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venerdì 26 novembre 2010

Desio, il sindaco sulla 'ndrangheta: "stampa e tv ci hanno presi di mira"

Desio, il sindaco sulla 'ndrangheta:«Stampa e tivù ci hanno presi di mira»

da Il Giorno
articolo di
ALESSANDRO CRISAFULLI

 

Il sindaco di Desio chiede aiuto al prefetto: «Non siamo un'isola felice, ma c'è di peggio»

— DESIO —
«DESIO non è certo un'isola felice, ma c'è sicuramente chi sta peggio». Il sindaco Giampiero Mariani non ci sta all'escalation mediatica delle ultime settimane, che ha portato la sua città sotto i riflettori prima dei quotidiani e settimanali nazionali e poi persino delle televisioni.

UNA ESCALATION, tra l'altro, che sembra non avere fine e ha varcato i confini, visto che nei giorni scorsi a Palazzo è arrivata addirittura la telefonata di un quotidiano francesce, che vuole trattare il caso delle infiltrazioni della malavita organizzata sul territorio. Così, Mariani ha deciso di fare un po' di chiarezza e ha trovato come alleato il prefetto di Milano Gian Valerio Lombardi.
Durante un incontro avuto mercoledì, infatti, è stato proprio il prefetto, da quanto racconta il primo cittadino, a prendere la parola sulla questione. Tanto che starebbero elaborando un comunicato stampa congiunto per mettere alcuni puntini sulle i. «Non è la prima volta che ci incontriamo nell'ultimo periodo per parlare della situazione politica delicata in città - racconta il sindaco -, ci siamo trovati perfettamente d'accordo su alcuni punti importanti, cioè che Desio non è immune da peccati ma non è messa così male come i media stanno facendo credere». Tanto che dalla Prefettura, in questi giorni, starebbero partendo convocazioni per sindaci di altri Comuni della provincia milanese, come Paderno, Rho, Buccinasco, Bollate.

«È GIUSTO vigilare - spiega il sindaco - e lo faremo in maniera ancora più attenta e capillare, specialmente sugli appalti, sulle vendite di terreni e quant'altro, ma non è corretto dipingere Desio come stanno facendo le televisioni in questo periodo». Una insistenza dettata dal fatto che dopo il blitz contro la 'ndrangheta, Desio (pur essendo coinvolta come tante altre città brianzole, vedi Cesano, Seregno, Giussano) è stata l'unica città dove la politica è andata letteralmente in tilt, con le baruffe in consiglio, le dimissioni degli assessori della Lega Nord, i vertici fra le segreterie locali, provinciali e regionali. Una insistenza che spacca i cittadini, nelle piazze, reali e virtuali, aperte in città: da un lato chi si dimostra ben contento che finalmente si faccia luce sullo «sporco» che da anni, da decenni forse, opera sul territorio, sperando che sia uno strumento per fare pulizia una volta per tutte; dall'altro invece chi sostiene che «si sta infangando Desio, facendo credere che tutti i desiani siano mafiosi, mentre non è affatto così». Ma mentre gli uni e gli altri dibattono, televisioni e giornalisti continuano ad arrivare, per cercare di capire come e quanto la 'ndrangheta abbia permeato quella che un tempo era solo la città di Papa Pio XI e delle Bianchine come quella del ragionier Fantozzi.

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