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mercoledì 18 febbraio 2009

[noincdesio] APPELLO e COMUNICATO contro il BAVAGLIO, verso il consiglio comunale del 2 marzo

APPELLO: inceneritore desio - L'ORA DELLA VERITA'

Buonasera a tutti,

scusate la lunghezza di questa mail, ma c'è un aggiornamento importantissimo sulla questione del nuovo inceneritore di Desio.

A seguito dell'azione del nostro Comitato (e del successo dei nostri incontri pubblici), il Comune di Desio ha deciso di organizzare per la sera del 2 marzo un consiglio comunale aperto ai cittadini sul tema del nuovo inceneritore

Saranno presenti tutti i sindaci della zona, l'assessore provinciale all'ambiente Bruna Brembilla, l'assessore all'attuazione della nuova provincia di Monza e Brianza, Gigi Ponti, i responsabili della società BEA (società pubblica che gestisce il vecchio inceneritore e si candida per gestire il nuovo) e, probabilmente, i rappresentanti delle società in lizza per l'aggiudicazione dell'appalto di costruzione del nuovo impianto.

Come potete ben capire, sarà una serata "a senso unico", priva di voci fuori dal coro, con l'intento di BEAtificare il nuovo impianto, dando rassicurazioni sulla innocuità delle emissioni, alla faccia degli innumerevoli studi medici che dimostrano l'aumento di tumori in presenza di inceneritori e delle prese di posizione di varie associazioni mediche.

Noi abbiamo chiesto a gran voce che a questo incontro possano partecipare anche i medici e gli esperti di nostra fiducia, in modo che i cittadini possano finalmente assistere ad un confronto tra gli inceneritoristi di casa nostra e medici, professori universitari, chimici INDIPENDENTI.

Ovviamente questa nostra richiesta è stata respinta, senza addurre alcuna motivazione.

Ora noi, semplici cittadini, ci troveremo da soli a sostenere le ragioni del NO all'inceneritore e del SI alle alternative sostenibili, economiche e rispettose della salute di tutti, e di fronte ci troveremo una schiera di tecnici e ingegneri che per mestiere gestisco o progettano o commercializzano inceneritori!

Ed è per questo motivo che chiediamo l'aiuto di tutti voi. Se quella sera saremo soli, loro avranno vinto e nulla potrà più fermare il nuovo cancrovalorizzatore.

Se invece verrete a darci una mano, semplicemente con la vostra presenza, potremo far capire ai nostri politici, in maniera assolutamente pacifica e pacata, ma MOLTO MOLTO FERMA E DECISA, che non si possono permettere di prendere decisioni così delicate senza tenere presente il parare dei cittadini!

Questa sarà l'unica occasione in cui avrete la possibilità di avere di fronte a voi tutti i politici responsabili di questo progetto. Sono lì a vostra disposizione, se non coglierete questa occasione, non li rivedrete più tutti insieme e, ripeto, niente potrà fermare l'inceneritore.

Questa mail arriva a circa 70 destinatari. Se ciascuno di voi verrà al consiglio comunale (magari portando con sè un amico o un familiare) e dimostrerà la propria contrarietà al nuovo inceneritore, per i nostri politici sarà veramente dura portare avanti il loro insano progetto!

Noi ce la stiamo mettendo tutta da quasi un anno, non lasciateci soli proprio adesso!

Grazie
Cordiali saluti

Gianmarco Corbetta
Comitato per l'alternativa la nuovo inceneritore di Desio
Amici di Beppe Grillo Monza e Brianza
http://blog.libero.it/NoIncDesio/


Abbiamo indetto una conferenza stampa per denunciare all'opinione pubblica l'impostazione del Consiglio Comunale aperto del 2 marzo, sul tema nuovo inceneritore.... SARA' UN PROCESSO DI BEATIFICAZIONE DEL NUOVO INCENERITORE, SENZA LA POSSIBILITA' DI UN MINIMO DI CONTRADDITTORIO! DI COSA HANNO PAURA?

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COMUNICATO STAMPA – DESIO 17.02.2009

Pochi giorni fa, il sindaco di Desio ha indetto un consiglio comunale aperto per il due di marzo sul tema del nuovo inceneritore di rifiuti che dovrebbe sorgere al posto di quello vecchio. Sono stati invitati i rappresentanti di Bea e gli assessori provinciali Brembilla e Ponti, mentre sono stati esclusi i tecnici di fiducia del Comitato di cittadini che si battono per un’alternativa sostenibile, nonostante una esplicita richiesta da parte del Comitato e di un autorevole esponente dell’opposizione. Il sindaco ha poi confermato tale decisione senza addurre alcuna motivazione.

Si delinea così una serata all’insegna della BEAtificazione del nuovo inceneritore, senza la possibilità di dare vita ad un serio confronto tra tesi diverse. La stessa scelta del consiglio comunale aperto, al posto di un’assemblea pubblica, denota la volontà di privilegiare gli interventi dei tecnici presenti, tutti pro-inceneritore (per ovvi motivi di interessi di parte) e degli esponenti politici, relegando a fine serata la partecipazione dei cittadini.

Tra l’altro, la richiesta di un’assemblea pubblica in cui dare vita ad un confronto tra esperti sul tema “inceneritore – danni alla salute – alternative” è stata sottoscritta da circa 3200 cittadini e presentata già nel novembre 2008 alla Provincia di Milano… senza ottenere alcuna risposta.

Ricordiamo a tal proposito che lo Stato Italiano ha recepito una convenzione internazionale nel proprio ordinamento (L.108/2001) che prevede che, per la costruzione di inceneritori di rifiuti, “la partecipazione del pubblico avvenga in una fase iniziale, quando tutte le alternative sono ancora praticabili e tale partecipazione può avere un’influenza effettiva”. Tale legge prevede inoltre che “le procedure di partecipazione devono consentire al pubblico di presentare (…) in occasione di audizioni o indagini pubbliche (…) pareri da esso ritenuti rilevanti ai fini dell'attività proposta”.

Consideriamo totalmente deprecabile, nonché un evidente segno di debolezza, negare ai cittadini la possibilità di un confronto pubblico con i medici e gli esperti di loro fiducia. Di cosa si ha paura? Chi è convinto della bontà della propria posizione non dovrebbe temere un confronto alla pari con chi sostiene tesi diverse. Perché imporre il silenzio a medici, chimici e professori universitari contrari alla pratica dell’incenerimento dei rifiuti ed in grado di proporre soluzioni alternative, migliori per la salute, l’ambiente e perfino l’economia?

Ricordiamo ancora una volta che tali esperti supportano il Comitato a titolo puramente gratuito e che intervengono in assenza di conflitto di interesse, al contrario dei tecnici che gestiscono o progettano o commercializzano inceneritori e che verranno invitati a parlare durante il consiglio.

Rifiutarsi di ascoltare le voci indipendenti rafforza il sospetto tra i cittadini che il nuovo inceneritore sia tutt’altro che innocuo.

Per informazioni in merito alle proposte alternative del Comitato, rimandiamo i cittadini al nostro sito internet: http://blog.libero.it/NoIncDesio/

per il Comitato per l’alternativa al nuovo inceneritore di Desio

Mariella Annoni - Giorgio Barbetta - Federica Borroni - Maria Grazia Caramella - Paolo Cazzaniga - Gianmarco Corbetta - Paolo Di Carlo - Moreno Ferri - Roberto Ferro - Corrado Fossati - Andrea Galli D’Angelo - Mirko Giammella - Antonio Leanza - Rudy Longoni – Roberto Migliorati - Sara Montrasio - Gianmarco Novi - Paola Peretto - Antonio Pistillo - Marco Rossetti - Michela Scognamiglio - Giacomo Sicurello - Alessandro Silva

STUPRO e politica

Sempre più spesso arrivano alle cronache giornalistiche notizie riguardanti stupri perpetrati su donne i cui colpevoli sono indicati come rumeni – rom – extracomunitari e clandestini.

Notizie che certo colpiscono nell’intimo, nella parte più profonda della nostra emotività e che suscitano reazioni di rigetto per tali eventi e per chi li compie.

Cerchiamo però di andare oltre i titoli urlati da questa ormai misera informazione, misera perché priva di quella fredda analisi e dell’approfondimento che fa di una notizia un’occasione di riflessione collettiva e non di maggior audience o di incremento di vendite di carta stampata.

Iniziamo quindi dalla stima pubblicata dall'Istat nel dicembre 2007 che presenta questi dati:

* non più del 10 % degli stupri che avvengono in Italia sono compiuti da stranieri;
* 69% degli stupri sono opera di partner, mariti o fidanzati;
* stupri, 6% sono opera di estranei;
* In Italia 6 milioni 743 mila donne dai 16 ai 70 anni hanno subito violenze, di cui un milione e 150 mila nel 2006: 1.400.000 ragazze ha subito violenza sessuale prima dei 16 anni.
* In Europa il 12-15% delle donne subisce quotidianamente violenze domestiche che rappresentano la prima causa di morte tra i 16 e i 44 anni, ancora prima di cancro, guerre e incidenti.

Possiamo quindi considerare che il problema della violenza sulle donne è un problema, oltre che delinquenziale, di tipo "culturale" cioè violenze operate da uomini che hanno una considerazione della donna quale “oggetto" sessuale per il soddisfacimento delle proprie “necessità fisiche”.

Violenze che per il ben 69% dei casi avviene ad opera di mariti, fidanzati o partner.

L’immagine dominante che si cerca di far passare attraverso i media, è invece quella degli stupri per le strade a opera di immigrati concentrando il problema sulla loro presenza e non sulla corretta informazione riguardanti tali sciagurati eventi.

Questo dettaglio non è certamente secondario dato che da tale falso convincimento si orientano le priorità e il tipo di politiche del paese e che le stesse conseguentemente condizionano il nostro vivere quotidiano.

Alcuni pubblici amministratori, Sindaci, Parlamentari e rappresentanti del Governo chiedono la certezza della pena, la banca del DNA, l’affissione degli identikit dei violentatori sui muri della città ed i più fantasiosi richiedono la castrazione chimica e le ronde di quartiere.

Siamo sicuri che questo possa tutelare le donne dagli stupri e da tutte le violenze che esse subiscono sia tra le mura di casa che fuori?

Siamo sicuri che la repressione possa tutelate tutte le donne che in casa e fuori hanno diritto di vivere la propria vita a qualunque ora del giorno e della notte in sicurezza?

Siamo sicuri che tutti gli interventi enunciati sopra possano essere un valido deterrente ed una garanzia perché nessuna donna debba più subire tali ignobili violenze?

Francamente sono certa di no perché il problema non è solo di reprimere un atto per quanto esecrabile, ma soprattutto di prevenire che esso possa accadere e la prevenzione si fa prima nelle coscienze di ognuno di noi e nel vivere in comunità nel reciproco rispetto.

Sarebbero deterrenti, sostiene qualcuno. Un deterrente sposta il problema non lo risolve.

Se c’è la ronda qui io mi sposto e vado là … o riempiamo tutte le città, i paesi e le campagne di ronde e di polizia?

Il punto non è la repressione, ma lo sviluppo del rispetto della persona, del rispetto del vivere civile gli uni con gli altri, dell’educazione civica, della cultura dell’essere e non dell’avere, dello sviluppo della cultura della non violenza, l’educazione alla sessualità, fin dalle scuole elementari.

Non abbiamo nulla su cui riflettere in seguito a stupri effettuati da ragazzi minorenni? Quali valori sono socialmente trasmessi?

Ognuno di noi impara sempre qualcosa ogni giorno, e questa è una vita degna di essere vissuta e che diviene garante della sicurezza di ognuno di noi perché non sarà portatrice di violenza e di una società sana.

Lavoro certo lungo e impegnativo, ma sicuramente proficuo come lo è per ogni genitore educare il proprio figlio ogni giorno, ogni anno e per lunghi anni per far crescere una persona che sarà un domani un adulto consapevole che si inserirà positivamente nella società alla quale darà il proprio contributo.

Tale consapevolezza ed impegno non può essere omesso da chi ha la responsabilità di governare un paese, il quale proprio per tale ruolo dovrebbe avere a cuore lo sviluppo/evoluzione sociale del nostro paese che non è solo quello economico.

Sul tema stupro si è innescato volutamente un clima favorevole all’intolleranza razziale che genera instabilità sociale e quindi occasione buona per la promulgazione di nuove leggi repressive, ma che nulla c’entrano con l’affrontare il problema nel suo complesso.

17/02/2009 Luciana P. Pellegreffi

giovedì 5 febbraio 2009

VERTENZA NAZIONALE CIP6 - STOP AI FINANZIAMENTO ALLE FALSE RINNOCABILI


Colpo al cuore agli inceneritori

CONFERENZA STAMPA
L'Enel chiamata in giudizio da "Diritto al Futuro"
Gli inceneritori non producono energia rinnovabile
Lo sancisce una disposizione dell'Unione Europea
Ogni utente Enel paga un sovrapprezzo del 7%

Sabato 24 gennaio, alle ore 11 30 nella sala della Pace di Palazzo
Valentini, sede della Provincia di Roma, L'Associazione Diritto al
Futuro indice una conferenza stampa per presentare la vertenza legale
promossa, a nome dei cittadini utenti, nei confronti del gestore della
rete elettrica.

Presenti i componenti del Direttivo, i legali dell'Associazione e il
Prof. Paul Connett (Rete Nazionale Rifiuti Zero, Global Alliance
Incinerator Alternative).

Info: Associazione Diritto al Futuro
sede operativa c/o Ambiente e Futuro
via per Sant'Alessio 87
Monte San Quirico 55100 (Lucca)
cell. 338 2866215

Ufficio stampa
Tel. 349 7225825 – 328 2928437
ufficiostampa@dirittoalfuturo.it

Nei prossimi giorni l'Associazione Diritto al Futuro intenterà una
vertenza legale nei confronti del gestore della rete elettrica,
intimando la restituzione di ciò che è stato sottratto illegalmente ai
cittadini utenti con le bollette dal 2004 al 2007.

Questa azione è stata decisa in quanto gli incentivi dello stato
italiano all'energia prodotta con gli inceneritori sono illegali: i
processi di smaltimento tramite combustione di rifiuto urbano, residuo
di raffinazione e scarto industriale, infatti, sono stati e sono
ancora massicciamente incentivati dallo stato italiano nonostante la
normativa europea lo vieti espressamente (Direttiva 2001/77 CE).

La mancata osservanza della norma determina una serie di costi
redistribuiti direttamente sulla bolletta dell'energia elettrica di
ogni singola famiglia. L'incentivazione e le prevedibili, salatissime
multe vengono così addossate ai cittadini, mentre i profitti vanno ai
gestori degli impianti di incenerimento.

L'elettricità prodotta dagli inceneritori viene pagata da ogni singolo
contribuente italiano con un sovrapprezzo di almeno il 7% sulla bolletta.
Gli oltre 40 miliardi di euro ad oggi "regalati" ai petrolieri e alla
lobby dell'incenerimento sono stati sottratti alle vere energie
rinnovabili (come solare ed eolico) e alla incentivazione del
compostaggio e del riciclaggio.

Grazie all'iniziativa dell'associazione Diritto al Futuro ogni utente,
intestatario di una bolletta di energia elettrica, potrà sporgere
denuncia tramite l'associazione stessa con assistenza legale gratuita.

Roma, 17 gennaio 2009

http://blog.libero.it/NoIncDesio/6449707.html

COMUNICATO STAMPA NOINCDESIO

Connet, Alemanno e Mariani

Allo scorso incontro, quello di fine novembre a Desio, i politici quantomeno si erano dati da fare per trovare una scusa per non partecipare, organizzando un bel consiglio comunale giusto la sera stessa della nostra assemblea. Questa volta neanche si sono preoccupati di trovare una scusa. Non si sono presentati e basta.

Puoi cercare il dialogo e porgere la mano per mesi e mesi, ma se questi ogni volta che c'è la possibilità di confrontarsi, fuggono a gambe levate... non concludi mai nulla. Questa è la loro strategia: scappare, perché sanno di avere torto marcio e non sono in grado di difendere le loro scelte. Se qualcuno trova altre spiegazioni a questi atteggiamenti me lo faccia sapere perché io non ne vedo.

E hai voglia a portargli esperti di fama mondiale, ascoltati nientemeno che dal nuovo presidente degli Stati Uniti... non c'è nulla da fare contro l'arroganza dell'ignoranza. Il Professor Connet a breve verrà ricevuto dal sindaco di Roma Alemanno. Il sindaco della capitale sta prendendo seriamente in considerazione la possibilità di far diventare Roma una città "Rifiuti Zero entro il 2020".... Avete capito? Alemanno ascolta Connet e Mariani, dall'alto della sua scienza infusa sull'argomento, no... non ne ha bisogno.

E che dire degli uomini Bea? avevano garantito la loro presenza... come per la trasmissione di Telereporter a dicembre... e poi non si sono fatti vedere. Ci hanno raccontato di ripensamenti, incertezze e timori durati una settimana in casa Bea, per poi finire col decidere, anche loro, di fuggire a gambe levate!

Io credo che la questione in gioco in questa faccenda dell'inceneritore non sia semplicemente legata alla realizzazione o meno del nuovo impianto. Credo che in ballo ci sia molto di più. Si tratta di modalità completamente diverse di vedere la politica, si tratta di uno scontro C U L T U R A L E.

Da una parte ci sono dei cittadini che ragionano, si informano, si indignano, si organizzano e pretendono nientemeno che vengano rispettate le leggi (quelle che obbligano le amministrazioni a confrontarsi con i cittadini su temi delicati come quello dell'inceneritore). Dall'altra ci sono i politici abituati a prendere le decisioni nel chiuso delle loro stanze, magari (mal)consigliati dai loro amici "adoratori del fuoco" della Bea, e che non riescono nemmeno a concepire l'idea che dei cittadini vogliano dire la loro ed essere presi in considerazione.

E se poi questi cittadini sono anche preparati sull'argomento e propongono alternative concrete... allora si capisce come mai i politici non possono far altro che darsela a gambe.

Gianmarco Corbetta
http://blog.libero.it/NoIncDesio/6443079.html

lunedì 2 febbraio 2009

STASERA PAUL CONNET A CESANO M.: DA NON PERDERE!


per ulteriori info: http://blog.libero.it/NoIncDesio/

IOPARLO

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IO PARLO http://www.ioparlo.it