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venerdì 13 giugno 2008

ALTERNATIVA VERDE PER DESIO: INTERPELLANZA N. 1 10/06/08

Un po’ di storia:
Con delibera di giunta comunale n. 138 del 24 maggio 2005, la società xxxxxx, dei fratelli xxxxxx, ottiene il permesso dal Comune di Desio, di effettuare “attività di trattenimento programmate durante i mesi estivi” in via Cavalieri di Vittorio Veneto (vicino al parco);
Si aggiunge inoltre che tale società, nel 2003, “nella passata edizione [ha operato] senza destare preoccupazioni di ordine pubblico o del rispetto dell’ambiente”;
Questo contrariamente a quanto affermato dallo stesso responsabile del procedimento incaricato xxxxxx che in una lettera del 3 maggio – ignorata, come molte altre cose legate a questa vicenda – indirizzata alla Giunta, scriveva, avanzando dubbi sull’opportunità di rilasciare il permesso, che: “nel 2003, la stessa manifestazione, nello stesso luogo – per un periodo molto più breve – venne fatta oggetto di numerose lamentele per inquinamento acustico”, accertato e sanzionato dall’ARPA;
Alla giunta però questo non interessa…..
Nel dettaglio, cosa viene proposto nel progetto approvato:
Struttura Bar; 7 gazebo; Struttura in legno (consolle) per la musica; 2 strutture piccole in legno per la cassa; 7 pannelli da esposizione; spiaggia con n. 12 ombrelloni; pista da ballo; 2 campi di beach volley; Jacuzzi;
La giunta (Mariani, Bella, Biella, La Spada, Zecchin, Pioltelli, Resnati, Bianco e Travagliati) approva, nonostante, nella stessa delibera si registri la MANCANZA delle autorizzazioni necessarie, di pubblica sicurezza e sanitarie, a cui infatti, la concessione viene subordinata, previa consegna delle stesse PRIMA dell’inizio delle attività;
Nessuno però si prende la briga di controllare che l’attività ottenga tali autorizzazioni prima di iniziare…
O meglio… qualcuno se ne accorge, e sono, come al solito, i cittadini della zona parco riuniti in comitato che protesta per i disturbi arrecati alla quiete pubblica da questo locale…
Proteste estive:
Il 1 giugno il locale inizia le attività, pur senza possedere tutte le autorizzazioni necessarie, autorizzato anche da xxxxx, che dà parere obbligatorio favorevole sulla regolarità tecnica della proposta, suscitando dopo pochi giorni, le ire dei cittadini in zona parco;
I fratelli xxxxxxxx ottengono persino una deroga ai limiti acustici imposti per la zona residenziale in zona parco fissati in 40 dB, che vengono innalzati a 60 dB;
Le proteste incalzano e i cittadini, che non riescono più a dormire, scendono sul piede di guerra. Iniziano le polemiche sui giornali. I fratelli xxxxxxx si difendono mostrando le autorizzazioni ottenute, mentre, l’art director del locale xxxxxxxxxxxx, si lamenta poiché le “novità” a Desio non vengono sufficientemente apprezzate;
E il Sindaco Mariani? Allarga le braccia… è tutto in regola… dichiara ai giornali, confermando tale atteggiamento anche in Consiglio Comunale rispondendo ad una interpellanza in merito fatta da Alternativa Verde per Desio…
Tutto a posto?:
OVVIAMENTE NO!
300 residenti stufi, presentano un esposto alla Procura della Repubblica di Monza, che il 21 luglio, sequestra preventivamente l’area, dando ragione ai cittadini infuriati per il troppo rumore che supera i limiti consentiti. Violazione accertata dall’ARPA;
Il 30 luglio viene dissequestrato ed il giudice impone nuove prescrizioni per continuare l’attività;
Problemi finiti? Purtroppo no… il 31 luglio un trentenne si tuffa nella piscina del locale riportando gravissimi danni alla colonna vertebrale che lo costringeranno alla sedia a rotelle…
La Procura della Repubblica di Monza apre l’ennesima inchiesta…
ED OGGI?:
Apprendiamo dai giornali che ai gestori ed al comune di Desio, a seguito di questo incidente, vengono richiesti DUE milioni e mezzo di euro di danni di risarcimento, per danno indiretto (per i mancanti controlli supposti)
DOMANDAVAMO IERI (inutilmente) E DOMANDIAMO OGGI:
A suo tempo i controlli tecnici necessari sulla sicurezza della struttura autorizzata sono stati fatti con cura?
Se il comune fosse condannato, per un eventuale mancato controllo, perché dovranno pagare i cittadini per una leggerezza dell’amministrazione quando già a suo tempo, in questa stessa sala consigliare, prima dell’incidente in questione, era stato sollecitato (inutilmente) un pronto intervento volto a fare tutti i controlli necessari per garantire la pubblica sicurezza (quella vera…) dei cittadini?

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