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lunedì 1 novembre 2010

Dalle lotte sotto il Vesuvio

Cari tutte/tutti

Come Rete Campana Salute e Ambiente invio agli attivisti di questa
lista che da diversi anni seguono gli sviluppi della questione
nucleare in Italia e promuovono iniziative di movimento di opposizione
e lotta al nucleare, alcuni ultimi materiali dei movimenti che dai
nostri territori sostengono e stanno lottando con le popolazioni che
si oppongono con decisione e radicalità allo scellerato piano di
trasformare definitivamente in pattumiera della Regione Campania i
comuni Vesuviani (Terzigno, Boscoreale, Boscotrecase). Ciò anche nella
prospettiva di connettere questa realtà di lotta con le altre che su
tutto il territorio nazionale si oppongono ai poteri
statali/istituzionali/economici che depredano e danneggiano l'ambiente
e la vita delle popolazioni, tra l'altro a tutto vantaggio dei "soliti
noti". Già manifestazioni di sostegno e solidarietà giungono da altre
realtà in mobilitazione, come le ultime dalla Val di Susa (vedi
allegati).
Dopo la grandiosa manifestazione di ieri, alla quale hanno partecipato
anche alcune delegazioni da altre situazioni in lotta fuori della
Campania (come NOTAV), è stato dato inizio da un percorso finalizzato
alla costruzione di una manifestazione nazionale (tematiche: no
discariche/no inceneritori/no a centinaia di milioni di euro x grandi
opere/nucleare/ x rifiuti zero ecc.) a Napoli o nel territorio
Vesuviano (Terzigno). Vi invitiamo a sostenere e connettersi x
lavorare insieme a tale evento.

Peppe Esposito - Napoli (Rete Campania Salute e Ambiente)

Attacco sotto: 1) Volantino della Rete per presidio fatto a Napoli
Venerdì 22; 2) Comunicato stampa del movimento difesa del territorio
aria vesuviana 23/10; 3) Foto e comunicato a fine manifestazione di
ieri

n.b. materiali, sostegno o altro inviare a : vesuvioinlotta@gmail.com

1)

A FIANCO DELLE POPOLAZIONI VESUVIANE IN LOTTA
GLI UNICI RESPONSABILI DELL'EMERGENZA RIFIUTI SONO LE ISTITUZIONI


Non solo le bugie ma anche le promesse di Berlusconi e dei suoi
lacchè campani hanno le gambe corte. Ieri, governo nazionale e locale
hanno definitivamente deciso l'apertura di Cava Vitiello, la seconda
mega discarica nel cuore del Vesuvio. Una non sorpresa per quanti
hanno imparato a leggere dietro le cortine fumogene delle chiacchiere
e a riconoscere la volontà ed i preparativi per imporre in maniera
autoritaria soluzioni inaccettabili per le popolazioni.

La massiccia militarizzazione del territorio, gli sgomberi dei
presidi, i fermi e le violente cariche di questi giorni persino contro
anziani, donne e bambini seduti per terra, erano solo il preludio
della repressione che si prepara a Terzigno e Boscoreale. Lo si è
visto stanotte con scontri ancora più pesanti tra le forze del
(dis)ordine e la popolazione che si oppone allo sversamento di altra
monnezza vicino alle proprie case. Il governo, nazionale e regionale,
sperava di intimidire facilmente chi lotta con l'uso massiccio di
sbirri, lacrimogeni ed arresti. Invece proprio in queste ore la rabbia
dei cittadini di Terzigno e Boscoreale cresce: non solo palazzi
comunali occupati e presidi ma ripristino e moltiplicazione dei
blocchi stradali per impedire il passaggio degli auto compattatori.

In altre parole: una chiara risposta al governo e alla inettitudine ed
alle illusorie promesse dei propri sindaci e delle istituzioni locali,
giustamente individuati come corresponsabili di anni di devastazione
dei loro territori e già pronti a sostituire la loro morbida
opposizione all'apertura della seconda discarica di Cava Vitiello con
nuovi compromessi sulla pelle della popolazione; una determinazione a
voler resistere e continuare a difendere la propria esistenza contro
chi usa l'emergenza rifiuti in Campania per continuare a guadagnare
attraverso discariche ed inceneritori condannando a morte lenta i
cittadini.

La Rete Campana Salute e Ambiente è al fianco delle popolazioni
vesuviane nella consapevolezza che la lotta che stanno portando avanti
non è solo la loro lotta ma quella per la difesa del diritto a vivere
di tutti noi. E' al fianco delle comunità di Savignano Irpino (Av),
di S.Arcangelo Trimonte (Bn), di San Tammaro (Ce) che, in questi
giorni, si stanno opponendo al dirottamento della monnezza e
all'aumento degli sversamenti sui loro territori imposti
dall'ordinanza del governatore Caldoro.

A queste lotte dobbiamo dare forza. Soprattutto dobbiamo sostenere la
battaglia vesuviana opponendoci alla sua repressione e
criminalizzazione. Infatti, scaricare la colpa dei rifiuti nelle
strade di Napoli su chi si oppone alle discariche, suggerire
ignobilmente che dietro la loro resistenza ci sia la regia della
camorra o l'infiltrazione di centri sociali violenti, ha l'unico scopo
di isolare queste popolazioni e far crescere il consenso verso la dura
repressione che si prepara con l'invio dell'esercito.
Ma se la resistenza delle popolazioni vesuviane sarà annientata
vinceranno i poteri finanziari, le multinazionali e la camorra che
impediscono da decenni di adottare un piano rifiuti zero e le
soluzioni alternative a discariche ed inceneritori rivendicate e
proposte da anni dai comitati.

Non abbiamo dubbi che le cariche della polizia non fermeranno la
determinazione delle donne e degli uomini di Terzigno e Boscoreale. A
noi il compito di rafforzare la loro lotta facendo crescere anche a
Napoli la protesta e la mobilitazione contro la criminale gestione dei
rifiuti.


DISCARICHE ED INCENERITORI NUOCIONO GRAVEMENTE ALLA SALUTE

DIFFERENZIATA PORTA A PORTA SUBITO E PIANO ALTERNATIVO RIFIUTI ZERO

RETE CAMPANA SALUTE E AMBIENTE
Napoli 21/10/10

www.rifiutizerocampania.org


2)


Comunicato Stampa

"La mobilitazione fa paura ma sentiamo sempre più forte la puzza di imbroglio!"

Misteri della fede: Nell'incontro cui abbiamo presenziato ieri,
Bertolaso e il Prefetto di Napoli ci dicevano che dovevamo accettare
"l'inevitabile"... nel documento in sei punti di oggi ci dicono che i
"tecnici verificheranno" la situazione della Cava Sari (in soli 3
giorni..) prima di riprendere eventuali sversamenti e che la cava
Vitiello verrebbe "congelata" (con una definizione formale molto
vaga).....
Questo passo indietro è sicuramente un risultato dell'enorme
mobilitazione, sempre più larga, che in questi giorni ha coinvolto
tutta la popolazione e ha reso ingestibili nell'immediato i loro piani
di scempio del territorio, ma noi sentiamo fortissima la puzza di
bruciato!
Non c'è bisogno di "verifiche tecniche" per dichiarare che la
discarica Sari è illegale e pericolosa e ha creato già enormi scempi
al territorio ed è quasi offensivo che ci voglia una rivolta popolare
per effettuare delle "verifiche tecniche" che sarebbero obbligatorie
per legge.
Quella discarica, anzi quel buco, va chiuso immediatamente e va
avviata un'indispensabile e complessa opera di bonifica per tutelare
le popolazioni. E la cava Vitiello sarà al sicuro solo quando sarà
ufficialmente tolta da una legge che per altro sarebbe integralmente
da abolire.

Finchè queste due condizioni non saranno verificate noi riteniamo che
la mobilitazione deve rimanere alta ed è questa la posizione che
porteremo al confronto con gli altri cittadini dei nostri territori,
perchè è forte il rischio di un imbroglio finalizzato solo a prendere
tempo, in quanto non c'è nessun cambio di rotta rispetto a un piano
rifiuti disastroso! Tanto che in questi cinque giorni si sverserà in
condizioni altrettanto indecenti nel Cdr di Tufino e nella stessa
discarica di Chiaiano!
Ed è sulle reali alternative, su un piano di raccolta differenziata
vera, sul riciclo e sul trattamento meccanico biologico "a freddo",
che devono mobilitarsi tutte le popolazioni campane, sapendo che non è
più solo una questione fondamentale di salute e di ambiente ma anche
di democrazia.
E anche i sindaci, che come i comitati sono chiamati a dare una
risposta al documento della prefettura, cerchino di non tradire ancora
una volta le aspettative della popolazione.

Movimento difesa del territorio area Vesuviana

http://vesuvioinlotta.blogspot.com/


3)


il fotoracconto dei cortei:
http://www.facebook.com/album.php?aid=246292&l=5c2c24b469&id=526742119
(link pubblico anche per chi non ha account facebook)

ricevo e inoltro il comunicato di una delle realtà promotrici:


Comunicato Stampa
"Berlusconi-Sindaci, not in my name"

Non è stata di certo "una festa", ma noi lo sapevamo bene! Ben quattro
cortei con almeno diecimila persone (il più grande forse da
Boscoreale, ma anche tantissima gente da Terzigno, da Boscotrecase e
da Torre Annunziata) hanno riempito in successione e all'inverosimile
la rotonda di via Panoramica per dire che vogliamo immediatamente
anche la chiusura definitiva della discarica in Cava Sari e che
pretendiamo subito la bonifica, perchè questo sversatoio ci avvelena
da decenni e distrugge il parco nazionale del Vesuvio, prima con la
gestione di prestanome della camorra e poi con la gestione di
prestanome dello Stato...
Le "analisi" sono una presa in giro perchè ne esistono a volontà a
certificare il disastro già compiuto, a partire dall'inquinamento
delle falde acquifere!

Un risultato straordinario, dopo che media e sindaci avevano battuto
la grancassa sul "successo" della "mediazione" fatta sulla nostra
salute... E invece tantissima gente dei nostri territori è venuta per
urlare che nessun sindaco può firmare un "accordo" a nome nostro, che
siamo tutti consapevoli che i risultati ottenuti finora (la rinuncia
alla cava Vitiello che però deve diventare formale) sono il frutto
dell'ampissima protesta popolare e che proprio per questo la
mobilitazione continua! Il "Bunga bunga antidiscarica" cantato dalle
mamme vulcaniche (bunga bunga a me, bunga bunga a te, Berlusconi la
discarica prentditela te ) per la chiusura della Sari, voleva proprio
ricordare che se qualcuno cercava bagni di folla per far dimenticare
gli scandali suoi ha nettamente sbagliato valutazione e che anzi ci
dispiace che il premier non sia venuto, perchè avrebbe sentito il
nostro vero "umore" dopo settimane di cariche e di militarizzazione
del territorio. Ci sono stati decine di comitati, associazioni,
gruppi, moviment oggi in piazza. Questa storia è stata davvero un
risveglio della democrazia reale, delle lotte e della partecipazione e
non permetteremo a nessuno di ipnotizzarci ancora: stiamo difendendo
la salute e il futuro!
Con noi a manifestare anche movimenti e comitati da altre parti della
Campania: giovedì prossimo giornata regionale di iniziative diffuse
contro questo piano rifiuti, perchè le alternative al ciclo
megadiscariche-inceneritori esistono e sono necessarie, perchè
dobbiamo fermare questa "tombola della devastazione" che oggi ha
portato a nuove cariche e soprusi a Giugliano.

Chiudere la Sari senza se e senza ma! Bonifica subito!

movimento difesa del territorio area vesuviana

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