale "Il cittadino" (vedi il numero uscito questo weekend) è riuscito ad accedere ad informazioni ulteriori ai comunicati stampa di sindaco e delle altre istituzioni coinvolte, soprattutto alla luce di quanto emerso nell'ultimo consiglio comunale:
- più volte era stata richiesta la bonifica dell'area con delle ordinanze (ma ai cittadini non è dato sapere! - ma per questo si è parlato di segreto istruttorio ...)
- il comune di Desio, che si è costituito parte civile, non avrà un osservatorio sulla criminalità organizzata, che è ovunque interessata al controllo del "mercato" dei rifiuti ed ora vi sono più che le prove che lo sia anche qui (non solo nella Campania descritta da Saviano in Gomorra o nella Crotone della recente cronaca dei rifiuti tossici usati come materiali edili), inquanto è stata bocciata dalla maggioranza l'interpellanza formulata dal consigliere Passoni dell'opposizione

*SAPERE di più sugli effetti degli inceneritori e sulle alternative esistenti
(per questo il "comitato civico per l'alternativa all'inceneritore di Desio" sta portando avanti una petizione ed una campagna informativa e sul caso di Cascina Bolagnos in cui la speranza di vita è 10 anni sotto la media nazionale e ciò non sembra poter essere attribuito alla diossina di Seveso perchè i dati sono discordanti

*SAPERE di più su PEDEMONTANA, autostrada che sicuramente cambierà il volto della città ed anche inciderà sull'ambiente in maniera pesante, come del resto in diverse misure incideranno le diverse opere presviste dal PGT presentato(?) dalla maggioranza

LA CONVENZIONE DI AARHUS SULL'ACCESSO ALLE INFORMAZIONI, LA PARTECIPAZIONE DEL
PUBBLICO AI PROCESSI DECISIONALI E L'ACCESSO ALLA GIUSTIZIA IN
MATERIA AMBIENTALE, CHIARISCE PERFETTAMENTE DIRITTI E DOVERI DI CITTADINI E ISTITUZIONI!

è NECESSARIO FARE LUCE SU QUESTE TEMATICHE PER COMINCIARE SIN DA SUBITO AD AGIRE PER LA SALVAGUARDIA DELL'AMBIENTE PER IL FUTURO!

lunedì 6 ottobre 2008

domenica 5 ottobre 2008

NO DALMOLIN : IL COMITATO IMPEDISCE LA CONSULTAZIONE, MA VICENZA VOTA LO STESSO !!!

Oggi 05 ottobre 2008 sarebbe dovuto svolgersi nelle scuole di Vicenza il referendum consultivo, ma l'iniziativa più che legittima è stata bloccata dal consiglio di Stato ... il sindaco vicentino non si arrende e farà comunque la consultazione FUORI dalle scuole. Anche i blogger non si arrendono e diffondono un referendum ON-LINE. VOTATE ... PER LIBERARE LE TERRE OCCUPATE !!!

sabato 4 ottobre 2008

REFERENDUM ON-LINE: NO DAL MOLIN !!!



Referendum del blog www.beppegrillo.it
sulla nuova base militare DAL MOLIN a Vicenza




È lei favorevole alla adozione da parte del Consiglio comunale di Vicenza, nella sua funzione di organo di indirizzo politico amministrativo, di una deliberazione per l'avvio del procedimento di acquisizione al patrimonio comunale, previa sdemanializzazione, dell'area aeroportuale "Dal Molin" - ove è prevista la realizzazione di una base militare statunitense - da destinare ad usi di interesse collettivo salvaguardando l'integrità ambientale del sito?





Chi vota SI non vuole la nuova base militare DAL MOLIN a Vicenza.
Chi vota NO vuole la nuova base militare DAL MOLIN a Vicenza.

venerdì 3 ottobre 2008

ECCO IL NUOVO NUMERO DEL PERIODICO "THENEXT - il prossimo!

E' uscito il periodico "theNEXT-il prossimo" con un numero pieno di informazione sulLABBrianza e più in generale sul NON+BELPAESE ...

... TheNEXTeditingSTAFF

p.s. = lettera aperta ai cittadini a pag.2
+ PEDEMONTANA: Desio alla ROVESCIA! (pag.8): nonostante lo "sputtanamento" sul Blog nazionale la disinformazione da parte dell'amministrazione, circa questa e le altre "opere" previste dal PGT, continua anche sull'opuscolo inviato a tutti i cittadini!

LEGGILO QUI!

giovedì 2 ottobre 2008

Discariche criminali: un attentato alla salute pubblica e alla sicurezza

LEGGI L'ARTICOLO PUBBLICATO SU WWW.INFONODO.ORG ... LA BRIANZA COME LA CAMPANIA DI GOMORRA, I FENOMENI MAFIOSI SONO GLI STESSI CAMBIA SOLO LA PERCEZIONE CHE SE NE HA!

COMITATO ALTERNATIVA all'INCENERITORE: PROSSIME INIZIATIVE + NUOVO BLOG

Oggi le prime 2400 firme sono state consegante in Provincia, ma i tempi stringono e mancano ancora un terzo delle firme necessarie per bloccare l'iter di costruzione del nuovo forno di Desio e per procedere ad un'assemblea pubblica per confrontare le alternative(la nostra proposta è il trattamento meccanico-biologico - TMB - "a freddo"). Infatti la commissione inizierà la discussione del piano provinciale dei rifiuti il 07/10 alle 15:30 (nella sede della prov. di Milano di via Vivaio 1).

Per questo vi esortiamo a partecipare numerosi ai banchetti ed alle iniziative dei prossimi giorni:
- SABATO 04/10 e DOMENICA 05/10 dalle 14 alle 19 in centro a Desio (via Garibaldi 6 angolo p.za Conciliazione)
- LUNEDì 06/10 in occasione della festa di Desio saremo presenti alla fiera dell'artigianato (p.za Don Giussani - entrate via Gramsci e c.so Italia)
- VENERDì 10/10 dalle 18:30 alle 23:00 a "il Barbarossa" di Seregno (via Da Vinci 30) Proiezione video "Civiltà Bruciata" e "Falo" con aperitivo-cena in sostegno dei ragazzi di Locri(RC) del Movimento "E adesso AMMAZZATECITUTTI".
(Al termine DJ SET fino alla chiusura del locale)

VISITA IL NUOVO BLOG DEL COMITATO

10 OTTOBRE: CENA PER SOSTENERE AMMAZZATECITUTTI.ORG con PROIEZIONE VIDEO SUI RIFIUTI E DJ SET

I ragazzi di Locri rischiano che il loro sito di informazione e militanza antimafia chiuda a seguito di violentissimi attacchi informatici al loro server. Hanno chiesto aiuto per rimediare, ma non hanno molto tempo. Per sostenerli l'associazione "LABoratorio Brianza", il "Comitato Civico per l'Alternativa all'Inceneritore" ed il locale "il Barbarossa" (sede in cui si svolgerà l'iniziativa - via L. Da Vinci 30 - Seregno) organizzano:
h18:30 APERITIVO-CENA con SOTTOSCRIZIONE DI ALMENO 10 € e prenotazione entro il 9/10 scrivendoci al desiozone@gmail.com oppure contattandoci al 329-2035418
h21:00 Proiezione dei video "Civiltà Bruciata" e "Falò" rispettivamente sulla tematica degli inceneritori e delle discariche abusive. Seguirà dibattito in merito.
h 23:00 DJ SET by KRESKO

PARTECIPATE NUMEROSI a QUESTA SERATA di SOLIDARIETà, MILITANZA, AUTOFORMAZIONE, ma anche di CIBO e MUSICA!

PER CONTRIBUIRE DIRETTAMENTE:

BONIFICO BANCARIO
inviando un bonifico bancario su BancoPosta intestato a:
ASS.NE "I RAGAZZI DI LOCRI - AMMAZZATECI TUTTI"
IBAN: IT14X0760103200000080253792
ABI 7601 - CAB 3200 - c/c n. 80253792 - CIN: X
inserendo nella causale "Donazione Autofinanziamento 2008/2009"
Per i bonifici dall'Estero inserire il CODICE BIC/SWIFT BPPIITRRXXX

BOLLETTINO DI CONTO CORRENTE POSTALE
inviare un bollettino di c/c postale intestato a:
ASS.NE "I RAGAZZI DI LOCRI - AMMAZZATECI TUTTI"
conto corrente postale n. 8 0 2 5 3 7 9 2
inserendo nella causale "Donazione Autofinanziamento 2008/2009"

VERSAMENTO SU CARTA "POSTEPAY" n. 4023 6004 6083 8552

Le donazioni a favore del Movimento sono deducibili, per maggiori informazioni consulta la pagina dell'Autofinanziamento.

CONTROLLA SE FAI PARTE ANCHE TU DEGLI SPIATI DA TELECOM!

lunedì 29 settembre 2008

Occasione di formazione!! e di protesta civile!! 8 ottobre ore 14.30 via Vivaio a MIlano

Occasione di formazione, alcuni relatori sono veramente interessanti tipo Lorenzo Bono di Ambiente Italia e quello di Best Footprint Forward.
Sicuramente l'impronta ecologica della prov di MI sarà un disastro. A mio avviso sarebbe interessante avere più interventi per dimostrare la cotraddizione tra i risultati dello studio e il fatto che la Prov di MI avvalla progetti come EXPO, strade inutili come Pedemontana e inceneritori. Tenete presente che l'assessore Pietro Mezzi è il promotore della Dorsale Verde (il corridoio ecologico che va dall'Adda al Ticino) sul quale passa la Pedemontana. Quindi lui tendenzialmente non va male, sarebbe bello che ci fosse il Presidente Penati...

Veniteci se appena potete!!! Ciao

Roberto Brambilla

(Vi ricordo ... Gruppo Impronta ecologica di Rete Lilliput)



http://www.provincia.mi.it/pianificazione_territoriale/agenda_21/dettaglio_news.html?id=8836&area=8


8 ottobre 2008
IMPRONTA ECOLOGICA DELLA PROVINCIA DI MILANO

La Provincia di Milano ha organizzato un convegno sul tema dell'Impronta Ecologica, che si terrà il giorno 8 ottobre 2008, a partire dalle ore 14.30 a Milano, in Sala Affreschi di Palazzo Isimbardi - via Vivaio 1.

Nel corso dell'evento verranno presentati i risultati del calcolo dell'impronta eseguito nel territorio della Provincia, su iniziativa dell'Assessore al territorio e Agenda 21.

Esperti nazionali ed internazionali interverranno in merito a metodologie ed esperienze significative condotte in diversi ambiti locali e per commentare i dati della ricerca appena conclusa.
L'incontro è rivolto in particolare ad amministratori e tecnici degli enti locali, ma anche a ricercatori e professionisti impegnati sul fronte dello sviluppo sostenibile ed esponenti del mondo produttivo e della società civile consapevoli di quanto stretto sia il legame tra stili di vita e uso delle risorse.

FIATO SUL COLLO - DIFFONDI L'INIZIATIVA

STASERA 29/09 e DOMANI SERA 30/09, a seguito delle riunioni previste in via Porta 1 (SEDE LAB.B.), partiremo, con chi è interessato, alla volta del consiglio comunale !!!

Fiato sul collo

sabato 27 settembre 2008

Crotone, scuole e abitazioni costruite con i rifiuti tossici: 7 persone indagate

Almeno 350 mila tonnellate di
materiale contenente arsenico,
zinco, piombo, indio, germanio
e mercurio che invece di essere
smaltite sono servite nell'edilizia
CROTONE
Scuole, parcheggi, strade, case e opere pubbliche costruite con materiale di scarto industriale, rifiuti tossici altamente pericolosi: 18 aree ubicate nelle zone tra Crotone, Cutro e Isola Capo Rizzuto - aree ad alta densità mafiosa nell’entroterra crotonese - sono state sequestrate a seguito delle indagini della procura della Repubblica di Crotone e coordinata dal sostituto procuratore Pierpaolo Bruni. Almeno 350 mila tonnellate di materiale contenente arsenico, zinco, piombo, indio, germanio, mercurio, che invece di essere smaltite con le cautele di legge sono state utilizzate per costruire.

Con rifiuti tossici speciali e il materiale nocivo proveniente dagli scarti dell’industria «Pertusola» di Crotone sono stati costruiti anche tre cortili di altrettante scuole: la scuola elementare San Francesco e un istituto tecnico superiore, entrambi di Crotone, una scuola elementare a Cutro. Il materiale, altamente nocivo, avrebbe dovuto essere smaltito in discariche specializzate ed invece sarebbe stato ceduto a imprese di costruzioni che lo hanno utilizzato in lavori edili riguardanti, anche alloggi popolari, villette, una banchina portuale e strade. Sette gli indagati, rappresentanti legali di ditte edili e funzionari Asl: Vincenzo Mano, legale rappresentante pro-tempore della Pertusola Sud, che ha chiuso l’attività alla fine degli anni ’90; Giovanni Ciampà, rappresentante legale delle imprese Ciampà; Paolo Girelli, rappresentante legale dell’impresa Bonatti; Alfredo Mungari, rappresentante legale Costruzioni Leto; e i tre funzionari dell’asl regionale: Domenico Colosimo, dipendente dell’ ex Azienda sanitaria 7 di Catanzaro; Francesco Ruscio, dipendente dell’ex presidio di prevenzione dell’As 7 di Catanzaro; e Domenico Curcio, attuale dipendente dell’As 7 di Catanzaro. Per tutti l’accusa è associazione a delinquere.

Dopo il sequestro questa mattina di 18 siti, dove secondo l’accusa sarebbero sotterrati montagne di rifiuti tossici, il sostituto procuratore della Repubblica di Crotone Pierpaolo Bruni, raggiunto da Apcom ha detto: «Il materiale che abbiamo fatto esaminare da esperti qualificati è risultato altamente tossico e cancerogeno, tanto da poter provocare il cancro nell’uomo». Lo stesso pm antimafia Bruni ha spiegato che al momento non risultano collegamenti con la ’ndrangheta, anche se una delle ditte coinvolte, la Ciampà, negli anni scorsi era stata oggetto di indagini e il suo legale rappresentante sottoposto alla misura di sorveglianza speciale, poi revocata, perché l’uomo venne assolto. «Per questo motivo - ha sottolineato il pm - non siamo, almeno per ora in grado di ipotizzare un collegamento con la criminalità organizzata, però stiamo verificando altre situazioni». Quindi le indagini non sono chiuse, è potrebbero riservare ulteriori sorprese: « Al momento - conclude Bruni - ci interessava porre fine al disastro ambientale e fermare questa situazione di pericolo, adesso dobbiamo verificare le esatte responsabilità e chi ha permesso questo scempio».

venerdì 26 settembre 2008

"E adesso ammazzateci tutti" rischia di chiudere

La lettera di Aldo Pecora e Rosanna Scopelliti postata sul sito www.ammazzatecitutti.org, a seguire l’appello del presidente dell’Associazione Nazionale Familiari delle Vittime di Mafia e cordinatrice regionale del movimento “Ammazzatecitutti”, Sonia Alfano.
LETTERA APERTA A CHI CI VUOLE BENE.Locri
Cari italiani, care italiane,
quando abbiamo deciso di fondare Ammazzateci Tutti, in quel lembo di terra meravigliosa e disgraziata che si chiama Calabria, abbiamo cercato di concentrare le poche, pochissime risorse disponibili e le tante, tantissime speranze, di tutta quella gente che non ce la faceva più a vivere “incellophanata” dall’omertà e, soprattutto, dalla paura.

Per essere davvero liberi non ci siamo mai voluti legare a nessun carrrozzone, né politico né imprenditoriale. Solo con il tempo abbiamo capito che è stata una scelta coraggiosa, una sfida più grande di noi, che ha certamente appesantito - non di poco - le già tante preoccupazioni che avevamo comunque messo in conto.

Pensate, invece, come sarebbe stato fin troppo conveniente e facile per noi sceglierci uno o più “Mecenate”, anche i meno peggiori e, nel portare silenziosamente acqua al loro mulino, ottenerne laute ricompense in termini economico-logistici (apertura sedi, pubbliche relazioni con gente che conta, produzione di gadget, pianificazione di campagne pubblicitarie, ecc..).

Ma abbiamo fatto la scelta di essere come gli straccioni di Valmy, abbiamo scelto di combattere contro mostri pieni di soldi e di potere, anche indicandoli con nome e cognome, a nostro rischio e pericolo, facendo ogni giorno la nostra parte anche se rimanevamo e rimaniamo sempre più ai margini dello studio, delle professioni, delle assunzioni, dei diritti di cittadini, mentre chi ha certamente meno titoli ma più amici nelle stanze del potere riesce a laurearsi, ottiene consulenze, incarichi, sponsorizzazioni. E il loro “esercito” diventa ogni giorno più potente ed incontrastabile, mentre il nostro fa i salti mortali per riuscire a sopravvivere e sostenere anche l’azione di magistrati ed uomini delle forze dell’ordine coraggiosi che si trovano finanche nella situazione di dover pagare loro la benzina delle auto di servizio o i toner nelle fotocopiatrici di caserme, commissariati e Procure.

Adesso bisogna ragionare seriamente sul ruolo e l’incisività che Ammazzateci Tutti può rappresentare in Italia oggi e domani, se e quanto valga la pena continuare.
E lo facciamo iniziando a fare i cosiddetti “conti”: se in termini di consenso e sensibilizzazione il bilancio è in segno positivo ed in netta ascesa costante (partendo dalla Calabria oggi siamo in più di 8.000 ragazzi e ragazze in tutta Italia, dalla Lombardia, alla Sicilia, al Lazio, al Veneto, alla Puglia, al Piemonte, alla Campania), non possiamo dire altrettanto in termini di spese vive sostenute per mantenere aperta la baracca.

L’idea di portare sul web e nei territori le nostre rivendicazioni, la nostra voglia di gridare al mondo intero che l’Italia non è solo mafia, che non è colpa nostra se emergono sempre e solo i nostri peggiori concittadini, ci hanno portato a scommettere (e rischiare) sulla nostra stessa pelle il prezzo dell’impegno che ci siamo assunti tre anni fa di fronte a tutti gli italiani onesti.

E come se non bastassero le querele, le preoccupazioni, le intimidazioni implicite ed esplicite alle quali siamo ormai abituati, adesso ci troviamo nella situazione in cui - lo diciamo chiaramente - non possiamo più permetterci il “lusso” di continuare con le nostre attività sui territori e quelle telematiche.

Partiamo dal nostro sito internet, generosamente ospitato gratuitamente sin dalla nascita su un piccolo server di una azienda calabrese alla quale abbiamo procurato, con la nostra presenza, solo e soltanto danni e preoccupazioni.
Ci hanno defacciato il sito per decine di volte, siamo stati vittime di ben 5 attacchi informatici, dei quali due violentissimi (che hanno costretto l’azienda a buttare il server ed acquistarne uno nuovo) ed ora, proprio ieri, veniamo a sapere che, sempre a causa nostra, alcuni pirati informatici sono riusciti a violare nuovamente il server trasformandolo questa volta in uno “zombie” (così si definisce in gergo tecnico) atto a frodare migliaia di persone in tutto il mondo mediante phishing su conti bancari esteri. Per capire meglio la gravità della situazione basti pensare che siamo stati contattati direttamente dai responsabili della sicurezza informatica di due importanti istituti bancari in Australia ed il Belgio, i quali hanno anche tenuto ad informarci delle responsabilità penali di fronte alla legge nostre e dell’azienda che ci ospita.

Quantificare ora il danno economico e quello eventualmente penale, ci porta inevitabilmente a stabilire che la nostra esistenza dovrà essere indipendente da ogni preoccupazione futura e, quindi, essere disposti anche a trarne le estreme conseguenze: partendo dalla chiusura di Ammazzatecitutti.org e degli spazi di comunicazione ad esso collegati (forum, ecc..).

A questi conti che non tornano dobbiamo aggiungere diverse migliaia di euro di debiti contratti (anche personalmente) nell’organizzazione delle nostre iniziative (sostenute solo parzialmente dalle poche Istituzioni alle quali ci siamo rivolti).
Senza contare il fatto che ormai i nostri ragazzi stanno devolvendo interamente alla causa le loro paghette settimanali in ricariche telefoniche e fotocopie.

Per questo ci appelliamo a tutti voi, chiedendovi un piccolo grande gesto di solidarietà; diventate nostri “azionisti”, almeno noi cercheremo di non fare la fine di Parmalat e Alitalia.

Non parliamo di milioni, a conti fatti basterebbero 30 mila euro per farci riprendere fiato e metterci in condizione di fissare obiettivi di medio-lungo termine.

Lo facciamo stabilendo una data simbolica: il 16 ottobre prossimo, terzo anniversario dell’omicidio Fortugno e quindi della nostra “nascita”. Se entro questa data non dovessimo riuscire a sanare ogni passivo saremo costretti a staccarci la spina da soli, archiviando prematuramente questa bellissima esperienza. Con la morte nel cuore.

Dobbiamo dimostrarci persone serie, soprattutto con chi ci guarda da sempre con ammirazione, stima ed aspettative che non meritiamo, perché, come dice spesso Monsignor Giancarlo Bregantini, <> ed evidentemente noi abbiamo fallito, non riuscendo ad organizzare degnamente le speranze di tutti noi, di tutti voi.

Aldo Pecora
Rosanna Scopelliti
Coordinamento nazionale “Ammazzateci Tutti”
Familiari Vittime di Mafia/Sonia Alfano: “Ammazzatecitutti” rischia di chiudere

“Ammazzateci tutti, uno dei movimenti giovanili antimafia migliori e da noi sempre sostenuto, rischia di chiudere entro un mese”. A lanciare l’allarme è il presidente dell’Associazione Nazionale dei Familiari delle Vittime di Mafia e cordinatrice regionale del movimento Ammazzatecitutti, Sonia Alfano. “Nel corso degli anni - ha proseguito il presidente - il movimento è stato oggetto di intimidazioni dirette ed indirette e di ben cinque attacchi informatici, l’ultimo dei quali ha allertato la sicurezza di due importanti istituti bancari in Belgio ed Australia poichè il sito www.ammazzatecitutti.org è stato preso d’assalto da alcuni pirati informatici ed utilizzato per effettuare azioni di phishing - frodi bancarie - su conti bancari esteri. Inoltre le attività del movimento, non essendosi questo mai legato ad alcuna parte politica, nè alle multinazionali dell’antimafia tacitamente legate ai partiti, nè ad imprenditori ed aziende, ha sempre autofinanziato le proprie iniziative svolgendo un azione antimafia qualitativamente altissima ma accumulando debiti per lo svolgimento di manifestazioni ed incontri. Noi familiari delle vittime di mafia ci impegneremo in prima persona per salvare il movimento Ammazzatecitutti e chiediamo a gran voce che le persone fin qui sostenute, da Luigi De Magistris a Marco Travaglio, passando per Clementina Forleo e molti altri ancora, ci aiutino a salvare il movimento sottoponendo a quante più persone possibili la richiesta di un aiuto economico. Infine il nostro appello va a tutti gli italiani che credono nel valore dell’onestà e della diffusione dei valori della legalità, che ahinoi ha un costo anche in termini economici, per salvare il movimento facendo una donazione sul sito www.ammazzatecitutti.org

Si può sostenere Ammazzateci Tutti in 4 modi:


ON-LINE CON CARTA DI CREDITO
Clicca sul pulsante sottostante per effettuare una donazione direttamente on-line con la tua carta di credito:

BONIFICO BANCARIO
inviando un bonifico bancario su BancoPosta intestato a:
ASS.NE "I RAGAZZI DI LOCRI - AMMAZZATECI TUTTI"
IBAN: IT14X0760103200000080253792
ABI 7601 - CAB 3200 - c/c n. 80253792 - CIN: X
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BOLLETTINO DI CONTO CORRENTE POSTALE
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ASS.NE "I RAGAZZI DI LOCRI - AMMAZZATECI TUTTI"
conto corrente postale n. 8 0 2 5 3 7 9 2
inserendo nella causale "Donazione Autofinanziamento 2008/2009"

VERSAMENTO SU CARTA "POSTEPAY" n. 4023 6004 6083 8552


Le donazioni a favore del Movimento sono deducibili, per maggiori informazioni consulta la pagina dell'Autofinanziamento.

Il sito sarà aggiornato costantemente con l'ammontare delle donazioni ricevute.
Se possibile, fate girare questo appello.


Fonte: http://www.ammazzatecitutti.org

giovedì 25 settembre 2008

AMBIENTEFUTURO NEWS 25 SETTEMBRE 08: SI ALLARGA LO SCANDALO VEOLIA- TERMOMECCANICA.

DOPO PIETRASANTA (LU) ANCHE A VERCELLI LA MAGISTRATURA APRE UN’INDAGINE SUI DATI TRUCCATI DELL’INCENERITORE.

Si “tinge di giallo” il caso di Pietrasanta innescato oltre che dalla fuoriuscita di diossina anche da una lettera anonima che denunciava la manipolazione dei dati (in particolare per il monossido di carbonio e per il carbonio organico totale) da parte del gestore. A questo punto VEOLIA che da un anno ha rilevato tutti gli impianti di TERMOMECCANICA ( Taranto, Gioia Tauro, Vercelli, Pietrasanta) e che, a nostro avviso, “difficilmente poteva non sapere” HA FATTO UN ESPOSTO ALLA MAGISTRATURA ( a Pietrasanta esisteva già un fascicolo aperto sull’inceneritore dopo lo sforamento delle diossine nel febbraio scorso). Copione simile ( anzi praticamente uguale a VERCELLI). Veolia denuncia e chiede i danni a Termomeccanica ( che strano, la sede nazionale di queste due aziende si trova nello stesso palazzo di LA SPEZIA) con la quale fino ad oggi sembrava “culo e camicia”. Al di là degli aspetti del “giallo” su cui è la magistratura che dovrà pronunciarsi, di “nero su bianco” c’è l’assoluta incapacità delle amministrazioni pubbliche nel garantire ai cittadini il benché minimo controllo su ciò che è uscito da questi inceneritori. In buona pace della tutela sanitaria e della trasparenza. QUANDO, NEL CORSO DEL TENTATIVO DI COSTRUIRE NUOVI INCENERITORI GLI AMMINISTRATORI SI STRACCERANNO LE VESTI NEL GARANTIRE CHE “TUTTI I DATI RIGUARDANTI LE EMISSIONI SARANNO POSTI SOTTO RIGIDI CONTROLLI ED IN TEMPO REALE” RISPONDETE CON LA STORIA (che non è una fiction) DELLA VEOLIA- TERMOMECCANICA.

VOGLIAMO TUTTA LA VERITA’! CHE DI QUESTA VICENDA SE NE OCCUPI ANCHE IL PARLAMENTO! In gioco c’è la salute pubblica e la credibilità stessa delle istituzioni che a causa di fatti come questi VA A FINIRE SOTTO I TACCHI. Anche per questo torniamo a chiedere l’immediata chiusura degli inceneritori coinvolti. Per il “caso Vercelli” vedi articolo della “Stampa” inviatoci da coordinamentonoinc@yahoo.it .

MANIFESTAZIONE A CHIAIANO DI SABATO 27: CI SAREMO CON PAUL CONNETT

Come anticipato ampiamente una delegazione della Rete Nazionale Rifiuti Zero sarà presente con il professor PAUL CONNETT alla manifestazione in occasione dello “JATEVENNE DAY” organizzato per contrastare oltre che la discarica la “terapia d’urto” che Governo Berlusconi e Giunta Bassolino ( assolutamente complici) vogliono applicare alla perdurante (e niente affatto risolta come TV di regime e giornali vorrebbero far credere) “tragedia campana” e fatta di 11 discariche, 4 inceneritori … ed ESERCITO! Ci saremo per riproporre in buona compagnia di GAIA (Global Alliance Incinerator Alternatives) e della Zero Waste International Alliance (che non a caso terrà proprio a Napoli il suo prossimo incontro mondiale in febbraio 09) la solidarietà alle comunità in lotta e la proposta “RIFIUTI ZERO”, l’unica in grado di far uscire davvero fuori dal disastro, rilanciando la necessità di un’immediata bonifica dei territori e un piano di gestione delle risorse basato sulla realizzazione di migliaia di posti di lavoro derivanti dal riciclaggio e dal compostaggio. Appello su www.chiaianodiscarica.it e su www.ambientefuturo.org

IL VIALE (GUIDO) CHE PORTA AL CDR E A … BRUCIARE I RIFIUTI

Guido Viale, in un lungo articolo del “MANIFESTO” del 24 apparentemente è tornato a criticare la “ricetta Berlusconi” per Napoli IN REALTA’ HA ASSUNTO COME MESSAGGIO CENTRALE LA NECESSITA’ DI “RIESUMARE” i famigerati “impianti CDR” (quelli delle “ecoballe”) per trasformarli in pseudo-TMB che “stabilizzano” la frazione organica dei rifiuti e che “valorizzano il potere calorifico dei rifiuti secchi” per produrre CDR ( da sempre “amato” da WALTER GANAPINI stretto sodale del GUIDO) da bruciare…nei cementifici (“zuppa e pan bagnato”).

Caro Viale ( e caro MANIFESTO, visto che questo giornale che IGNORA DA SEMPRE IL MOVIMENTO RIFIUTI ZERO, si affida alla “competenza” del suddetto “tuttologo”), senza scrostare troppo viene fuori l’anima del “vecchio sostenitore dell’incenerimento” quale sei da sempre. E’ difficile scordare quando nel 2003, un tuo articolo ebbe molto spazio sulla “cronaca fiorentina” di REPUBBLICA per sostenere, contro i Comitati dei cittadini che si battevano (e si battono) in contrasto con l’inceneritore di “Case Passerini” che semmai il loro compito “sarebbe dovuto essere, come avviene a Vienna, quello di controllare le emissioni del termovalorizzatore”.

Se le parole sono pietre… Poi ritroviamo il nostro a far da consulente a Paolo Cacciari, assessore all’ambiente a Venezia che organizza un “porta a porta bonsai” che pur avendo una buona resa finisce poi per scaricare il “resto” nell’inceneritore “moderno” di Fusina. Infine lo rincontriamo in un convegno a Salerno organizzato dalla ASSISE DI PALAZZO MARIGLIANO e presentato con tutti gli onori dal dottor MARFELLA. In questa sede si apprende dell’imminente suo incarico nell’entourage del Governo Regionale campano con il compito di costituire da “interfaccia” (evidentemente tosta”) con i “movimenti”. Addirittura EGLI è prodigo di riconoscimenti verso i “saperi” prodotti dai movimenti che lo avrebbero aiutato a “cambiare” talune posizioni. Noi, di fronte a questa “professione” di “umiltà” abbiamo pensato “se son rose fioriranno”. Ma evidentemente, dopo aver incassato dall’”acuto” MANIFESTO il “titolo onorifico e falsificante ” di “esperto rifiuti zero”, il “lupo ha perso il pelo ma non il vizio”. IL “VIZIETTO DEL CDR”. Cosi’ lo “scontro”(si fa per dire) con la “terapia Berlusconi” diventa “se bruciare il tal quale oppure “solo”il CDR. MA IN QUESTO MODO SI RIMANE PRIGIONIERI DELLA CENTRALITA’ DEGLI INCENERITORI ( e del “sistema integrato di gestione dei rifiuti” caro a Legambiente) E ALTERNATIVI ALLA STRATEGIA RIFIUTI ZERO CHE ORMAI, LO STIAMO VEDENDO IN CARNE ED OSSA IN MOLTE PARTI DEL MONDO, FUNZIONA ED E’ IN GRADO DI “AVVICINARE AL FUTURO”. Ovviamente, il nostro ha tutto il diritto di pensarla come crede, noi però abbiamo bisogno da sapere da che parte sta: STA CON IL CDR!

ANCORA SUL “GIRO” DI PAUL CONNETT IN CORSO DI SVOLGIMENTO.

PRIMI ESITI E COMMENTI E GLI APPUNTAMENTI A VENIRE.

Grande “tensione culturale” in occasione della visita a Capannori del 21 dove in qualità di presidente dell’OSSERVATORIO VERSO RIFIUTI ZERO” istituito dal Comune il professore ha indicato ancora una volta la ricchezza di prospettive della strategia rifiuti zero, individuata QUALE VOLANO PRINCIPALE PER L’ ATTUAZIONE DI “POLITICHE DI SOSTENIBILITA”. A questo “ampio respiro” però ha fatto riscontro un’enfasi particolare sulla necessità di PUNTARE SU STRATEGIE DI RIUSO E DI DEASSEMBLAGGIO (deconstrution) per qualificare ed integrare le raccolte “porta a porta” che in questo contesto costituiscono un “motore” per una valorizzazione anche economica ed occupazionale estremamente rilevanti. Infatti, sulla scorta di numerosi esempi di USA e Canada beni dismessi (soprattutto “beni durevoli” altrimenti detti ingombranti ma anche manufatti ricavati dalla decostruzione edilizia di palazzi ed edifici) assumono un enorme valore economico e possono costituire la base per imprese locali anche di notevole portata economica ( “mitico” quello “Urban Ore” di Berkley in California con un fatturato di circa 3 milioni di dollari gestito da uno dei “padri” di “rifiuti zero” Dan Knapp e sua moglie) . Questi luoghi, inoltre, costituiscono anche spazi di “aggregazione” per le “comunità” rivestendo anche un importante valore sociale. Significativo è stato anche il contributo di ENZO FAVOINO, ricercatore della Scuola Agraria del Parco di Monza, anch’egli membro dell’Osservatorio che ha illustrato i vantaggi derivanti dalla realizzazione di piccoli IMPIANTI MODULARI PER IL COMPOSTAGGIO DELLA FRAZIONE ORGANICA DA RD.

Questi impianti sono particolarmente utili nelle situazioni dove ancora non sono operanti veri e propri impianti di compostaggio e dove, tuttavia, si intende partire con i “porta a porta”. Nell’incontro del pomeriggio, organizzato da Ambiente e Futuro, Favoino ha sottolineato la necessità di collegare alte rese delle RD con l’abbattimento (pro-capite) del residuo per EVITARE scenari di “tipo olandese” dove le RD sono alte MA DOVE AUMENTANO I RIFIUTI. Gli incontri capannoresi sono stati anche occasione per conoscere la “raffica” di iniziative intraprese dal Comune di Capannori volte alla riduzione dei rifiuti illustrate dall’assessore ALESSIO CIACCI (promozione di un mercatino dell’usato, sostituzione dei pannolini usa e getta con pannolini riutilizzabili, sistematica sostituzione delle stoviglie in plastica in stoviglie riutilizzabili, sostituzione delle acque minerali in bottiglie di plastica con acqua di rubinetto in caraffe di vetro e installazione di distributori alla spina per saponi e detergenti in molti negozi) e inspirate dall’analisi del “residuo” successivo al “porta a porta”. Infine gli incontri capannoresi hanno portato alla luce IL GRANDE SUCCESSO DEL PORTA A PORTA NEL LIMITROFO COMUNE DI PORCARI DOVE CON UNA PERCENTUALE DI RD ALL’83%( ed una riduzione del 30% dei rifiuti) QUESTO COMUNE E’ ATTUALMENTE IL “COMUNE RICICLONE” DELLA TOSCANA. Intanto un’ altra buona notizia arriva da un Comune del comprensorio (dove la CARTIERA LUCART VUOLE REALIZZARE UN INCENERITORE PER FANGHI e per il quale l’azienda ha presentato lo Studio di Impatto Ambientale SFIDANDO LA POPOLAZIONE che compatta si oppone). Trattasi del Comune di Borgo A Mozzano dove tra poco partirà il porta a porta proprio nella frazione capoluogo rispondendo nel modo più limpido a chi accusa il Comune che si sta battendo contro il “progetto Lucart” di essere solo a difesa del proprio “orticello”. L’adesione al porta a porta qualifica ancor di più il senso generale di questa battaglia.

ROMA: LANCIATA LA CAMPAGNA LAZIALE NON BRUCIAMOCI IL FUTURO. I primi commenti sulle riuscite iniziative del 22 a Roma (contro l’avvio del gassificatore di Malagrotta) a cura del coordinatore della campagna Massimo Piras e di ARTENA a cura di Bruno Chigi su www.ambientefuturo.org. Incontri successivi a Colleferro e ad Albano Laziale.

E IL 29 A PIETRASANTA SERATA PER RISPONDERE ANCHE ALLA PRESENZA DEL PROFESSOR VERONESI IN VERSILIA.

Tra gli appuntamenti di Connett (ricordiamo che il 26 sarà a Napoli est in una serata organizzata dalla RETE CAMPANA SALUTE E AMBIENTE e il 29 ad AGLIANA (PT) PER LANCIARE LA VERTENZA DI AUTORIDUZIONE DELLA TARIFFA) spicca certamente QUELLO DI PIETRASANTA CHE OLTRE A FARE I CONTI CON LO SCANDALO DELLE MANOMISSIONI DEI DATI E SUGLI “SFORAMENTI” DI DIOSSINA RAPPRESENTA UNA RISPOSTA ALLA PRESENZA DI VERONESI ALLA “FESTA DELLA SALUTE” (ribattezzata, anche a seguito dello scandalo del taroccamento-dati la “FESTA ALLA SALUTE”) PROPRIO IL 28 mattina. Per quella occasione verrà svolto un volantinaggio che oltre a ricordare COME VEOLIA FINANZIA LA “FONDAZIONE VERONESI” INVITERA’ A PARTECIPARE ALL’INCONTRO CON PAUL CONNETT DELLA SERA DOPO. Ricordiamo gli attacchi durissimi lanciati da CONNETT DAL PALCO DEL V-DAY di Torino contro le gravissime affermazioni prive di qualsiasi fondamento scientifico pronunciate da VERONESI secondo cui gli inceneritori non produrrebbero emissioni cancerogene e che non sarebbero un rischio sanitario.

Per l’incontro di Pietrasanta vedi su www.ambientefuturo.org .

Rossano Ercolini, Fabio Lucchesi, Pier Felice Ferri