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lunedì 7 marzo 2011

Desio, il Commissario ordina tolleranza zero per gli abusi edilizi

Desio, il commissario ordina tolleranza zero per gli abusi edilizi

da Il Giorno

— DESIO —
O ABBATTE CIÒ CHE NON È in regola o lo acquisiamo nel patrimonio comunale, e ci pensiamo noi. Il Comune di Desio va avanti per la strada della tolleranza zero verso i tanti, troppi, abusi edilizi della città. Una strada che il commissario prefettizio Maria Carmela Nuzzi, insieme agli uffici preposti, sta battendo con determinazione (anche se restano sempre alcuni nodi, come quello della villetta abusiva di via Ferravilla). L'ultima dimostrazione è la delibera con cui, in settimana, la dottoressa Nuzzi ha dato l'aut aut imposto dalla legge alla Gefim srl e alla Officina del Gusto MB srl, che hanno le loro attività, attaccate, in via Forlanini 71. Le due società, infatti, si sono rese protagoniste di numerosi abusi, rilevati dalla polizia locale nel novembre scorso: in particolare la società immobiliare ha realizzato un piano in più nella sua moderna palazzina degli uffici, 200 metri quadrati di superficie, più l'accesso dell'ascensore, 125 metri di terrazzo, e quant'altro. L'altra, invece, ha ampliato abusivamente il fabbricato «con la realizzazione di vani per attività di somministrazione di alimenti e bevande (ristorante) avente superficie lorda di pavimento di mq. 270 circa», come si legge nella delibera, e «l'intervento ha sostituito la preesistente costruzione realizzata in forza della denuncia di inizio attività del 21/6/2005, avente superficie lorda di pavimento pari a 60,37 metri quadrati». Il primo dicembre il Comune ha avviato il procedimento sanzionatorio, dando venti giorni per la presentazione di memorie scritte e documenti pertinenti.

I responsabili hanno chiesto l'applicazione della sanzione pecuniaria, alternativa alla demolizione, ma per legge sarebbe possibile solo per gli "interventi eseguiti in parziale difformità dal permesso di costruire", mentre qui si è trattato di «interventi eseguiti in assenza di permesso». Il 13 gennaio è stata inviata anche una lettera in cui la società diceva di voler presentare progetto di sanatoria, relativamente al ristorante; mentre il 4 febbraio è arrivata in municipio la comunicazione in cui i proprietari, ormai alle strette, affermano di «voler procedere alle opere di demolizione, che avranno inizio il 31 marzo».

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