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venerdì 26 settembre 2008

"E adesso ammazzateci tutti" rischia di chiudere

La lettera di Aldo Pecora e Rosanna Scopelliti postata sul sito www.ammazzatecitutti.org, a seguire l’appello del presidente dell’Associazione Nazionale Familiari delle Vittime di Mafia e cordinatrice regionale del movimento “Ammazzatecitutti”, Sonia Alfano.
LETTERA APERTA A CHI CI VUOLE BENE.Locri
Cari italiani, care italiane,
quando abbiamo deciso di fondare Ammazzateci Tutti, in quel lembo di terra meravigliosa e disgraziata che si chiama Calabria, abbiamo cercato di concentrare le poche, pochissime risorse disponibili e le tante, tantissime speranze, di tutta quella gente che non ce la faceva più a vivere “incellophanata” dall’omertà e, soprattutto, dalla paura.

Per essere davvero liberi non ci siamo mai voluti legare a nessun carrrozzone, né politico né imprenditoriale. Solo con il tempo abbiamo capito che è stata una scelta coraggiosa, una sfida più grande di noi, che ha certamente appesantito - non di poco - le già tante preoccupazioni che avevamo comunque messo in conto.

Pensate, invece, come sarebbe stato fin troppo conveniente e facile per noi sceglierci uno o più “Mecenate”, anche i meno peggiori e, nel portare silenziosamente acqua al loro mulino, ottenerne laute ricompense in termini economico-logistici (apertura sedi, pubbliche relazioni con gente che conta, produzione di gadget, pianificazione di campagne pubblicitarie, ecc..).

Ma abbiamo fatto la scelta di essere come gli straccioni di Valmy, abbiamo scelto di combattere contro mostri pieni di soldi e di potere, anche indicandoli con nome e cognome, a nostro rischio e pericolo, facendo ogni giorno la nostra parte anche se rimanevamo e rimaniamo sempre più ai margini dello studio, delle professioni, delle assunzioni, dei diritti di cittadini, mentre chi ha certamente meno titoli ma più amici nelle stanze del potere riesce a laurearsi, ottiene consulenze, incarichi, sponsorizzazioni. E il loro “esercito” diventa ogni giorno più potente ed incontrastabile, mentre il nostro fa i salti mortali per riuscire a sopravvivere e sostenere anche l’azione di magistrati ed uomini delle forze dell’ordine coraggiosi che si trovano finanche nella situazione di dover pagare loro la benzina delle auto di servizio o i toner nelle fotocopiatrici di caserme, commissariati e Procure.

Adesso bisogna ragionare seriamente sul ruolo e l’incisività che Ammazzateci Tutti può rappresentare in Italia oggi e domani, se e quanto valga la pena continuare.
E lo facciamo iniziando a fare i cosiddetti “conti”: se in termini di consenso e sensibilizzazione il bilancio è in segno positivo ed in netta ascesa costante (partendo dalla Calabria oggi siamo in più di 8.000 ragazzi e ragazze in tutta Italia, dalla Lombardia, alla Sicilia, al Lazio, al Veneto, alla Puglia, al Piemonte, alla Campania), non possiamo dire altrettanto in termini di spese vive sostenute per mantenere aperta la baracca.

L’idea di portare sul web e nei territori le nostre rivendicazioni, la nostra voglia di gridare al mondo intero che l’Italia non è solo mafia, che non è colpa nostra se emergono sempre e solo i nostri peggiori concittadini, ci hanno portato a scommettere (e rischiare) sulla nostra stessa pelle il prezzo dell’impegno che ci siamo assunti tre anni fa di fronte a tutti gli italiani onesti.

E come se non bastassero le querele, le preoccupazioni, le intimidazioni implicite ed esplicite alle quali siamo ormai abituati, adesso ci troviamo nella situazione in cui - lo diciamo chiaramente - non possiamo più permetterci il “lusso” di continuare con le nostre attività sui territori e quelle telematiche.

Partiamo dal nostro sito internet, generosamente ospitato gratuitamente sin dalla nascita su un piccolo server di una azienda calabrese alla quale abbiamo procurato, con la nostra presenza, solo e soltanto danni e preoccupazioni.
Ci hanno defacciato il sito per decine di volte, siamo stati vittime di ben 5 attacchi informatici, dei quali due violentissimi (che hanno costretto l’azienda a buttare il server ed acquistarne uno nuovo) ed ora, proprio ieri, veniamo a sapere che, sempre a causa nostra, alcuni pirati informatici sono riusciti a violare nuovamente il server trasformandolo questa volta in uno “zombie” (così si definisce in gergo tecnico) atto a frodare migliaia di persone in tutto il mondo mediante phishing su conti bancari esteri. Per capire meglio la gravità della situazione basti pensare che siamo stati contattati direttamente dai responsabili della sicurezza informatica di due importanti istituti bancari in Australia ed il Belgio, i quali hanno anche tenuto ad informarci delle responsabilità penali di fronte alla legge nostre e dell’azienda che ci ospita.

Quantificare ora il danno economico e quello eventualmente penale, ci porta inevitabilmente a stabilire che la nostra esistenza dovrà essere indipendente da ogni preoccupazione futura e, quindi, essere disposti anche a trarne le estreme conseguenze: partendo dalla chiusura di Ammazzatecitutti.org e degli spazi di comunicazione ad esso collegati (forum, ecc..).

A questi conti che non tornano dobbiamo aggiungere diverse migliaia di euro di debiti contratti (anche personalmente) nell’organizzazione delle nostre iniziative (sostenute solo parzialmente dalle poche Istituzioni alle quali ci siamo rivolti).
Senza contare il fatto che ormai i nostri ragazzi stanno devolvendo interamente alla causa le loro paghette settimanali in ricariche telefoniche e fotocopie.

Per questo ci appelliamo a tutti voi, chiedendovi un piccolo grande gesto di solidarietà; diventate nostri “azionisti”, almeno noi cercheremo di non fare la fine di Parmalat e Alitalia.

Non parliamo di milioni, a conti fatti basterebbero 30 mila euro per farci riprendere fiato e metterci in condizione di fissare obiettivi di medio-lungo termine.

Lo facciamo stabilendo una data simbolica: il 16 ottobre prossimo, terzo anniversario dell’omicidio Fortugno e quindi della nostra “nascita”. Se entro questa data non dovessimo riuscire a sanare ogni passivo saremo costretti a staccarci la spina da soli, archiviando prematuramente questa bellissima esperienza. Con la morte nel cuore.

Dobbiamo dimostrarci persone serie, soprattutto con chi ci guarda da sempre con ammirazione, stima ed aspettative che non meritiamo, perché, come dice spesso Monsignor Giancarlo Bregantini, <> ed evidentemente noi abbiamo fallito, non riuscendo ad organizzare degnamente le speranze di tutti noi, di tutti voi.

Aldo Pecora
Rosanna Scopelliti
Coordinamento nazionale “Ammazzateci Tutti”
Familiari Vittime di Mafia/Sonia Alfano: “Ammazzatecitutti” rischia di chiudere

“Ammazzateci tutti, uno dei movimenti giovanili antimafia migliori e da noi sempre sostenuto, rischia di chiudere entro un mese”. A lanciare l’allarme è il presidente dell’Associazione Nazionale dei Familiari delle Vittime di Mafia e cordinatrice regionale del movimento Ammazzatecitutti, Sonia Alfano. “Nel corso degli anni - ha proseguito il presidente - il movimento è stato oggetto di intimidazioni dirette ed indirette e di ben cinque attacchi informatici, l’ultimo dei quali ha allertato la sicurezza di due importanti istituti bancari in Belgio ed Australia poichè il sito www.ammazzatecitutti.org è stato preso d’assalto da alcuni pirati informatici ed utilizzato per effettuare azioni di phishing - frodi bancarie - su conti bancari esteri. Inoltre le attività del movimento, non essendosi questo mai legato ad alcuna parte politica, nè alle multinazionali dell’antimafia tacitamente legate ai partiti, nè ad imprenditori ed aziende, ha sempre autofinanziato le proprie iniziative svolgendo un azione antimafia qualitativamente altissima ma accumulando debiti per lo svolgimento di manifestazioni ed incontri. Noi familiari delle vittime di mafia ci impegneremo in prima persona per salvare il movimento Ammazzatecitutti e chiediamo a gran voce che le persone fin qui sostenute, da Luigi De Magistris a Marco Travaglio, passando per Clementina Forleo e molti altri ancora, ci aiutino a salvare il movimento sottoponendo a quante più persone possibili la richiesta di un aiuto economico. Infine il nostro appello va a tutti gli italiani che credono nel valore dell’onestà e della diffusione dei valori della legalità, che ahinoi ha un costo anche in termini economici, per salvare il movimento facendo una donazione sul sito www.ammazzatecitutti.org

Si può sostenere Ammazzateci Tutti in 4 modi:


ON-LINE CON CARTA DI CREDITO
Clicca sul pulsante sottostante per effettuare una donazione direttamente on-line con la tua carta di credito:

BONIFICO BANCARIO
inviando un bonifico bancario su BancoPosta intestato a:
ASS.NE "I RAGAZZI DI LOCRI - AMMAZZATECI TUTTI"
IBAN: IT14X0760103200000080253792
ABI 7601 - CAB 3200 - c/c n. 80253792 - CIN: X
inserendo nella causale "Donazione Autofinanziamento 2008/2009"

BOLLETTINO DI CONTO CORRENTE POSTALE
inviare un bollettino di c/c postale intestato a:
ASS.NE "I RAGAZZI DI LOCRI - AMMAZZATECI TUTTI"
conto corrente postale n. 8 0 2 5 3 7 9 2
inserendo nella causale "Donazione Autofinanziamento 2008/2009"

VERSAMENTO SU CARTA "POSTEPAY" n. 4023 6004 6083 8552


Le donazioni a favore del Movimento sono deducibili, per maggiori informazioni consulta la pagina dell'Autofinanziamento.

Il sito sarà aggiornato costantemente con l'ammontare delle donazioni ricevute.
Se possibile, fate girare questo appello.


Fonte: http://www.ammazzatecitutti.org

2 commenti:

Anonimo ha detto...

conosco questo movimento e dunque ho subito fatto il mio dovere! ho anche girato la mail, facciamo rete perchè insieme ce la possiamo fare perchè internet è grandissimo

VAFFASIEMPRE ha detto...

grande ... facciamogli vedere che dietro a queste sequenze di zeri e di uno del mondo virtuali ci sono VERI cervelli in movimento! ONEBRAIN