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martedì 24 novembre 2009

URGENTE! DIMOSTRIAMO LA NOSTRA INDIGNAZIONE CONTRO LO SGOMBERO ROM DI VIA RUBATTINO (A MILANO)!

Ciao a tutti,

vi scrivo per chiedervi un piccolo gesto di solidarietà, che vi richiederà pochissimo, in termini di tempo e d'impegno, ma che potrebbe essere importantissimo a livello simbolico e non solo (!) per alcune centinaia di persone. Un gesto importantissimo per cui vi invito a leggere con attenzione ed urgenza il testo della mail che segue.

Come forse già saprete dai media, l'altro ieri è stato sgomberato il campo Rom di via Rubattino a Lambrate (Milano). Circa 300 persone, tra cui moltissime donne e bambini anche piccolissimi sono stati lasciati al freddo sotto un ponte, senza alcuna alternativa praticabile (si proponeva la solita soluzione demenziale che prevede la divisione di uomini da una parte, donne e bambini piccoli dall'altra, bambini sopra i 6 anni da un'altra ancora).
Ieri si è svolto un presidio davanti alla prefettura, in cui una delegazione ha chiesto, tra le altre cose, peromeno di poter usufruire temporaneamente dei container anti-freddo presenti nell'area di Via Barzaghi. Non solo neppure questo è stato accettato, ma stamattina la polizia ha di nuovo sgomberato i rom dall'area sotto il ponte di Rubattino dove si erano rifugiati provvisoriamente, per permettere la solita passerella mediatica oggi pomeriggio a De Corato, il vicesindaco
 di Milano. (in allegato o linkati a questa mail trovate altro materiale informativo per approfondire meglio la vicenda).

Io ieri ero al presidio e parlando con altre persone si è pensato di far qualcosa, trovare qualche strumento di pressione nei confronti del prefetto e della giunta comunale. Coloro che sono andati in delegazione dal prefetto hanno riferito infatti che la prefettura (a differenza dell'inflessibile assessore Moioli) è stata abbastanza colpita dalla partecipazione cittadina al presidio e in generale dalla solidarietà della cittadinanza nei confronti dei Rom. Tanto nei giorni prima, che al momento dello sgombero, che ieri al presidio erano presenti e si erano mobilitati diversi degli insegnanti della scuola frequentata dai piccoli bimbi Rom e finanche genitori dei loro compagni di classe. Checchè ne dicano i media, esattamente come l'anno scorso in Bovisasca, dei cittadini si sono mobilitati con passione e impegno non contro, ma in solidarieta con i Rom! E la risposta succitata del prefetto è il segno evidente che, quando affianco alle "solite" meritorie organizzazioni di "addetti ai lavori" (CaritaS, Naga, Comunità di S.Egidio...),  si muovono  in prima persona anche i cittadini, a non pochi vengono fastidiosi mal di pancia.

D fronte a questo l'idea che ci è venuta è quella di intasare gli indirizzi che vi riporto qui sotto (del prefetto, del vicesindaco De Corato e dell'assesore Moioli) di mail di protesta, per far capire che la cittadinanza non  rimane passiva di fronte allo scempio e alla barbarie degli sgomberi senza alternative dei campi rom e delle correlate violazioni dei diritti umani fondamentali.
Più sotto vi riporto un testo già scritto da noi (molto sintetico per forza di cose, in modo che possa essere condiviso da tutti), ma che tutti possono ovviamente arricchire e personalizzare come vogliono.

Nel fare questa improvvisata, ma utilissima azione di mail-bombing, vi raccomandiamo pero di seguire alcune precauzioni volte a nojn compromettere l'efficacia e l'utilità dell'azione:

a) scrivere ognuno un oggetto diverso alla mail, in maniera che i destinatari non possano bypassare le mail, mettendo filtri che le releghino alla posta indesideata. Sfruttate tutte le varianti possibili!

b) Girare quest'email e quest'appello a a  tutte le persone che conoscete chiedendo di prendere parte a questa iniziativa nel più rapido tempo possibile (nel weekend!)

c) Inviare una copia della mail in copia conoscenza nascosta al seguente indirizzo da noi creato ad hoc rubattino@email.it  , in maniera da poterci contare, sapere quante persone hanno preso parte all'iniziativa ed eventualmente farlo pesare a chi di dovere, al momento opportuno.

Gli indirizzi a cui inviare la mail sono

prefettura.milano@interno.it
vicesindaco.decorato@comune.milano.it
assessore.moioli@comune.milano.it

Il testo da copia-incollare (e se volete da personalizzare ) è il seguente:

"Io cittadino di Milano sono indignato dallo sgombero del campo rom di via Rubattino avvenuto il 19/11/09 e dalle precedenti e successive proposte e risposte del Comune alle legittime richieste di cittadini rom e delle associazioni. Non sono queste le autorità che mi rappresentano, non è questa la città che voglio."

Mi raccomando, se lo ritenete utile, partecipate a questo piccolo, simbolico, ma molto significativo gesto di solidarietà nei confronti dei Rom sgomberati, al più presto (entro il fine settimana) E giratelo a tutti i contatti che avete e credete siano interessati e sensibili salla questione.

A voi non costa nulla, ma per molte famiglie può essre un gesto molto importante e avere ripercussioni significative. Non è più tollerabile che nella nostra moderna e ricca città, esistano persone a cui non sono riconosciuti i più elementari diritti umani!
 Francesco Zurlo 

qui sotto il comunicato stampa scritto dalla delegazione che ieri è stata ricevuta in prefettura.
Molti noi oggi andranno tra l'altro a portare solidarietà a titolo individuale ai Rom ormai doppiamente sgomberato.

Comunicato stampa

Oggi, 20 novembre 2009, una delegazione di rom sgomberati dal campo di via Rubattino, accompagnati da una maestra del plesso didattico di via Feltre e dal presidente dell'associazione dei genitori, nonché dal Naga e da un rappresentante del Tavolo Rom sono stati ricevuti dal vice Prefetto Tortora. Nel contempo un presidio di oltre 100 cittadini e rom hanno mantenuto un presidio silenzioso davanti alla Prefettura. Nel corso del lungo incontro, durato un'ora, gli abitanti del campo hanno descritto le modalità reali dello sgombero, l'assenza di alternative abitative, la separazione dei nuclei familiari, l'offerta di un'accoglienza abitativa per sole 4 madri con figli sotto i sei anni. Oggi circa 200 persone si ritrovano senza nulla, con bambini anche piccolissimi, molti ammalati, ridotti ad accamparsi sotto il ponte della tangenziale all'altezza di via Rubattino. I rom hanno chiesto:
- di essere accolti nelle strutture di emergenza della Protezione civile comunale, site in via Barzaghi;
- di essere disponibili alla coprogettazione di un percorso non assistenziale di inserimento abitativo delle famiglie;
- all'unisono tutte le associazioni del Tavolo Rom presenti al presidio convocato dal Naga hanno chiesto l'immediata apertura della struttura, come già accaduto in altre occasioni, per ragioni di emergenza umanitaria, per tutelare la salute dei bimbi presenti e per garantire il rispetto dei diritti fondamentali della persona.
Dal canto suo, il vice Prefetto Tortora ha:
- riconosciuto come assai importanti i legami di solidarietà profonda stabilita con gli abitanti del quartiere, e con tutti le insegnanti delle tre scuole elementari;
- si è impegnato affinché il Prefetto contatti immediatamente il sindaco di MIlano sollecitando la repentina apertura della struttura di via Barzaghi;
- ha affermato che avrebbe dato risposta questa sera stessa rispetto alla disponibilità del Comune di Milano di aprire le strutture della Protezione Civile;
- ha riconosciuto come di un segnale importanza la disponibilità dei rom di impegnarsi in prima persona nella ricerca di una soluzione abitativa;
- si è impegnato a rappresentare al Comune di Milano le proposte complessive emerse,
- ha riconosciuto la grave situazione di emergenza umanitaria e di pericolo per l'incolumità delle persone della situazione venutasi a creare.
* *
*A fronte di queste richieste, la risposta dell'Assessore Moioli al Prefetto è stata di completa chiusura.*
*Non ci si può certo fermare di fronte a questa risposta. La richiesta al sindaco di Milano è diretta: si apra la Protezione Civile.*
*La situazione delle persone sgomberate è quella di una vera e propria emergenza umanitaria.*
* *
I presenti all'incontro con la Prefettura:
Valentin Sandu
Viorel Vaduva
Marta Pepe
Flaviana Robbiati
Domenico Protti
Tommaso Vitale
Luciano Muhlbauer
Ines Patrizia Quartieri
David Gentili
/Comunicato stampa dei presenti all'incontro in Prefettura/

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