Il 13 maggio, alla sede di Kronos, ore 20.30, via Borsieri 12, Milano, ci sarà la riunione per la promozione delle iniziative in occasione del G8 dei ministri della scienza, il 22-24 giugno a Lesmo.
In particolare vedremo di approfondire l'importanza di costruire uno o più momenti di riflessione e mobilitazione, il più possibile allargati, relativi all' uso critico della scienza e della tecnologia.
Un uso programmaticamente alternativo, relativo ad un modello di società che ribalti l'ingiustizia esistente, collegato alla ricerca di sbocchi innovativi alla crisi attuale, che "non vogliamo pagare".
Il contesto dell' EXPO2015 con le logiche di sviluppo e trasformazione della società e del territorio, che tutti conosciamo, arricchisce di senso l'iniziativa che potremo prendere: fondamentale sarà il coinvolgimento del movimento della scuola, dell'università e della ricerca.
A tal proposito è importante raccogliere ed organizzare le informazioni sui coinvolgimenti militari e nucleari della ricerca universitaria per preparare una strategia di sensibilizzazione e di intervento che attraversi questa istituzione.
Un nome per tutti: Iris, il reattore di terza generazione cui lavora il Politecnico di Milano con quello di Torino, insieme a varie sedi universitarie, ad Enea, Ansaldo, eccetera, nell’ambito di un consorzio internazionale guidato dall’americana Westinghouse, la maggior produttrice di bombe atomiche nel mondo.
(Questa ricerca, sia detto per inciso, ci costa decine di milioni di euro all’anno che paghiamo con le nostre bollette elettriche).
Il luogo ideale per il “controvertice” di giugno sarebbe in prossimità di Lesmo (magari Arcore). Si può pensare anche a Sesto San Giovanni, come luogo degli incontri verificando poi le modalità di iniziativa. La vastità delle problematiche permette peraltro di fare, se ci sono le forze, non solo una iniziativa centrale, ma anche iniziative decentrate seguendo le peculiarità dei territori e dei movimenti.
Una prima discussione già l'abbiamo fatta, per la verità in pochi, al Punto Rosso il 23 aprile scorso, individuando sia diverse aree tematiche sia la necessità di cogliere i problemi comuni, a partire dalla necessità di tutelare i diritti, che impongono ai movimenti settoriali di convergere operativamente incrociando i percorsi.
Parliamone ancora ed auspicabilmente in tanti, mercoledi 13 maggio.
INVITO RIVOLTO A TUTTE LE REALTà E SINGOLE PERSONE INTERESSATE
Qui sotto l'appello CON PREGHIERA DI DIFFUSIONE MASSIMA
APPELLO
Dal 22 al 24 giugno si terrà a Lesmo il G14 sulla Scienza e la Tecnologia: noi, movimenti di base, per l’occasione, stiamo organizzando delle iniziative alternative perchè abbiamo una idea diversa da quella dei potenti di oggi, responsabili di un mondo ingiusto e violento, che non ci piace e che rifiutiamo radicalmente, su cosa mettere al centro della ricerca e delle sue applicazioni produttive.
Oggi il motore dello sviluppo scientifico è la ricerca militare e nucleare, che traina applicazioni civili legate ad una "crescita" di profitto monetario senza limiti: un sistema economico ambientalmente, socialmente, democraticamente insostenibile.
L'incubo nucleare è il simbolo più angosciante di una scienza che si è venduta al Mefistofele del potere illimitato: e non si tratta solo della guerra atomica che, pur abbondantemente programmata, può deflagrare persino "per errore". Le scorie radioattive, da tenere confinate per decine di migliaia di anni, originate anche dal ciclo presuntamente "civile", sono lì a ricordarci che stiamo comunque lasciando in eredità alle generazioni future problemi tecnicamente irrisolvibili dal nostro livello di civiltà.
La crisi economica che ci colpisce evidenzia che abbiamo un bivio di fronte: o proseguire dritti per la vecchia strada del sistema della potenza e del profitto, e finire in un precipizio; oppure decidere di svoltare e quindi salvarci, l'intera specie umana unita, percorrendo cammini di giustizia, di libertà solidale, di rispetto per gli equilibri naturali.
Per costruire la scienza della pace, della nonviolenza e della sostenibilità, in alternativa alla scienza della guerra, dello sfruttamento e dell'ecocidio, abbiamo bisogno di una Ricerca realmente libera nell'indagare le verità sulla natura, sulla società, sull'essere umano "sessuato"; ma anche di una Tecnologia che viva di cooperazione e controllo democratico.
La scienza libera non è quella degli apparati tecnocratici di vertice orientata dalle commesse militari; né quella dei grandi laboratori privati che puntano solo a brevetti commercialmente sfruttabili.
La scienza libera è un patrimonio, un bene comune dell'umanità e come tale deve avere una organizzazione pubblica democratica, decentrata ed egualitaria, incompatibile con i segreti militari ed industriali: nella sua stessa struttura deve essere intrinseca la trasparenza totale, la diffusione pubblica dei risultati, la discussione aperta ed il confronto con le istanze sociali che esprimono i bisogni autentici degli esseri umani, uomini e donne.
La gente comune a tutte le latitudini per lo più sogna una vita operosa e tranquilla, in comunità aperte che rispettino i diritti di tutti, rifuggendo il dolore e la violenza: la scienza e la tecnologia del "buen vivir" che vogliamo condividono questa sacrosanta aspirazione e si pongono al suo servizio, con l'umiltà e la grandezza delle scienziate e degli scienziati che si riconoscono uomini e donne tra i loro simili, e non arrogante casta privilegiata e separata.
Questo appello vi chiediamo di sottoscriverlo sia come singole e singoli che come collettivi, associazioni, comitati, movimenti, in particolare tra i soggetti che lavorano nel mondo della formazione e della ricerca. L'invito è quello di rimboccarvi le maniche insieme a noi per organizzare la nostra comune riposta al vertice scientifico dei poteri costituiti.
Oltre all'adesione vi chiediamo di comunicarci la vostra eventuale disponibilità nell'organizzazione dell'evento e la vostra partecipazione all'incontro del 13 maggio.
Per info e adesioni: locosm@tin.it; desiozone@gmail.com , noexpo@info.it , lucia.rimoldi@gmail.com;
Promuovono:
Campagna OSM-DP ; Meet-up Desio; COMITATO NOEXPO; Mondo Senza Guerre;
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