Due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, ma sulla prima ho ancora qualche dubbio.

Sito denuclearizzato

MOVIMENTO A 5 STELLE

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Ambiente

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Connettività

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Trasporti

Beppe Grillo


giovedì 26 giugno 2008

martedì 24 giugno 2008

UOMO AVVISATO MEZZO "SALVATO"(?)

(continua da video sulla pedemontana censurato)
DOPO LA PERFORMANCE DELL'AMMINISTRAZIONE E DELLA POLIZIA LOCALE DI DESIO RIGUARDO QUELLO CHE SAREBBE DOVUTO ESSERE UN INNOQUO VIDEO DI UN'ASSEMBLEA PUBBLICA E CHE è STATO TRASFORMATO INVECE IN UN "CASO" DI ORDINE PUBBLICO ... Sì PERCHè NON BASTAVANO LE INTIMIDAZIONI CHE IN PRIMA PERSONA HO SUBITO, SERVIVA ANCHE L'INTERVENTO DEI MILITARI ... MI SVEGLIO, è DA POCHI GIORNI FINITA LA SCUOLA E DEVO INIZIARE A STUDIARE PER LA MATURITà, MA ECCO CHE QUALCOSA TURBA SUBITO LA QUIETE CHE AVREBBE DOVUTO ACCOMPAGNARE QUEI GIORNI DI FULL IMMERTION NELLO STUDIO CHE MI SEPARAVANO DAGLI SCRITTI ... MIA MADRE MI PORGE UNA LETTERA DI CONVOCAZIONE DAI CARABINIERI ... ALCHè COMINCIO AD ESSERE DUBBIOSO E MI CHIEDO QUALE REATO POSSO AVER COMMESSO DA DOVERE ESSERE CONVOCATO IN CASERMA ... PUR SENTENDOMI CON LA COSCIENZA A POSTO RESTO IN TREPIDA ATTESA FINO AL MOMENTO DEL COLLOQUIO CON IL MARESCIALLO, IL QUALE MI LEGGE IL TESTO DI UN ESPOSTO "CON DEDICA" DA PARTE DI UN ASSESSORE ED UN CONSIGLIERE DELLA MAGGIORANZA DESIANA CHE IN SOSTANZA SIGNIFICA "UOMO AVVISATO MEZZO SALVATO(?)". IN PRATICA SE MI DOVESSI AZZARDARE A PUBBLICARE IN TOTO O IN PARTE LE IMMAGINI DELL'ASSEMBLEA PUBBLICA CIRCA LA CEMENTIFICAZIONE AUTOSTRADALE DI DESIO CHE SI è SVOLTA IL 29/05 VERREI IMMEDIATAMENTE QUERELATO DAI SUDDETTI RAPPRESENTANTI DELL'AMMINISTRAZIONE. UN TEMPO OLIO DI RICINO E MANGANELLO (BEH QUESTO PURTROPPO ACCADE ANCHE ADESSO), OGGI MINACCE DI QUERELA. IL MARESCIALLO MI HA ASSICURATO CHE NESSUN PROVVEDIMENTO PUò ESSERE PRESO IN OGNI CASO IN MERITO A QUESTO FATTO DALLE FORZE DELL'ORDINE E CHE LUI ERA SOLO STATO INCARICATO DI LEGGERMI LA COMUNICAZIONE. FATTO STA CHE - HA AGGIUNTO IL CARABINIERE - SE NON RISPETTO QUANTO CHIESTO NELL'ESPOSTO INCAPPEREI IN UN PERCORSO GIUDIZIARIO CHE DUREREBBE ANNI E CHE ANCHE NEL CASO IL GIUDICE MI DESSE RAGIONE RISCHIEREI DI PERDERCI ANCHE IN TERMINI DI DENARO. INSOMMA SE DICI LA VERITà SCOMODA (O LA FILMI) LORO TI DISTRUGGONO SOCIALMENTE E POLITICAMENTE (O IN QUESTO CASO MI RAFFORZANO DANDOMI L'OCCASIONE DI POTER MOSTRARE AI LETTORI DEL BLOG LA SCARSEZZA DI QUESTI PERSONAGGI).

SI PARLA DEL PROBLEMA SICUREZZA ED è STATO FATTO UN PACCHETTO DI LEGGI APPOSITE PER QUESTO OLTRE CHE UN APPOSITO ASSESSORATO A DESIO (IN PRATICA UNA PROTESI DEL CARROCCIO-A SUA VOLTA PROTESI DI TESTA D'ASFALTO- A CAPO DELLE RONDE PADANE), MA CHI PENSERA A METTERCI AL SICURO DA COLORO CHE VIETANO PER LEGGE O CON LA MINACCIA DI UNA QUERELA LA DEMOCRAZIA NEI SUOI FONDAMENTI.

DI CHE MERAVIGLIARSI? DEL RESTO QUESTA è L'ARIA CHE SI RESPIRA OGGI A CORTE ... LE ULTIME LEGGI AD PERSONAM ED AD CASTAM IN MATERIA DI INFORMAZIONE VIETANO LA CRONACA GIUDIZIARIA E LA PUBBLICAZIONE DI ATTI PUBBLICI PER LE GRANDI OPERE COPERTE DA SEGRETO DI STATO (ORA NON CREDO SIA COSì PER L'AUTOSTRADA CHE ATTRAVERSERà LA NOSTRA CITTà, MA DI SICURO LO è PER DISCARICHE, INCENERITORI E CENTRALI NUCLEARI - CHE VOGLIONO COSTRUIRE NONOSTANTE IN TUTTO IL MONDO CI SI SIA ACCORTI CHE L'INCENERIMENTO DEI RIFIUTI E L'ATOMO NON SONO Nè ECONOMICI Nè ECOLOGICI) ... IN UESTO CONTESTO LA QUESTIONE DESIANA è STATA SOLO UN PROVARE SULLA MIA PELLE CON QUALCHE SETTIMANA DI ANTICIPO QUELLA CHE CHE è LA VERA EMERGENZA DEMOCRATICA OGGI ... QUELLA DELL'INFORMAZIONE LIBERA E DIFFUSA (COME QUESTO ED ALTRI BLOG, YOUTUBE, LE WEBTV) CHE DEVE ASSOLUTAMENTE RENDERSI NUMERICAMENTE COMPETITIVA CON QUELLA DI STATO (O MEGLIO DI QUELLO CHE è STATO LO STATO). IN QUINDICI ANNI DI BOMBARDAMENTO MEDIATICO GLI ITALIANI STANNO DIMENTICANDO LA STORIA DELLA NOSTRA DISTORTA DEMOCRAZIA IN PARTICOLARE I FATTI CHE HANNO SCATURITO LA SECONDA (+ PERVERSA DELLA PRIMA) rEPUBBLICA ... NON CI DOBBIAMO FAR FREGARE DA CHI VORREBBE UNA TERZA REPUBBLICA (AD PERSONAM) ALL'INSEGNA DEL MOTTO "CHIA HA AVUTO HA AVUTO (I SOLITI NOTI), CHI HA DATO HA DATO (I CITTADINI) ... SCURDAMMUCE U PASSATU (E A QUESTO PUNTO VORREBBERO FARCI SCORDARE PURE IL FUTURO)".
NOI NON CI STIAMO PER QUESTO ACCOGLIAMO L'APPELLO LANCIATO DA MARCO TRAVAGLIO SUL BLOG DI BEPPE GRILLO CON IL QUALE INVITA DISOBBEDIENZA CIVILE PER QUANTO RIGURDA L'ATTIVITà DI INFORMAZIONE CHE NON PUò ESSERE SOGGETTA AD AUTORIZZAZIONI E CENSURE.

SI FINISCE IN UN REGIME QUANDO SONO COMPROMESSE LE FONDAMENTA DELLA DEMOCRAZIA: GIUSTIZIA, INFORMAZIONE E LIBERTà !!!
Chi già possedeva gran parte del QUARTO POTERE ora ha intenzione di prendersi gli altri 3: IL POTERE LEGISLATIVO DI CUI MR.B E I SUOI HANNO GIà ABUSATO FIN TROPPO TANTO DA ESSERNE ASSUEFATTI AL PUNTO DI ESSERE ORMAI TOSSICODIPENDENTI; IL POTERE ESECUTIVO A CUI MR.B VUOLE GIUNGERE DIVENENDO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DELLE BANANE; IL POTERE GIUDIZIARIO DI CUI SI STA OCCUPANDO DI DEVASTARLO DEFINITIVAMENTE RENDENDO I TRIBUNALI UN FLUSSO DI CARTACCE DI SENTENZE DI PRESCRIZIONE.

VAFFANCULO SIEMPRE! BLOGGER DISOBBEDIENTI

lunedì 23 giugno 2008

Leggi per chi ha il cognome che inizia per B...

Esempio, perché poi c’è anche un aspetto psichiatrico in questa legge. Uno straniero violenta una studentessa alla fermata del tram. Secondo esempio, uno studente cede una canna di hashish a un coetaneo. Quale processo viene sospeso e quale invece si fa subito? Si fa subito quello allo studente che ha ceduto la canna. Mentre quello dello straniero irregolare che ha violentato la studentessa viene rinviato a data da destinarsi.
Due zingarelle rapiscono un bambino. Oppure, due zingarelle rubano un pezzo di formaggio in un supermercato e uscendo la guardia giurata. Quale processo si fa per primo? Naturalmente quello alle due zingarelle che rubano il formaggio. Non a quelle che rapiscono il bambino.
Risposta numero tre. Un chirurgo in un intervento fa un grave errore e provoca la morte di un bimbo. Un giovane ruba il telefono cellulare a un coetaneo e lo minaccia con un coltellino. Quale processo si fa prima? Si fa prima quello del furto del cellulare, non quello dell’errore medico.
Esempio numero quattro. Un assessore becca una tangente per truccare appalti. Suo figlio compra un motorino rubato e poi ci cambia la targa. Indovinate quale processo viene sospeso? Naturalmente quello per la tangente. Invece quello per il motorino si fa subito.
Infine, uno straniero ubriaco a bordo di un’auto rubata investe tre pedoni sulle strisce. Oppure due parcheggiatori abusivi chiedono un euro a un automobilista e minacciano di rigargli la macchina se non glielo da. Quale processo si fa per prima? Quello al posteggiatore abusivo. Quello allo straniero ubriaco che ha steso le tre persone sulle strisce, no.
Questi sono tutti esempi che ha fatto l’Associazione Magistrati in uno studio sugli effetti di questa legge.

Queste saranno le conseguenze se la legge "Salva Premier" passerà.

(Tratto da Passaparola, rubrica di Marco Travaglio su Blog di Beppe Grillo)

venerdì 13 giugno 2008

ROGO SENZA AMIANTO

A Rogoredo la gente vive respirando le polveri di amianto e i tumori sono sempre di più !Domenica 08/06 i residenti della zona hanno organizzata una "festa" di protesta! Come non capire la collera degli abitanti espressa anche da Oscar White? Il rapper milanese , all'anagrafe Oscar Spennati, 30 anni, che dal 1984 vive nelle Case Bianche, i condomini popolari in zona Rogoredo completamente rivestiti di amianto, materiale il cui utilizzo nell'edilizia è stato dichiarato illegale nel 1992, ma di cui già dagli anni '60 si conoscono gli effetti dannosi molto prima della costruzione di questi palazzi. Due nuovi inviati hanno svolto un reportage per il progetto di informazione orizzontale "THE NEXT-il prossimo" cartaceo ed on-line! Ecco i primi due video altri saranno presto disponibili ...

http://it.youtube.com/watch?v=Mz4bTBO5w5U

http://it.youtube.com/watch?v=xSRDzgojgyE

AMBIENTEFUTURO NEWS, 12 GIUGNO 08.

APPELLO MONDIALE CONTRO LA RICLASSIFICAZIONE DELL’INCENERIMENTO;

LA RETE NAZIONALE RIFIUTI ZERO VARA LA VERTENZA PER L’AUTORIDUZIONE DELLA TARIFFA RIFIUTI.



IL 17-18 IL PARLAMENTO EUROPEO VOTA LA NUOVA NORMATIVA RIFIUTI, UN APPELLO AI PARLAMENTARI.




GAIA, la Global Alliance for Incinerator Alternatives, in vista del voto del Parlamento europeo invita ad inviare un appello ai parlamentari in qualità di “cittadini del mondo”. La Rete Nazionale Rifiuti Zero invita tutti i gruppi locali, gli attivisti e i “semplici” cittadini ad aderire in massa a questa mobilitazione. Per inviare la versione italiana dell’APPELLO INTERNAZIONALE vedi su www.ambientefuturo.org oppure su www.no-burn.org dove potrete trovare anche un appello rivolto da diverse associazioni dei medici. Ricordiamo inoltre che il 17 GAIA Europa, unitamente a molte altre associazioni del Continente promuoverà una conferenza stampa a seguito della proiezione di “Biutiful cauntri”a cui parteciperà oltre a Joan Marc Simon di GAIA Europe anche il regista del film in cui verrà ribadita la necessità di non votare a favore del tentativo di rilanciare l’incenerimento dei rifiuti, favorendo al contrario il riciclaggio, il compostaggio e l’avvio di un percorso verso rifiuti zero al 2020.



LA RETE NAZIONALE RIFIUTI ZERO LANCIA LA CAMPAGNA PER L’AUTORIDUZIONE DELLA TARIFFA RIFIUTI.



Il 19 giugno, con un incontro pubblico a Montale Pistoiese è fissata la data di partenza di questa campagna . Essa muove da considerazioni molto semplici: spesso i cittadini che si oppongono agli inceneritori INVOCANDO RIDUZIONE E RACCOLTE DIFFERENZIATE DEI RIFIUTI vengono dipinti come “ostacolo egoistico”. POI PERO’ AI MEDESIMI SI CHIEDE DI FINANZIARE APPUNTO CON LA BOLLETTA tali scelte. ORA BASTA. SE NON C’E’ DEMOCRAZIA NELLE DECISIONI, SE NON C’E’ IL RISPETTO PER LA SALUTE E L’AMBIENTE, SE NON SI RISPETTA NEMMENO LA LEGGE IN MERITO AL RAGGIUNGIMENTO DEI “MINIMI” DI RD OCCORRE DIRE CHE “L’OBBEDIENZA NON E’ PIU’ UNA VIRTU’”. Per aderire alla campagna, per prendere visioni dei dettagli e dei percorsi vedi su www.ambientefuturo.org

Adesso la GUIDA ALL’AUTORIDUZIONE DELLA TARIFFA SI ARRICCHISCE ANCHE DI UN ALLEGATO RELATIVO ALLE SITUAZIONI DOVE E’ ANCORA VIGENTE LA TARSU

(ai sensi del D.Lgs 507/93). Invitiamo tutte le realtà interessate a questa forma di “DISOBBEDIENZA CIVILE” a richiedere i rispettivi regolamenti comunali relativi all’applicazione della tariffa o della TARSU.



PROVINCIA DI ASTI: NUOVO PIANO RIFIUTI CON IMPEGNO DI RIDUZIONE DEI RIFIUTI DEL 14% E RD AL 70%.



Giovedi’ 19 verrà presentato al pubblico con interventi, tra gli altri, di Roberto Cavallo della Cooperativa Erica, che ha contribuito notevolmente alla elaborazione del piano e di Enzo Favoino della Scuola Agraria del Parco di Monza. Il titolo dell’incontro recita: “ 14% di riduzione, 70% di RD… discariche, inceneritori o rifiuti zero?”. La notizia conferma che in Italia, a seguito del successo di molte “buone pratiche” non solo di RD porta a porta ma anche di riduzione comincia a farsi spazio ANCHE UN TIPO DI PIANIFICAZIONE “CENTRATA” SULLE FASI VIRTUOSE .

Ciò significa, tra l’altro coerentemente con la normativa nazionale 152/08 come ritoccata con il “secondo correttivo” del 16 gennaio 2008, che lo “smaltimento” deve sempre più essere confinato nella fase residuale della gestione dei rifiuti che possono e debbono “tendere” gradualmente a “zero”. Naturalmente, in questo quadro corretto, inceneritori e discariche tendono sempre più

a rappresentare “il passato” di cui disfarci prima possibile. Oltre alla Provincia di Asti, anche la Provincia di Treviso, con le sue alte “rese” di RD al 67% sta cercando soluzioni “a freddo” per trattare il “residuo” che, infatti, oltre a dover “essere studiato” per indirizzare da questa prospettiva ulteriori e mirati progetti di riduzione e di riprogettazione industriale, in primo luogo degli imballaggi, può essere, almeno in parte, ancora recuperato e ridotto prima di finire “rigorosamente” stabilizzato, in discarica.



NASCE IL COORDINAMENTO “TOSCANA NORD VERSO RIFIUTI ZERO”.



A seguito della normativa regionale toscana che con la legge regionale 61/07 “accorpa” gli ATO (Ambiti Territoriali Ottimali) riducendoli a TRE per l’intera Regione arrivando a comprendere in un unico contesto le province di Massa Carrara, di Lucca, di Pisa e di Livorno ANCHE I COMITATI E LE ASSOCIAZIONI che si battono per una alternativa gestione dei rifiuti HANNO DECISO DI COSTITUIRSI IN UN COORDINAMENTO CHE HA ASSUNTO LA STRATEGIA RIFIUTI ZERO. Sabato 14 a Livorno (dove il piano industriale del nuovo macro ATO e la stessa provincia prevedono il raddoppio dell’inceneritore attuale) si svolgerà una conferenza stampa per presentare le proposte alternative. Occorre subito dire che la LR 61/07 appare ormai SUPERATA dalla normativa nazionale che aumenta i “poteri” delle province in materia di pianificazione della gestione dei rifiuti e che invece, nel caso della legge toscana, vengono di fatto, assunti da un ente di “secondo grado” interprovinciale. Inoltre sulla normativa regionale e quindi sulla delibera che i 111 Comuni che fanno parte del mega- ATO dovrebbero approvare in modo “blindato” NON SOLO NON viene previsto nessun intervento di riduzione-contenimento dei rifiuti (che a parole la Regione Toscana prevede di almeno il 15% ma addirittura si prevedono aumenti dei rifiuti e obiettivi di RD inferiori ai limiti di legge previsti per il 2012 ad almeno il 65%. IL TRUCCO E’ QUELLO DI SEMPRE: AUMENTARE “AD ARTE” I RIFIUTI DA SMALTIRE PER GIUSTIFICARE NUOVI INCENERITORI. Semplici calcoli, invece, ci dimostrano che perseguendo non più del 7% di riduzione della mole attuale dei rifiuti prodotti sulla costa con un semplice passaggio dal sistema di raccolta stradale ad uno porta a porta (come dimostrano ormai tutte le esperienze) si può “facilmente” invertire i trend di crescita. Se poi su questo passaggio si innestano interventi alla fonte di riduzione degli imballaggi e di tariffazione puntuale i risultati “attesi” possono ulteriormente aumentare. Poi con una raccolta differenziata “a norma di legge” e cioè del 65% si può prevedere una quota di “residuo” non superiore a 300.000 tonnellate/anno ( al 2012) complessive per le quattro province. Poiché già attualmente l’area ha un sistema impiantistico di TMB (trattamento Meccanico Biologico) che può arrivare fino a 450.000 tonnellate/anno in grado (con alcuni semplici ritocchi impiantistici) di recuperare almeno fino al 60% dei residui in ingresso, i rifiuti stabilizzati a discarica non supereranno le 115000 tonnellate (l’area ha un sistema di discariche che dispone di oltre 5 milioni di m. cubi di volumetrie residue in grado di durare più di 15 anni). Ciò realisticamente può consentire la GRADUALE DISMISSIONE DEI QUATTRO INCENERITORI ESISTENTI ( LIVORNO, PISA, PIETRASANTA, CASTELNUOVO GARFAGNANA) anziché prevederne il potenziamento come, invece, vorrebbe imporre il “nuovo Piano”. Su queste basi LA PARTITA E’ APPENA ALL’INIZIO E CERTO UNA MANO CE LA DARA’ ANCHE LA CAMPAGNA PER L’AUTORIDUZIONE DELLA TARIFFA VISTO CHE LA MEDIA DI RD DELL’INTERO MACRO-ATO NON SUPERA IL 30% A FRONTE DEL MINIMO DEL 45% PREVISTO DALLA LEGGE.





Rossano Ercolini, Fabio Lucchesi, Pier Felice Ferri

BERLUSCONI AL QUIRINALE? NO, GRAZIE! PETIZIONE NAZIONALE PREVENTIVA

PETIZIONE NAZIONALE PREVENTIVA
CONTRO L'ELEZIONE DI BERLUSCONI ALLA CARICA DI
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

FIRMATE, FATE FIRMARE AD AMICI E PARENTI
FATE GIRARE ALLE VOSTRE MAILING LIST



http://domenicofiniguerra.wordpress.com/2008/06/12/petizione-nazionale-preventiva/

MEDICINA DEL CAPITALE E CARNE DA MACELLO

Mercoledì 11 giugno 10 operai hanno perso la vita sul lavoro. Sei sono morti, uno dopo l’altro. in una fossa di liquami coperti da uno strato di fango, mentre pulivano la vasca di un depuratore a Mineo (Ct). Quattro erano dipendenti comunali, altri due di una ditta privata. Tutti mandati nella fossa senza alcuna protezione antinfortunistica, senza maschere, e sono morti nel tentativo di soccorrersi a vicenda. Gli operai sono stati mandati a morire come succede ogni giorno nelle fabbriche, sui cantieri, nelle campagne, sulle strade e sui posti di lavoro, perchè la loro vita non vale neanche la spesa di qualche euro per la prevenzione.
Come accade ogni volta che gli operai muoiono in gruppo (7 operai alla ThyssenKrupp a Torino nel 2007, 4 a Orvieto nel febbraio e 5 a Molfetta nel marzo 2008 solo per ricordarne alcuni), la solidarietà con i propri compagni di lavoro - che serve nella lotta contro i padroni come unica possibilità di difendersi dallo sfruttamento - diventa motivo di morte.
Dopo le lacrime di coccodrillo, capitalisti e governo (che usano frasi di circostanza verso i lavoratori solo quando li devono commemorare perché ormai sono morti) normalmente ne parlano come “fannulloni”, “assenteisti”, che non producono abbastanza per sostenere i padroni e l’economia in crisi.
Il paese si ferma e si rivolta, con guerriglie di strada, per le partite di calcio ma non per gli omicidi dei padroni, non per i morti sul lavoro e di lavoro. Evidentemente non solo per gli sfruttatori, ma anche per i “rappresentanti dei lavoratori” di CGIL-CISL-UIL-UGL, l’umanità si distingue per il valore della pelle; ci sono quelle pregiate e quelle che non valgono niente.
Con la scusa dell’allungamento della vita media, si è peggiorata la condizione generale della classe operaia, diminuendo i salari e le pensioni e aumentando l’età pensionabile, facendo finta di non sapere che la vita media è diversa per le diverse classi sociali e che anche la morte è di classe.
Nella società capitalista in cui è legittimato lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, ogni incremento delle forze produttive sociali, della scienza, della tecnica e della medicina portano all’incremento della produttività arricchendo il capitale e sottomettendo sempre più l’operaio, ingigantendo il dominio sul lavoro. Al di là di tutte le statistiche borghesi i morti sul lavoro, di malattie professionali, i tumori, il cancro sono dovuti quasi sempre a condizioni di lavoro e di inquinamento ambientale e sono molto più frequenti fra gli operai e i proletari, con percentuali più alte nelle classi povere che in quelle ricche.
Anche la divisione fra case di cura, cliniche private e ospedali pubblici è funzionale al capitale.
Il caso della clinica Santa Rita di Milano dove, nella spasmodica ricerca del massimo profitto, si operavano pazienti sanissimi che non avevano niente, asportando polmoni e altre parti del corpo solo per fare soldi è il più eclatante, ma è solo la punta dell’iceberg.
Da sempre le cliniche e le case di cura private a cui si rivolgono i borghesi - dotate di ogni comfort - servono per curare i ricchi e gli ospedali pubblici usano i corpi dei ricoverati di classi sociali sottomesse per sperimentazioni terapeutiche e metodi di trattamento che andranno a vantaggio di coloro che possono pagare.
La medicina del capitale, anche se riconosce in alcuni casi che l’usura di energie fisiche e psichiche è prodotta dalla fatica, dalla nocività, dai tempi e ritmi di lavoro, dalla ripetitività, dalla precarietà, da un lavoro spesso disumano, cerca di curare gli effetti sul paziente, ma non arriva mai a individuare le cause.
E’ il capitale che è patogeno, non produce solo morti e malattie conosciute, ma è anche in grado di inventarne di nuove.
L’unica medicina preventiva è quella che si oppone al capitale perché, come dimostrano i morti sul lavoro e di lavoro, il responsabile è il capitale stesso.
La contraddizione capitale-lavoro -che distrugge gli uomini e la natura nella ricerca del massimo profitto - investe tutti i rami della società e, con la scienza e la medicina asservite al capitale, la difesa della salute in fabbrica e nel territorio per il proletariato e le classi sottomesse non può essere altro che un’unica, intransigente, lotta di classe.

Michele Michelino del Centro di Iniziativa Proletaria “G.Tagarelli” via Magenta 88 Sesto San Giovanni (Mi) tele-fax 02 26224099

ALTERNATIVA VERDE PER DESIO: INTERPELLANZA N. 2 10/06/08

METROTRAMVIA: UNA OPPORTUNITA’ DA POTENZIARE
Abbiamo accolto con favore il progetto della nuova Metrotramvia presentato in Consiglio Comunale il 19 marzo scorso dagli ingg. Viganò e Broglia della Società MM S.p.A.;
In Europa, il trasporto su ferro nelle città è una realtà ormai consolidata, ed avere un tram che da Milano arriva sino nel centro di Desio è una ricchezza che dobbiamo non solo sfruttare ma anche potenziare, e che ci avvicina sempre più all’Europa
I nuovi convogli sul nuovo tracciato avranno una frequenza di 8 minuti rispetto ai 40-50 improponibili di oggi. La nuova frequenza è ottima se si considerano i tempi e le richieste legate alla velocità di spostamento della vita di oggi;
Aumenteranno anche le fermate e verrà rivitalizzato l’asse nord sud che da sempre ci lega a Milano;
Ciò che ci interessa, e che dovrebbe interessare anche all’amministrazione di Desio, è un ottica di rete con gli altri comuni attraversati da questa, ma anche da altre tramvie gestite dal medesimo soggetto: ATM
Punti critici rilevati dopo attente analisi:
Intermodalità del nuovo tracciato con i tracciati esistenti (Cusano Milanino e Limbiate);
Gestione dei semafori sul tracciato;
Abbandono del tronco tramviario esistente nel centro cittadino di Desio;
Abbandono dell’attuale rimessa di Desio

METROTRAMVIA: LA POLITICA DI ALTERNATIVA VERDE PER DESIO
Credendo che il futuro della mobilità in Lombardia, sia il trasporto pubblico:
Ci muoveremo in “rete” con altri soggetti istituzionali e non che hanno la nostra stessa visione del trasporto pubblico su tram del nord Milano, per chiedere che:
La nuova tramvia sia collegata con quella del Milanino, e che il Milanino stesso diventi centro intermodale anche per chi da Desio voglia cambiare linea per aumentare le possibilità di destinazione di arrivo all’interno della città di Milano;
Venga riammodernata anche la linea tramviaria di Limbiate per rendere ancora più efficiente il servizio offerto
Credendo che il futuro della mobilità in Lombardia, sia il trasporto pubblico:
Chiederemo che la gestione dei semafori, al passaggio dei nuovi convogli, venga gestito da un solo soggetto e non lasciato ad ogni singolo comune, perché:
Siano garantiti i tempi di percorrenza della linea che deve avere la precedenza sul traffico automobilistico;
Sia evitato che qualche comune possa, attraverso la gestione comunale dei semafori, agevolare il trasporto su gomma rispetto a quello su ferro
Credendo che il futuro della mobilità in Lombardia, sia il trasporto pubblico:
Chiederemo che venga mantenuto, e potenziato attraverso la costruzione di un nuovo collegamento sulla via Milano sino al nuovo tracciato, il tronco a fondo cieco che ora attraversa il centro cittadino sino alla rimessa, in maniera tale che attorno a Desio venga a costituirsi un “anello” di servizio pubblico su tram, perché:
Avremo un servizio pubblico su rotaia circolare che permetterebbe di collegare fra loro in breve tempo punti strategici della città: Comune, Piazza, via commerciale-terziaria-residenziale Corso Italia-Garibaldi, tutte le scuole ed i plessi pubblici e privati che si trovano lungo il tracciato (Pio XI, Scuole blu, Consorzio, ecc.), cimitero vecchio e nuovo, Ospedale: tutto in otto minuti di attesa massima, per studenti, anziani, giovani, mamme e bambini (utenza debole)!;
Credendo che il futuro della mobilità in Lombardia, sia il trasporto pubblico:
Chiederemo che venga mantenuto, e potenziato attraverso la costruzione di un collegamento sulla via Milano, il tronco a fondo cieco che ora attraversa il centro cittadino sino alla rimessa, in maniera tale che attorno a Desio venga a costituirsi un “anello” di servizio pubblico su tram, perché:
In caso di interruzione del servizio per qualsiasi motivo su Via Milano (p.e. incidente, dato che in certi punti il tracciato - a binario unico - sarà molto stretto), passando per il centro di Desio, il servizio non risulterà mai deficitario
Credendo che il futuro della mobilità in Lombardia, sia il trasporto pubblico:
Con la costruzione del nuovo anello tramviario si renderà probabilmente inutile la costruzione di una nuova rimessa a confine con Seregno, in questo modo:
Si eviterà di occupare suolo agricolo attualmente inedificato;
Si risparmierà denaro pubblico poiché si ristrutturerà quella vecchia;
Si eviterà che la dismissione della vecchia rimessa diventi occasione per una nuova colata di cemento per Desio…
In ogni caso, se la nuova rimessa si dovesse fare, nella vecchia si dovrebbe attuare quanto previsto nel Piano del Verde che prevede l’istituzione di un nuovo Parco Urbano, dato che la nuova rimessa va ad occupare spazio ora a verde, che dovrà in qualche modo essere restituito alla città
Credendo che il futuro della mobilità in Lombardia, sia il trasporto pubblico:
Organizzeremo un incontro PUBBLICO, al quale chiediamo già ora all’amministrazione comunale di partecipare, dove è nostra intenzione invitare esperti della MM S.p.A., per ragguagli tecnici sulle nostre proposte, ma anche rappresentanti della Società civile ed istituzionale (associazioni, comuni, provincia, regione) direttamente interessati a queste proposte, allo scopo di darle corpo e forza a tutti i livelli

METROTRAMVIA: COSA CHIEDIAMO ALL’AMMINISTRAZIONE DI DESIO
Di farsi capofila e di appoggiare le nostre proposte presso le istituzioni locali e sovracomunali per aumentare e potenziare il trasporto pubblico su tram a livello locale, attraverso la costruzione-riqualificazione dell’anello tramviario; a livello sovracomunale, attraverso il potenziamento dellintermodalità con Cusano Milanino e la riqualificazione con Limbiate; risparmiando il suolo libero, facendosi promotore di un progetto di ristrutturazione dell’area della vecchia rimessa, da destinare alla nuova tramvia, oppure, in subordine, perché la stessa area sia destinata ad un progetto “VERDE”

ALTERNATIVA VERDE PER DESIO: INTERPELLANZA N. 1 10/06/08

Un po’ di storia:
Con delibera di giunta comunale n. 138 del 24 maggio 2005, la società xxxxxx, dei fratelli xxxxxx, ottiene il permesso dal Comune di Desio, di effettuare “attività di trattenimento programmate durante i mesi estivi” in via Cavalieri di Vittorio Veneto (vicino al parco);
Si aggiunge inoltre che tale società, nel 2003, “nella passata edizione [ha operato] senza destare preoccupazioni di ordine pubblico o del rispetto dell’ambiente”;
Questo contrariamente a quanto affermato dallo stesso responsabile del procedimento incaricato xxxxxx che in una lettera del 3 maggio – ignorata, come molte altre cose legate a questa vicenda – indirizzata alla Giunta, scriveva, avanzando dubbi sull’opportunità di rilasciare il permesso, che: “nel 2003, la stessa manifestazione, nello stesso luogo – per un periodo molto più breve – venne fatta oggetto di numerose lamentele per inquinamento acustico”, accertato e sanzionato dall’ARPA;
Alla giunta però questo non interessa…..
Nel dettaglio, cosa viene proposto nel progetto approvato:
Struttura Bar; 7 gazebo; Struttura in legno (consolle) per la musica; 2 strutture piccole in legno per la cassa; 7 pannelli da esposizione; spiaggia con n. 12 ombrelloni; pista da ballo; 2 campi di beach volley; Jacuzzi;
La giunta (Mariani, Bella, Biella, La Spada, Zecchin, Pioltelli, Resnati, Bianco e Travagliati) approva, nonostante, nella stessa delibera si registri la MANCANZA delle autorizzazioni necessarie, di pubblica sicurezza e sanitarie, a cui infatti, la concessione viene subordinata, previa consegna delle stesse PRIMA dell’inizio delle attività;
Nessuno però si prende la briga di controllare che l’attività ottenga tali autorizzazioni prima di iniziare…
O meglio… qualcuno se ne accorge, e sono, come al solito, i cittadini della zona parco riuniti in comitato che protesta per i disturbi arrecati alla quiete pubblica da questo locale…
Proteste estive:
Il 1 giugno il locale inizia le attività, pur senza possedere tutte le autorizzazioni necessarie, autorizzato anche da xxxxx, che dà parere obbligatorio favorevole sulla regolarità tecnica della proposta, suscitando dopo pochi giorni, le ire dei cittadini in zona parco;
I fratelli xxxxxxxx ottengono persino una deroga ai limiti acustici imposti per la zona residenziale in zona parco fissati in 40 dB, che vengono innalzati a 60 dB;
Le proteste incalzano e i cittadini, che non riescono più a dormire, scendono sul piede di guerra. Iniziano le polemiche sui giornali. I fratelli xxxxxxx si difendono mostrando le autorizzazioni ottenute, mentre, l’art director del locale xxxxxxxxxxxx, si lamenta poiché le “novità” a Desio non vengono sufficientemente apprezzate;
E il Sindaco Mariani? Allarga le braccia… è tutto in regola… dichiara ai giornali, confermando tale atteggiamento anche in Consiglio Comunale rispondendo ad una interpellanza in merito fatta da Alternativa Verde per Desio…
Tutto a posto?:
OVVIAMENTE NO!
300 residenti stufi, presentano un esposto alla Procura della Repubblica di Monza, che il 21 luglio, sequestra preventivamente l’area, dando ragione ai cittadini infuriati per il troppo rumore che supera i limiti consentiti. Violazione accertata dall’ARPA;
Il 30 luglio viene dissequestrato ed il giudice impone nuove prescrizioni per continuare l’attività;
Problemi finiti? Purtroppo no… il 31 luglio un trentenne si tuffa nella piscina del locale riportando gravissimi danni alla colonna vertebrale che lo costringeranno alla sedia a rotelle…
La Procura della Repubblica di Monza apre l’ennesima inchiesta…
ED OGGI?:
Apprendiamo dai giornali che ai gestori ed al comune di Desio, a seguito di questo incidente, vengono richiesti DUE milioni e mezzo di euro di danni di risarcimento, per danno indiretto (per i mancanti controlli supposti)
DOMANDAVAMO IERI (inutilmente) E DOMANDIAMO OGGI:
A suo tempo i controlli tecnici necessari sulla sicurezza della struttura autorizzata sono stati fatti con cura?
Se il comune fosse condannato, per un eventuale mancato controllo, perché dovranno pagare i cittadini per una leggerezza dell’amministrazione quando già a suo tempo, in questa stessa sala consigliare, prima dell’incidente in questione, era stato sollecitato (inutilmente) un pronto intervento volto a fare tutti i controlli necessari per garantire la pubblica sicurezza (quella vera…) dei cittadini?

APPELLO AI LAVORATORI ITALIANI E STRANIERI

Operai, lavoratori, proletari italiani e di ogni nazionalità: per i nostri padroni noi non siamo altro che merce forza-lavoro
che produce profitti di cui loro si appropriano. Il nostro diritto a vivere come esseri umani è subordinato alle esigenze
economiche del nostro padrone e del mercato. Il diritto allo sfruttamento operaio è sancito dallo Stato e a questo - se
“compatibili” - sono subordinati tutti gli altri “diritti”, a cominciare da quello di guadagnarci da vivere per noi e per le
nostre famiglie.
Molti capitalisti, nella ricerca del massimo profitto, chiudono le fabbriche in una Regione e le aprono in un’altra, le
chiudono in Italia e le aprono in Paesi dove il costo del lavoro è irrisorio.
Altri chiamano in Italia, ogni anno, centinaia di migliaia di lavoratori immigrati da sfruttare con salari da fame nelle
fabbriche, nei cantieri, nell’industria agricola, mettendoli in concorrenza con i lavoratori italiani per abbassare i salari e
dividere i lavoratori, alimentando la guerra fra poveri, per poi abbandonarli senza mezzi al loro destino quando non
servono più..
I padroni ed i loro governi (sia quelli di CentroDestra che quelli di CentroSinistra) – sono i primi responsabili del
peggioramento della nostra condizione di vita e di lavoro, dell’aumento dello sfruttamento, dei morti sul lavoro e di
lavoro, delle malattie professionali, delle mancanza di case, dello strangolamento dei mutui e degli affitti - cercano di
nascondere le loro responsabilità mettendoci gli uni contro gli altri per deviare la lotta dal vero obiettivo: il sistema
capitalista.
A differenza delle epoche passate, quando i lavoratori delle classi subalterne pativano la fame per effetto delle
carestie, nel sistema capitalista i lavoratori peggiorano le loro condizioni per aver prodotto troppo. La
sovrabbondanza di capitali e di merci diventa oggi fonte di miseria e la recessione americana e la crisi, ormai giunta anche
alle porte dell’Europa, porterà nuove guerre e peggiorerà ulteriormente la condizione della classe lavoratrice se non ci
sarà una risposta adeguata.
Noi lavoratori non abbiamo niente da spartire con i nostri padroni. La difesa dei nostri interessi ci spinge
a fianco e non contro i lavoratori di tutti i Paesi.
Oggi l’impoverimento e la miseria crescente di intere popolazioni del “terzo” e “quarto” mondo, di sempre maggiori
settori di proletari, è frutto dell’abbondanza in mano a pochi.
Il nemico è in casa nostra, sono i padroni, i parassiti di vario genere, e i loro governi.
Anni di deleghe (in bianco o “critiche”) ad organizzazioni politiche e sindacali della sinistra filoimperialista sono servite
solo a creare una nuova classe dirigente borghese, composta da ex “sindacalisti di sinistra” ed ex “sovversivi”, che ha
fatto carriera e si è sistemata sulla pelle dei lavoratori.
Nessuno difende gli operai se non sono loro stessi a farlo.
Noi operai, lavoratori, proletari di ogni razza, etnia e religione che ci scontriamo ogni giorno sui posti di lavoro e nella
società contro il capitalismo dobbiamo riprendere in mano il nostro destino costruendo adeguate forme di organizzazione
di difesa economica conseguentemente anticapitalista, ed una forza politica autonoma che sappia mettere in discussione
con la lotta un sistema che continua a riprodurre i padroni come borghesi e gli operai come schiavi salariati.
Per discutere della nostra condizione e ripristinare un punto di vista proletario sui temi dell’organizzazione, delle
lotte e della prospettiva politica, invitiamo tutti i lavoratori che condividono il contenuto di questo appello a
firmarlo e a mettersi in contatto col comitato promotore per partecipare all’assemblea nazionale autoconvocata
che si pone fuori e contro tutte quelle iniziative, attraverso le quali, oggi, i vecchi esponenti della sinistra
parlamentare e sindacale tentano di riciclarsi, in nome dei lavoratori.
L’assemblea si terrà
sabato 21 giugno a Milano ore 10-16
presso il Dopolavoro ferrovieri del Sottopasso Tonale/Pergolesi
Stazione Centrale – bus 90/91 – MM2 stazione centrale
Comitato promotore Assemblea nazionale autoconvocata
per contatti, adesioni e promuovere con noi l’iniziativa:
posta elettronica: autorganizzati.milano@gmail.com cell. 3357850799 e 3381168898
L’adesione deve indicare nome, luogo, posto di lavoro, email/telefono per essere ricontattati.

GOVERNO BERLUSCONI ALL'ATTACCO DEI SERVIZI PUBBLICI LOCALI

COSTRUIAMO SUBITO UN'ALLEANZA CONTRO LE PRIVATIZZAZIONI





Come se decenni di mercificazione dei beni comuni e di messa sul mercato dei servizi pubblici locali non avessero già ampiamente dimostrato i disastrosi risultati della consegna degli stessi al mercato e ai privati, anche il nuovo Governo ci riprova.



Il Ministro dell'Economia Tremonti ha annunciato che il prossimo 18 giugno, in sede di presentazione del Documento di programmazione economico-finanziaria (Dpef), allegherà allo stesso un "Piano per lo sviluppo" che, tra le altre cose, prevede un decreto o un disegno di legge per la messa a gara della gestione di tutti i servizi pubblici locali.



Il solerte Ministro ha inoltre tenuto più volte a precisare come la privatizzazione riguarderà anche l'acqua, dimostrando la precisa volontà di attaccare il movimento che in questi anni si è prodotto con più forza e radicamento territoriale.



E, se qualcuno coltivasse qualche illusione di possibilità parlamentare, ci ha pensato la ministro-ombra del PD, Lanzillotta, a dichiarare il consenso bipartisan dell'intero Parlamento.



Siamo alle solite.



Il modello neoliberista,per continuare ad esistere, ha assoluto bisogno della valorizzazione finanziaria e della messa sul mercato dei beni comuni, in una logica di espropriazione totale dei diritti e di precarizzazione completa della vita delle persone.



Perché si dispieghi l'orizzonte della solitudine competitiva –ciascuno lasciato solo sul mercato in diretta competizione con l'altro- occorre eliminare qualsiasi orizzonte di comune condivisione, qualsiasi spazio pubblico, qualsiasi diritto sociale.



Da qui l'attacco strumentale ai "fannulloni" del lavoro pubblico, il tentativo di eliminare il contratto nazionale e l'espressa volontà di precarizzare definitivamente il lavoro.



Da qui il disegno di privatizzazione totale dei beni comuni e dei servizi pubblici locali per consegnarli ai poteri forti del grande capitale finanziario.



Lasciando al pubblico il solo ruolo di gendarme, e dispiegando in funzione di esso le politiche securitarie, attraverso una attenta seminagione dell'intolleranza sociale e del razzismo contro ogni diversità e della trasformazione in problema di ordine pubblico di ogni conflittualità sociale.



Occorre respingere con forza questa nuova ondata di privatizzazioni.



Perché la consegna al mercato dei beni comuni e dei servizi pubblici è un'espropriazione di democrazia.



Perché tutte le lotte per la ripubblicizzazione dell'acqua, per una diversa politica dei rifiuti che faccia a meno di discariche ed inceneritori, per un nuovo piano energetico che dica basta alla proliferazione di centrali fossili e nucleari e si basi sul risparmio energetico, per un diverso modo di muoversi e di abitare i territori urbani sarebbero vanificate dalla definitiva consegna al mercato di questi beni.



Perché il mercato non conserva, avendo tutto l'interesse a dissipare.

Perché il mercato non universalizza, avendo tutto l'interesse a dividere.



Crediamo sia giunto il momento, così come è stato per la lotta alla direttiva Bolkestein e per il contrasto al precedente DDL Lanzillotta, di costruire da subito una nuova alleanza contro la privatizzazione dei beni comuni e dei servizi pubblici che metta insieme tutte le forze e le realtà che in questi anni, dentro i territori e attraverso esperienze di partecipazione dal basso, hanno indicato la strada di un altro modello sociale e di un altro mondo possibile.



Dicono che privatizzare significa entrare nella modernità.



Non ci interessa. Noi abbiamo in mente il futuro.





ATTAC ITALIA

lunedì 9 giugno 2008

AMBIENTEFUTURO NEWS, 7 GIUGNO 08: IL 17-18 GIUGNO il PARLAMENTO EUROPEO DISCUTERA’ E VOTERA’ LA NUOVA NORMATIVA SUI RIFIUTI: GAIA SI MOBILITA.

LA RETE NAZIONALE RIFIUTI ZERO, INSIEME A GAIA, PER FERMARE IL RILANCIO DELL’INCENERIMENTO IN EUROPA.

10 giorni di mobilitazione per “strappare” al Parlamento europeo una nuova normativa sulla gestione dei rifiuti ( Waste Framework Directive-WFD) che chiudendo ad un rilancio dell’incenerimento muova verso una “SOCIETÀ DEL RICICLAGGIO”. C’è da dire subito che le cose non si mettono bene. Caroline Jackson, la relatrice del provvedimento ha concordato con il Consiglio dei Ministri europeo (formato dai Governi nazionali) un brutto testo che verrà proposto al Parlamento. In questo testo non solo rimane la “formula” che definisce l’efficienza energetica degli inceneritori che se riusciranno a rientrarvi sulla base di calcoli manipolabili potranno fregiarsi di svolgere un’operazione di recupero (la “famosa” riclassificazione dell’incenerimento). Ma si sono indeboliti gli stessi “obiettivi obbligatori” di riciclaggio che per i rifiuti urbani erano stati definiti al 50% e soprattutto per i rifiuti industriali e da demolizione (gli “speciali”) al 70% entro il 2020. In altre parole sono stati travolti dalla “fase di negoziazione”e dalla pressione della lobby dell’incenerimento presente in massa a Bruxelles. Ma l’allarme non finisce qui. Infatti anche nella definizione di “sottoprodotto” l’attuale testo vedi www.ambientefuturo.org si FA RIENTRARE LA CENERE DEGLI INCENERITORI che di colpo da rifiuto speciale si trasforma in “materia” se riutilizzata nei sottofondi stradali. MA LA PARTITA NON E’ CHIUSA: GAIA EUROPE E GAIA MONDIALE HANNO MESSO A PUNTO 10 GIORNI DI MOBILITAZIONE CHE CULMINERANNO il 16-17 GIUGNO con una conferenza stampa a Strasburgo alla quale E’ STATA RICHIESTA LA PRESENZA DI BEPPE GRILLO. La Conferenza Stampa darà seguito alla PROIEZIONE DI “BIUTIFUL CAUNTRI” che aprirà una spazio di denuncia sul “disastro campano” curato da GAIA in collaborazione con gli attivisti della Rete Nazionale Rifiuti Zero.

Si invitano TUTTE LE REALTA’ A FARE OPERA DI PRESSIONE DEMOCRATICA sui parlamentari europei eletti in Italia PER MIGLIORARE IL TESTO BASE. NONOSTANTE CHE PAESI COME LA DANIMARCA, LA FRANCIA E LA GERMANIA SPINGANO per indebolire gli obiettivi di riciclaggio al fine di favorire il rilancio dell’incenerimento LA MOBILITAZIONE PUO’ PORTARE A SIGNIFICATIVE MODIFICHE DEL BRUTTO DOCUMENTO DI PARTENZA. LA RETE NAZIONALE RIFIUTI ZERO AGGIORNERA’ SUI MODI E I TEMPI DELLA MOBILITAZIONE. Su www.ambientefuturo.org è già disponibile (in inglese) il programma di massima delle mobilitazioni. Intanto l’indirizzo giovanni.malatesta@villapacinotti.it

svolge una funzione di utile ed aggiornato riferimento.



DISPONIBILE LA “GUIDA ALL’AUTORIDUZIONE DELLA TARIFFA”

Su www.ambientefuturo.org è disponibile il “vademecum” per effettuare LA DISOBBEDIENZA FISCALE ad una gestione dei rifiuti che in molti Comuni italiani non raggiunge i “minimi” di Raccolta Differenziata previsti dalla legge attraverso il “secondo correttivo” del DLGS 152/06 e che spesso avvelena le popolazioni con inceneritori e/o discariche addirittura di “tal quale” come nel caso della Campania (ma non solo). Con questa GUIDA che ripercorre la normativa che dalla fine degli anni ’90 ha portato alla sua applicazione (sempre più svuotata visto che già nel ’97 l’articolo 49 del decreto Ronchi prevedeva il “METODO PUNTUALE DI PAGAMENTO” della tariffa basato sul principio “you pay as you throw”, IL CITTADINO-UTENTE PUO’ RIBELLARSI.

Anzi, la GUIDA curata dalla RETE NAZIONALE RIFIUTI ZERO è concepita in forma di “BOZZA”in modo tale da poter “dettagliare” con la propria situazione locale le vertenze. Intanto la Rete Nazionale anche con lo scopo di “sperimentare” questo percorso ha assunto alcune ESPERIENZE TERRITORIALI PILOTA SU CUI PARTIRE. Si tratta dei Comuni di MONTALE, di AGLIANA e di QUARRATA in provincia di Pistoia, dei Comuni della Val di Sieve in provincia di Firenze. Disponibilità poi è arrivata dalle realtà di CIVITAVECCHIA, dalla provincia di GROSSETO ecc. Insieme alle realtà potenzialmente coinvolte valuteremo la “rosa” dei territori da coordinare. Chi fosse CONCRETAMENTE INTERESSATO lo può segnalare a ambientefuturo@interfree.it

L’avvio della VERTENZA TARIFFE, oltre a rappresentare un ulteriore strumento per rendere più incisive le VERTENZE LOCALI, nel quadro nazionale caratterizzato dalla “tragedia campana” e dal tentativo dell’attuale Governo di MILITARIZZARE i “conflitti territoriali”, RAPPRESENTA UNA CHIARA RISPOSTA DI INDISPONIBILITA’ A SUBIRE POLITICHE SBAGLIATE, INQUINANTI E DISSIPATRICI DI DANARO PUBBLICO. Rappresenta, inoltre, UNO STRUMENTO DI PRESSIONE NON INDIFFERENTE, PER FAR DECOLLARE SU TUTTO IL TERRITORIO RACCOLTE DIFFERENZIATE DEGNE DI QUESTO NOME.



STOP TRASHING CLIMATE

Soprattutto negli Stati Uniti d’America, ma anche in varie parti del sud est asiatico, GAIA (Global Alliance for Incinerator Alternatives) in occasione della GIORNATA MONDIALE PER L’AMBIENTE del 5 giugno ha promosso una GIORNATA D’AZIONE CONTRO IL RISCALDAMENTO GLOBALE. Tale giornata è stata preparata con documenti scientifici disponibili su www.no-burn.org che si incentrano sull’accoppiata vincente ZERO WASTE-ZERO GLOBAL WARMING. Il NO all’incenerimento, le “produzioni pulite”, il riuso e il riciclaggio e compostaggio sono posti alla base di una strategia che coniuga tutela sanitaria e tutela del Pianeta minacciato dall’aumento della temperatura. L’incenerimento dei rifiuti anche nelle forme del recupero di energia NON SOLO PRODUCE ENERGIA SPORCA MA SI CONTRAPPONE AL RICICLAGGIO CHE E’ LA VERA FORMA VINCENTE PER ABBATTERE LA EMISSIONE DI GAS SERRA vedi la presentazione di Jeff Morris nel recente “international meeting” di Capannori su www.ambientefuturo.org . L’incenerimento, inoltre è la modalità di smaltimento che più incoraggia la produzione di plastiche e di rifiuti in generale “rinforzando” l’USA E GETTA E LA DIPENDENZA DAL PETROLIO. Peccato che questa impostazione non la ritroviamo NELLA MARCIA PER IL CLIMA organizzata per oggi 7 giugno a Milano dove diverse associazioni sfilano per dire giustamente NO AL NUCLEARE MA INCREDIBILMENTE TACCIONO SULLA TRUFFA DELL’INCENERIMENTO. IL SILENZIO SULL’INCENERIMENTO DEI RIFIUTI DENOTA RETICENZA E IN ALCUNI CASI COMPLICITA’ (come nel caso del gruppo dirigente nazionale di Legambiente) che evidentemente continuano a ritenere “alternativa” l’energia prodotta bruciando i rifiuti. Non c’è da stupirci se questa “cultura” ha prodotto nei primi anni ‘90 l’ aberrazione delle “energie assimilabili alle energie rinnovabili” che continuiamo a pagare sotto forma di CIP 6 e di “certificati verdi”. Come si vede IL PARTITO DELLA TRUFFA E’ VASTO E POTENTE e a volte si presenta nella forma del “LUPO VESTITO DA AGNELLO”.





Rossano Ercolini, Pier Felice Ferri, Fabio Lucchesi

mercoledì 4 giugno 2008

AMBIENTEFUTURO NEWS, 2 GIUGNO 08: REPORT DA CHIAIANO.

MANIFESTAZIONE DEL PRIMO GIUGNO: LE RAGIONI DELLA DEMOCRAZIA E DI UNA GESTIONE PULITA DEI RIFIUTI SONO PIU’ FORTI.

La manifestazione del primo giugno a Chiaiano E’ RIUSCITA ALLA GRANDE. ALMENO 7000 persone www.ambientefuturo.org vi hanno partecipato smentendo l’ennesima “caricatura” che la CASTA GIORNALISTA ED I CORTIGIANI DEI MEDIA DI REGIME aveva imbastito per porre in cattiva luce questa risposta democratica PACIFICA E DI MASSA. Il quotidiano “La Repubblica” aveva bollato la manifestazione come “manifestazione no-global” enfatizzando l’arrivo del “popolo del no”e anticipando addirittura l’arrivo di Casarini (che non si è visto). Lo stesso quotidiano IL MANIFESTO che non sta certo dando una buona informazione sugli eventi campani e che a proposito della manifestazione ha confermato che sarebbe stato UN APPUNTAMENTO DEI NO ( e che ha definito Walter Ganapini attuale assessore regionale campano all’ambiente e Guido Viale entrato a far parte dello staff di Bassolino “teorici di rifiuti zero”- ma quando mai?) aveva in qualche modo tentato di indebolire il CARATTERE POPOLARE E DEMOCRATICO della manifestazione CHE AL CONTRARIO HA SCONFITTO TUTTE QUESTE LETTURE RIDUTTIVE E FUORVIANTI. Ma la risposta più importante è STATA QUELLA DATA ALLE DICHIARAZIONI INCENDIARIE DI BERLUSCONI che svincolandosi dall’accordo raggiunto tra i Comuni e il Commissario Bertolaso che prevede una verifica geologica in corso sulla compatibilità ambientale del sito non solo HA GIÀ DECISO CHE LA DISCARICA SI FARA’ MA CHE PER FARLA IL GOVERNO (forte dell’appoggio del Partito Democratico e di Bassolino) NON ESITERA’ A RICORRERE ALL’USO DELLA FORZA. LA MANIFESTAZIONE NON HA RISPOSTO ALLE SUE PROVOCAZIONI ma ha fornito una risposta matura alla necessità di INSISTERE SULLE ALTERNATIVE (ossessiva , ieri, è stata la richiesta di partire subito dalla RACCOLTA DIFFERENZIATA PORTA A PORTA a partire dalla frazione organica e putrescibile e dai materiali cellulosici che rappresentano più del 60% dei rifiuti accumulati lungo i bordi delle strade). Poi sul riferimento di Berlusconi al “FAR RISPETTARE LE LEGGI” a parte la facile ironia sul “pulpito da cui viene la predica” (ricordiamo l’invito al non pagare le tasse di qualche tempo fa) RICORDIAMO CHE E’ IL SUO DECRETO A CALPESTARE LE NORMATIVE EUROPEE CHE VIETANO ASSOLUTAMENTE IL CONFERIMENTO DEL RIFIUTO TAL QUALE IN DISCARICA A PARTIRE DALLA FRAZIONE ORGANICA (vedi direttiva comunitaria 33/99). Ricordiamo inoltre che l’ITALIA aderisce al trattato e alla carta di Ahrus che obbliga la pubblica amministrazione alla massima trasparenza e alla massima possibilità di partecipazione per i singoli cittadini e per le realtà che rappresentano “INTERESSI DIFFUSI” CHI CALPESTA LA LEGGE? LA CALPESTANO GOVERNO E COMMISSARIO CHE VOGLIONO EVITARE QUALSIASI VALUTAZIONE AMBIENTALE E SANITARIA DEI SITI CHE AL CONTRARIO SONO UN OBBLIGO INDEROGABILE PREVISTO DALLE NORMATIVE EUROPEE E NAZIONALI. Qual è lo scopo di questa “sospensione della democrazia”? E’ quello di sottrarre dal “morso” della Magistratura i responsabile politici e finanziari della truffa perpretata da 15 anni alle spalle del popolo campano con la “truffa” del commissariamento. E’ quello di FAVORIRE GRUPPI ECONOMICI quali IMPREGILO implicati in operazioni oggetto delle indagini e dei sequestri da parte dei giudici (vedi il caso dell’inceneritore di Acerra). Quindi la battaglia dei cittadini di Chiaiano e di Marano, in questo momento è NELL’INTERESSE DI TUTTA L’ITALIA. Infatti se passerà la discarica di Chiaiano non solo avverrà un ennesimo MASSACRO DEL TERRITORIO ma PASSERA’ IL DECRETO LIBERTICIDA VARATO DAL GOVERNO CHE CANCELLA IL DIRITTO DELLE POPOLAZIONI E DEGLI STESSI COMUNI AD ESSERE INFORMATA E PARTECIPE DI SCELTE CHE PESERANNO ENORMEMENTE SULLE COMUNITA’ CHE LE DEVONO SUBIRE. Per questo la presenza dei movimenti NO-TAV, NO DAL MOLIN E DELLA RETE NAZIONALE RIFIUTI ZERO E’ STATO MOLTO APPREZZATO DALLA POPOLAZIONE CAMPANA CHE SI VORREBBE ISOLARE DAL RESTO D’ITALIA PER POI PASSARE A COLPIRE NEL RESTO D’ITALIA COLORO CHE SI BATTONO A DIFESA DEI PROPRI TERRITORI. La riuscita della manifestazione di ieri non ci lascia però tranquilli. Sappiamo che ci saranno altri momenti drammatici. MA E’ PROPRIO UNENDO LE FORZE DELLA PARTE MIGLIORE D’ITALIA (quella che fa LA POLITICA PULITA, che non è legata ai poteri e che non si affanna per le carriere e le poltrone) che si può venir fuori in positivo dalla tragedia campana FERMANDO COSÌ LA DERIVA ANTIDEMOCRATICA tracciata dal Decreto Berlusconi al quale il Governo Prodi aveva preparato il terreno. LA MANIFESTAZIONE DI IERI HA RAPPRESENTATO UN MESSAGGIO DI SPERANZA E DI CONSAPEVOLEZZA IN QUESTA DIREZIONE. NON PASSERANNO!


Rossano Ercolini, Pier Felice Ferri, Fabio Lucchesi