Desio, 'Nomi, cognomi e infami': incontri sulla criminalità
da Il Giorno
articolo di Ale.Cri.
— DESIO —
VIETATO ABBASSARE la guardia. Lo ha ripetuto a più riprese il sostituto procuratore di Monza Salvatore Bellomo, uno dei grandi artefici della maxi operazione contro la 'ndrangheta in Lombardia. E adesso a Desio – una delle città più sconvolte da quanto emerso negli ultimi mesi, visto che si è arrivati anche alla crisi politica e all'auto scioglimento del parlamentino locale – un gruppo di associazioni prova a mettere in atto quel monito. In attesa che la prossima Amministrazione comunale lo faccia suo e lo traduca in atti concreti per prevenire le infiltrazioni. A mobilitarsi sono il Centro culturale «G.Lazzati», l'associazione Antropolis, i Missionari Saveriani e il Coordinamento Desio Città Aperta (che si per sè raggruppa un altro bello schieramento di sodalizi attivi sul territorio). Insieme, hanno promosso un mini ciclo di incontri con chi è entrato nelle viscere della malavita organizzata da queste parti, raccontandola con grande coraggio e dovizia di particolari. Due appuntamenti che si terranno nella sala civica Pertini al primo piano del palazzo comunale. Ad aprire la manifestazione intitolata «Mafie in Brianza – rialzare la testa!», che ha scelto come slogan la frase di Paolo Borsellino «la paura è normale che ci sia, l'importante è che sia accompagnata dal coraggio», sarà Giulio Cavalli, attore, scrittore, di recente anche esponente del movimento dell'Idv, che per le sue denunce contro il «sistema» è costretto da mesi a vivere sotto scorta. Cavalli è autore di «A cento Passi dal Duomo», scritto con il giornalista Gianni Barbacetto, direttore di Omicron (Osservatorio Milanese sulla Criminalità Organizzata al Nord): «una ninna nanna dolce – definisce il lavoro - per un risveglio brusco di quella Lombardia che si crede immune dalla mafia».
L'ULTIMA SUA OPERA, che sarà presentata a Desio è invece «Nomi, cognomi e infami», che narra di storie di mafia, camorra, soprusi e ingiustizie ma anche di persone che hanno scelto di non piegarsi agli uomini d'onore. L'appuntamento è per mercoledì 12 gennaio alle 21.
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