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martedì 22 febbraio 2011

Smog, a Milano i bambini più malati

 
i dati della Clinica pediatrica I dell'università Statale

Smog, a Milano i bambini più malati

In media 6 o 7 infezioni nei primi 3 anni di anni di vita
e 4-5 negli anni successivi. Anche il fumo sotto accusa

i dati della Clinica pediatrica I dell'università Statale

Smog, a Milano i bambini più malati

In media 6 o 7 infezioni nei primi 3 anni di anni di vita
e 4-5 negli anni successivi. Anche il fumo sotto accusa

(Newpress)
(Newpress)
MILANO - Respiro malato per i bambini di Milano, che rispetto ai coetanei del resto d'Italia finiscono sul podio per numero di infezioni respiratorie totalizzate ogni anno: in media 6 o 7 episodi nei primi 3 anni di anni di vita e 4-5 negli anni successivi. Circa il 30-35% in più che al Centro-Sud o comunque lontano dalle aree metropolitane, e fino al doppio se come pietra di paragone si prende una città siciliana.

SMOG E ALLERGIE - Un record assoluto che dipende anche dai livelli di smog, considerando che nei giorni di Pm10 alle stelle gli accessi di casi gravi al pronto soccorso aumentano, fra gli adulti ma anche tra i bambini». E «la combinazione inquinamento-allergie rischia di trasformarsi in una "mistura letale"». A fotografare la salute dei piccoli milanesi sono Susanna Esposito, direttore della Clinica pediatrica I dell'Università statale, e Maria Francesca Patria dell'ambulatorio di Pneumologia e allergologia pediatrica. Raffreddori, otiti, tonsilliti, ma anche bronchiti e polmoniti ricorrenti: queste le «croci» dei bimbi meneghini che, «perlopiù nel periodo invernale, si ammalano anche da una a 3 volte al mese», calcola Esposito. Piccoli sempre a letto, che sono comunque aumentati in tutta la Penisola: «Se negli anni 80 la percentuale di bambini colpiti da infezioni respiratorie fino a 8 volte l'anno nei primi 3 anni di vita, e fino a 6 volte dopo, era pari a circa il 5% - sottolinea l'esperta -, ora siamo arrivati al 25%». In 30 anni il dato è quadruplicato.

ANTIBIOTICI - «L'ansia dei genitori nel cercare di anticipare il più possibile la guarigione - aggiunge Esposito - li spinge a ricorrere all'antibiotico prima del tempo o addirittura quando non serve, sia facendo pressione sul pediatra sia ricorrendo al fai-da-te. Un doppio errore», avverte la specialista: primo perché «nel 60% dei casi (e nel 70% al di sotto dei 3 anni) l'infezione non è batterica, bensì virale, quindi l'antibiotico è del tutto inefficace», e secondo perché «l'uso eccessivo o scorretto degli antibiotici favorisce la diffusione di batteri resistenti». Sempre per la fretta di rimettere in piedi il piccolo il prima possibile, mamma e papà le provano tutte: «Il 25% dei genitori ricorre a rimedi "alternativi" come fitoterapia, zinco, propoli, echinacea o altri prodotti di erboristeria», elenca Esposito. Troppi bambini, insomma, tornano in classe imbottiti di farmaci o di cure dolci, ma ancora «untori». La guarigione invece ha i suoi tempi: «L'anno scorso, durante la pandemia di influenza A/H1N1, si raccomandava di tenere a casa il bimbo almeno una settimana. Anzi, si è visto che l'infezione durava in media 11 giorni».

FUMO PASSIVO - Ma le esperte «bacchettano» i genitori milanesi anche sul fronte fumo: «Troppe mamme perseverano nel vizio senza capire che causano un grave danno al figlio, perché le vie aeree iposviluppate per colpa della sigaretta passiva sono anche meno capaci di rispondere agli attacchi esterni», dice Patria. «Tutti i genitori tabagisti dicono di fumare sul balcone, ma non è così: fumano addirittura in reparto, nella stanza del figlio ricoverato - testimonia Esposito -. Inutile poi affittare la casa al mare e mandarli in riviera per qualche settimana». Per sensibilizzare i genitori su come gestire al meglio le infezioni respiratorie sempre più frequenti nei bimbi - e soprattutto per aiutarli a capire se i malanni sono solo una questione di sistema immunitario ancora immaturo o piuttosto nascondono un problema cronico come l'asma - la Clinica pediatrica I ha attivato da quest'anno al Policlinico l'ambulatorio di Pneumologia e allergologia pediatrica. La struttura mette a disposizione un team multidisplinare in grado di offrire tutti gli approfondimenti diagnostici del caso, oltre alle eventuali cure semi-intensive o intensive per i casi da ricovero. (Fonte: Adnkronos)


22 febbraio 2011

 

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