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venerdì 13 giugno 2008

AMBIENTEFUTURO NEWS, 12 GIUGNO 08.

APPELLO MONDIALE CONTRO LA RICLASSIFICAZIONE DELL’INCENERIMENTO;

LA RETE NAZIONALE RIFIUTI ZERO VARA LA VERTENZA PER L’AUTORIDUZIONE DELLA TARIFFA RIFIUTI.



IL 17-18 IL PARLAMENTO EUROPEO VOTA LA NUOVA NORMATIVA RIFIUTI, UN APPELLO AI PARLAMENTARI.




GAIA, la Global Alliance for Incinerator Alternatives, in vista del voto del Parlamento europeo invita ad inviare un appello ai parlamentari in qualità di “cittadini del mondo”. La Rete Nazionale Rifiuti Zero invita tutti i gruppi locali, gli attivisti e i “semplici” cittadini ad aderire in massa a questa mobilitazione. Per inviare la versione italiana dell’APPELLO INTERNAZIONALE vedi su www.ambientefuturo.org oppure su www.no-burn.org dove potrete trovare anche un appello rivolto da diverse associazioni dei medici. Ricordiamo inoltre che il 17 GAIA Europa, unitamente a molte altre associazioni del Continente promuoverà una conferenza stampa a seguito della proiezione di “Biutiful cauntri”a cui parteciperà oltre a Joan Marc Simon di GAIA Europe anche il regista del film in cui verrà ribadita la necessità di non votare a favore del tentativo di rilanciare l’incenerimento dei rifiuti, favorendo al contrario il riciclaggio, il compostaggio e l’avvio di un percorso verso rifiuti zero al 2020.



LA RETE NAZIONALE RIFIUTI ZERO LANCIA LA CAMPAGNA PER L’AUTORIDUZIONE DELLA TARIFFA RIFIUTI.



Il 19 giugno, con un incontro pubblico a Montale Pistoiese è fissata la data di partenza di questa campagna . Essa muove da considerazioni molto semplici: spesso i cittadini che si oppongono agli inceneritori INVOCANDO RIDUZIONE E RACCOLTE DIFFERENZIATE DEI RIFIUTI vengono dipinti come “ostacolo egoistico”. POI PERO’ AI MEDESIMI SI CHIEDE DI FINANZIARE APPUNTO CON LA BOLLETTA tali scelte. ORA BASTA. SE NON C’E’ DEMOCRAZIA NELLE DECISIONI, SE NON C’E’ IL RISPETTO PER LA SALUTE E L’AMBIENTE, SE NON SI RISPETTA NEMMENO LA LEGGE IN MERITO AL RAGGIUNGIMENTO DEI “MINIMI” DI RD OCCORRE DIRE CHE “L’OBBEDIENZA NON E’ PIU’ UNA VIRTU’”. Per aderire alla campagna, per prendere visioni dei dettagli e dei percorsi vedi su www.ambientefuturo.org

Adesso la GUIDA ALL’AUTORIDUZIONE DELLA TARIFFA SI ARRICCHISCE ANCHE DI UN ALLEGATO RELATIVO ALLE SITUAZIONI DOVE E’ ANCORA VIGENTE LA TARSU

(ai sensi del D.Lgs 507/93). Invitiamo tutte le realtà interessate a questa forma di “DISOBBEDIENZA CIVILE” a richiedere i rispettivi regolamenti comunali relativi all’applicazione della tariffa o della TARSU.



PROVINCIA DI ASTI: NUOVO PIANO RIFIUTI CON IMPEGNO DI RIDUZIONE DEI RIFIUTI DEL 14% E RD AL 70%.



Giovedi’ 19 verrà presentato al pubblico con interventi, tra gli altri, di Roberto Cavallo della Cooperativa Erica, che ha contribuito notevolmente alla elaborazione del piano e di Enzo Favoino della Scuola Agraria del Parco di Monza. Il titolo dell’incontro recita: “ 14% di riduzione, 70% di RD… discariche, inceneritori o rifiuti zero?”. La notizia conferma che in Italia, a seguito del successo di molte “buone pratiche” non solo di RD porta a porta ma anche di riduzione comincia a farsi spazio ANCHE UN TIPO DI PIANIFICAZIONE “CENTRATA” SULLE FASI VIRTUOSE .

Ciò significa, tra l’altro coerentemente con la normativa nazionale 152/08 come ritoccata con il “secondo correttivo” del 16 gennaio 2008, che lo “smaltimento” deve sempre più essere confinato nella fase residuale della gestione dei rifiuti che possono e debbono “tendere” gradualmente a “zero”. Naturalmente, in questo quadro corretto, inceneritori e discariche tendono sempre più

a rappresentare “il passato” di cui disfarci prima possibile. Oltre alla Provincia di Asti, anche la Provincia di Treviso, con le sue alte “rese” di RD al 67% sta cercando soluzioni “a freddo” per trattare il “residuo” che, infatti, oltre a dover “essere studiato” per indirizzare da questa prospettiva ulteriori e mirati progetti di riduzione e di riprogettazione industriale, in primo luogo degli imballaggi, può essere, almeno in parte, ancora recuperato e ridotto prima di finire “rigorosamente” stabilizzato, in discarica.



NASCE IL COORDINAMENTO “TOSCANA NORD VERSO RIFIUTI ZERO”.



A seguito della normativa regionale toscana che con la legge regionale 61/07 “accorpa” gli ATO (Ambiti Territoriali Ottimali) riducendoli a TRE per l’intera Regione arrivando a comprendere in un unico contesto le province di Massa Carrara, di Lucca, di Pisa e di Livorno ANCHE I COMITATI E LE ASSOCIAZIONI che si battono per una alternativa gestione dei rifiuti HANNO DECISO DI COSTITUIRSI IN UN COORDINAMENTO CHE HA ASSUNTO LA STRATEGIA RIFIUTI ZERO. Sabato 14 a Livorno (dove il piano industriale del nuovo macro ATO e la stessa provincia prevedono il raddoppio dell’inceneritore attuale) si svolgerà una conferenza stampa per presentare le proposte alternative. Occorre subito dire che la LR 61/07 appare ormai SUPERATA dalla normativa nazionale che aumenta i “poteri” delle province in materia di pianificazione della gestione dei rifiuti e che invece, nel caso della legge toscana, vengono di fatto, assunti da un ente di “secondo grado” interprovinciale. Inoltre sulla normativa regionale e quindi sulla delibera che i 111 Comuni che fanno parte del mega- ATO dovrebbero approvare in modo “blindato” NON SOLO NON viene previsto nessun intervento di riduzione-contenimento dei rifiuti (che a parole la Regione Toscana prevede di almeno il 15% ma addirittura si prevedono aumenti dei rifiuti e obiettivi di RD inferiori ai limiti di legge previsti per il 2012 ad almeno il 65%. IL TRUCCO E’ QUELLO DI SEMPRE: AUMENTARE “AD ARTE” I RIFIUTI DA SMALTIRE PER GIUSTIFICARE NUOVI INCENERITORI. Semplici calcoli, invece, ci dimostrano che perseguendo non più del 7% di riduzione della mole attuale dei rifiuti prodotti sulla costa con un semplice passaggio dal sistema di raccolta stradale ad uno porta a porta (come dimostrano ormai tutte le esperienze) si può “facilmente” invertire i trend di crescita. Se poi su questo passaggio si innestano interventi alla fonte di riduzione degli imballaggi e di tariffazione puntuale i risultati “attesi” possono ulteriormente aumentare. Poi con una raccolta differenziata “a norma di legge” e cioè del 65% si può prevedere una quota di “residuo” non superiore a 300.000 tonnellate/anno ( al 2012) complessive per le quattro province. Poiché già attualmente l’area ha un sistema impiantistico di TMB (trattamento Meccanico Biologico) che può arrivare fino a 450.000 tonnellate/anno in grado (con alcuni semplici ritocchi impiantistici) di recuperare almeno fino al 60% dei residui in ingresso, i rifiuti stabilizzati a discarica non supereranno le 115000 tonnellate (l’area ha un sistema di discariche che dispone di oltre 5 milioni di m. cubi di volumetrie residue in grado di durare più di 15 anni). Ciò realisticamente può consentire la GRADUALE DISMISSIONE DEI QUATTRO INCENERITORI ESISTENTI ( LIVORNO, PISA, PIETRASANTA, CASTELNUOVO GARFAGNANA) anziché prevederne il potenziamento come, invece, vorrebbe imporre il “nuovo Piano”. Su queste basi LA PARTITA E’ APPENA ALL’INIZIO E CERTO UNA MANO CE LA DARA’ ANCHE LA CAMPAGNA PER L’AUTORIDUZIONE DELLA TARIFFA VISTO CHE LA MEDIA DI RD DELL’INTERO MACRO-ATO NON SUPERA IL 30% A FRONTE DEL MINIMO DEL 45% PREVISTO DALLA LEGGE.





Rossano Ercolini, Fabio Lucchesi, Pier Felice Ferri

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