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giovedì 18 dicembre 2008

Centrali turbogas ad Aprilia e repressione + Ecomostro militare a Niscemi

Qui di seguito due situazioni molto gravi che se saranno relaizzate comprometteranno l'Ambiente e la Salute di chi vi abita e che hanno già compromesso la democrazia ...

APRILIA
No turbogas occupano i terreni per pochi minuti, 300 denunciati

Erano cinquemila i manifestanti che domenica scorsa ad Aprilia, in provincia di Latina, hanno rioccupato simbolicamente per qualche minuto i terreni che dovranno ospitare la centrale turbogas della Sorgenia. Tante famiglie con bambini, partite in mattinata dal centro della città, hanno accompagnato i ragazzi della rete territoriale creata per contrastare un impianto fortemente voluto dal gruppo De Benedetti. A differenza delle tante altre manifestazioni che si sono tenute prima dello sgombero del presidio, avvenuto lo scorso ottobre, questa volta le forze dell'ordine hanno proceduto ad identificare più di 300 persone, accusandole di violenza privata, danneggiamento (la rottura della recinzione) e violazione di proprietà privata. Le denunce riguardano anche l'occupazione della strada statale Pontina. Un segnale che sta preoccupando il movimento No turbogas, che si è sempre contraddistinto per le azioni pacifiche. La rete cittadina di Aprilia - secondo la questura di Latina - è già stata denunciata per l'occupazione del sito della Sorgenia e la procura della repubblica dovrà decidere nei prossimi mesi sull'eventuale richiesta di rinvio a giudizio. La proprietà di Sorgenia non si tocca, le ruspe e gli operai venuti dal sud potranno lavorare protetti dalle forze dell'ordine, alzando i camini della megacentrale, giudicata da tanti esperti inutile e pericolosa.
L'intera provincia di Latina sta vivendo una crisi industriale e di vocazione, rischiando di divenire una sorta di territorio di serie B nel Lazio, dove affiancare alle tante industrie inquinanti già presenti impianti di produzione di energia per il mercato nazionale, nuove discariche ed inceneritori. Trasformare la piana della bonifica in una terra di veleni sembra essere il piano degli amministratori di centrodestra del sud del Lazio, pronti però ad allearsi con qualsiasi gruppo industriale al momento del bisogno.
Nel caso della turbogas progettata da Sorgenia l'impatto ambientale - ricostruito dalla rete di Aprilia - è terrificante: più di 16 milioni di quintali di CO2 all'anno, 450 quintali di particolato e un beneficio per la città pari sostanzialmente a zero. Un pezzo di quell'Italia inquinante sgradita in Europa.
Dal 2002 sono state autorizzate in Italia 45 centrali con tecnologia turbogas. Un affare voluto dai principali produttori di energia italiani quali Enel, Sorgenia, Edison, Acea Electrabel, E.on, Eni ed Endesa. A queste negli ultimi anni si sono aggiunte altre 73 nuove richieste di centrali elettriche, di cui nove nel Lazio. I veri investimenti puntano decisamente verso le tecnologie sporche, preferendo non scommettere sul risparmio energetico.
I cittadini di Aprilia, che avevano vinto una prima battaglia legale davanti al Tar, revocata poi dal Consiglio di stato, dopo lo sgombero del presidio e la recinzione del terreno, non si sono arresi di fronte all'accelerazione imposta da Sorgenia. Hanno chiesto un incontro con il ministro per le attività produttive e soprattutto stanno preparando nuovi studi per cercare di bloccare l'inizio del cantiere. Il punto fondamentale - spiega la rete No turbogas - è evitare il dato di fatto, le forzature da parte dei costruttori della centrale. Il comune di Aprilia e la rete cittadina hanno infatti presentato una richiesta di sospensiva dei lavori davanti al Tar e chiedono che le opere non partano fino alla decisione dei giudici amministrativi.
La manifestazione di domenica dimostra poi che lo sgombero e le denunce non hanno bloccato la mobilitazione della città. Di certo contano più la salute e il futuro dei figli.



ECOMOSTRO A NISCEMI (MUOS)

Con riferimento ai lavori (già avviati) per l'installazione del nuovo sistema MUOS della Marina Militare degli Stati Uniti d'America presso l'attuale base trasmissioni radar di contrada Ulmo, intendiamo, a nome di tutti i cittadini di Niscemi, ribadirne la pericolosità ambientale e militare.


In particolare:
È scientificamente provato l'impatto biologico delle radiazioni elettromagnetiche emesse da installazioni trasmittenti per le telecomunicazioni di tipo civile (radio, radar aeroportuali, ripetitori cellulari, ecc), ed a tal proposito esistono delle prescrizioni dell'OMS (organizzazione mondiale della sanità) circa le azioni precauzionali da attuare per una gestione degli apparati nel rispetto dei livelli massimi di tollerabilità nell'unità di tempo (TLV). La bibliografia in materia, non definisce limiti temporali circa la manifestazione delle influenze di tali onde sull'organismo umano; è normale che mutazioni genetiche e leucemie si manifestino solo dopo decenni, od addirittura solo ai naturali discendenti delle persone oggi esposte. Ovviamente, nulla è dato sapere a riguardo delle onde elettromagnetiche delle installazioni militari, caratterizzate da frequenze UHF e VHF (Ultra High Frequency e Very High Frequency), in alcuni casi simili a quelle emesse da un comune forno a microonde, ma con potenze mostruose che vanno dai 400.000W continui ai 2.000.000W di picco. È di pubblico dominio uno studio effettuato da due famosi oncologi americani sulla popolazione vicina ad una installazione simile, che ha evidenziato numerosi casi di leucemia infantile. Da informazioni accessibili a chiunque, scaturisce poi l'evidenza che, tutte le installazioni di telecomunicazioni militari sul territorio degli Stati Uniti, sono ubicate in zone desertiche lontane dalla popolazione……. A Niscemi solo 2 o 3 Km.
Riteniamo imperativo che siano rese pubbliche le modalità di VIA (verifica impatto ambientale) che hanno portato le autorità competenti al rilascio dell'autorizzazione all'inizio della costruzione del nuovo sistema MUOS, che sarà caratterizzato da antenne paraboliche direzionali di dimensioni imponenti con potenze di milioni di Watt, le quali, sebbene si suppone, non saranno mai puntate verso l'abitato, hanno il potenziale di cuocere in volo un intero stormo di uccelli che si trovasse casualmente ad attraversare il raggio di radiazioni elettromagnetiche emesso.
Riteniamo doveroso che ogni cittadino, di qualunque estrazione sociale, sia messo a conoscenza del livello delle radiazioni elettromagnetiche che, emesse sin dal 2001 dalle antenne (omnidirezionali) dell'attuale installazione, sono state assorbite da tutta la cittadinanza. Come è noto le onde elettromagnetiche, invisibili, incolori, inodori, attraversano le pareti delle abitazioni, e anche durante il sonno penetrano anche la cute e vengono assorbite direttamente dagli organi interni e da tutte le cellule dell'organismo.
Riteniamo che questa condanna a morte, decisa da amministratori miopi, disinformati e leggeri (tanto da mettere a rischio anche la loro di famiglia), per gli innocenti ed ignari abitanti di Niscemi sia inammissibile e vada rigettata con forza. I figli dei niscemesi, che rappresentano il futuro, hanno diritto di potersi aspettare una speranza di vita adeguata ai tempi. Non sarà possibile costringere gli USA a dismettere questo mostro una volta a regime, anche in presenza di evidenti motivi. L'unica occasione che i niscemesi hanno ora, è quella di combattere, subito, per evitare il potenziamento della base attuale, per poi riservarsi, a valle delle indagini ambientali, di tornare a lottare per la dismissione dell'attuale impianto.
Riteniamo emblematico che oggi ai bordi della recinzione della base Ulmo, sono presenti dei cartelli di divieto di raccolta di terra, sassi, piante……. PERCHE' ????

Il comitato per la verità, sicuro di incarnare la volontà di tutti i cittadini di Niscemi richiede formalmente al Sig. Sindaco, al Consiglio Comunale e Provinciale, all'Assessorato al Territorio ed Ambiente, di voler convocare immediatamente il Consiglio Comunale e Provinciale per attivare da subito le interrogazioni ministeriali del caso, e monitorarne e sollecitarne in modo estremamente serio gli esiti, con l'obiettivo di fermare immediatamente i lavori, che pare vengano svolti prevalentemente nelle ore notturne… PERCHE' ??

Volendo lasciare agli organi competenti la ricerca delle responsabilità civili e penali di questo scempio biologico, chiediamo con forza agli amministratori suddetti, di stanziare immediatamente i fondi necessaria a commissionare, ad una società specializzata e qualificata, una indagine ambientale di parte, seria, eventualmente parallela a quella di ARPA, e mirata a quantificare ed analizzare in modo trasparente, insieme a CNR, luminari ed Università:

il livello di radiazioni ettromagnetiche emesse dall'attuale installazione;
il tasso di inquinamento dell'aria, dell'acqua e del suolo, derivato dalla combustione delle centinaia di tonnellate di gasolio consumato per energizzare il sistema attuale. Da questo si potrà stimare l'impatto ambientale futuro (con il MUOS a regime);
il livello di eventuale radioattività presente nei dintorni della zona militare. Si può facilmente verificare che la vegetazione all'interno del recinto è morfologicamente diversa a quella che caratterizza tutta la zona circostante.
il fattore di rischio reale, legato anche ad altre concause, di contrarre tumori e mutazioni genetiche, che potenzialmente possono manifestarsi anche a distanza di molti anni, e che probabilmente sono già presenti nella popolazione sebbene ancora latenti.

Invitiamo tutte le associazioni ed i cittadini (illuminati e non) a documentarsi seriamente sulla questione ULMO, in modo che si alzi il livello di consapevolezza dei pericoli ai quali qualcuno ci sta esponendo e si eviti, nel modo più assoluto l'atavico atteggiamento di vittimismo inerme che caratterizza da sempre le popolazioni del sud. (Basta andare su Google e ricercare MUOS+NISCEMI, INFLUENZE BIOLOGICHE+RADIAZIONI ELETTROMAGNETICHE, IMPATTO AMBIENTALE RADAR MILITARI).

Questo problema, pur invisibile, è migliaia di volte più grave di quelli (visti sui telegiornali) per i quali le popolazioni di altre regioni Italiane sono scese sul piede di guerra "scomodando" pesantemente i vertici dello stato.

Niscemesi……… svegliatevi !!!!!!!!!!
l'inquinamento non è solo quello che vista ed olfatto riescono a percepire.

Il Comitato per la Verità e la Giustizia Sociale e " Uniti per Niscemi "

Niscemi, li 16.12.2008

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