Desio, stop agli sprechi nelle ex municipalizzate
da Il Giorno
articolo di Ale.Cri.
— DESIO —
BASTA CON LE POLTRONE dorate nelle aziende ex municipalizzate e simili. Quelle da migliaia di euro all'anno, magari solo per sedersi al tavolo per qualche riunione di Cda. E magari senza badare troppo a impegnarsi per il concreto miglioramento delle performance aziendali - hanno sempre lamentato molti cittadini - nei confronti di alcuni (non certo tutti), i diretti interessati. L'input taglia stipendi d'oro arriva da Desio. E ha apprezzabili finalità sociali.
NELL'ULTIMA RIUNIONE della Commissione Statuto e regolamenti, è stata varata una proposta di regolamento per le nomine dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende e istituzioni. Al suo interno, su richiesta del consigliere della lista civica Desio 2000, Valerio Barbirato, è stato inserito un comma specifico che prevede di impegnare ogni consigliere di amministrazione indicato a rinunciare a una parte del proprio compenso per finalità benefiche. Una "sforbiciata" che sarà lo stesso neo designato a stabilire: la cifra risparmiata sarà devoluta in un fondo con obiettivi sociali, prestabilito dal consiglio comunale. «Magari per sostenere una manifestazione importante come il Palio, o i bimbi che vengono da Chernobyl o qualche zona disastrata da una catastrofe - spiega il consigliere Barbirato -, l'importante è dare un segnale e raggiungere obiettivi sociali».
LA PROPOSTA del consigliere di maggioranza è stata sposata da tutti i membri della Commissione, bipartisan. Un bell'esempio, in un momento in cui non è proprio il momento di scialacquare, vista la situazione economica di tante famiglie e anche quella delle casse di tanti Comuni.
Adesso la proposta arriverà in Giunta e poi in Consiglio, «anche se al momento possiamo intervenire su poche realtà, come il Consorzio Desio Brianza - dice Barbirato -, mentre per le Spa non abbiamo potere decisionale ed è il sindaco che deve fare pressione su di esse per approvare questa proposta». Sono stati inseriti anche paletti sulle presenze: o ci si dà da fare o si può essere rimossi.
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